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[Anime] One Punch Man, la Recensione Finale

Siamo infine giunti al termine della prima stagione di One Punch Man. Un episodio finale che lascia senza fiato per quanto è esaltante. Qualche giorno fa Dynit ha addirittura annunciato che l’anime verrà doppiato in italiano e trasmesso in anteprima su VVVVID prima di essere distribuito in home-video. Ma andiamo con ordine.

L’anime di One Punch Man conta 12 episodi, che adattano i primi 36 capitoli del manga di One illustrato da Yusuke Murata. Quindi una media di 3 capitoli per episodio. Non si può certo dire che Madhouse sia andata a rilento con il suo adattamento, considerando che serie come One Piece e Naruto hanno in media un episodio per ogni capitolo o capitolo e mezzo.opm5

One Punch Man inizia con il botto. Abbiamo una città sotto attacco da parte di un mostro chiamato Vaccine Man, nato dal continuo inquinamento della Terra da parte dell’uomo. Ecco quindi sopraggiungere il nostro Saitama, che
con un pugno lo disintegra. Lo spettatore rimane quasi spaesato da questa dimostrazione di forza, anche perché a primo impatto Saitama sembra il classico supereroe alla Kick-Ass, senza nessun potere o talento particolare. Invece scopriamo che Saitama è così potente da distruggere qualsiasi avversario con un solo pugno.

A questo punto parte un flashback in cui vediamo un Saitama più giovane e con i capelli salvare un bambino dalle grinfie di un mostro di nome Granchilante, una sorta di crostaceo gigante. Da quel momento in poi il nostro Saitama inizia un allenamento di tre anni che, per l’eccessivo stress, lo porterà a perdere tutti i capelli.

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Il suo allenamento consiste in 100 piegamenti, 100 addominali, 100 squat e 10 km di corsa al giorno. Inoltre è assolutamente vietata l’aria condizionata. Ed ecco qui la genialità di One, che riesce a prendere in giro lo stereotipo più famoso del battle shonen, quello dell’allenamento. In Dragon Ball i personaggi per allenarsi hanno bisogno di camere gravitazionali e di stanze invivibili in cui un giorno dura un intero anno. In Bleach il protagonista deve allenarsi con partner molto più forti di lui per riuscire ad ottenere tecniche sempre più potenti e per aumentare la propria “reiatsu”, oltre ad dover sbloccare le abilità della sua spada e a controllare il proprio “hollow” interiore. In Naruto i personaggi si allenano nel controllo del chackra per sviluppare abilità sempre più potenti. In Ken il Guerriero il protagonista combatte e migliora assorbendo dentro di se lo spirito dei propri avversari. Invece in One Punch Man il nostro Saitama è diventato il più forte del mondo con un allenamento normalissimo. Sono sicuro che, dopo aver visto One Punch Man, molte persone abbiano voluto provare lo stesso allenamento di Saitama. Di certo One non ci ha raccontato tutto, ma già così la cosa è veramente notevole.

Nel secondo episodio fa la sua comparsa l’androide Genos, quest’ultimo rimane sbalordito dalla potenza di Saitama nel momento in cui ha salva la vita grazie a un pugno del nostro protagonista ad un avversario che lo stava per eliminare. Genos chiede a Saitama di prenderlo come allievo e il nostro eroe accetta.opm3

Se dovessi dire la mia su Genos, penso che si tratti del personaggio che ti aspetteresti da un battle shonen, quindi uno che vuole migliorarsi a tutti i costi. Di certo si è curiosi di scoprire quanto può migliorare e se potrà mai avvicinarsi alla potenza del suo maestro. Inoltre i suoi sono dei combattimenti sempre molto equilibrati, quindi entra in gioco il fattore “tensione da possibile sconfitta” che con Saitama non esiste.
Successivamente i due si iscrivono all’associazione degli eroi. Il povero Saitama viene promosso per un soffio nella classe C, la più bassa, perché dopo aver realizzato qualsiasi tipo di record nelle prove fisiche viene affossato nella prova scritta. A mio avviso si tratta di un piccolo omaggio al tipico protagonista del battle shonen, che ha quasi sempre tanti muscoli ma poco cervello. C’è inoltre da dire anche che tra le varie prove fisiche c’è la “punching machine”. La scena mi ha ricordato tantissimo le prove di selezione del 25° Torneo Tenkaichi di Dragon Ball (quello precedente l’arrivo di Majin Bu, in cui Vegeta distrugge la punching machine). Inoltre la classificazione degli eroi ricorda molto quella dei demoni in YuYu Hakusho.

