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[NerdInterview] Mario Veltri si Racconta a Nerd30 (part. 1)

Nel cammin di nostra vita mi ritrovai in una selva… scusate, ho sbagliato inizio. O forse no?

Tutti, almeno una volta nella vita, ci ritroviamo ad un bivio che ci porta a dover effettuare delle scelte tra diverse vie emario veltri le domande sono sempre le stesse: dove andare? Chi o cosa seguire? Perché andare da una parte invece che da un’altra? La maggior parte delle volte passiamo molto tempo lì, a quel bivio, a rimuginare.

Quando ho intervistato Mario Veltri sapevo di avere davanti a me un uomo che ha effettuato molte scelte nella vita, spesso ardue e, ancora più spesso, amare. Stiamo parlando di un uomo che ha sempre saputo dalla nascita cosa avrebbe voluto fare “da grande”, un po’ come in un romanzo, sapeva dove voleva andare a parare e ha fatto di tutto per perseguire il suo sogno.

Questo suo obiettivo lo ha portato a girare il mondo più e più volte, a raccogliere esperienze, nozioni, a “stringere mani” e lo hanno portato lì dove si trova ora, ad uno dei gradini alti dell’illustrazione calabrese e italiana (anche se forse l’Italia non lo sa). Ma bando alle ciance, ecco la prima parte dell’intervista! Buona lettura.

Ti conosciamo attraverso il tuo portfolio e i tantissimi lavori che hai fatto, ma chi è Mario Veltri e come è diventato l’uomo che è ora?

Da bambino mi piaceva l’idea di diventare un disegnatore di fumetti, poi mi sono scontrato con una realtà, quella italiana, in cui o sei un genio dei fumetti e ti devi auto produrre con i tuoi soldi o devi diventare schiavo di una realtà più grande, in cui ti costringono a disegnare nel modo in cui vogliono loro. Non era quello che volevo fare. Mi sono iscritto ad una scuola di grafica e ad una di fumetto. Ho studiato entrambe le cose per lasciarmi due porte aperte e la libertà di esprimermi.

Quando ho finito le scuole, mi sono ritrovato con un bagaglio culturale che mi permetteva di fondere le due cose. Feci i primi esperimenti di digital painting, scultura digitale, disegno vettoriale… A quei tempi erano poco diffusi e trovare artisti che si approssimavano a quest’arte era difficile. Sono stato uno dei primi italiani ad apparire su siti come CG society, su riviste come Advanced Photoshop o su pubblicazioni come su Ballistic Publishing. Ci sono poi anche altre riviste a cui sono piaciuti i miei lavori in America e Inghilterra.
Al di là di questo, ho avviato la mia carriera da grafico entrando in Edizioni Master dapprima come grafico base, poi coordinatore di gruppo e infine direttore artistico, dove disegnavo nuovi progetti grafici e supervisionavo il lavoro di quattro gruppi di professionisti . Avevo circa 26 anni. Questo lavoro mi ha dato molte soddisfazioni, ma, se da una parte potevo condividere quello che sapevo aiutando gli altri a crescere, dall’altra mi rendevo conto che dopo 9 anni avevo appreso tutto quello che potevo dall’azienda in termini di formazione. Restare lì mi avrebbe fatto guadagnare sicuramente soldi, ma nulla di più in termini di nuove esperienze o competenze.

Quindi restare non ti avrebbe portato a progredire?

Esatto! All’azienda servivo come prodotto finito non come strumento in crescita e quindi, mio malgrado, ho lasciato quel lavoro per andare a Londra.

mario veltri1

Cosa hai fatto una volta lì?

Iniziai a lavorare per un videogioco come unico Game Artist e, in contemporanea, avevo iniziato molte collaborazioni con un’azienda di nome Eco-Mind, che mi ha messo in contatto con Pirelli, Mediolanum, Enel e altre grosse aziende dove ho impiegato le nozioni per applicazioni corporate, dispositivi mobile e disegno di interfacce grafiche… é comunque un lavoro che continuo a fare tuttora! Ho contatti con le aziende e c’è una reciproca fiducia lavorativa. Avere un cliente serio e duraturo è una cosa fondamentale secondo me.

