Archivi categoria: Nerd

[#SpecialeComiCS] Video-Intervista ai Creatori di Sìon, fumetto Steampunk made in Calabria

Durante il Cosenza ComiCS abbiamo incontrato i creatori di Sìon, fumetto steampunk ambientato nella Napoli dell’800, e abbiamo colto la possibilità di intervistarli nuovamente per aggiornare i nostri lettori sulle ultime novità!
Qui la nostra precedente video-intervista!

Inoltre durante la fiera abbiamo appreso che il 2 maggio avrà inizio una campagna crowdfunding al fine di sostenere il progetto Sìon e portarlo ad una realtà concreta e di alta qualità.

Intervista a cura di Miriam Caruso.
Riprese ed editing video a cura di Daniele Ferullo.

Cosenza ComiCS, una settimana dopo

Il Cosenza ComiCS è giunto al termine già da una settimana, lasciando il suo segno nel cuore di chi ha partecipato a questa seconda edizione. Ne sono un esempio le numerose e splendide foto che hanno invaso e ancora invadono piacevolmente le bacheche dei social: immagini di caldi sorrisi, di ardente passione, di condivisione, di divertimento.

In mezzo a questa moltitudine, la redazione di Nerd30 è stata coinvolta appieno dall’ “uragano ComiCS”. Nonostante fossero in pochi ad indossare il cartellino “standista”, i redattori sono riusciti ad essere presenti nella maggior parte delle attività, compilando articoli, facendo interviste, immortalando in varie foto i momenti più salienti, facendo muovere i loro piedi al suon di musica durante i concerti.teresa e giada

Oltre a lavorare, hanno coinvolto i curiosi in una “Caccia al redattore”, consegnando loro dei graziosi papercraft assemblati proprio per l’occasione dopo una lunga notte insonne. Il divertimento che si leggeva negli occhi di coloro che hanno trovato le fascette arancioni e blu si specchiava nei sorrisi dei ragazzi di Nerd30, che hanno premiato i partecipanti con una pesca finale e la vincita di due premi.

Si sono mossi freneticamente come delle trottole tra i vari scrigni e tra le numerose persone, l’anima del Cosenza ComiCS; si sono stancati fino ad arrivare stremati a casa, ma con la consapevolezza che avrebbero raccolto i frutti di ciò che hanno seminato in quei brevi seppur intensi tre giorni.

Ho avuto il piacere di partecipare all’organizzazione dell’evento con Nerd30. Mi sono accorta che la realtà nerd è presente nel territorio cosentino e in generale calabrese e che non è “roba da sfigati”, anzi le numerose figure professionali che ho avuto il piacere di conoscere mi hanno fatto capire che si tratta di una passione che può essere coltivata come qualsiasi altro interesse, magari potrebbe essere meno noiosa e più divertente!

In fin dei conti, se uno segue la propria attitudine può lasciare al pubblico qualcosa di interessante, in grado di rapire l’attenzione. Così facendo molte persone potrebbero condividere una stessa passione.

Proprio di condivisione sono stati pieni i miei occhi, osservando l’evento da molti punti di vista; inoltre esemplari sono stati la voglia di fare e l’unione tra i redattori di Nerd30. Il fuoco del loro amore nei confronti del variegato mondo nerd e l’essere cristallini nel loro lavoro li accomuna a Kepler e Alariko, simboli di questa seconda edizione del Cosenza ComiCS, che, seppur “avversari”, hanno dimostrato che l’uno non può fare a meno dell’altro.

Teresa Cupiraggi

[#Romics2016] Il comunicato stampa di Shockdom riguardante quanto accaduto in fiera

