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Vita da Nerd: quali tecnologie si muovono dietro i giochi online

La Rivoluzione Digitale ha decisamente cambiato le nostre abitudini e il modo di guardare e vivere il mondo. Questo è innegabile. Tutto è ormai digitale e possiamo fare tutto attraverso la rete internet e le nuove tecnologie, dalla semplice spesa fino alle progettazioni di ingegneria aerospaziale, dal campo della telemedicina fino alle telecomunicazioni. E naturalmente chi si è inserito in questa rivoluzione è il mondo del gioco, in particolare quello online, che negli ultimi quindici anni ha cambiato radicalmente il proprio modo di esistere investendo sempre più in tecnologia e sviluppo digitale.

Le tecnologie nello sviluppo dei giochi

Già dagli anni ’80, quando i primissimi personal computer sono diventati man mano alla portata di tutti, lo sviluppo grafico e prestazionale anche dei videogiochi è sempre più cresciuto. Gli anni ’90, poi, con l’ingresso delle console di gioco e i computer sempre più performanti, hanno portato il mondo dei giochi virtuali e digitali dentro le case degli appassionati che, così, non erano più costretti a poter giocare al proprio gioco preferito solo nelle sale giochi. Esempi lampanti di sviluppo digitale li abbiamo con Wolfenstein 3D, Doom 3D, Quake, Tomb Raider e tanti altri. I limiti del mondo del gaming erano ormai stati infranti e si capì che la direzione da seguire era quella. Poi l’avvento di internet ha nuovamente rivoluzionato il settore. E negli ultimi vent’anni sono stati fatti passi da gigante passando da risoluzioni oggi ridicole per i nostri standard, come il 240p, fino all’UHD e al 4K, orientando il proprio nord verso il 6 e l’8K.

Proprio per questo le software houses hanno sempre più investito in sviluppo, ricerca e figure professionali specifiche, oggetto oggi di corsi di laurea specifici per diventare game programmer, game designer, game developer e artist animator. E per questo, per rendere ancora più attrattivi i nuovi giochi, si ricerca e si sviluppa in nuove tecnologie sempre più immersive come il 4D e la realtà virtuale, che sempre più ci aiuterà a risolvere anche problemi di salute come il dolore cronico. Alla base ci sono strumenti complicati e altamente specializzati da gestire, dal classico linguaggio di programmazione come HTML5, C++, Swift e C, fino a game engine sempre più definiti e dedicati per ogni fase di sviluppo.

Creare un gioco non è infatti cosa da poco. Oltre a tutta la fase preliminare di storyboarding e di preview grafica, il flusso di lavoro per realizzare un gioco ha diversi step. Come quello relativo ai motori grafici dove si gestiscono i movimenti, “le leggi fisiche”, le animazioni e il rendering che elabora informazioni esterne in rappresentazione grafica. Naturalmente c’è tutta la parte relativa al graphic design, oggi sempre più dettagliata e realistica. La fase del sonoro non è meno complicata visto che riguarda tutta l’esperienza sonora, dagli effetti alle voci. Ma c’è anche il settore dell’intelligenza artificiale che offre delle istruzioni casuali ma realistiche da far seguire ai protagonisti del gioco.

Ecco, tutto questo, che in realtà è solo una parte del lavoro, oggi viene applicato anche alla realtà aumentata prendendo in considerazione anche tutta la parte relativa al gesture control e ai dispositivi di comando, come oculari e guanti digitali e tutto il “gaming indossabile”. Il futuro, neanche troppo lontano, porterà inoltre verso esperienze ancora più immersive come il riconoscimento vocale e l’esperienza di gioco attraverso un’interazione diretta, anche vocale, con i personaggi delle avventure digitali.