E dopo Londra? Cosa hai fatto?

Dopo l’esperienza londinese mi sono reso conto che mi mancava qualcosa, avrei voluto conoscere di più sull’animazione digitale. Quindi ho fatto i bagagli e sono andato all’Animation Workshop in Danimarca, dove ho sostenuto un corso di animazione 3D e altri in cui c’erano docenti della Pixar e professionisti di un certo livello. Subito dopo sono andato in Repubblica Ceca per un corso di rigging avanzato e poi di volata in Norvegia a mettere in pratica quello che avevo imparato fino a quel momento.

mario veltri 2Hai visitato molti posti diversi! Sei tornato in Italia dopo?

Si, dopo aver lavorato in una digital agency sono tornato in Italia e ho fatto il Free-Lance per qualche anno grazie ai contatti che avevo maturato. Sono stato un libero professionista praticamente fino ad ora! Ma non sono stato con le mani in mano. Attraverso Eco-Mind sono riuscito a lavorare con grandi aziende come la Nespresso, ma forse il mio picco più alto, da libero, l’ho raggiunto lavorando per la Ubisoft. Ricordi anno 1404? Beh, molti suoi aspetti grafici, tra cui l’icona dell’app, sono opera mia. Successivamente sono tornato in Danimarca dove ho studiato effetti speciali. Questo mi ha aiutato molto a lavorare con i video e ad utilizzare quello che già sapevo in un ambito in cui prima non riuscivo ad esprimermi come volevo. Quindi ho lavorato a compositing, rendering fotorealistici, tracciamenti di camera e ora, dopo questo lungo periodo di studio, mi ritrovo la possibilità di poter lavorare in una software house in Germania.
Sono molto felice di avere una possibilità come questa anche perché la vedo come una sfida in cui mettermi alla prova utilizzando le conoscenze e le abilità che ho raccolto fino ad ora.

Beh, questa è la mia storia! Almeno fino ad oggi.

Daniele Ferullo

I Nanowar of Steel per la prima volta in Calabria al Cosenza Comics

COSENZA – Dopo l’annuncio del primo ospite del Cosenza Comics, Adrian Fartade, arriva oggi la seconda conferma che tutti aspettavamo: i Nanowar of Steel si esibiranno per la prima volta in Calabria la sera del 2 aprile, in occasione della fiera cosentina del fumetto, in un concerto unico nel suo genere.

Nati nel 2003, i “Nanowar of Steel” sono un gruppo heavy metal demenziale famosa per le loro parodie. Lo stesso nome è una parodia ai “Manowar” (gruppo heavy metal americano degli anni ’80), successivamente aggiunsero la seconda parte (“of Steel”) in onore dei “Rhapsody of Fire”. Anche alcune loro canzoni non sono esenti dalla parodia: “Master of Pizza” ricorda “Master of Puppets” dei Metallica, mentre “Emerald Fork” riporta alla mente “Emerald Sword” dei Rapsody of Fire.

info concerti: booking@baganarock.com

Le sorprese ovviamente non finiscono qua, il Cosenza Comics ha in serbo tanti altri ospiti che annunceremo in anteprima per i lettori della nostra rubrica Nerd30!

Per maggiori informazioni visitare il sito del Cosenza Comics: www.cosenzacomics.it.

