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Cosenza, interruzione dell’acqua per lavori di riparazione dell’Abatemarco

COSENZA – Una interruzione della fornitura idropotabile si verificherà in città mercoledì 22 febbraio, a partire dalle ore 8,00, a causa dei lavori di riparazione di alcune rotture rilevate lungo il tracciato dello schema idraulico dell’Acquedotto Abatemarco.

Lo ha comunicato al Comune di Cosenza la Sorical.

“Presumibilmente – scrive Sorical a Palazzo dei Bruzi – i lavori di riparazione saranno ultimati nella stessa giornata di mercoledì 22 febbraio con il graduale ripristino delle ordinarie forniture”. Nessuna variazione subiranno le utenze alimentate dalla sorgente Capodacqua. Sorical ha inoltre comunicato al Comune che nella giornata di mercoledì 22 febbraio si proseguirà con la sola erogazione verso il serbatoio del Merone fino, però, alle ore 12,00, raccomandando, pertanto, di provvedere alla chiusura dello stesso serbatoio, attraverso i tecnici comunali, all’ora prestabilita, al fine di tutelare l’erogazione idrica verso gli Ospedali.

Al via a Cosenza la realizzazione di un Parco Inclusivo, il primo nel Mezzogiorno

COSENZA – “Si sta realizzando a Cosenza un Parco Inclusivo per tutti i bambini  a cui sarà offerta la possibilità di giocare insieme senza barriere architettoniche e ostacoli utilizzando liberamente spazi e strumenti”. Lo annunciano il sindaco Franz Caruso e l’assessore ai LLPP Damiano Covelli, assai soddisfatti per l’intervento in corso di realizzazione.
 
Il progetto è reso possibile grazie al contributo di BKT, title sponsor della serie B di calcio, che ha scelto nel Mezzogiorno del Paese solo due città da finanziarie: Cosenza e Lecce.
 
A Cosenza l’intervento, per come detto, è quello di un Parco Inclusivo, progettato gratuitamente dall’arch. Paola Giuliani, referente per la città dei Bruzi dell’associazione “Io Autentico”. L’area individuata è ubicata all’interno del Campo Scuola CONI adiacente lo Stadio “San Vito-G. Marulla” dove resterà intatto il disegno delle aiuole, che saranno rese accessibili e dove saranno installati diversi giochi che potranno essere utilizzati anche da chi è portatore di disabilità motorie e senso-percettive.
 
“Si tratta di un nuovo importante tassello – sostiene il primo Cittadino – che si inserisce a pieno titolo nel grande mosaico che si sta costruendo per fare di Cosenza una città sempre più inclusiva ed accessibile. Sono convinto, infatti, che il valore e l’attrattività di un territorio sia strettamente legato ai servizi ed alle opportunità che offre per accrescere e migliorare la qualità di vita di tutti i suoi cittadini e, soprattutto, di quelli più fragili. In questa direzione, pertanto, siamo impegnati con particolare attenzione verso i bambini, ai quali indistintamente deve essere garantita la possibilità di giocare insieme in parchi fruibili a tutti”.
 
“Ringrazio – conclude il sindaco Franz Caruso – l’assessore ai LLPP. Damiano Covelli che sta seguendo, insieme al dirigente del settore Giuseppe Bruno, l’iter procedurale dell’intervento, l’arch. Paola Giuliani che con estrema sensibilità ha lavorato gratuitamente alla stesura del progetto e l’ing. Pietro Filice che lo sta coordinando”.
 
 

I motivi per cui le strategie di scommesse sportive non funzionano

Un successo stabile nelle scommesse sugli eventi sportivi può essere raggiunto solo scegliendo una strategia di alta qualità e applicandola correttamente. Tuttavia, non sempre gli scommettitori, compresi quelli che preferiscono il sito https://sportaza3.it/, notano di riuscire a ottenere buone performance quando utilizzano un determinato piano. Quali potrebbero essere le ragioni per cui una strategia che funziona per altre persone e che in generale sembra giusta si rivela inefficace per un giocatore in particolare? Cerchiamo di capirlo.

Quali sono le strategie?

Tutte le strategie utilizzate nelle scommesse possono essere suddivise in diversi grandi gruppi.

I primi sono quelli destinati esclusivamente al gioco. In effetti, tali schemi sono un insieme di regole con cui l’utente si orienta quando effettua le sue scommesse. Tali strategie consentono di selezionare rapidamente un evento sportivo specifico o un intero torneo, le squadre sportive e gli esiti più probabili. In parole povere, questo piano assomiglia a un modello in base al quale vengono prese le decisioni.