Le innovazioni nei casino online

Se nel video gaming abbiamo visto come il futuro che lo attende è affascinante ,anche il mondo del gaming online, come quello dei casinò, si prospetta ricco di innovazioni. In questo settore le esperienze ludiche sono decisamente cambiate rispetto a qualche anno fa e non è difficile capire quali differenze ci siano tra i giochi online più datati e quelli più moderni e aggiornati. Per toccare con mano queste variazioni, si può far uso delle diverse promo messe a disposizione dai vari portali e i Free Spin rappresentano, probabilmente, quella piú utile e gettonata, dato che questi consentono di effettuare giri gratis senza alcun impegno economico, anche su slot diverse e, quindi, di date di rilascio anche lontane tra loro. Nei casinò online, infatti, si è spinto sempre più verso soluzioni grafiche innovative, parallelamente anche alla realizzazione di sceneggiature e storyboarding sempre più avvincenti. Anche in questo settore il futuro corre verso la realtà aumentata ma già oggi è possibile partecipare ad esperienze ludiche di realtà virtuale che cercano di ricreare le atmosfere dei casinò fisici. Gli sviluppatori studiano soluzioni 3D e di realtà virtuale che permettano al giocatore di sentirsi come se si fosse presenti fisicamente nel casinò, magari interagendo con un croupier. Non solo. Sono ormai piuttosto diffuse le scommesse virtuali che offrono simulazioni digitali di vari sport. Le sale live, inoltre, saranno sempre più sviluppate verso un futuro che integri la realtà aumentata e consenta al giocatore di immergersi totalmente nelle atmosfere, i suoni e gli odori di una sala reale. Le possibilità, come abbiamo visto, sono enormi e gli scenari di sviluppo sono ancora molto ampi e variegati e l’obiettivo finale degli sviluppatori è di rendere sempre più sottile quella linea che esiste tra virtuale e reale.

A Cosenza torna il WineArt Festival tra eccellenze enologiche, arte e spettacolo

COSENZA – Svevo srl, in collaborazione con il consorzio Terre di Cosenza, presenta WineArt Festival- Quarta Edizione, un evento finalizzato alla valorizzazione del patrimonio enologico della provincia di Cosenza contaminato da diverse espressioni artistiche contemporanee del territorio. Il binomio vino-arte come proposta per la promozione delle produzioni locali, secondo un principio di prossimità e sostenibilità a Km0: le migliori cantine vinicole del territorio avranno occasione di mostrare i loro prodotti di eccellenza ai visitatori. Nel contempo, verranno messi in luce talenti calabresi provenienti dal mondo dell’arte, della musica, della moda potendo godere di un palcoscenico d’elezione come il Castello Svevo di Cosenza e di un bacino di utenti potenzialmente molto ampio, considerato il successo delle precedenti edizioni.

L’evento, programmato per le giornate 21 e 22 ottobre a partire dalle ore 20.00, si articolerà in diverse attività: gli ospiti potranno assistere a performance d’arte, show cooking e percorsi sensoriali, nelle antiche architetture del Castello Svevo. Interverranno esperti del settore vinicolo, produttori e sommelier qualificati che accompagneranno i partecipanti nelle degustazioni guidate e negli incontri tematici. Verranno infine predisposti momenti di intrattenimento, con spettacoli e performance musicali.

L’evento è organizzato per aree:

Ø  Aree degustazione enologiche a cura del Consorzio Terre di Cosenza con il coinvolgimento delle cantine del territorio:

  • Rosso
  • Rosato
  • Bianco

Ø  Area Food/show cooking a cura di Maccaroni Chef Academy

Ø  Laboratori sensoriali

Il vino non è solo un prodotto, in esso si racchiudono sapori che si tramandano da generazioni, amore per la terra, rispetto per l’ambiente e cultura della sostenibilità. Lo scopo perciò sarà non solo di far avvicinare il pubblico al mondo dell’enologia ma anche di ‘istruirlo’ al consumo consapevole ed informato delle produzioni vinicole del territorio nonché fornirgli degli strumenti ‘sensoriali’ che possano rendere l’esperienza degustativa originale e, per certi versi, emozionale.

 

PROGRAMMA

 

Venerdi 21 ottobre

Start alle 20:00: Musica, Arte e Moda

20:30 – Top Wine Experience (Sala Militare)

21:00 – Performance di danza a cura di Emy Vaccari e della compagnia “About Tarantella”

21:30 – Concerto dei Ricci di Mare

22:00 – Wine&Games (Sala Militare)

22:30 – Performance artistica a cura di Ovo officina Visuale e Giuseppe Cupelli Made In Italy (Sala del Trono)

23:00 – Dj set con Vincenzo Nac, Luigi D’Alife e Fio Marino

 

Sabato 22 ottobre

Start alle 20:00: Musica, Arte e Moda

20:30 – Top Wine Experience (Sala Militare)

21:00 – Live Set del violinista Antonio de Paoli

21:30 – Concerto di Nostres Band

22:00 – Wine&Games (Sala Militare)

22:30 – Performance artistica a cura di Ovo officina Visuale e Giuseppe Cupelli Made In Italy (Sala del Trono)

23:00 – Dj set con Franco Sicilano, Kerò, Fio Marino

 

Dalle ore 20:00 – Food Experience a cura di Maccaroni Chef Academy (Giardino)