 Miriam Caruso

Un “Enigma” per i Tetris

TARSIA (CS) – Dopo il successo del singolo “Sulla Strada”, brano estratto dal loro primo EP, arriva per la band coriglianese dei Tetris “L’Enigma”: un brano energico, carico, emblematico, dalla forte matrice pop/rock, che rispecchia al meglio lo spirito del gruppo. Il racconto di una storia d’amore nella quale una donna investe tutta se stessa, per poi ritrovarsi al capolinea della “favola” senza alcuna spiegazione. Il testo e la musica sono stati curati da Giorgio Sprovieri e Roberto Cannizzaro, il brano è prodotto da Roka Produzioni, etichetta calabrese di Tarsia, che sta ponendo al centro della propria attività  la riscoperta, la valutazione e la promozione degli artisti calabresi.

Ecco il video de “L’enigma”.

[Games] Ritorno all’Inferno con Doom 4

Dello scrigno degli FPS, Doom è sicuramente uno dei titoli più antichi e primordiali. Dal lontano 1993 all’odierno 2016 si contano 23 anni di onorato servizio sulle spalle della ID software.

Ma perché parlarne ora?

Per questo

Bene. Se avete visto il video e conoscete gli sviluppi degli ultimi anni di Doom, conoscerete sicuramente le tante mod che sono uscite per i primi capitoli del gioco. Io ad esempio riconosco a pieno Brutal Doom per l’elevato quantitativo di sangue e mutilazioni. Riconosco, inoltre, anche il vecchio Doom 3 per le atmosfere e le texture.

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Ci sarà la campagna tipica in single player (quella nel video) ma è stata confermata anche una modalità multiplayer e una di creazione contenuti. Per tutti i modders in giro per la rete che non hanno niente da fare, potrete divertirvi a fare Skin e Mappe.

Non facciamoci prendere dal panico però, è sempre Doom quindi non c’è nulla di cui scandalizzarsi né preoccuparsi. Sarà verace, sarà splatter e probabilmente la trama non sarà delle migliori quindi, dato che già lo sappiamo, possiamo aspettarlo a cuor leggero poiché il 13 maggio non è poi così lontano.

Intanto, per i fanatici delle collector’s edition, è già stata annunciata un’edizione deliziosa che comprenderà una statuetta del Revenant con led e turbina e la custodia in metallo grezzo. Tutto al modico prezzo di 129 €! Mi dispiace informarvi che non accetteranno reni in cambio della confezione in limited edition, quindi è meglio iniziare a mettere da parte i soldi!

In ogni caso se come me non avete abbastanza soldi o non siete dei collezionisti della saga, il pre-ordine (sia della collectors che della standard) verrà omaggiato con alcuni contenuti speciali tra cui la skin Demone e alcuni oggettini da poter utilizzare in PVP online.

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Per coloro che non hanno mai visto il gioco e non vogliono comprare a scatola chiusa, eccovi di seguito il video di un gameplay. Mi raccomando, se siete deboli di stomaco è meglio evitare la visione… e anche l’acquisto.

Daniele Ferullo

Annunciato il Primo Ospite del Cosenza Comics, Adrian Fartade di Link2Universe

COSENZA – Annunciato il primo attesissimo ospite della seconda edizione del Cosenza Comics 2016. Stiamo parlando di Adrian Fartade, noto youtuber del sito Link2Universe che tratta tematiche dedicate al mondo dell’astronomia tratte da studi e fonti scientifiche accertate.

Adrian sarà in fiera l’1, 2 e 3 Aprile con spettacoli dedicati a intrattenere il pubblico e convogliare argomenti di natura scientifica con la cultura pop.

Di seguito la biografia di Fartade.

