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[AnimeReview] Assassination Classroom, Aspiranti Killer a Lezione

Si sa, è inutile mentire. Chi è che non ha mai desiderato vedere un proprio insegnante soffrire? Soffrire molto, eh. assassionation classroom1Sto parlando del tipo di insegnante che entra nella categoria di quelli cattivi, frustrati, che sfogano i problemi personali sui poveri alunni, già messi in difficoltà dalle proprie vite adolescenziali o chissà da cosa. Ma ciò che si può fare è rimanere fermi ad immaginare… Beh, vi ricordo che l’aggressione è ancora punibile penalmente.
Possono andare ben oltre la semplice immaginazione, invece, i protagonisti di Assassination Classroom, opera di Yῡsei Matsui che sta spopolando da un po’ di tempo fra le fumetterie, le reti televisive e il web. Dal manga è stato tratto, infatti, un anime di 22 episodi adattato dagli iniziali 8 volumi, la cui prima serie è stata trasmessa sottotitolata sul canale Man-ga, di Sky Italia. Attualmente, in Giappone, dallo scorso gennaio è in onda la seconda serie.

Ma qual è esattamente l’idea di Matsui? Più che il rapporto classico tra la classe e il proprio professore, in Assassination Classroom vige un legame del tipo assassino – bersaglio: il primo è il ruolo rivestito dagli allievi, il secondo dall’insegnante. Si viene catapultati nella classe 3-E della prestigiosa scuola media Kunugigaoka. Il professore di questa sezione è una sorta di alieno giallo, pieno di tentacoli e con un ghigno agghiacciante costantemente stampato in faccia. Il sensei ha già distrutto tre quarti della luna e, a marzo, a fine dell’anno scolastico, ripeterà l’orrida impresa con la Terra. I suoi allievi, dunque, avranno a disposizione tutto l’anno per organizzare l’eliminazione di una creatura che ha molti modi per difendersi e che si muove alla velocità di Mach 20 e, considerando che Mach 1 indica la velocità del suono, lascio a voi immaginare la difficoltà dell’impresa.
Partendo dal presupposto che prenderò in considerazione esclusivamente l’anime, c’è da sottolineare che il tutto a mio avviso risulta ben strutturato a partire da Koro- sensei, il professore così chiamato dai ragazzi, che è ovviamente il protagonista principale dell’intera vicenda. Nonostante sia una figura sicuramente negativa, vista la minaccia di distruggere la Terra, e abbia un aspetto tutt’altro che umano, è un personaggio che in realtà lascia ben poco spazio al disprezzo, sentimento suscitato in genere dagli antagonisti. Si può dire, anzi, che diventa una figura molto positiva, probabilmente perché dimostra sin da subito pregi e difetti propri di una normalissima persona: il suo colore, infatti, cambia in base agli stati d’animo e, durante il corso della storia, li muterà molto spesso. Ama i dolci, gli piacciono le donne formose e tante piccole cose che lo avvicinano più a un umano che… a quello che è, insomma. Oltretutto dimostra di essere un maestro esemplare che tiene all’educazione formativa e, soprattutto, psicologica dei propri alunni. Dunque ci si dispiace e si rimane stupefatti quando i ragazzi tentano di ucciderlo. Ad averne di professori così! E’ molto dedito al suo lavoro che svolge con passione e lo si capisce bene anche a una prima occhiata: indossa, infatti, costantemente, gli abiti del maestro; inoltre ha come suoneria del telefonino, – si, ha un cellulare! – il classico suono della campanella scolastica. Nonostante la sua solita calma, quando si arrabbia la situazione inizia a diventare davvero pericolosa e inquietante, il suo aspetto positivo cambia completamente. Ma di certo non perde le staffe per il rendimento dei suoi studenti. Insomma, è il professore che tutti vorremmo o che tutti avremmo voluto avere.