Genos finisce invece nella classe S, quella composta dagli eroi più potenti. Qui entra in gioco una delle cose più interessanti di OPM, ovvero capire come farà Saitama a risalire questa classifica di eroi per giungere alla prima meritata posizione.opm4

Dai successivi episodi capiamo quanto One sia affezionato ad un certo tipo di cinema fantascientifico di stampo catastrofico, infatti vediamo un meteorite, un dinosauro gigante alla Godzilla, un mostro sottomarino e un’invasione aliena. Tutti temi molto in voga nel cinema nella seconda metà degli anni ’90.

Per quanto riguarda l’apparato tecnico, ci troviamo di fronte a quanto di meglio possa essere realizzato nel campo delle serie televisive. Una regia impressionante nelle scene d’azione, che raggiunge il suo apice nell’incredibile scontro finale, dove assistiamo ad una dinamicità di scene che ha veramente pochi eguali. Se in Dragon Ball (che sicuramente viene richiamato alla mente dai combattimenti di OPM) venivano utilizzati degli stratagemmi grafici per “risparmiare soldini” nelle scene d’azione (i due personaggi scomparivano e si vedevano solo le onde d’urto in cielo), qui la regia segue assiduamente i due combattenti. Le animazioni sono veramente eccezionali, con un utilizzo della computer grafica ridotto all’osso. Tutto questo è accompagnato da una colonna sonora veramente epica.

Non voglio spoilerarvi di più, lo dovete vedere.

In un’intervista Murata ha affermato che lavorerà duro per dare all’anime una seconda stagione. Noi di Nerd@30 lo speriamo vivamente.

Antonio Vaccaro

 

CUCINA – I consigli della chef Francesca Narcisi (Seconda parte – l’antipasto)

Dopo i consigli per un eccellente primo piatto, Ottoetrenta.it torna nella cucina di Villa Fabiano, insieme alla chef Francesca Narcisi. per preparare insieme a lei un ricco e sfizioso antipasto, ideale – se preferite – da abbinare ai Carnaroli con melanzane olivia e ricci di mare precedentemente preparati. FRANCESCA NARCISI

ANTIPASTO: Insalatina tiepida di melanzana «Olivia» con gamberoni in contrasto agropiccante (Ricetta di Salvatore Scalzo)

Ingredienti per 4 persone: 500 gr di acqua 100, gr di zucchero semolato, 100 gr di aceto, sale quanto basta, olio extra vergine di oliva, 160 gr di melanzane «Olivia», 80 gr di polpa di pomodoro «piccadilly», n. 12 gamberoni, 1 spicchio di aglio, peperoncino q.b., 1 peperone «crusco», menta fresca q.b., 20 gr di farina tipo 00, 10 gr di anacardi tostati.  download (1)

Preparazione: Lavare, asciugare e tagliare alla julienne le melanzane Olivia, facendo prevalere la buccia. In un pentolino preparare la soluzione agrodolce con acqua, zucchero semolato, aceto, sale e olio extra vergine di oliva; portare a ebollizione e unire le melanzane. Far cuocere per circa 3 minuti. Togliere dal fuoco, scolare le melanzane con l’aiuto di un utensile da cucina e far raffreddare in una ciotola con ghiaccio e acqua. Togliere dall’acqua fredda e asciugare. Sbianchire i pomodori piccadilly, scolare e raffreddare; togliere i semi ricavandone la polpa; tagliare alla julienne. Lavare e pulire i gamberoni avendo cura di eliminare le teste, tenendole da parte, le zampe# e e il carapace compresa la coda. In un tegame rosolare uno spicchio di aglio in olio extra vergine di oliva e del peperoncino a piacere. Aggiungere le teste dei gamberoni e far rosolare; addizionare un paio di mestoli di acqua, sale q.b. e cuocere per circa 10 minuti a fuoco lento. Filtrare la salsa e ripassare in padella legando con un roux vegetale di olio di oliva e farina. In una padella antiaderente spadellare la julienne di melanzane e di pomodori.Aggiungere gli anacardi tostati e la menta fresca tritata. A parte, in un pentolino, preparare un fondo di olio extra vergine di oliva, aggiungere i gamberoni sgusciati, condire con sale e pepe a piacere. Disporre i gamberoni in un pia# o da portata, accompagnandoli con la julienne di verdure e peperoni cruschi; A questo punto si può servire in tavola. Buon Appetito e Buone Feste a voi tutti!

