Archivi categoria: Theatro del Gusto

Arriva Master Cake: innovazione e maestria per la pasticceria calabrese

SAN DEMETRIO CORONE (CS) – Il prossimo 25 ottobre 2015 presso Villa Marchiano’ a S.Demetrio Corona  si terrà il  “Master Cake”, evento dedicato al cake designer e alla pasticceria. Al suo interno un Demo live no stop e corsi privati di cake designer in due gare di torte.12071512_10206767017407057_1998953478_n

Organizzatrici dell’evento sono le specialiste cake designers Filomena Tucci di Trebisacce (“Le Meraviglie di Mena”) e Adele Aiello di S.Demetrio Corona  (“I Pasticci di Deli”) con l’intenzione di  creare rete con tutto il settore della  pasticceria della Calabria e oltre. Una maestria manuale persa con le nuove innovazione .

Anna Maria Schifino

La Provincia di Cosenza porta ad Expo i cibi della Magna Grecia e il mistero di re Alarico

expo-2015COSENZA(CS)-La Provincia di Cosenza porta in Expo i tesori della sua terra tra dibattiti, degustazioni e cooking show. Ma anche un tuffo nel mistero. Punto di partenza è un territorio ricco di tradizione con una storia gastronomica che affonda le sue radici nell’antichità greca e romana. Così lo show-cooking che vede all’opera lo chef Enzo Barbieri parte  dalle ricette realizzate nella Magna Grecia dai suoi antichi colleghi presentate in anteprima assoluta. Ma la partecipazione della Provincia di Cosenza ad Expo è anche l’occasione per riscoprire l’intrico legato al tesoro perduto della tomba di Alarico. Infine si parlerà durante una tavola rotonda della Grande provincia italiana come centralità Mediterranea.Il primo appuntamento è per martedì 6 ottobre alle 16,00 presso il padiglione KIP per un pomeriggio dedicato alla scoperta di Cosenza con l’incontro dal titolo: “Cosenza, la grande provincia italiana. Il valore dell’identità tra produzioni di qualità, mito, storia e leggenda”. Al confronto prendono parte Mario Occhiuto – Presidente Provincia di Cosenza, Roberto Burdese – Presidente Onorario Slow Food Italia, Franco Iseppi – Presidente Touring club italiano, Giliola Barbero – Università Cattolica – Milano, Zhu Yun Wa – Senatore Repubblica Popolare Cinese, Presidente esecutivo dell’associazione Cina-Italia di Shanghai, Vice Presidente esecutivo per il padiglione China Corporate United Pavillon.Lo chef Enzo Barbieri presenterà i classici strozzapreti, rivelando la loro ascendenza più antica. Nel deliziarci con le sue ricette storiche il grande cuoco di Altomonte ricorda come la Lucanica era già menzionata dallo storico latino Marco Terenzio Varrone che ne riportava l’origine di questo insaccato proprio ai Lucani. Ma i riferimenti storico-letterari che pongono la cucina cosentina al centro della gastronomia italiana sono numerosissimi, da Virgilio che cita il latte delle mucche del territorio magico per la realizzazione dei formaggi, al celebre vino Balbino fino all’uso dei fichi. Tanto che un altro dei piatti previsti durante il cooking show è l’involtino di capocollo fresco di suino nero di Calabria, con caciocavallo podolico Silano e fichi dottati di Altomonte secchi. Con la sua partecipazione ad Expo, la Provincia di Cosenza vuole anche ricordare uno dei momenti più misteriosi della sua storia. L’epopea di Alarico il re dei Goti, che mise a ferro e fuoco Roma nel 410, si concluse infatti proprio in Calabria dove si ammalò e morì. Il luogo della sua sepoltura è ancora un mistero e fervono i tentativi per individuarlo. L’appuntamento poi ha anche un momento di confronto in cui la Provincia di Cosenza (tra le provincie più grandi d’Italia) ricorda quanto è fondamentale il ruolo delle grandi province nelle politiche di sviluppo sostenibile. È una terra di qualità ambientale e gastronomica, di storia e di miti, ma anche un territorio che può per la sua complessità e la varietà rappresentare la sintesi delle eccellenze italiane.Lo stand della Provincia ad Expo resterà allestito per tutta la settimana, con degustazioni e incontri con le aziende locali.