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Il secondo personaggio fondamentale è la classe, che si può considerare come un corpo unico. Tutti i ragazzi sono fra loro molti uniti e in pieno accordo, merito anche di Koro- sensei che si preoccupa molto della collaborazione e della coesione che deve esistere in un ambiente scolastico – anche se è bene ricordare che egli vuole distruggere la Terra, meglio non idealizzarlo troppo – . Effettivamente, soprattutto nei primi episodi, si nota che non c’è un membro della classe, o un gruppo, che primeggi su tutti gli altri. Essi organizzano ogni tentativo di omicidio insieme. Questo fattore andrà via via disperdendosi nel corso della trama, ma senza far prevalere nessuna personalità in particolare. Quando i ragazzi verranno addestrati all’assassinio, ognuno svilupperà una competenza diversa, un’abilità particolare, e saranno tutti quanti utili al loro fine. Certo, spiccano alcuni membri, come ad esempio Nagisa Shiota, particolarmente abile nelle capacità da assassino, Karma Akabane, il più forte e perspicace della classe, e molti altri; tuttavia, nonostante siano personaggi un po’ più di spicco, non vengono mai percepiti dallo spettatore come superiori perché nella 3-E tutti hanno una specializzazione particolare che li rende unici.
E’ proprio questo secondo me uno dei messaggi più importanti, l’unicità di ogni persona, privata dalla discriminazione fra ragazzi. Si esplorerà la storia che ogni protagonista ha alle spalle e che ne ha determinato la personalità. Certo, vedere come organizzano l’uccisione del proprio professore, sorridenti, giocando e con totale naturalezza, dà un tono molto comico e anche delle tinte grottesche all’anime. In alcuni tentativi di omicidio, addirittura, verrà spontaneo considerare tutti loro come gli antagonisti della storia e tifare per Koro- sensei. Bisogna ricordare ancora, però, che il professore distruggerà la Terra.
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Il polpo alieno, comunque, non è l’unico insegnante. Si aggiungono nel corso della storia il professore di educazione fisica Tadaomi Karasuma, in realtà un agente governativo sotto copertura, e l’insegnante di inglese Irina Jelavić, assassina professionista. Questi ultimi due personaggi subiscono una crescita personale durante la storia: il primo, uomo freddo e distaccato, si affeziona sempre più ai suoi ragazzi, e in questo caso si riscontra il solito personaggio cliché, che effettivamente non può mancare; la seconda, partita col piede sbagliato per la bassa considerazione verso gli studenti, si scopre avere un animo complice con i ragazzi, instaurando così un rapporto molto diretto. Dopotutto ha solo vent’anni.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, il tutto è molto ben realizzato: dalla regia, sempre molto impeccabile e chiara, ai disegni e colori, mai confusi e di buon livello, fino alle sigle di apertura e chiusura e le colonne sonore, azzeccate per il genere e il pubblico che l’anime mira a coinvolgere.

Conclusioni? Beh, Koro- sensei darebbe una bella faccina sorridente di approvazione, ed effettivamente Assassination Classroom se la merita tutta. E’ un’opera completa, incentrata soprattutto sulla comicità, ma che lascia comunque un significativo spazio a un’importante componente psicologica che caratterizza ogni personaggio. Per quanto riguarda le scene più riflessive, seppur siano poche, risultano molto toccanti.
Chissà cosa ci riserverà la seconda serie. Se si prosegue sulla stessa linea, si avrà sicuramente un buon prodotto e c’è da dire che è già partita benissimo con i suoi primi episodi.
Ma, nonostante la minaccia e tralasciando la sua quasi invincibilità, qualcuno vorrebbe davvero uccidere Koro- sensei?

Paolo Gabriele De Luca

https://youtu.be/w5hL7uFGkTs

“5 Anni dopo Fukushima”, un evento in memoria del disastro nucleare Giapponese

COSENZA – In occasione del quinto anniversario dal disastro nucleare di Fukushima in Giappone, venerdì 11 Marzo alle ore 18, presso il pub B-Side di Rende, si terrà l’evento “5 Anni dopo Fukushima“, organizzato dall’associazione culturale Nipponics al fine di tenere alta l’attenzione sui pericoli dell’energia nucleare.

Per l’occasione verrà proiettato il film documentario “L’Isola degli àuguri” di Aya Hanabusa. Interverrà a presentare il documentario Mayuko Fukakusa, in collaborazione con l’associazione culturale “Tomo-Amici ponte fra Italia e Giappone” (https://www.facebook.com/Ponte-fra-Italia-e-Giappone-Tomoamici-132661403571606/?ref=hl).