Bisogna però capire che non è stata creata una sola strategia che funzioni al cento per cento in modo efficace. In effetti, possono essere applicate, tuttavia, secondo gli scommettitori esperti, è necessario utilizzarle non come una guida pronta per l’uso, ma come un modello che può cambiare a seconda dei fattori in ingresso.

Il secondo tipo di strategie è quello che prende in considerazione solo la finanza. Tali piani non includono informazioni sui punti da prendere in considerazione per effettuare la scommessa giusta. Piuttosto, in essi si possono trovare raccomandazioni su quale sia la dimensione della scommessa più adatta in un caso particolare, quando cambiare specificamente la dimensione della scommessa e quali parametri possono provocare questo cambiamento.

Il terzo tipo, forse il più affidabile, è quello misto. Queste strategie funzionano molto bene, ma solo se il giocatore prende sempre in considerazione i singoli fattori.

Quali errori commettono gli scommettitori?

Ma anche le strategie migliori a volte iniziano a vacillare. Perché? Il più delle volte, la ragione risiede nelle azioni sbagliate del miglioratore stesso. Può accadere, ad esempio, che

  • Aspettatevi un risultato super-naturale. Alcuni scommettitori credono ingenuamente che una strategia sia un algoritmo già pronto che porterà alla vittoria. Ma bisogna capire che si tratta di un sistema che funziona solo se si considerano correttamente tutti i parametri.
  • Capire che il piano non è proprio come dovrebbe. Le migliori strategie non sono così semplici. Tuttavia, un giocatore che vuole fare una scommessa il più rapidamente possibile non approfondisce le sfumature. Dopo aver acquisito una padronanza superficiale, applica immediatamente la strategia nella pratica e, ovviamente, il fatto di aver frainteso le condizioni non gli giova.
  • Modificare i parametri in modo indipendente. Ad esempio, a un principiante sembra che sarebbe meglio ampliare leggermente la gamma di campioni tra le quotazioni, scegliere risultati che non corrispondono a quelli richiesti. In effetti, a volte è possibile modificare alcuni parametri, ma solo dopo aver compreso a fondo l’essenza della strategia.
  • Saltare alle conclusioni. Per qualsiasi giocatore esperto che predilige le scommesse sportive, non è un segreto che nelle scommesse ci sono segmenti positivi e negativi. Non si può essere fortunati all’infinito. Cosa fa un principiante se prova un certo piano e non ottiene subito un buon risultato? Smette di usare lo schema, pensando che non funzioni. E in effetti, potrebbe semplicemente entrare nel periodo negativo.

E, naturalmente, non dobbiamo escludere il fatto che esistano anche strategie che non funzionano davvero. Su Internet se ne trovano a centinaia. Alcuni riescono persino a vendere questi schemi ai nuovi arrivati in cambio di denaro. In ogni caso, applicando qualcosa di nuovo, conviene “non accelerare”: è meglio “entrare” con importi minimi.

 

 

Al via in Calabria il concorso regionale della pitta mpigliata: iscrizioni aperte

SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) – Tutto pronto per il pitta mpigliata contest, la prima edizione in Calabria del concorso regionale della pitta mpigliata fatta in casa. Sono aperte le iscrizioni per l’evento che si terrà sabato 14 gennaio, dalle ore 9:00, a San Giovanni in Fiore, presso il Centro Florens, Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione – ITS Leonardo da Vinci. Lo scopo della manifestazione è quello di promuovere, valorizzare e incentivare la cultura della pitta mpigliata all’interno dell’intero territorio Regionale.

Il concorso ha come scopo quello di mettere a confronto le diverse ricette e tecniche di lavorazione della pitta mpigliata, attraverso una allegra e serena competizione che vede impegnati estimatori ed amatori di questo straordinario dolce e su cui si poggeranno le basi per avviare un disciplinare di produzione.

La realizzazione della pitta mpigliata da parte di un appassionato, amante di questa leccornia, è espressione artistica che coinvolge sentimenti ed emozioni. Condividere tutto ciò – e confrontarsi nelle diverse tecniche e metodologie di preparazione del dolce – è un grande momento di confronto, di scambio culturale e di conoscenza delle diverse tradizioni.

L’evento è realizzato in collaborazione con l’Associazione Cuochi Regionale, AMIRA Calabria, l’Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione – ITS Leonardo da Vinci di San Giovanni in Fiore, l’associazione delle proloco regionale e da diverse altre associazioni. Patrocinato da diversi enti tra i quali, la Regione Calabria.