Torna la Festa del vino di Lungro

LUNGRO (CS) – Torna l’appuntamento atteso nel panorama del turismo enogastronomico di Pollino e Alto Jonio. Il 27 dicembre l’associazione culturale Acta Ungra, con il patrocinio del Comune di Lungro, del Parco Nazionale del Pollino e di Feder.Agri propone per la terza edizione la “Festa del vino”. L’attenzione di quest’anno è caduta sui giovani e l’agricoltura, tema che verrà sviscerato ed approfondito nel convegno di apertura della giornata – evento. “Coltivare il futuro: giovani e agricoltura” sarà il fulcro del confronto pubblico al quale prenderanno parte tra gli altri Domenico Pappaterra, presidente del Parco Nazionale del Pollino, ed il consigliere regionale, Mauro D’Acri.manifesto_festa del vino Screenshot_2015-12-24-11-21-13

Nel corso del convegno, durante il quale verranno assegnati anche i premi all’imprenditoria agricola locale, si proverà ad affrontare la questione dilagante della disoccupazione giovanile, la crisi ambientale e l’insostenibilità dell’agricoltura intensiva che hanno come unica soluzione un’inversione di marcia sul modello di produzione. Il nuovo modello vincente è fatto da giovani, da prodotti di prossimità che rispettino l’ambiente e le tradizioni gastronomiche del territorio, volto al recupero di  sementi  e  prodotti  autoctoni, vittime del sistema di produzione suddetto.

Dalle 18.00 il centro di Lungro si trasformerà in una location a cielo aperto dove accogliere gli stand enogastronomici che raccontano le identità del territorio, aperti fino a sera quando il contest di musica popolare vedrà esibirsi “I tamburi della Presila”. Nel ricco programma alle 18.30 in Piazza Cavallotti si darà vita ad un cooking show. Alle 20.00 la premiazione della gara del vino nuovo dell’Arberia del Pollino.

Confermati i Litfiba in concerto a Cosenza per un Capodanno Rock

piero pelùCOSENZA – I Litfiba saranno ospiti del capodanno 2016 di Cosenza per un grande concerto di fine anno all’insegna del rock. L’assessore Maria Rosaria Succurro ha ufficializzato la notizia, non specificando ancora la location in cui si esibirà la band, che vanta un forte apprezzamento nell’ambito della musica rock italiana.

La band, capitanata da Piero Pelù, quest’ultimo presente recentemente in tv presso la trasmissione The Voice of Italy in qualità di giudice e pietra miliare per il rock della penisola, vedrà alla chitarra lo storico componente Federico “Ghigo” Renzulli, il bassista Ciccio Li Causi, il batterista Luca Martelli e il tastierista Federico Sagona.

Intanto sui social, Pelù annuncia la sua presenza a Cosenza con una sua foto coronato tra i peperoncini e tantissime condivisioni e commenti di un pubblico in fermento per la notte del nuovo 2016.

Inoltre, per la gioia dei più giovani, su corso Mazzini in via Arabia sono previste le esibizioni dei talenti provenienti da X-Factor: il cosentino Eva (Giacomo Runco), Davide Shorty e i Moseek. In via XI Settembre ci saranno i live di Dj Double S e Ladyvette.

Alle prime luci dell’alba i Coltivatori di musica, con la loro “resistenza gastrofonica viaggiante” si esibiranno sulla suggestiva scaletta dei “due leoni” al grido del “non fate la guerra, ma gnocchi e pomodoro”.

Miriam Caruso

 

[Games] Oh … Sir! Insulti di Classe per sfogare le Ire Natalizie

Su Steam e iOS arriva “Oh … Sir!“, il nuovo simulatore di insulti che ci aiuterà a sfogare le nostre ire durante il periodo natalizio, mettendo da parte i salamelecchi per i parenti e creando le frasi offensive più epiche senza ferire i commensali durante la notte di Natale.

Il gioco permette a due giocatori di combattersi a suon di insulti, a partire dalle parole mescolate casualmente, e cercando di formare più frasi nel minor tempo possibile per non finire sommersi dagli insulti signorili dell’altro. Oh … Sir! vanta inoltre la vittoria di un premio alla AmJam Expo.

Oh … Sir! è disponibile gratuitamente per Windows, Linux, Mac e iOS.