Durante l’evento sarà possibile inoltre degustare vari tipi di tè giapponesi, tra cui i pregiati Matcha e Sencha, per avvicinare il proprio spirito alla sensibilità giapponese ed alla Natura, con i sui profumi e i suoi sapori.

Il Cosplayer Andrea Franchini ospite della seconda edizione del Cosenza Comics

COSENZA – Annunciato altro ospite della seconda edizione del Cosenza Comics, si tratta del cosplayer Andrea Franchini che sarà presente in fiera nei giorni 1-2-3 aprile!

Franchini ha iniziato a realizzare i suoi cosplay nel 2008, ispirandosi in un primo momento al mondo dei manga giapponesi, come One Piece, passando da Usopp a Rufy e infine a Buggy il Clown. Nel 2009, per caso, ha improvvisato un costume da Capitan Jack Sparrow, lasciando le persone impressionate dalla sua interpretazione del personaggio. Da quel giorno decise di impegnarsi di più per assemblare il suo primo vero e proprio Cosplay di Jack Sparrow. Al Lucca Comics & Games del 2010 raccolse grande successo con la sua prima apparizione in una fiera del fumetto e del cosplay. Iniziò, così, a specializzarsi sui Cosplay di tutti i vari personaggi interpretati da Johnny Depp. Fino ad oggi ha interpretato: Jack Sparrow, Tonto, Raoul Duke, Barnabas Collins, Mortdecai, Il Lupo cattivo, James Whitey Bulger ed Edward Mani di Forbici. Ovviamente la lista continua e prima della fine dell’anno si aggiungeranno il Cappellaio Matto da Alice Attraverso Lo Specchio e Willy Wonka.

[GameReview] Shenmue, in arrivo il terzo capitolo della serie

Visto il ritorno di Yu Suzuki nel mondo dei videogames con l’attesissimo terzo capitolo di Shenmue, serie che è rimasto nel cuori dei fan del Dreamcast, ripercorriamo i tratti salienti e i punti di forza del primo capitolo della serie.

Background Storico

Era il 1994, il Saturn non aveva ricevuto il successo previsto e nella mente di Yu Suzuki balenava l’idea di creare la Killer-Application che avrebbe risollevato le sorti della sfortunata console. Nell’idea iniziale il gioco doveva essere un J-RPG con i protagonisti di Virtua Fighter, altra Ip ideata e diretta da Suzuki, dove gli scontri, al posto dei classici combattimenti a turni, avevano le dinamiche degli scontri picchiaduro.

Questa idea venne subito abbandonata a favore di una trama che si distaccasse dalla storica IP, questo avrebbe permesso di sviluppare una storia originale che potesse coinvolgere emozionalmente il giocatore.

Purtroppo il Saturn andava di male in peggio, per il suo hardware difficile da programmare e per il poco interesse dalle terze parti, così la Sega incominciò a progettare una nuova console, il Dreamcast.

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Nonostante il team fosse già a buon punto nello sviluppo dell’engine di gioco sulla console precedente questi spostarono lo sviluppo del gioco interamente sul Dreamcast, per paura che lanciandolo sul morente Saturn non sarebbe stato considerato dai giocatori.

Il team continuò lo sviluppo allo scuro della stampa fino alla fine del 1997 e l’inizio 1998, quando la Sega incominciò a far uscire i primi dettagli sulla nuova console, una delle prime tech-demo ad essere mostrate fu proprio un prototipo del gioco sotto il nome in codice di Project Berkley.

Il gioco rimase in sviluppo per ben cinque anni con un budget di 70.000.000 dollari ma nonostante questo il gioco fu un insuccesso commerciale vendendo solo 1.2 milioni di copie in tutto e posizionandosi solamente al dodicesimo posto dei giochi più venduti su Dreamcast.

La trama

29 novembre 1986 Yokosuka, Ryo figlio di Iwao Hazuki maestro di arti marziali e proprietario del Hazuki Dojo è appena tornato a casa e si accorge fin da subito che qualcosa non va. Entrato nel Dojo trova due uomini in nero e il misterioso Lan Di che sta combattendo con suo padre.