Dalle ore 22:00 – AstroWine, osservatorio astronomico a cura del Gruppo Astrofili Menkalinan (Terrazzo)

 

Il ticket di € 10,00 comprende:

  • Ingresso 
    • n.3 ticket degustazione vini
    • Kit degustazione (calice + porta calice) da restituire all’uscita

Info e prenotazioni: 0984 1811234 – info@castellocosenza.it

Shampoo e balsamo solidi: cosa sono e perchè sceglierli

Gli shampoo e i balsami solidi sono in realtà ecologici e ricchi di ingredienti naturali e salutari e buoni quanto quelli liquidi. Inoltre si rivelano anche ideali se si ha a cuore l’ambiente; infatti, la confezione non prevede l’uso di plastica o vetro bensì soltanto carta spesso riciclata. Premesso ciò, vediamo cosa sono e perché conviene scegliere gli shampoo e i balsami solidi.

Cos’è lo shampoo solido?

Come ci evince dalla denominazione stessa, gli shampoo solidi sono duri e compatti anziché liquidi. Il prodotto si differenzia da quello classico poiché l’elemento fluido viene rimosso. Lo shampoo solido di qualità è generalmente composto da oli naturali (essenziali e oli vettore), fragranze e tensioattivi. Inoltre produce schiuma allo stesso modo di quello liquido e dura anche più a lungo. Lo shampoo solido tra l’altro viene realizzato senza prodotti di scarto e sostanze chimiche nocive e la maggior parte contiene soltanto ingredienti di origine vegetale. Infine va aggiunto che gli shampoo solidi aiutano a pulire efficacemente il cuoio capelluto e risultano ideali anche in caso di un viaggio in aereo in quanto non essendo liquidi, non vanno separati da altri prodotti, bensì si possono tranquillamente inserire nello zaino e passare sotto il metal detector.

E il balsamo solido?

Il trucco dei balsami solidi è lo stesso degli shampoo. Le barrette inoltre sostituiscono degnamente i prodotti liquidi o in crema e sono anch’essi duraturi. La cosa più importante e che fa piacere a chi ama l’ambiente è legata al fatto che il balsamo solido viene confezionato senza l’uso di bottiglie di plastica. Premesso ciò, alla domanda come si usa il prodotto, la risposta è breve ed esaustiva; infatti, quando si utilizza uno shampoo solido, è possibile adottare varie tecniche per detergere efficacemente i capelli senza danneggiarli. Un metodo particolarmente consigliato è di strofinare lo shampoo solido direttamente sul fusto dei capelli, saturandolo poi con l’acqua ed effettuando un movimento delle dita simile a quando ci si pettina per districarli. Dopo un abbondante risciacquo, la medesima operazione va fatta con il balsamo solido, dopodiché si può procedere con l’asciugatura tramite phon.

Suggerimento professio0nale per un corretto utilizzo dei prodotti

Quando si usa uno shampoo solido è fondamentale creare una buona schiuma, in quanto aiuta a eliminare efficacemente lo sporco e l’accumulo di prodotto. Costruire una buona schiuma assicura tra l’altro che non vi siano incrostazioni delle particelle di sapone solido lasciate sul fusto dei capelli. Il passaggio finale dopo aver applicato la barretta direttamente sulle ciocche di capelli e di risciacquarli accuratamente per assicurarsi di non averne più residui. La stessa procedura va eseguita con il balsamo solido; infatti, basta inumidire la barretta e strofinarla sulle ciocche di capelli, provvedendo poi a un risciacquo finale.

A Cosenza nasce uno dei primi poli Hub Zurich d’Italia

COSENZA – Dopo Rimini, Roma e Milano l’Agenzia Hub Zurich arriva anche a Cosenza dove aprirà uno dei primi poli previsti in tutta Italia (una quindicina circa). E Cosenza non solo ospiterà questa nuova realtà ma sarà anche fra le prime a partire.
Nella giornata di oggi, 20 settembre, sarà lo stesso Amministratore Delegato di Zurich Italia a visitare la sede sita in Piazza Zumbini (CS) che aprirà al pubblico nelle prossime settimane e che sarà diretta dai fratelli Marini Serra. 