Miriam Caruso

CUCINA/ I consigli dello chef Francesca Narcisi (Prima parte – Il primo)

Si sa, anche e soprattutto in questi periodi natalizi la cucina è sempre un valore aggiunto per deliziare i palati e per impreziosire i banchetti con familiari e amici. Ed è per questo che in questi giorni ottoetrenta.it ha deciso di viziare i suoi lettori con proposte di portate che possono comporre un ideale menu delle Feste ma anche piatti per ogni occasione. A consigliarci e ad aiutarci al meglio nella preparazione dei piatti, la chef Francesca Narcisi, giovane capopartita di fama nel ristorante di Villa Fabiano. Francesca è da sempre particolarmente attenta a mixare con piglio e originalità nuovi sapori e ingredienti della cucina tradizionale calabrese.  FRANCESCA NARCISI

La prima proposta è un Primo Piatto di pesce, un misto di tradizione e modernità:

CARNAROLI DI «SIBARI» ALLE ERBETTE AROMATICHE CON MELANZANE OLIVIA E POLPA DI RICCI DI MARE (ricetta di Marco Aloise)

Ingredienti per 4 persone: cipolla bianca – 10 gr timo al limone – 1 gr maggiorana – 1 gr origano – 1 gr scorza di limone – 2 gr coriandolo fresco – 1 gr melanzana olivia – 400 gr burro – 40 gr ricci di mare (polpa) – 80 gr riso carnaroli – 240 gr panna – 50 ml sale quanto basta – pepe q.b. – olio extra vergine di oliva q.b 2Preparazione: In una pentola bassa, predisporre un fondo di olio extra vergine di oliva e cipolla bianca tritata finemente. Lasciare rosolare e aggiungere il riso avendo cura di farlo tostare. Aggiungere poi del brodo vegetale e far cuocere per 13 minuti. Pelare le melanzane con l’aiuto di un pelapatate, tagliare la polpa a cubetti uniformi e condire con olio, sale, pepe, prezzemolo e origano. Riporre in una ciotola avendo cura di coprire con la pellicola trasparente per evitare l’ossidazione del prodotto e far cuocere in forno a microonde per circa 3 minuti. Frullare metà delle melanzane con la panna a disposizione, vendo cura di tenere da parte le restanti melanzane che serviranno per guarnire il piatto. Tagliare alla julienne la buccia delle melanzane e ripassare in padella con dell’olio bollente fino a renderla croccante; scolare e aggiungere un pizzico di sale. A cottura ultimata del riso, mantecare con il burro e le erbette aromatiche fresche precedentemente tritate. Scottare la polpa di ricci di mare e in un piatto da portata adagiare il risotto ben caldo con la crema di melanzane. Infine guarnire con i cubetti di melanzane e la polpa di ricci di mare tiepida. Decorare con la buccia croccante di melanzana olivia.

Non mancate di seguirci e di farci sapere se la ricetta era di vostro gradimento … nei prossimi giorni altre proposte per il tavolo delle Feste e non solo!

Sinergia fra scuole. L’Itas – Itc di Rossano all’evento “Dall’oliva all’olio…e oltre”

ROSSANO (CS) – L’Istituto di Istruzione superiore Itas – Itc di Rossano continua a offrire ai propri studenti una lunga serie di stimoli per la loro formazione. La scuola guidata dal dirigente Maria Gabriela Chiodo promuove attività didattiche all’interno delle classi, ma anche tante azioni all’esterno del proprio edificio scolastico. Dunque, non solo libri e quaderni per apprendere le singole discipline, ma anche iniziative di approfondimento in grado di far acquisire ai giovani allievi una reale conoscenza dei vari argomenti che volta per volta vengono loro proposti. Attività pratiche che permettono di conoscere nella concretezza il mondo esterno. Fra questi c’è da sottolineare la partecipazione attiva della scuola all’evento “Dall’oliva all’olio…e oltre”, realizzato presso il Polo Agrario – Alberghiero di Rossano, diretto dal dirigente Pina De Martino. Una giornata formativa che ha vista la partecipazione attiva del Corpo Forestale dello Stato, Associazione Ruskia, Coldiretti, Associazione scientifica dei biologi e Assoproli.  ROSSANO Dall'oliva all'olio...e oltre3  L’Itas – Itc ha  aderito e partecipato all’evento,  offrendo  il servizio di hostess gestito dagli alunni del Turismo e con la  presentazione  di un abito realizzato, dagli alunni  dell’indirizzo Moda, con rami e foglie di ulivo.