Di seguito il comunicato stampa di Shockdom riguardante quanto accaduto durante il Romics 2016, a proposito dei disordini accaduti in riferimento al volume “Quanto C’era LVI”. A fine pezzo potrete trovare anche il video dell’accaduto.
“Domenica 10 Aprile, nel tardo pomeriggio, durante la manifestazione Romics 2016, tre uomini si sono avvicinati allo stand Shockdom, con una videocamera. Uno di essi, fingendo un inciampo, ha versato della coca cola su alcuni volumi. Nel momento in cui gli standisti si sono avvicinati per pulire le copie, queste tre persone hanno iniziato a lanciare alcune pubblicazioni contro lo staff riprendendo il tutto con la videocamera. Nel fare questo hanno chiesto del fumetto “Quando c’era LVI”.
Un visitatore presente in quel momento allo stand, anche lui bersaglio del lancio delle copie, ha risposto che il fumetto era finito, invitando con tono deciso le tre persone ad andare via.
Gli eventi si sono svolti molto velocemente, per cui lo staff, colto di sorpresa e anche intimorito dal comportamento dei tre uomini, non ha avuto tempo e modo di fare loro fotografie e/o riprese.
Per fortuna non ci sono stati scontri fisici e quindi nessuna conseguenza per le persone.
La casa editrice ringrazia lo staff presente per il proprio comportamento che non ha ceduto alla provocazione ricevuta.
La polizia è subito intervenuta raccogliendo testimonianze e prove dell’avvenuto. Shockdom ringrazia l’organizzazione del Romics per il supporto avuto, consapevole che un fatto come questo non sia prevedibile da parte della sicurezza di un evento.
I danni ai volumi sono stati valutati tra i cinquecento e i mille euro.
Shockdom sporgerà denuncia contro ignoti.
La posizione di Shockdom.
Shockdom è una casa editrice indipendente e pubblica fumetti, anche di satira. La pubblicazione di “Quando c’era LVI” di Daniele Fabbri e Stefano Antonucci ha scatenato forti reazioni, specie sul piano dialettico e mediatico, come è giusto che sia. Siamo in un paese democratico, in cui vige la libertà di parola ed espressione. Probabilmente l’argomento di cui tratta l’opera, il fascismo e il Duce, è ancora un nervo scoperto per una parte degli italiani e l’emotività può portare a comportamenti non leciti. Shockdom è aperta a qualunque opera di qualità, indipendentemente dal colore politico, dal credo religioso, dall’appartenenza etnica e siamo da sempre disponibili al confronto purché rientri nella discussione aperta e costruttiva e ovviamente nell’ordine della legalità.
La pubblicazione dei quattro numeri di “Quando c’era LVI” andrà avanti con la programmazione già definita e non subirà rallentamenti o modifiche.”>

Ecco il link del video diffuso dagli autori dell’accaduto.

[#SpecialeComiCS] Affluenza e Dati Statistici

La scorsa domenica si è conclusa la seconda edizione del Cosenza ComiCS, uno degli eventi più attesi in Calabria non solo dai nerd, ma anche da tanti curiosi. La fiera del fumetto, infatti, è stata visitata dagli appassionati più accaniti e da persone che volevano scoprire un evento che, per il secondo anno consecutivo, si è rivelato una manifestazione quasi trionfale, registrando più di 30.000 presenze.
Ma qual è stato esattamente il successo in dati del Cosenza ComiCS 2016? Per rispondere a questa domanda, la redazione di Nerd30 ha girato in lungo e in largo per la fiera al fine di scoprire l’entità del suo pubblico.

Il campione analizzato ha riportato i seguenti dati:

  • Venerdì 1° Aprile, giorno di apertura: gli scrigni della Città dei Ragazzi hanno ospitato, soprattutto, visitatori provenienti da altre zone della Calabria. In molti provenivano da Lamezia Terme, Castrovillari, Crotone, Corigliano, Santa Maria del Cedro e tanti altri luoghi non proprio vicini alla sede del ComiCS. Nel pomeriggio, poi, il pubblico cosentino è aumentato considerevolmente.

statistica provenienza comics

  • Sabato 2 Aprile è stato il giorno di punta: sin dalla mattina, questa volta, i curiosi di Cosenza e provincia hanno invaso la fiera e, tra loro, c’era anche chi aveva preferito marinare la scuola per non perdersi i migliori gadget in vendita! La presenza del restante popolo calabrese si è fatto sentire: chi proveniente da Praia, chi da Colosimi, Lamezia Terme e, ovviamente, molte zone limitrofe alla città dei Bruzi.statistica preferenze comics
  • Domenica 3 Aprile, il Cosenza ComiCS chiude in bellezza: l’affluenza è stata piuttosto elevata e anche equilibrata dal punto di vista della provenienza dei visitatori. Molti cosentini, ma anche tanti giunti dalle altre città più grandi della Calabria. Finalmente si fanno vedere un po’ Catanzaro e Vibo Valentia, poi Trebisacce, Nocera Terinese e, ancora una volta, i lametini si sono dimostrati il gruppo extraurbano più numeroso come presenze!

statistica età comics

E le altre regioni d’Italia? Dal resto del Paese l’affluenza è stata, purtroppo, scarsa ma, ehi, la fiera del fumetto bruzia è solo alla seconda edizione! Avrà sicuramente modo di farsi un nome tale da attirare appassionati e curiosi da tutte le parti d’Italia.
Proseguendo con le statistiche, secondo il campione preso in considerazione, l’evento è stato visitato da un pubblico che, in media, va dai 18 ai 21 anni e che, almeno per la maggior parte, aveva già visitato la fiera dello scorso anno. Naturalmente è da tenere presente anche la consistente presenza di adulti e bambini.
Infine, per quanto riguarda il fronte degli appassionati, abbiamo trovato molti visitatori spinti dalla voglia di dare un’occhiata al ComiCS principalmente per anime e videogiochi e, subito dopo, troviamo fan di manga, serie tv, fumetti, cosplay, saghe e tutto ciò che concerne il mondo nerd.