Pasticceri calabresi per la torta più grande del mondo

Foto di gruppo per gli artisti che hanno creato la Calabria
Foto di gruppo per gli artisti che hanno creato la Calabria

La Calabria da Guinness World Record. Ieri pomeriggio, 4 Ottobre 2015 ,il giudice Lorenzo Veltri, della popolare trasmissione di Canale 5 “Lo Show dei Record” ha decretato la torta più grande del mondo che raffigurava l’Italia. Fra i maestri pasticceri che hanno realizzato la torta la calabrese Filomena Tucci ,di Trebisacce, e poi  Floriana Crucittio, Alessia Saporito, Anna Alecce, Daniela Amendola (delegata Calabria), Giusy Vescio, Giusy Capone, Caterina Settimo e Patrizia Solla. 12096609_10206745735995035_1461900641757235972_n

Organizzatrice del tutto l’associazione ANCD ITALIA. L’obbiettivo, prefissato e raggiunto, era quello di battere il record inglese, superandolo di 130 metri quadrati. La torta italiana e’ larga 16,46 e larga 13,94 metri, raggiunge  nel punto piu’ alto 54 centimetri ed ha una superficie di oltre 244 metri quadrati.  Intaremente realizzata in pan di spagna, è ricoperta di glassa e decorata con i piu’ importanti monumenti delle principali citta’ Italiane realizzati in fondente  di zucchero.

La grande impresa degli oltre 300 pasticcieri e cake designers italiani, che hanno lavorato 4 giorni per realizzarla, è stata realizzata durante l’Hobby show di Milano EXPO dove è stata poi offerta a turisti e visitatori.

Anna Maria Schifino Brunetti

Foodology: quando il cibo è cooperazione e integrazione

RENDE (CS) – Riconsiderare gli scambi europei in una prospettiva diversa, trattare il cibo come una ricchezza del territorio, rivisitare gli spazi virtuali, divertirsi imparando… In una parola “Foodology”!

Chi l’ha detto che i giovani oggi sono svogliati, indifferenti e svogliati? Nell’ambito del programma di scambi europei Erasmus Plus, un gruppo di studenti dell’Università della Calabria e un gruppo di studenti rumeni (in Italia per otto giorni) ha realizzato l’interessante progetto #Foodology: storie di cibo, storie di integrazione, storie di giovani.IMG_20151001_014046

Foodology è un progetto multisettore che si inserisce nell’ambito degli scambi giovanili del progetto Erasmus Plus che ha dato la possibilità ai ragazzi partecipanti di prendere parte ad attività e seminari, partecipare a visite guidate (per vedere da vicino come operano realtà importanti come Slow Food Youth Network, Campagna Amica, la permacultura della Casa del Carro di Tortora,  l’ Orto di Famiglia  – di San Floro, L’Alveare – Agrama  di  Belcastro, Crocevia Calabria), organizzare workshop e lavori collettivi. Per tutta la durata del progetto i ragazzi hanno potuto cosi venire a contatto con diversi punti di vista per una crescita comune che va di pari passo con la valorizzazione delle ricchezze agroalimentari della nostra Terra dalla sementa al consumo critico.

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Grazie a questo progetto abbiamo imparato a mangiare sano e a chilometro zero, – ci racconta Adriana, studentessa rumena – abbiamo imparato a valorizzare e a comunicare i nostri prodotti tipici senza appellarci ai supermercati, apprendendo anche a preparare i cibi in casa”. “Foodology ci ha inoltre dato l’opportunità di migliorare e acquisire competenze chiave come imparare a cooperare con altre realtà, ad aver maggiore senso di iniziativa, a migliorare l’inglese, il tutto anche con un pizzico di divertimento”, proseguono Fortunato e ad altri ragazzi coinvolti.