Il capo  è  stato prodotto  con arte e maestria intrecciando e ordinando sottili rami di ulivo  ornati e arricchiti  da  verdi  foglie dai riflessi argentei. La realizzazione dell’abito ha messo in evidenza  la capacità di fondere arte, cultura e natura dando origine a un prodotto originale e rappresentativo della tradizione locale.

Gli alunni del Turismo, invece, hanno egregiamente accolto e indirizzato i partecipanti, fornendo  consulenza e assistenza con competenza e  professionalità. La dottoressa Maria Gabriela Chiodo, nel sottolineare l’importanza del seminario, ha messo in luce la concreta apertura della scuola al territorio. Una sinergia reale con le altre istituzioni scolastiche e i sodalizi . Dunque, la “Cittadella della cultura” è sempre più aperta alla comunità sociale in cui opera quotidianamente allo scopo di offrire input ai propri studenti e, al contempo, validi servizi alla propria realtà territoriale.

Concerto di Capodanno verso il sold out

alvise casellati 2COSENZA(CS)-Si va verso il sold out per il concerto di Capodanno della stagione lirico-sinfonica del Teatro “Rendano”, in programma il prossimo 2 gennaio alle ore 20,15. Sono veramente pochi i biglietti ancora disponibili. Particolare la soddisfazione dell’Assessore al Teatro Rosaria Succurro e del Direttore artistico del “Rendano”Lorenzo Parisi per l’annunciato tutto esaurito.Si tratta del secondo appuntamento della stagione promossa dall’Amministrazione comunale con il quale sarà salutato l’ingresso del 2016. Per l’occasione, sul palcoscenico del teatro di tradizione cosentino si esibirà l’Orchestra del “Rendano” diretta dal padovano Alvise Casellati, considerato uno dei talenti emergenti degli ultimi anni .Nel programma del Concerto di Capodanno del 2 gennaio al “Rendano” figurano la Sinfonia del “Guglielmo Tell” di Rossini, l’ouverture Die Fledermaus (Il Pipistrello) di Strauss, il Valzer dei Fiori di Tchaikovski, il waltz dalla “Masquerade Suite” di Khachaturian, oltre, e non poteva essere diversamente, a tanta tradizione viennese.

 

 

 

 

MUSICA/ Chiara e Mertina Scarpari, “Una storia importante”

VARAPODIO, 16 dicembre 2015 – “Una storia importante” è il titolo dell’album di esordio delle gemelle Chiara e Martina Scarpari che, dopo il successo di Ti Lascio Una Canzone e la partecipazione al Junior Eurovision Song Contest, si preparano a conquistare il mercato discografico. L’album d’esordio delle quindicenni calabresi sarà presentato in anteprima domani, martedì 22 dicembre 2015, al Centro commerciale “Porto degli Ulivi”, a Rizziconi

Per l’occasione, Chiara e Martina incontreranno giornalisti e fan nel corso di una conferenza stampa che avrà inizio alle ore 17.30 e che, oltre alla presenza delle giovani artiste, vedrà la partecipazione straordinaria del M° Vince Tempera e del M° Christian Cosentino nelle vesti, rispettivamente, di Produttore Esecutivo e Produttore Artistico del CD. L’incontro sarà moderato dai giornalisti Tonino Raffa e Domenico Milani e vedrà la presenza, tra gli altri, anche di Natale Princi, da sempre vicino alle gemelle e ai loro successi. 12278708_562874003862148_795991416658386775_n

Una storia importante è una raccolta di 11 brani, un mix di cover e inediti firmati da importanti artisti del panorama musicale italiano. Tra gli inediti dell’album, presente anche il brano Viva, scritto appositamente per Chiara e Martina da Gigi d’Alessio, e con il quale le gemelle hanno rappresentato l’Italia al Junior Eurovision Song Contest, il 21 novembre scorso a Sofia, in Bulgaria.
Il nome dell’album è un omaggio al primo successo internazionale dell’artista italiano più conosciuto all’estero, “Una storia importante” di Eros Ramazzotti, a voler rimarcare la storia di due artiste che, a dispetto della giovane età, hanno già vissuto esperienze musicali importanti e calcato palcoscenici di grande rilievo, sia in Italia che all’estero, ma che non intendono fermarsi, bensì continuare a coltivare questa “Storia Importante”.
L’album è stato realizzato negli studi milanesi della Real Sound e sarà distribuito in Italia dalla Self Distribuzione.