Nonostante la padronanza nelle arti marziali Iwao viene sconfitto e, per evitare che a Ryo venga fatto del male, svela al nemico dove trovare l’antico manufatto nascosto nei pressi del Dojo. Trovato il manufatto Lan Di colpisce Iwao in modo letale e in seguito se ne va lasciando Ryo a terra e Iwao in fin di vita.

Ma chi è Lan Di e perché ha ucciso IwaoMa sopratutto, cos’è lo Specchio della Fenice?

Parte così la ricerca di Ryo per trovare chi ha ucciso suo padre e vendicarsi.

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Il Gameplay

Il gioco non appartiene a un genere ben preciso, nonostante presenti molti punti in comune con i moderni titoli di avventura, sopratutto quelli di Quantic Dream e Dontnod, e i picchiaduro, ma Yu Suzuki gli attribuì ugualmente la categoria di F.R.E.E (Full Reactive Eyes Entertainment).

Il gioco è completamente composto da ambienti 3D, cosa piuttosto rara per le capacità delle console dell’epoca.

Il gioco si sviluppa in giornate durante le quali Ryo potrà esplorare liberamente una Yokosuka accuratamente riprodotta, svolgendo una moltitudine di attività messe a disposizione dagli sviluppatori o cercando indizi sull’omicidio di suo padre che lo condurranno a procedere all’interno della trama.

Fra queste numerose attività il giocatore potrà collezionare i numerosi pupazzetti dei personaggi dei videogiochi Sega, allenarsi nel Dojo, svolgere un lavoro part-time al porto, giocare ad alcuni retrogame come Hang-On o Space Harrier, sviluppati tra l’altro dallo stesso Yu Suzuki, o risolvere delle sub-quest che verranno date a Ryo dagli abitanti del posto.

Come ormai di consueto nei giochi con una forte componente narrativa troveremo delle sessioni in QTE, di cui il titolo è uno dei primi giochi ad averle adottate, che doneranno un taglio molto cinematografico ad alcune scene del gioco, meno frequenti invece saranno gli scontri in stile picchiaduro, che nonostante ciò aggiungono al gameplay una sfumatura action.

Realizzazione Tecnica

Il gioco vanta di un comparto grafico estremamente curato e all’avanguardia, forse la grafica migliore che si sia mai vista su una console.

Gli sviluppatori hanno svolto un lavoro enorme per il titolo, dalla riproduzione fedele di Yokosuka degli anni ottanta, il Magic Weather System sistema che per l’epoca permetteva di avere cambiamenti climatici molto realistici, fino alla caratterizzazione di ogni personaggio dotato di un modello poligonale, dialoghi differenti da tutti gli altri e una routine che il personaggio seguirà giornalmente rendendo così l’ambiente vivo e vario.

Il titolo è anche uno dei primi a fare largo uso del Motion Capture, sopratutto negli scontri e nelle QTE, dove per dare un effetto realistico sono stati assunti dei veri esperti nelle arti marziali. Inoltre la colonna sonora suonata interamente da un orchestra sinfonica è una delle più acclamate e apprezzate di sempre, arrivando persino ad essere suonata dal vivo al primo Symphonic Game Music Concert tenutosi a Leipzig nel 2003.

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Guida All’acquisto

E’ facile reperire il gioco su ebay, il problema rimane il prezzo che dopo l’annuncio del terzo capitolo è salito di parecchio.

La versione giapponese ha un costo che parte dai 20€/30€ in su, rimanendo la versione meno adatta se non conoscete il giapponese, mentre quella Pal negli ultimi tempi è arrivata anche a toccare prezzi come 80€/100€. La versione consigliata è quindi la versione U.S.A che su ebay.com si riesce a trovare anche intorno ai 50$ più  spedizione.

Infine è bene segnalare che in Giappone è uscita una versione chiamata U.S. Shenmue, versione più rara ma identica alla versione americana con in più l’opzione per scegliere i sottotitoli in giapponese.