Sono nato il 2 Aprile 1987, a Bacau, Romania, e sono successivamente venuto a vivere in Italia nel 2002, all’età di 15 anni. Le mie grandi passioni sono da sempre conoscere e questo sito è specchio di questo. Nel tempo ho intrapreso un percorso di studi nel campo del pensiero umano e la storia delle idee e della scienza. Per questo mi sono laureato in filosofia e storia per poi proseguire gli studi in antropologia culturale. (Laureato presso l’Università di Siena) Il prossimo passo sarà una laurea in storia della scienza e ricerca sulle fonti storiche contemporanee, con l’obbiettivo di recuperare e valorizzare il vastro patrimonio rimasto dai primi decenni di storia dell’esplorazione spaziale.
Insieme a tutto questo, ho consequito una carriera da attore teatrale professionista, per imparare a raccontare. In particolare mi sono appassionato al lavoro con i bambini e adolescenti.
Le due cose vengono insieme nel progetto Link2Universe (ed il canale youtube Link4Universe), che mette insieme il sapere sulla storia delle idee, della scienza e dell’esplorazione spaziale, con le tecniche teatrali, per riuscire ad arrivare in maniera diversa e più empatica al pubblico, e divulgare non solo i dati ed il sapere, ma la meraviglia”

Miriam Caruso

Antonio Algieri presenta l’ultimo videoclip

COSENZA – Voce graffiante ed atmosfere rock per un amore non corrisposto, questi i principali ingredienti di “Ancora un po’” il nuovo singolo del cantante calabrese Antonio Algieri per Roka produzioni. Il brano è il secondo singolo estratto dal primo EP del cantante. Un’energica ballata rock, nella quale il giovane cantautore esprime una forte carica emotiva derivante da una storia d’amore non corrisposta.

Ecco il  video.

Chef cosentino Manfredi Bosco vince il premio Giusti – Negrini

Vittoria culinaria in trasferta per lo chef cosentino Manfredi Bosco. Al Madrid Fusion, congresso internazionale di gastronomia più importante in Spagna nel corso del quale si lanciano le ultime tendenze culinarie proveniente da varie parti del mondo, la sua ricetta a base di ndujia – uno dei prodotti caratterizzanti della gastronomia calabra – ha conquistato la giuria di altissimo livello chiamata a valutare i piatti proposti dagli chef di tutto il mondo.

Il suo raviolo aperto con stracciatella, crema di melanzana e crema di basilico piccante è stato particolarmente apprezzato per l’equilibrio dei sapori e per l’utilizzo della ‘ndujia. Il prodotto dell’areale regionale ancora non è conosciuto nell’alta gastronomia spagnola e Manfredi Bosco vuole proporre, insieme all’enorme patrimonio gastronomico della Calabria, per valorizzarne l’utilizzo sia in piatti della tradizione che abbinato a sapori di altre parti del mondo per la realizzazione di nuove tipologie di piatti.

La giuria composta da Mario Sandoval (chef 2 stelle Michelin), Alberto Luchini (Direttore di Metrópoli – Rivista di gastronomía spagnola de “El Mundo), Samantha Vallejo-Nájera (Giurato di Masterchef Spagna e proprietaria di Samantha Catering de España), Cristina Finucci Sebastiani (Moglie dell’Ambasciatore d’Italia in Spagna), Juancho Asejo (Maggiore esperto di vini italiani in Spagna e presidente AIS Spagna) e Nicoletta Negrini  (Direttore Generale di Negrini – maggiore impresa di importazione e distribuzione di prodotti italiani in Spagna e Portogallo) gli ha conferito il primo premio del XConcorso di Cucina Creativa Gusti Negrini (dedicato all’utilizzo di prodotti italiani nella realizzazione di piatti innovativi) all’interno della cornice del Madrid Fusion.

«E’ una grande soddisfazione vincere un premio cosi rinomato in Spagna, soprattutto con una giuria di cosi alto livello – ha commentato Manfredi Bosco – E’ un piacere vincere utilizzando prodotti semplici della cucina mediterranea e lanciare in una sede cosi prestigiosa un prodotto calabrese come la ´nduja». Lo chef cosentino già da qualche mese si trova in trasferta a Madrid per presentare la cucina calabrese attraverso diversi eventi enogastronomici. «E’ importante – ha concluso – per me lavorare per far conoscere le ricchezze culinarie del mio territorio di origine e far si che arrivino nelle migliori tavole di tutto il mondo».