Fine ultimo del progetto Foodology è quindi sviluppare nei giovani una consapevolezza critica sul cibo e sulle pratiche di consumo. “La cosa più bella di Foodology – spiega la direttrice organizzativa dell’ associazione Zagreus  Maria Scalese – è trasmettere le buone pratiche sul ciclo del cibo ai giovani che poi le ritrasmettono, con il loro punto di vista, agli altri attraverso  canali sensoriali e strumenti mediatici diversi in un percorso di transmedia storytelling. Dall’esperienza comune è quindi nato anche un blog che raccoglie le storie, gli articoli, le interviste, ma anche video e canzoni di settimane di lavoro. Una vera piattaforma multimediale e multimodale, fata dai giovani per i giovani.

IMG_20151001_014156Il blog di Foodology è online nella versione in italiano e in inglese all’indirizzo foodologyoung.eu dallo scorso martedi 29 settembre, giorno della sua presentazione al Centro Sociale Martensson dell’università della Calabria.  Il progetto del blog foodologyoung.eu è aperto alle collaborazioni e ai contributi di tutti. Per chi volesse sostenere la sua implementazione è infatti attiva una campagna di crowdfunding con dei regali speciali, creati da 4 artiste per il progetto.

 

Andreina Morrone

La Sagra dell’Uva e del Vino di Donnici incontra i “Cinque Sensi di Marcia”

donnici2COSENZA – Non sarà il Chiantishire, ma potrebbe diventarlo. Se la presenza a bordo del bus Scopri Cosenza di una “romantica donna inglese” può essere interpretata come un benevolo segno del destino, c’è speranza per Donnici e le sue uve di entrare, in un futuro neanche troppo lontano, nei grandi circuiti virtuosi del buon vino. Il borgo antico di Donnici con i suoi ettari ed ettari di terra coltivata per produrre alcuni tra i migliori vini calabresi, esportati in molti casi all’estero, ma non ancora pienamente serviti nei ristoranti della stessa Calabria, si candida a diventare terra felix perché da queste parti possa attecchire e svilupparsi un turismo enogastronomico o turismo emozionale degno di nota. E la prova generale di come nessun traguardo sia precluso l’ha data l’edizione speciale di “Cinque sensi di marcia”, la felicissima intuizione dell’Assessore al turismo e marketing territoriale del Comune di Cosenza Rosaria Succurro, che ha incontrato la XXXV sagra dell’uva “Sapori d’autunno” convogliando turisti e visitatori saliti sul bus Scopri Cosenza nel borgo antico della frazione alle porte della città e tra i filari di alcune delle sei aziende vinicole sparse sul territorio ed aderenti al marchio Dop “Terre di Cosenza”. L’iniziativa è stata organizzata grazie all’apporto delle Associazioni di promozione turistica città di Cosenza, “Cosenza Autentica” e “Vivi Donnici”.
Dopo una prima sosta di buon mattino nel centro storico di Donnici, teatro dell’edizione 2015 della sagra, giusto il tempo di visitare dapprima la Cappella congregale di San Michele, che sorge negli stessi luoghi dove sorgeva una Chiesa più grande, del 1600, che andò interamente distrutta in un disastroso terremoto e, subito dopo, la Chiesa di S.Maria delle Grazie, originariamente finita in macerie nel sisma del 1854, ricostruita e riaperta al culto il 3 novembre del 1968, il torpedone con i visitatori e i turisti di “Cinque sensi di marcia”, si è incamminato sulla strada del vino e dei sapori del “Brutium”. Prima tappa, l’azienda “Donnici ‘99” dell’architetto Pierluigi Carci, ottimo anfitrione, che con l’ausilio del Presidente della Fondazione Sommelier calabresi Gennaro Convertini, un’autorità in materia, ha sciorinato i numeri dell’azienda, 30 mila bottiglie all’anno, presentando i suoi “gioielli” di famiglia, quattro vini, due rossi, un rosè e un bianco, quest’ultimo, “Il brigante”, fresco designato, da una guida del settore, tra i primi cento vini d’Italia.
Il tempo di intrattenersi piacevolmente a degustare, insieme ai vini, salumi e formaggi del territorio e il viaggio per gli entusiasti partecipanti a “Cinque sensi di marcia” riprende. Stavolta la meta è la Valle del Fiego, quella che Gennaro Convertini chiama, senza esitazioni, “il serbatoio di tutto il vino Donnici”.donnici
Appena scesi dal bus cabriolet, chi prende in mano le redini della descrizione del vino della zona di Fiego è una specie di simpatico guru delle uve e dei filari. Lui si chiama Peppino Filice e del vino Donnici sa tutto, essendo la sua famiglia abbarbicata a quelle terre da tre generazioni. Il figlio di Peppino sta per inaugurare la quarta e il padre sogna per lui una cantina tutta sua. Dopo aver finito il suo sermone sul vino, ai piedi di un ulivo, chiarendo mescolanze tra vitigni, un tempo universalmente accettate ed oggi sostituite da una scrupolosa selezione tesa a separare i vitigni per farli vivere di vita propria, anziché sperimentare improvvidi accostamenti, Peppino Filice guida i partecipanti al tour dei “Cinque sensi” nel circolo locale dei viticoltori, una sorta di “zona franca” dove le mogli degli stessi viticoltori hanno preparato per gli ospiti una fantastica pasta e ceci alla vecchia maniera, così come si concepiva nel primo giorno di vendemmia. E mentre si stappa l’ennesima bottiglia di cui Peppino va fiero, un’occhiata all’orologio ed è già tempo di incamminarsi per l’ultima visita programmata, quella all’azienda “Terre del Gufo” degli architetti Giuseppe ed Eugenio Muzzillo. E’ quest’ultimo a fornire i dettagli tecnici del vino che si produce in azienda il cui fiore all’occhiello resta il rosso Timpamara, insignito di premi e riconoscimenti di ogni genere. Alla degustazione dei vini di casa Muzzillo si accompagnano altre prelibatezze. Ancora una disquisizione sui processi di maturazione delle uve e sull’analisi sensoriale, prima i risalire sul pullman. Si è fatto tardi. Si torna a Piazza dei Bruzi, da dove si era partiti. Alessandra Scanga, giovane guida dell’Associazione di Promozione Turistica “Città di Cosenza”, saluta turisti e visitatori e dà appuntamento al prossimo tour e negli occhi di tutti si materializza la speranza che succeda al più presto.