Commento Finale

Shenmue è una pietra miliare dei videogiochi grazie alla trama coinvolgente e la meticolosa realizzazione tecnica e, nonostante siano passati sedici anni dall’arrivo sul mercato, il gioco è invecchiato benissimo risultando godibilissimo.

Il gioco è assolutamente consigliato a tutti, amanti delle avventure e non, dategli una possibilità e non ve ne pentirete. APPROVATO!

Pasquale De Rose

Marlene Kuntz in Concerto a Cosenza per il “Lunga Attesa Tour 2016”

I Marlene Kuntz tornano in concerto a Cosenza il 17 Marzo alle 21:30 per l’unica tappa calabrese del “Lunga Attesa Tour 2016“. Il live avrà luogo presso il TAU ( Teatro Auditorium Unical) in occasione del nuovo progetto discografico dal titolo “LUNGA ATTESA“, decimo disco di una band che in 25 anni ha segnato la storia del rock italiano, bissando uno straordinario concerto che li vide nella scorsa stagione musicale del Tau festeggiare il ventennale dall’uscita di “Catartica”.

Con questo progetto, firmato dalla band anche nella produzione, i MARLENE tornano a quel rock primordiale che massimamente si è espresso sempre live sui palchi, quel rock che non li ha mai abbandonati, ma che ha semplicemente assunto forme diverse durante la loro fortunata carriera.

Il nuovo disco dei Marlene Kuntz, “Lunga attesa”, è stato anticipato da “FECONDITÁ”. Un brano che ben lunga attesaxrappresenta le sonorità del disco come raccontano gli stessi Marlene: “il suo tiro, la sua cantabilità, le sue chitarre groovy e noise al contempo, danno un’idea del tipo di attitudine del disco. Una attitudine marcatamente rock, nel senso più ampio possibile, con un suono bello, scuro, sporco. Il testo invita alla morigeratezza nell’uso delle parole, dette e scritte: viviamo in un’epoca chiassosa dove tutti, sempre più, dicono tutto. E il silenzio, così proverbialmente ricco di preziosità, latita agonizzante.”

Dopo  alcune date in Europa a fine febbraio, a marzo e aprile i MARLENE KUNTZ saranno impegnati in tutta Italia nel “LUNGA ATTESA TOUR 2016”.

La tappa calabrese del tour si inserisce all’interno della stagione del Teatro Auditorium dell’Università della Calabria. Questa stagione 2015-2016 è intitolata “Oltre la scena”, proprio perché vuole essere all’insegna del termine “oltre”, e pertanto dell’interazione tra teatro, cinema, musica.

Il gruppo, che di fatto nell’ultimo anno non ha mai staccato la spina, partirà con nuove date e una nuova scaletta, riappropriandosi di quello che è a tutti gli effetti il loro tratto distintivo, la loro matrice. Dalla formazione ad oggi, sono quasi 2000 i concerti ufficiali che li hanno visti protagonisti, perché in fondo e in definitiva è lì dove vogliono essere, sempre insieme al pubblico, nell’unico e straordinario momento da condividere, il live.

Sul palco saliranno: CRISTIANO GODANO voce e chitarra, LUCA BERGIA batteria, percussioni, RICCARDO TESIO chitarra, LUCA SAPORITI aka LAGASH basso.  

[LoL] Riposa in Pace Ao Shin

Da oltre due anni nella mente di ogni giocatore di League of Legends stazionava un pensiero fisso: “Si, ma…Ao Shin?”. Ebbene ieri la Riot Games con un post ufficiale ha dato risposta a questa domanda: questo campione non s’ha da fare.
Al posto dell’imponente drago visto nel fumetto realizzato in occasione dell’uscita di Spirit Guard Udyr verrà lol2rilasciato un altro campione drago dal nome provvisorio “Aurelion Sol” verso la prima metà dell’anno.

La scelta di questa presa di posizione caduta all’improvviso come un fulmine a ciel sereno è stata motivata con tre
punti:

1)Difficoltà nel trovare abilità soddisfacenti per il personaggio;

2)Difficoltà nel mantenere una forma troppo allungata per un campione;

3)Mancanza di originalità nelle radici tematiche.

Per ora facciamoci bastare Shyvana e confidiamo nella buona volontà della Riot per buona riuscita di un campione bilanciato.