Modalità di iscrizione e regolamento

E’ possibile iscriversi al concorso regionale pitta mpigliata fatta in casa e consultare il regolamento al seguente link:

https://wikicultura.it/pittampigliata-contest/

Canale social Accademia della pitta mpigliata

https://www.facebook.com/profile.php?id=100087139337306

Come Funzionano i Limiti di Prelievo nei Casinò Online?

Quasi tutti i moderni casinò online hanno un limite di prelievo e questo fatto viene spesso trascurato dai principianti. Anche se i siti di gioco d’azzardo dichiarano sempre questi limiti nei loro documenti T&C, non li pubblicizzano molto sulle pagine principali. In questo articolo, discuteremo le diverse implementazioni di questi limiti e le loro caratteristiche principali in casinò come https://rabona-casino.it/.

Limiti globali

La forma più comune di limitazione delle possibilità di prelievo per i giocatori riguarda la definizione di un limite globale. Questo limite varia molto da un casinò all’altro: alcuni siti permettono ai giocatori di prelevare 100.000 euro al mese, mentre altri ne prevedono solo 1.000. Sebbene non rappresenti un grosso problema per gli aspiranti giocatori e per quelli con un budget basso, questo potrebbe causare qualche inconveniente ai giocatori di alto livello,

perché sono abituati a eseguire transazioni più grandi.

Questi limiti globali sono stabiliti dal casinò ed è possibile verificarli in anticipo. In tutti i casinò online è possibile trovare il limite di prelievo nel documento Termini e Condizioni. Alcuni di essi riportano il limite anche nella pagina delle operazioni bancarie. È inoltre necessario sottolineare che questo valore non sempre coincide con la somma massima di deposito accettata dal sito di gioco.

Limiti specifici del metodo

Oltre alla soglia di prelievo globale del sito, le transazioni potrebbero essere limitate dal sistema di pagamento utilizzato. Le transazioni tramite bonifico bancario sono solitamente limitate dalle banche, mentre i portafogli elettronici non consentono di superare il proprio limite mensile.

Inutile dire che questo valore non è determinato dal casinò. Il casinò deve solo configurare il suo cassiere in modo da non superare i limiti per tutti i metodi di pagamento accettati. Pertanto, su un sito decente, potrete sempre vedere quanto potete incassare tramite ogni specifica opzione bancaria.

I metodi interessati da questo limite sono le carte di credito e di debito, i portafogli elettronici, i bonifici bancari e i sistemi di elaborazione dei pagamenti. Le criptovalute sono forse l’unica opzione di prelievo non soggetta a queste regole. Pertanto, alcuni casinò che operano con Bitcoin, Litecoin, Ethereum e altri consentono prelievi illimitati attraverso questi metodi.

Aumentare il limite

Come abbiamo già detto, in alcuni casi questo potrebbe diventare un problema per gli high roller e per i giocatori con un budget elevato. Quel che è peggio è che alcuni siti di gioco accettano depositi per somme che superano i loro limiti di prelievo mensili, lasciando ai giocatori più importanti l’unica opzione di aspettare diversi mesi per poter incassare le loro vincite in porzioni.

Fortunatamente, per questi giocatori esistono diverse opzioni per aumentare la soglia. Innanzitutto, alcuni casinò con programmi di fedeltà a più livelli la prevedono come ricompensa per il raggiungimento di livelli più alti. Questo risolve quasi completamente il problema per i giocatori di alto livello, poiché i progressi in questi sistemi sono solitamente legati alla somma totale che il giocatore ha scommesso. Pertanto, un giocatore con un budget elevato raggiungerà rapidamente la ricompensa per l’aumento del limite di prelievo, consentendogli di vivere un’esperienza confortevole.

La seconda opzione è quasi la stessa, ma riguarda i club VIP esclusivi invece dei programmi fedeltà. Anche se oggi sono meno popolari, alcuni casinò li hanno ancora. Questi club di solito accettano solo i giocatori con i budget più alti sul sito, offrendo loro molti vantaggi, tra cui l’aumento dei limiti di incasso.

Infine, molti casinò online hanno la prassi di aumentare manualmente le soglie. Potete sempre provare a contattare il team di assistenza e chiedere di farlo. Nei casinò di buon livello, la direzione offrirà questa opportunità ai giocatori che guadagnano di più.