Barbarossa tra le prime 10 gelaterie artigianali italiane

gelateria barbarossaVillapiana – La gelateria Barbarossa  classificata  nel 2014 e riconfermata nel 2015 tra le migliori 10 gelaterie artigianali Italiane, grazie al web, si afferma a livello Nazionale contraddistinguendosi tra le circa cinquecento gelaterie artigianali che vi hanno partecipato.

La guida Gelaterie del Gastronauta ha selezionato le migliori e Barbarossa è stata selezionata con 1670 voti ottenuti grazie al popolo di internet che ha espresso la propria preferenza con un click.

La gelateria Barbarossa ritiene, con i criteri qualificativi e di genuinità, che il vero gelato artigianale Italiano deve essere costituito da materie di prima di alta qualità  provenienti dalle migliore coltivazioni del territorio Calabrese.

Nata alla fine degli anni 70 grazie all’impegno ed intuito  del signor GIUSEPPE VINCENZI, la gelateria  si è impostata subito sul territorio  locale  con i suoi gelati dal sapore genuino. Nel corso degli anni il suo gelato ha conquistato un numero sempre più vasto di estimatori sul territorio locale e non solo. Tra i gusti Doc troviamo la clementina della Piana di Sibari, il Pane di Cerchiara, il profumato limone di Rocca Imperiale ed il Biondo di Trebisacce. Ultimo nato 2015  è il gelato miele di zagare di Villapiana e fico secco dottato chiamato anche Ottato, è una varietà di fico  domestico bifère di origine italiana,coltivato nell’ Italia  meridionale,frutto  particolarmente apprezzato secco,questo frutto usato per il gelato,viene raccolto della Piana di Sibari.