Giulio Ciambrone

Clementino a Rizziconi

RIZZICONI (RC) – Reduce dal buon settimo piazzamento nel 66° Festival di Sanremo, il rapper CLEMENTINO sabato 20 febbraio sarà al Centro Commerciale Porto degli Ulivi di Rizziconi, dove incontrerà i fan e presenterà Miracolo! Ultimo Round.

 L’album contiene la versione originale dell’album Miracolo! più sei brani inediti, tra cui il brano di Sanremo Quando sono lontano, il cui video in 7 giorni ha totalizzato quasi 2 milioni di visualizzazioni eanche la cover del brano di De Andrè Don Raffaè.

 

Meet’n’Tv n° 10 anno II – Alf

  1. CORTEX – CANTAUTORE MI FAI PENA

Video-clip dell’ultimo singolo di Cortex “cantautore mi fai pena” vecchia canzone senza tempo di Andrea Sambucco renterpretata in chiave lo-fi da Cortex

http://www.cortex-music.com/

  1. L’IO – SPIEGAMI PERCHE’ MI INNAMORO SEMPRE DELLE TROIE

Il primo singolo scelto dall’album di debutto BonTon del cantautore partenopeo è “Spiegami perché mi innamoro sempre delle troie”, sesta delle undici tracce che compongono il lavoro. L’IO racconta che il brano è stato scritto di mattina, a Roma… “mentre facevo colazione, iniziai a scrivere di getto la canzone pensando a tutte le persone che si sentono sempre vittime dell’amore…e lo sono”. Il brano è ironico, delicato e racconta l’amore non classico, ma l’amore scorretto, l’amore non morale. Il singolo è accompagnato da un video molto particolare, prodotto da Centrarti, creato e girato dalla SfiammaProduction in Plastilina con la tecnica ClayMotion.

http://www.facebook.com/liomusica

 

    1. INIGO – DI ME e DI TE

Inigo: “Di me e di te” è il brano arrivato in finale ad area Sanremo. “Di me e di te” è una canzone autobiografica scritta a 7 anni di distanza: racconta la storia d’amore e di vita quotidiana tra Inigo e la sua compagna, la cronaca di un incontro, anzi, di due incontri ravvicinati, con un balzo temporale nello special. Semplice e profonda come la vita. Considerando gli inizi da solista e il periodo con i Grigiolimpido, dal 2006 Inigo conta circa un centinaio di esibizioni tra festival e concerti. Tra le altre cose in questi anni ha condiviso il palco con artisti (oltre al già citato Fabrizio Moro) come Arisa, Giò Di Tonno, Mauro Di Maggio, Simone Cristicchi, Max De Angelis, Pan del Diavolo, Enrico Nascimbeni, Riccardo Sinigaglia e Simona Molinari. Attualmente sta lavorando al suo terzo disco.

https://www.facebook.com/inigo.giancaspro

 

 

  1. SABBA E GLI INCENSURABILI – BANG!

Bang! è il terzo singolo estratto da “Sogno e son Fesso” (Full Heads/Audioglobe, 2015), nostro secondo album. Bang! è il racconto ironico e dissacrante di un uomo schiacciato dalla crisi economica e sociale italiana, insoddisfatto del lavoro e della vita familiare, un uomo disilluso e sopraffatto dalle maschere che quotidianamente è costretto ad indossare.  Il videoclip è diffuso in due versioni, una delle quali interattiva e disponibile sul nostro sito ufficiale. Schiacciando il tasto “s” della tastiera sarà possibile scegliere di guardare il video da un altro punto di vista.

www.incensurabili.it

 

 