Tutto quello che c’è da sapere sui dischi freno

Oggi le nostre auto sono dotate di optional di ultima generazione che consentono una guida non solo sicura ma anche confortevole, visti i vari elementi che ne consentono sia il movimento che la  frenata.

dischi freno

 

Dischi freno BREMBO immagine tratta da tuttoautoricambi.it

Quello di cui parleremo è proprio il sistema frenante, nello specifico i freni che possiamo suddividere tra a tamburo e quelli a disco. Dei primi non si trova più quasi traccia nei nuovi modelli di automobili, ma sono stati utilizzati per molto tempo nelle vetture e nelle moto, visto che erano sia facili da montare che molto economici. È possibile trovare ancora oggi i freni a tamburo montati sugli scooter di bassa cilindrata e in alcune utilitarie delle grandi case automobilistiche.

I freni a disco, invece sono più recenti, i primi sono stati montati per la prima volta di serie su un auto del 1955. Nel corso del tempo, hanno poi finito col sostituire quasi completamente i freni a tamburo.

 

  • Come funzionano i dischi dei freni

Un freno a disco presenta diverse parti che possiamo così raggruppare:

– ruota;

– disco;

– pinze;

– pastiglie.

 

Il disco può essere in acciaio o ghisa, si trova posizionato solitamente all’interno di una ruota, che a sua volta è frenata attraverso un sistema a pinza. Nel corso di una frenata, accade che le pinze spingono sulle pastiglie, che sono a coppia di due e sono composte di un materiale d’attrito che consente la frenata e l’arrestodelle ruote su ambo i lati, e di conseguenza del veicolo.

I freni a disco hanno una capacità di frenata nettamente superiore rispetto ai freni a tamburo, oltre ad una serie di vantaggi come:

– la loro forza di frenata resta quasi immutata evitando il surriscaldamento delle diverse parti;

– si usurano molto meno;

– sono più efficaci sulle strade bagnate.

 

Manutenzione dei freni a disco

È importante effettuare una dovuta manutenzione dei freni, visto che sia le pasticche che i dischi sono soggetti ad usura. Nel momento in cui si consumano la loro efficienza di riduce mettendo così in pericolo pedoni e automobilisti.

 

  • Quando è opportuno cambiare i freni a disco?

Generalmente, l’ideale sarebbe cambiare i dischi ogni 80.000 km, mentre le pastiglie andrebbero cambiate ogni 30.000/40.000 km.

È facile capire quando i freni sono usurati da questi segnali:

  • il pedale del freno non risponde bene;
  • l’auto vibra in fase di rallentamento;
  • i freni emettono un suono simile ad un fischio;
  • il livello dei liquido dei freni diminuisce.

Quando parliamo dischi freno, Brembo è leader sul mercato a livello mondiale per quanto ne riguarda la produzione. Ma non solo dischi freno, anche di pinze ed impianti frenanti completi di equipaggiamento sia per le vetture del mercato americano, europeo e giapponese, ma anche per i modelli più esclusivi e prestigiosi.

 

I 3 migliori visori VR attualmente sul mercato

I visori VR, ormai sotto studio da una decina di anni, sono un prodotto che sta prendendo sempre più piede sul mercato tech, al punto che sono stati selezionati anche come chiave d’accesso per il Metaverso, il nuovo mondo virtuale ancora in costruzione ideato dal fondatore di Facebook Mark Zuckerberg e il suo team. 

A prescindere dall’evoluzione o meno del Metaverso, ancora tutta da scoprire, i visori sembrano essere destinati ad aumentare di numero, viste soprattutto le loro infinite applicazioni: dal lavoro, ai videogame, allo shopping, alla semplice chat.

Come scegliere il visore VR più adatto alle proprie esigenze

 

Di visori VR sul mercato ne esistono di tantissimi tipi, per tutte le applicazioni e per tutti i portafogli; anche se, ovviamente, al momento è semplicemente impensabile credere di trovarne che funzionino in modo a sé stante per meno di 400€. Per avere tra le mani un prodotto completo, infatti, dovremo aspettare quantomeno il 2023, tenendo d’occhio le principali aziende interessate come Apple e Microsoft

 

Detto questo, per scegliere il visore VR più adatto andranno presi in considerazione diversi fattori, primo fra tutti lo scopo d’acquisto. Se si desidera un visore per puro divertimento, ad esempio, allora i prezzi sono estremamente competitivi (se ne trovano anche intorno ai 60€) e, tra questi, una valida alternativa è rappresentata da quei visori in grado di funzionare con lo smartphone. Se, invece, il visore viene acquistato a scopo professionale (si pensi, ad esempio, a uno studio di grafica o architettura) allora il top gamma è rappresentato dall’Hololens 2 di Microsoft che, nonostante i suoi prezzi fuori scala (parte dai 3.800€) rappresenta il modello più completo, sia a livello di funzioni che prestazioni.