Il Team della Gelateria Barbarossa composto da esperti artigiani, capitanati dal Maestro Gelatiere Gaetano Vincenzi, si conferma oggi innovativo per l’abilità di trasformare i prodotti della propria terra in splendidi ed inimitabili gelati artigianali dai colori e dai sapori tipicamente mediterranei della costa dell’Alto Jonio.

Il nome della Gelateria Barbarossa è strettamente legato alla storia di Villapiana Lido, ridente baia calabrese ai piedi del Pollino che, con l’instancabile attività, ha tangibilmente contribuito alla crescita della cittadina ionica, attirando con il suo gelato turisti provenienti dall’Italia e dall’estero, conferendole fama di Città del Gelato.

Premi ricevuti;

Mercurio d’oro 1985 Giardini Naxsos (ME)

Capitello d’oro 1990  Notte delle eccellenze Laghi Sibari (CS)

Ercole d’oro 1994 come migliore produttore artigiano dell’anno

La Gelateria Barbarossa è stata proclamata la terza gelateria nazionale dell’anno 2014 e 2015 da Davide Paolini del Gastronauta, edizione il Sole24Ore.

Tutti i gelati  vengono lavorati con latte locale della centrale di Castrovillari ( CS).

La gelateria sostiene il progetto del festival  multimediale patrocinato dal comitato scientifico delle università di Milano EXPO 2015 , un indovinato investimento per affermare il brand e la visibilità del gelato e che favorisce  collegamenti con altri paesi con lo scopo di instaurare scambi culturali artistici e gastronomici.

Ancora una volta la Calabria raggiunge importanti risultati con la sua gastronomia  e con i suoi prodotti di qualità.

Anna Maria Schifino

 

Saracena all’ Expo con lo chef Di Pace

Comunicazione turistica e marketing territoriale, possono diventare esponenziali la forza e la capacità di trasmissione e la condivisione di messaggi, valori, sensazioni ed emozioni che possiedono l’identità enogastronomica di un popolo e le sue tante eccellenze sia agroalimentari che professionali nel campo del cibo.

È quanto sostiene il Sindaco Mario Albino GAGLIARDI che nei giorni scorsi si è recato a MILANO per salutare e ribadire di persona icomplimenti propri e dell’intera comunità a Gennaro DI PACE per aver rappresentato con convinzione, competenza ed innovazione il Paese del Moscato Passito e la Calabria delle produzioni autentiche ad EXPO – Si è chiusa ieri (mercoledì 30 settembre) la straordinaria esperienza alla Fiera Internazionale di Milano del giovane chef di Saracena, titolare dell’Osteria Porta del Vaglio, nel cuore del borgo storico di tradizioni arabe. Per tutto il mese di settembre è stata affidata a lui, scelto tra altri chef calabresi da Oscar FARINETTI, patron di EATALY, la guida e la bandiera della nostra regione.DIPACE-EXPO-2

Da Vittorio SGARBI allo stesso FARINETTI al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo RENZI. Sono, questi, soltanto alcuni dei volti noti che lo chef DI PACE ha avuto modo di incontrare al ristorante calabrese di EATALY cogliendo l’occasione per presentare loro l’identità dei territori del Pollino e dell’intera regione. – Una media di 2000 piatti al giorno. Più volte record di incassi. Oltre ai numeri per lo chef saracenaro c’è stata la soddisfazione di aver dimostrato a tanti che la Calabria non è solo ‘nduja e peperoncino né soprattutto che è soltanto mare. La Calabria è anzi tutto entroterra, colline, montagna, parchi naturali tra i più grandi d’Europa e centri storici, autentici scrigni di qualità della vita che custodiscono tesori e sapori che meritano di essere rivalutati, riscoperti e condivisi anzi tutto dai residenti.