E’ palese, dunque, che quest’anno il Cosenza ComiCS ha avuto un’affluenza molto variegata, ospitando un pubblico proveniente da tutta la Calabria e questo dato non può che essere assolutamente positivo per la città bruzia, che aveva scommesso, ancora una volta, su questo evento.


Paolo Gabriele De Luca
Pasquale De Rose

[#SpecialeComiCS] Intervista al vincitore del torneo di Call of Duty Black Ops III

E’ uno dei brand più discussi, sia nel bene che nel male, ed al Cosenza Comics ha riscosso un gran successo con un torneo a cui hanno partecipato persone di tutte le età. Stiamo parlando di Call of Duty Black Ops III. Il torneo è stato organizzato in collaborazione con il gruppo Call of Duty Italia. Quest’ultimo rappresenta la più grande community su facebook dedicata a Call of Duty con circa 17.000 utenti. Lo staff di Call of Duty Italia ha organizzato tutto in tempi record, circa due settimane prima del Comics, grazie anche al sostegno di due sponsor locali. Il torneo ha contato 62 iscritti, che hanno giocato su 4 console in lan. Al termine della gara sono stati decretati vincitori i primi 3 player, che si sono aggiudicati una targa e il premio offerto dagli sponsor, il primo 100€ in un buono acquisto, il secondo 50€ e il terzo 20 €.

Noi di Nerd30 abbiamo assistito al torneo e intervistato il vincitore!

Carmine:  Vincitore del torneo di COD al Cosenza ComiCS. Come ti chiami? Quanti anni hai?

Lorenzo: Lorenzo, ho 17 anni.

Carmine: Piacere Lorenzo, allora raccontaci questa tua esperienza al torneo.

Lorenzo: Sicuramente è stata una bellissima esperienza, dopo il tempo passato davanti la play non c’è miglior occasione di dimostrare le proprie abilità se non vincendo davanti i propri amici.

Carmine: Pienamente d’accordo, fa sempre piacere dimostrare la propria bravura. Da quanto giochi a Cod? Hai giocato più capitoli di questa serie?

Lorenzo: Mi sono appassionato alla serie giocando a casa di un mio compagno di classe a Black Ops1 (2010), poi l’anno successivo ho preso la play con Modern Warfare 3. Lì iniziai a diventare sempre più bravo e iniziare a giocare competitive, per poi passare ai capitoli successivi.

vincitori torneo call of duty

Carmine: Quindi immagino che passerai diverse ore a sfidare gli amici on line.

Lorenzo: Passo dalle 3 alle 4 ore alla play in diversi momenti della giornata. Il più delle volte preferisco uscire con gli amici e dedicarmi allo sport, chiaramente però non mancano le sane ” nerdate “con gli amici.

Carmine: Quelle ci vogliono sempre, nerdate e sfottò al perdete sono indispensabili. Un’ultima domanda, come ti è sembrata questa edizione del Cosenza Comics?

Lorenzo: Divertentissima, soprattutto perché sono state coinvolte persone di tutte le età che si sono fatti prendere dai tantissimi cosplayer. Soddisfatto anche della presenza di uno dei miei youtuber preferiti, Fraws: è stato davvero strano potergli dare la mano e fare una foto con lui.

Carmine: Ti ringrazio per la disponibilità, spero di vederti anche l’anno prossimo e magari intervistarti di nuovo.

Lorenzo: Speriamo, grazie a te! 😉

Carmine Aceto

 

 

 

[#SpecialeComiCS] Video-Intervista ad Adrian Fartade di Link4Universe

In occasione del Cosenza ComiCS, abbiamo avuto il piacere di intervistare un ospite molto interessante, che gioca un ruolo importante nella diffusione della conoscenza scientifica e astronomica tra i giovani. Sto parlando di Adrain Fartade di Link4Universe. Di seguito la nostra intervista!