  1. NIKO – INVISIBILE AI TUOI OCCHI

“Invisibile ai tuoi occhi” è il titolo dell’ultimo singolo del cantautore siciliano Niko, in uscita in radio e nei digital store a partire dal 18 dicembre. Il brano è accompagnato da un videoclip, a cura di The Cube Production con la regia di Ezio Cosenza. Arrangiato da Massimo Caso e Francesco Corvino presso “il Cortile studio” di Milano. Presentato per le selezioni di Sanremo Giovani 2016, Niko racconta così il suo nuovo singolo: “Alle volte ci chiediamo come sarebbe essere ‘invisibili’. Alle volte, in certe situazioni, lo vorremmo essere. Poi, ci sono quei momenti in cui desideri fortemente una persona e qualsiasi cosa fai per averla, sembra vana. E’ li che ti senti come se fossi invisibile”. “ ‘Invisibile ai tuoi occhi’ è una storia d’amore – prosegue Niko – tra la realtà e la fantascienza, in cui un ragazzo sogna di trascorrere le sue giornate accanto alla ragazza che ama, anche se lei non sa della sua presenza. Alla fine il ragazzo riesce a trovare il modo di farle capire che lui c’è sempre stato nonostante tutto”.

http://www.mtmmetamorfosi.com/niko/

 

https://youtu.be/AqmYh9XFk-Y

 

  1. I NUMERI ESTRATTI – CANZONI SOLE

Si intitola “canzoni sole” il singolo d’esordio de “I Numeri Estratti” con l’etichetta Suoneria Mediterranea. Canzoni Sole,unito all’omonimo videoclip ufficiale disponibile online su youtube, è un brano intenso e personale che si muove attraverso atmosfere acustiche dominate dalla chitarra di Valentino Costanzo e fortemente caratterizzato dalla voce graffiata di Pasquale Costantino. I Numeri Estratti, duo di Lamezia Terme, irrompono nella scena musicale con una canzone che è degna della migliore tradizione cantautorale italiana.

https://www.facebook.com/I-numeri-estratti-Official-Fan-Club-224979574294845/?fref=ts

 

 

  1. GIANLUCA DI BONITO – MANGIAVELENO

Una vittima del cancro in almeno una famiglia sul territorio campano. Questo è risultato di ignoranza, il prodotto di quello che oggi viene definita eco-mafia. Stop Al Silenzio. “Si ringrazia Pulcinella di via Caracciolo per la partecipazione”.

http://www.gianlucadibonito.it/

    1. MAURIZIO MECENERO QUINTET – SECRETS OF LIGHTS

Dopo Upward disco datato 2011 Maurizio Mecenero presenta  il suo ultimo lavoro Secret Of  Lights uscito nel  2015, pezzi originali composti dallo stesso Maurizio chitarrista di estrazione jazz rock e arrangiati  da Francesco Signorini, tastierista fusion e componente della Band. Il Maurizio Mecenero Quintet  richiama sonorità di grandi gruppi come il Pat Metheny Group, Wheather Report, Manhattan Transfer, Mike Stern.

Il gruppo è supportato dalla ritmica esplosiva e talentuosa di Ricky Quagliato, dalla wold music delle percussioni di Valerio Galla e dal suond vintage british di Andrea Bevilacqua al basso elettrico. L’evoluzione rappresentata da Secret Of Lights sta nel voler far emergere più sonorità e amalgamare allo stile di Maurizio anche gli altri strumenti che compongono il gruppo in una sorta di dialogo dai toni fusion, jazz, blues e rock.

https://www.facebook.com/Maurizio-Mecenero-Quintet-1615410508680945/?ref=hl

 

 

      1. VALLONE – GIULIA GIURA

“Giulia giura” e’ il primo videoclip ufficiale dell’album “VALLONE Multiversi”, uscito per Musita/Audioglobe ad Aprile 2015. Interpreti del video, pubblicato su Youtube il 28/10/2015, sono Paolo Farina e Rita Giannuzzi: lui “racconta” una storia d’amore con grande emozione, lei, con la sua danza, dà corpo, ritmo e espressione alle parole del canto.

http://www.ramongabardi.com/

 

 

      1. VITTORIO MERLO – LA BALLATA DEL SINDACO PESCATORE

Bibliotecario alla Corte di giustizia europea a Lussemburgo, cantautore e menestrello, cinque figli. Ha pubblicato 3 CD e molte altre canzoni in rete. Crede nella canzone come forma di comunicazione: #diteloconleCanzoni. Il ricordo di una figura della «bella politica», il 5 settembre hanno assasinato un uomo che amava la sua terra, il suo porto e il suo mare.