Ed in effetti la vera soddisfazione di DI PACE – dichiara GAGLIARDI, di rientro da EXPO – è stata quella di esser riuscito a far conoscere meglio, alle migliaia di visitatori del ristorante di EATALY, quella Calabria spesso sconosciuta a causa di una promozione monotematica e spesso riduttiva fatta talvolta anche da ristoratori ed operatori turistici. La Calabria – continua – è un mix di paesaggi, storie, identità e quindi produzioni diverse che è difficile trovare insieme, nello stesso territorio in altre regioni italiane e del mondo. E proprio dalla tavola è possibile allora fare Politica, contribuendo – conclude il Sindaco di Saracena – ad invertire il senso ed a stimolare la riscoperta dello spirito e delle ricchezze dei nostri luoghi, verso la sovranità alimentare.

Identità e territori nei piatti di DI PACE, la melassa di fichi come alternativa all’aceto balsamico, il Moscato Passito al Governo di Saracena (Presidio Slow Food) per sfumare il riso e le pesche della Piana di SIBARI bagnate con il vino Ferrocinto come dessert, la cipolla bianca di CASTROVILLARI utilizzata nelle salse, la liquirizia AMARELLI di ROSSANO per preparare una mousse golosa, la‘nduja di SPILINGA da spalmare sul pane, le mandorle prodotte da COLAVOLPE di BELMONTE per dare croccantezza alle preparazioni.

Firenze, i maestri Mastroianni e Netti alla finale Europea del Gelato festival

Mandorla, croccante di pistacchi e filetti di mandorle, pepite di mandorle caramellate, variegato con crema di pistacchio di Bronte. C’è tutta l’arte della gelateria artigianale con il tocco inconfondibile di due maestri gelatieri tra i più apprezzati a livello nazionale ed internazionale, nel “Mandorlato del Conte” che Nicola Netti e Francesco Mastroianni porteranno alla finale internazionale del Gelato Festival in programma dal 1 al 4 Ottobre a Firenze.Mastroianni e Netti (1)

Il maestro Nicola Netti, Gelatiere dell’Anno 2015, pugliese di nascita ma calabrese di adozione, e Francesco Mastroianni, lametino doc, già 5 volte campione d’Italia di gelateria, dovranno vedersela con altri 22 maestri gelatieri che torneranno a proporre i gusti grazie ai quali hanno vinto nelle città di provenienze tra cui tra cui Roma, Milano, Torino, Bari, Napoli, Palermo, Catania oltre che Amsterdam e Londra.

“La strana coppia”, come amano definirsi, porterà ancora alto il nome della Calabria e delle sue produzioni artigianali di qualità in un panorama di respiro internazionale come quello del Gelato Festival di Firenze.