Intervista a cura di Miriam Caruso.
Riprese ed Editing Video: Daniele Ferullo.
Ph. Luca Pizzimenti

 

I consigli di Nerd30: Serial Experiments Lain

Ritorna la nostra rubrica di consigli con un anime che in un certo senso rappresenta un punto di svolta sia per l’animazione giapponese, sia per lo spettatore medio degli anime. In questo momento vi starete chiedendo “che c’entra lo spettatore medio?”. La risposta è semplice: questo anime è un ottimo trampolino di lancio per passare allo stadio di “spettatore di qualità”, ovvero quell’appassionato di animazione giapponese che riesce a sopportare anche l’eccessiva lentezza narrativa a favore di una visione più matura, non confondendo il concetto di “lentezza” con quello di “noia”. Forse il più grande problema di chi si approccia a produzioni che fanno dell’introspezione il loro punto di forza. Stiamo parlando di Serial Experiments Lain, anime sperimentale psicologico del 1998, prodotto dallo studio Triangle e diretto da Ryūtarō Nakamura. L’anime conta 13 episodi ed è distribuito in Italia da Dynit, sia in home video che sulla piattaforma di streaming legale VVVVID.

lain2

Trama: alcune studentesse ricevono una serie di strane e-mail, inviate da una ragazza che si è suicidata poco tempo prima. Il contenuto della mail recita:“mi sono voluta liberare del mio corpo, perché qui c’è Dio”. Lain Iwakura, una dei destinatari dell’e-mail, rimane molto incuriosita dal messaggio. Grazie ad un NAVI (una sorta di computer futuristico) decide di connettersi al Wired (l’equivalente di internet) per cercare risposte. Lain scopre quindi l’esistenza di un’altra se stessa, fisicamente identica ma diversissima caratterialmente. Da questo momento in poi si dipaneranno una serie di eventi assurdi che accompagneranno la vita della giovane Lain.

Commento: “13 episodi che sembrano 1000” è il primo pensiero che passa per la mente di chi ha visto Lain. Per alcuni sarà a causa della lentezza nella narrazione. Non li biasimo, non è affatto semplice guardare Lain.”

Io invece credo che questo anime abbia la profondità di 1000 episodi concentrati in 13.

Lain nasce in un periodo in cui internet iniziava ad assumere l’importanza che ha raggiunto oggi. Probabilmente gli autori di questo anime hanno voluto esternare il loro timore verso un’invenzione che ha rivoluzionato e unito il mondo, ma che nel contempo ha allontanato l’uomo dalla realtà che lo circonda, in particolare oggi, con l’utilizzo dei social network. Lain offre una semplice spiegazione a questo fenomeno: su internet possiamo essere chi vogliamo. La rete offre infinite possibilità per rifugiarsi da una vita che il più delle volte non ripaga i nostri sforzi, anche sul piano affettivo, grazie alla possibilità di stringere legami anche a lunghissime distanze. Si potrebbe dire che internet ha abbattuto il concetto di “distanza” a favore di una connessione globale, quasi come se ogni singolo utente fosse uno dei tanti neuroni che compone il cervello del mondo (nell’anime viene fatto capire che il numero di abitanti del pianeta è paragonabile a quello dei neuroni di un cervello umano). L’uomo potrebbe aver raggiunto il limite delle sue possibilità evolutive, limite che tenta di trascendere attraverso il mondo della rete. Tutto questo porta ad una semplice domanda: “Un giorno internet andrà a sostituirsi alla normale vita quotidiana?”. Immaginate un mondo in cui ogni persona è connessa alla rete, abbattendo la barriera della connessione tramite supporto hardware (la capacità di interagire con la rete senza un computer o uno smartphone). Internet diventerebbe la nostra realtà. A quel punto, se dovesse esistere qualcuno capace di controllare l’immensità della rete, allora avremmo la concretizzazione del concetto di Dio.

lain gif

Lain è questo e molto altro ancora.

Sul piano tecnico abbiamo delle animazioni molto buone, ma in linea con tutte le produzioni sperimentali. In Lain è la regia il vero punto di forza, con inquadrature e colori estremamente distorti, che vogliono simboleggiare una realtà per certi versi “irreale”. Questa distorsione la ritroviamo nelle ost, un altro punto di forza di questa serie. Altra nota di merito per la bellissima opening, canzone che non ci si aspetterebbe da un anime di questo genere.
Ottimo il doppiaggio italiano.

Insomma, ci troviamo di fronte ad un anime da 10 pieno, un vero capolavoro dell’animazione nipponica.

Ora, se siete tra quelli che puntano al puro intrattenimento, che considerano un capolavoro Fairy Tail, o che abbandonano un anime al primo episodio perché “non si capisce nulla”, probabilmente questo anime non fa per voi. Se invece cercate qualcosa di più dagli anime, allora Lain sarà pane per i vostri denti.

Antonio Vaccaro