Martedì, a margine della presentazione del disco, sarà presente uno stand dedicato a Chiara e Martina dove sarà possibile acquistare il CD che, dal 22 gennaio prossimo, sarà disponibile anche in tutti i negozi di musica e sui principali store online. Al termine della presentazione le due giovani artiste si intratterranno con i fan per autografare le copie dell’album e per scattare qualche autoscatto con il pubblico.

A Germaneto taglio del nastro per la prima edizione di “Rosso Calabria”

Rosso Calabria 2015GERMANETO (CZ) – Ieri sera, presso la Cittadella Regionale a Germaneto, è stato tagliato il nastro per la prima edizione di “Rosso Calabria”, una manifestazione “che pensiamo di calendarizzare”, ha annunciato il Governatore della Regione Calabria Mario Oliverio. “In realtà, si tratta del primo evento che si organizza nella Cittadella. Da pochi mesi, questa struttura ospita gli uffici regionali ed era doveroso che questa prima edizione partisse proprio dalla casa di tutti i calabresi”.

“Rosso Calabria”, infatti, segna un nuovo inizio per il settore vitivinicolo dellla nostra regione, della cui economia rappresenta un settore in continua crescita e, comunque, di traino. Tant’è che l’evento ha visto la nutrita partecipazione di ben 58 produttori, tra i più prestigiosi del settore. Il momento di festa, però è stato anche occasione per discutere su uno stato dell’arte del settore vitivinicolo stesso. Si è appurato, quindi, come nell’ultimo ventennio i produttori calabresi abbiano lavorato molto, recuperando la coltura dei vigneti autoctoni, ottimizzando il processo produttivo e curando anche l’aspetto del marketing e della comunicazione riguardo il proprio prodotto. Nella certezza di un settore in continua crescita, con ben 12 mila ettari di vigneti, si comprende come “i vini calabresi non abbiano niente da invidiare alle eccellenze del mercato nazionale e internazionale”, ha spiegato Oliverio. E, dunque, l’iniziativa di “Rosso Calabria” si pone proprio come un tentativo di mettere in luce questo settore dell’economio regionale. Per questa ragione, il Governatore ha ribadito l’importanza del ruolo istituzionale nel rilanciare l’agroalimentare: a tal fine si sono approvati, con il Psr Calabria 2016, strumenti di sostegno per gli imprenditori e i giovani che si affacciano al mondo dell’agricoltura. Tutto in attesa del prossimo Vinitaly, nel corso del quale sarà allestito uno stand dedicato alla Regione Calabria, Rosso Calabria 2015 - 2che riunirà tutti i locali produttori di vino.

Il tema del convegno di ieri, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Franco Maria Ricci (Presidente della Fondazione italiana Sommelier), Antonio Viscomi (vicepresidente della Giunta regionale), Carmelo Salvino (Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria), Giacomo Giovinazzo (dirigente del medesimo Dipartimento), Gennaro Convertini (del Dipartimento Agricoltura) e Mauro D’Acri (consigliere regionale delegato al Dipartimento Agricoltura), è stato “Un vino antico per un nuovo sud”. Dei circa 12 mila ettari coltivati a vigneto, la maggior parte dei quali nel cosentino e nel crotonese, una larga parte è occupata da Gaglioppo, Greco Bianco e Nero e Magliocco: una produzione media di 110 quintali per ettaro per un totale approssimativo di 9,5 milioni di bottiglie di vino all’anno. Oltretutto, i vini calabresi che hanno ottenuto la certificazione DOC sono ben nove. A questo punto, l’obiettivo, come ha spiegato anche Franco Maria Ricci, è che il vino calabrese possa avere l’opportunità di essere più conosciuto in Italia, in vista di un’auspicata imposizione del vino italiano sul mercato globale.

La Calabria stessa, del resto, può vantare vini di forte personalità e vitigni di gran pregio. A tal proposito, ha aggiunto il dottor Salvino, “con Rosso Calabria intendiamo una suggestione, la passione che mettono i nostri produttori nelle loro bottiglie di buon vino”. A questo punto, pertanto, si gioca tutto nelle mani delle istituzioni per “creare una rete di produttori capace di affermarsi in Italia e all’estero”. Un evento, quello di “Rosso Calabria” che, come ha dichiarato il consigliere regionale Mauro D’Acri, “rappresenta la nuova visione della politica di sviluppo rurale del territorio”, annunciando, tra l’altro, l’avvio di una serie d’incontri con le imprese per “mettere in campo le giuste strategie”.