Delegazione di giornalisti giapponesi ricevuta dal Presidente Oliverio

giapCATANZARO(CZ)-Una delegazione di “food bloggers” giapponesi in visita alla Regione Calabria. È stato il Presidente Mario Oliverio ad accogliere personalmente, nella nuova sede della Cittadella, insieme al Consigliere Regionale Mauro D’Acri, i tre giornalisti, esperti a livello mondiale di alimentazione, turismo enogastronomico e peperoncino. La delegazione è giunta in Calabria per un tour alla scoperta della cultura e delle tradizioni agroalimentari e dei patrimoni enogastronomici della regione. In particolare nell’ambito del progetto “Agritour Consortium”, finanziato dal Dipartimento Internazionalizzazione insieme ai progetti dei consorzi Euvite e Cit, attraverso la Misura 7.1.2.2. del POR Calabria Fers 2007/2013, Asse VII “Sistemi produttivi”.“Per lo sviluppo dell’agroalimentare -ha affermato il Presidente Oliverio- è fondamentale stimolare la conoscenza dei prodotti da parte dei consumatori direttamente sul territorio”.Il Presidente ha evidenziato l’importanza del ruolo degli agriturismi per la valorizzazione e la promozione delle produzioni locali, sottolineando che nella programmazione 2014/2020, si favorirà una forte sinergia ed integrazione tra i diversi fondi comunitari, nonché tra i diversi settori e dipartimenti regionali, come ad esempio Internazionalizzazione, Agricoltura e Turismo, per promuovere lo sviluppo della Calabria, intercettare importanti flussi turistici e rendere competitivi i nostri prodotti sui mercati internazionali.Oliverio, tra l’altro, ha accolto l’invito della delegazione giapponese a prendere parte, nel mese di marzo 2016, alla quarantunesima edizione del “Foodex Japan”, prestigiosa fiera internazionale dell’agroalimentare ed evento di grande richiamo commerciale per tutta l’area Asia Pacifico, che si terrà a Tokio.“Intendiamo promuovere l’immagine e le tradizioni della Calabria in tutto il mondo – ha aggiunto il Presidente – Il Giappone rappresenta un partner commerciale molto importante, che già apprezza in maniera particolare i nostri vini e i nostri prodotti tipici. Per questo motivo rafforzeremo il ponte tra questo paese e la Calabria e lavoreremo per portare da noi i turisti giapponesi”.Il Consigliere Regionale Mauro D’Acri, che ha partecipato all’incontro, ha invitato i giornalisti giapponesi a prendere parte alla prossima edizione del Festival del peperoncino. La delegazione, accompagnata dal partner del progetto Elio Orsara, ristoratore italiano che opera da oltre venticinque anni in Giappone nel settore agroalimentare, si è detta molto soddisfatta dell’accoglienza riservata loro in Calabria, sottolineando il profondo amore dei giapponesi per il cibo calabrese ed in particolare per i prodotti piccanti, ed auspicando una stretta collaborazione tra la nostra regione ed il Giappone, che punti a lanciare in maniera sempre più incisiva sui mercati nipponici le produzioni tipiche calabresi e a rendere la nostra terra sempre più appetibile per i flussi turistici giapponesi.