 

Di alternative, quindi, sul mercato se ne trovano per tutti i portafogli, a dimostrazione del grande successo di questo prodotto, che a prescindere dall’applicazione per cui viene usato è in grado di offrire un superbo ed estremo realismo, come dimostrato anche dal suo utilizzo in ambito ludico, dove la ricreazione di scenografie realistiche e graficamente accattivanti imposta le basi per un’esperienza interattiva unica nel suo genere. 

I 3 migliori visori VR sul mercato

 

Nel grande ventaglio di offerte presenti sul mercato, 3 tipologie di visori VR spiccano su tutte. Si tratta di oggetti di alta tecnologia, i cui prezzi possono sembrare proibitivi, ma che sono certamente al pari delle prestazioni che questi visori sono in grado di soddisfare. Tali modelli sono:

 

  • HTC Vive Pro 2
  • Meta Quest 2
  • PlayStation VR 

 

Il primo, l’HTC Vive Pro 2, ha un prezzo di listino intorno agli 800€ (su Amazon lo si trova a 799€) ma, come dicevamo, possiede caratteristiche tecniche estremamente superiori alla media degli altri visori in vendita, prima fra tutte le sua incredibile risoluzione a 5k con un campo di visione di 120°. L’unica pecca di questa chicca di oggetto è che per farlo funzionare come si deve (e quindi godere a pieno delle sue prestazioni) serve un processore di ottimo livello, altrimenti la spesa è inutile. 

 

Al secondo posto abbiamo Meta Quest 2, con un prezzo di listino di circa 450€, decisamente più accessibile del primo classificato ma comunque abbastanza costoso. Si tratta di un visore all-in-one con aggiunta di due controller touch progettato per essere utilizzato in una moltitudine di situazioni, da quelle lavorative a quelle ludiche. Al momento si tratta dell’opzione con rapporto qualità prezzo più conveniente. 

 

Infine, al terzo posto del podio non può che essere inserito il visore VR della PlayStation, che fintanto che non uscirà il suo successore, il PlayStation VR 2, ai primi del 2023, rappresenta ancora l’alternativa più economica a parità di prestazioni per godere a pieno non solo della propria PlayStation ma anche di tutti i giochi della VR world. Il prezzo di listino è molto contenuto rispetto agli altri due classificati: su GameStop, ad esempio, lo si trova al prezzo di circa 200€ comprensivo di adattatore, camera e accesso al VR world. 

Festival della Pace: a Brescia il battesimo di “Ovunque qualcuno” di Vitaliano Fulciniti

CATANZARO – “Ovunque qualcuno. Storie di condivisione e accoglienza” è il terzo volume (edito da Rubbettino, 2022) scritto dal catanzarese Vitaliano Fulciniti che, come i precedenti “Dall’accoglienza all’integrazione. L’esperienza del Cara Casa del Regional Hub Sant’Anna in Calabria” (2019) e “Frammenti di vita. L’umanità al tempo del coronavirus” (2020), trae origine da un progetto di più ampio respiro sui suoi 14 mesi di Fulciniti alla guida del Cara di Isola Capo Rizzuto. libro_Festival della Pace

La presentazione ufficiale del libro avverrà lunedì 21 novembre 2022, alle ore 17:30 al Teatro San Carlino di Brescia (C.so G. Matteotti, 6), all’interno della prestigiosissima cornice del Festival della Pace (11 – 26 novembre), rassegna culturale che con le sue riflessioni, azioni, i suoi protagonisti ed eventi torna a interrogarsi su come costruire la pace, sia portando concrete testimonianze di pacificazione, sia approfondendo le cause e le conseguenze dei conflitti, analizzando dinamiche e modalità per cercare di superarli, e mostrando gli effetti devastanti delle guerre come monito per il presente. Giunto alla V edizione, il Festival della Pace è organizzato dal Cantiere Internazionale per il Bene e la Pace dell’Umanità, in collaborazione con il Comune di Brescia e la Provincia di Brescia e con l’Alto patrocinio del Parlamento europeo e il patrocinio di Amnesty International.

Nel corso della presentazione di “Ovunque qualcuno” a dialogare con Fulciniti sarà Massimo Morelli, de La Voce del Popolo. Evento a ingresso libero.

A raccontare la mission del libro è lo stesso autore: «È un libro che pone a confronto le storie dei nostri connazionali che hanno conosciuto la realtà dell’emigrazione, con quelle di chi oggi arriva sulle nostre coste dopo essere stato costretto ad abbandonare la propria casa. Mai come in questa travagliata fase storica è importante far capire alle giovani generazioni quanto il passare del tempo non sia riuscito a migliorare la condizione di chi è obbligato a migrare: sogni, speranze, dolori, lacrime, gioie, sono uguali a prescindere dal luogo di nascita, dalla religione professata o dal colorito della sua pelle». «È un grande onore portare il mio libro in un contesto culturale di così alto livello. Sebbene questo libro sia stato pubblicato da non molto tempo, sta già compiendo passi da gigante per farsi conoscere», aggiunge Fulciniti.

«“Ovunque qualcuno” non vuole insegnare nulla, ma tutto condividere perché ogni parola scritta sia ascoltata: ognuno di noi ha qualcosa da dire, da tramandare, ma se nessuno ascolta tutto si perde, come acqua che scorre senza meta. L’insieme dei racconti evidenzia scelte, sacrifici, illusioni di persone diverse che nella loro diversità ci fanno capire come sia importante costruire una vita senza mai abbandonare la speranza, la speranza di vivere per costruire. Ripensando all’acqua che scorre, accarezziamo l’idea che quest’acqua, come la vita, sia un po’ come la storia di un ruscello che nascendo scorra ovunque e ovunque caparbiamente s’alimenti per continuare a scorrere incessantemente per raggiungere un luogo in cui ogni singola goccia dia significato all’intero percorso».

L’AUTORE

Vitaliano Fulciniti, laureato in Consulenza e Controllo Aziendale, ha lavorato nella Guardia di Finanza e per la Presidenza del Consiglio dei Ministri. In pensione da cinque anni, è stato Amministratore Giudiziario per il Tribunale di Catanzaro e per l’ANBSC e dall’1 gennaio 2018 al 29 febbraio 2019 direttore del Regional Hub Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto (Kr).

 

“Giustizia, società, conflitto” è l’ultimo libro di Antonio Mirko Dimartino

CATANZARO – È da poco uscito per Tab edizioni Giustizia, società, conflitto”, il secondo libro del sociologo Antonio Mirko Dimartino, assistente universitario alla cattedra di Conflitti e mediazioni presso l’Università “Magna Græcia” di Catanzaro, autore di numerosi saggi e pubblicazioni scientifiche, membro dell’Associazione italiana di sociologia (AIS) e redattore capo della Rivista internazionale di Sociologia giuridica e diritti umani.

Il volume propone al lettore alcune riflessioni di analisi sociale sul tema della giustizia in uno sfondo costante di teoria di conflitto sociale. Un percorso che non ha pretese esaustive ma che non può ignorare come nel panorama vasto e complesso degli studi socio-giuridici fin qui prodotti, in realtà molti meno di quanto il tema e la crescente problematicità delle situazioni sociali a questo collegate che quotidianamente emergono meriterebbero, richiede di indagare ancora una volta i rapporti tra diritto e società, con un occhio scientifico più attento ad una maggiore fruibilità delle tematiche stesse piuttosto che a quello degli approfondimenti strettamente tecnici o procedurali.

L’idea della stesura di un secondo libro nasce nel Dimartino dal poter constatare da sociologo del diritto, dopo anni di approfondimenti tematici da cultore della materia, nonché la collaborazione in discipline importanti come la Sociologia dei conflitti, la Sociologia giuridica e della devianza ed i Conflitti e mediazioni, come il panorama nazionale e internazionale degli studi e delle analisi sulla “giustizia” e sul “conflitto sociale” sia progressivamente cresciuto. Se, infatti, per un verso è aumentata a dismisura la richiesta di giustizia, per altro verso si è dilatata l’esigenza di controllare questa domanda.

Il volume, dunque, dopo una ricostruzione teorica dei principali dibattiti, compie un’analisi strutturale e funzionale del conflitto sociale, confermando come il conflitto sia la normale modalità di interazione tra gli uomini. La solidità del rapporto sociale, difatti, deve essere misurata dalla presenza del conflitto e non dall’assenza dello stesso. Insomma un libro che offre finalmente la possibilità di comprendere come il conflitto sia un fenomeno ineliminabile della società, riflettendo su come la giustizia, in qualche modo, tenda a nutrirsi del conflitto stesso.