Presentata la XXXV edizione della Sagra dell’Uva e del Vino Donnici

Programma manifestazione sapori d'autunnoCOSENZA(CS)-Parla il linguaggio della tradizione, ma guarda decisamente al futuro la XXXV edizione della Sagra dell’Uva e del Vino di Donnici, in programma da venerdì 2 ottobre a domenica 4 ottobre nel borgo antico della frazione alle porte della città.Un programma modellato sul format dello scorso anno, con, accanto alle degustazioni delle eccellenze enogastronomiche, concerti, dislocati nelle piazzette e nei larghi del borgo antico, giochi popolari e delle contrade, primo tra tutti il Palio degli asini e, ancora, un’edizione speciale dell’iniziativa “Cinque sensi di marcia” che  culminerà in una visita guidata a due aziende vinicole del territorio.Inoltre, teatro di strada, attività di animazione, tour a bordo del bus Scopricosenza, con la presenza di un cantastorie e tutta una serie di inizative alla riscoperta delle antiche tradizioni come la produzione della mostarda e dei dolci tipici donnicesi.Il  programma della XXXV edizione è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Donnici all’auditorium delle Vigne “Alessandro Bozzo”, presenti l’Assessore alla crescita economica urbana del Comune Loredana Pastore, l’Assessore al turismo, eventi e marketing territoriale Rosaria Succurro, il consiglieri comunale Francesco Spadafora, Pietro Tarasi della Camera di Commercio di Cosenza e Michele Presta, portavoce dell’Associazione “Vivi Donnici” cui il Comune ha affidato per il quarto anno consecutivo l’organizzazione della Sagra.“L’Amministrazione comunale – ha detto in apertura di conferenza l’Assessore Pastore – ha moltiplicato gli sforzi perché la Sagra diventi sempre più importante e faccia quel salto di qualità che la possa proiettare in contesti anche di respiro nazionale. La novità di quest’anno – ha aggiunto – è che siamo riusciti ad avere la partnership della Camera di Commercio. Questo dà una valenza maggiore a tutto l’evento”.Quello della Sagra dell’uva e del vino è stato definito “un percorso in crescita” anche dall’Assessore Rosaria Succurro. “La XXXV sagra – ha aggiunto – rientra a pieno titolo nei programmi di promozione del nostro territorio avviati dall’Amministrazione comunale, attraverso la valorizzazione del turismo enogastronomico”La Succurro ha poi parlato dell’edizione speciale di “Cinque sensi di marcia” concepita appositamente per la sagra. “I partecipanti – ha detto ancora – potranno conoscere meglio il territorio di Donnici a bordo del bus scoperto, alla scoperta del borgo antico, per poi entrare nello specifico delle sue peculiarità, visitando cantine e vigneti. Per il futuro occorre ampliare l’offerta turistica. La nostra volontà è che ci possa essere un interesse ancora più allargato, non solo della provincia, ma anche della regione. Donnici deve diventare volàno di promozione turistica”.Il consigliere Francesco Spadafora ha ripercorso le tappe che hanno condotto a questa XXXV edizione. “Nata nel 1979 per volontà di un gruppo di contadini e agricoltori per festeggiare la vendemmia – ha detto Spadafora – la Sagra, nel corso degli anni, grazie alle amministrazioni che si sono succedute e soprattutto grazie all’impegno e all’entusiasmo dell’associazionismo locale, è divenuta, ormai, un appuntamento imperdibile che caratterizza, come ogni anno, l’inizio dell’autunno.Tra le novità, Spadafora ha menzionato quella relativa alla vendita del vino, consentita esclusivamente alle cantine donnicesi regolarmente iscritte alla Camera di Commercio. “Una scelta – ha detto – a tutela del consumatore.La manifestazione deve essere ancora migliorata e l’obiettivo è quello di continuare a lavorare per valorizzare questo territorio già ricco di storia e tradizioni e promuovere le eccellenze enogastronomiche, elementi di traino per il rilancio dell’economia, del turismo e del commercio locali”.Al tavolo della conferenza anche Pietro Tarasi, presidente provinciale di Coldiretti e membro della giunta della Camera di Commercio di Cosenza.Anche per lui è importante che la manifestazione possa migliorare “per elevare la qualità dell’offerta turistica.Nel dettaglio del programma della Sagra è entrato il portavoce dell’Associazione “Vivi Donnici” Michele Presta. “E’una manifestazione che guarda sicuramente al futuro. Siamo invecchiati bene e adesso è il momento di decantarla e di farlo con la partecipazione importante della Camera di Commercio, ma anche con tutte quelle che sono le attività collaterali alle quali è affidata la promozione del territorio. E’ importante scoprire la grande tradizione della produzione – ha aggiunto Presta- . La visita in un antico vigneto donnicese sarà l’occasione per apprezzare l’intero percorso e riuscire a cogliere le giuste differenze tra produzione standardizzata, sia pur d’eccellenza, e quella che è la microproduzione.”Alle ore 18,00 di venerdì 2 ottobre il taglio del nastro in Piazza Mons.Bilotto.Confermate anche quest’anno le navette dell’Amaco, con la linea 53 prolungata (ultima corsa verso Cosenza all’una e quarantacinque notturne) ed altri bus con capolinea a Nord e a Sud del borgo, in direzione Piano Lago e Bivio Donnici.Al termine della conferenza stampa, che ha fatto registrare anche gli interventi dell’Assessore alla qualità della vita Massimo Bozzo e del consigliere comunale Marco Ambrogio, è stato assegnato a Domenico Spadafora, titolare dell’omonima azienda vinicola, un riconoscimento, consegnato dall’Assessore Loredana Pastore, per i cento anni di attività. Domani pomeriggio, in occasione del convegno, prologo della sagra, in programma alle 18,00 all’Auditorium delle Vigne sul tema “Donnici: storia e risorse locali tra passato e presente”, sarà consegnato al Presidente regionale di Coldiretti Pietro Molinari il premio “Grappolo d’Oro” 2015.Al convegno parteciperanno: il Sindaco Mario Occhiuto, l’Assessore alla crescita economica urbana Loredana Pastore e l’Assessore alla qualità della vita Massimo Bozzo. Altri interventi previsti, quelli di Giorgia Bozzo, dottoressa in scienze turistiche e della docente del dipartimento di scienze politiche dell’Università della Calabria Elisabetta Della Corte.