Era l’agosto del 2021 quando il gruppo elvetico annunciava la nomina di Giovanni Giuliani ad amministratore delegato di Zurich Italia. Questi, ex group chief strategy, innovation and business development officer di Zurich Insurance Company Ltd, oggi ceo di Zurich Italia insieme agli uomini della direzione commerciale, ha deciso di scommette sulla Calabria per offrire ai proprio cliente un servizio d’eccellenza.
“Uno degli elementi cardine dell’Hub è rappresentato da un centro servizi in grado di supportare la rete retail per servire l’ecosistema famiglia, oltre a un pool specialisti dedicati al mondo imprese, valorizzando ulteriormente la qualità di gestione dei sinistri – si legge nella nota dell’azienda -. L’Hub nasce anche dalla volontà degli intermediari di portare a fattore comune le proprie capacità imprenditoriali, creando così i presupposti per gestire reti di vendita sempre più strutturate e digitali, pur mantenendo la completa indipendenza”.

Quali sono i giochi più amati nel web?

I giochi online sono diventati popolarissimi negli ultimi anni, grazie soprattutto alla possibilità di sceglierli di vario genere e gratuiti. Tra i più amati del web ci sono quelli con temi specifici basati per la maggior parte sull’azione, ma anche alcuni casinò online che offrono la medesima possibilità, cioè permettono di giocare gratis a molte slot machine senza investire del denaro quindi per puro divertimento. Questo elenco che di seguito ci apprestiamo a descrivere riguarda alcuni di essi che si possono ottenere su PC, console oppure smartphone con sistema operativo iOS oppure Android.

Battle Royale

Oltre 1037 milioni di giocatori di tutto il mondo scelgono il gioco gratuito Battle Royale che prevede una battaglia navale che si svolge su un’isola contro altri 99 giocatori, e che alla fine decreta il vincitore in quanto l’unico sopravvissuto. L’esperienza di Battle Royale è tra l’altro giocabile sia su PC che su una console, ed in entrambi i casi vanta una grafica Ultra HD.

Minecraft

Con oltre 600 milioni di giocatori in tutto il mondo, Minecraft è il 3° gioco online più popolare di tutti i tempi. Si tratta nello specifico di un videogioco di sopravvivenza sandbox sviluppato e pubblicato dalla Mojang, in cui i giocatori raccolgono materiali per costruire qualsiasi cosa possano immaginare. Nel gioco, i partecipanti trascorrono la maggior parte del loro tempo esplorando i mondi generati casualmente dalla Minecraft e per trovare armature e spade per difendersi.

Fortnite

Circa 350 milioni di persone giocano a Fortnite su PC, console e smartphone. Il tema è fantascientifico e si basa sul mondo che è stato invaso dagli zombie dove le possibilità di sopravvivenza per i vivi sono scarse. Fortnite mette dunque i giocatori l’uno contro gli altri in un gioco di sopravvivenza, in cui si esplora il mondo alla ricerca di città piene di questi esseri. Ci sono inoltre resti del passato nella landa desolata ghiacciata che è la casa dei vivi, ma che nasconde molti segreti e l’unica possibilità di sopravvivenza è scavare attraverso di essa.

Le slot machine gratuite

Tra le tendenze del momento a livello di gaming troviamo anche le slot machine gratis, modalità di gioco che ha fatto un grande salto di qualità negli ultimi anni sia a livello di game player che di interazione con gli utenti. Tra i titoli più giocati a livello mondiale troviamo Starburst di NetEnt, Immortal Romance di Microgaming e Gonzo’s Quest, la prima slot tridimensionale lanciata sul mercato dalla già nominata NetEnt. Chiudono la classifica Book of Ra, titolo emblematico prodotto dalla casa austriaca Novomatic e Cleopatra di IGT.

 

La guerra in Ucraina e gli investimenti in ETF wheat: com’è cambiato il mercato?

I mercati, si sa, riflettono ciò che accade nel mondo e, oggigiorno, il loro andamento è senza ombra di dubbio fortemente influenzato dalla crisi russo-ucraina e dagli sprazzi della pandemia da Covid-19. Tra i vari stravolgimenti causati dalle recenti tensioni geopolitiche tra Russia e Ucraina c’è il rialzo dei prezzi delle materie prime legate al settore agricolo, delle quali proprio l’Ucraina è uno dei produttori chiave, con una particolare spinta sul grano, un cereale che rappresenta da sempre una delle principali fonti di sostentamento per l’uomo.

A proposito di mercato e investimenti, oggi sono presenti diversi ETF sul grano, con la possibilità di operare su fondi di investimento indicizzati che contengono questa materia prima. Chiaramente, per capire se investire in ETF wheat sia una scelta remunerativa oppure no è importante considerare, oltre all’andamento in Borsa, anche una serie di fattori, come le condizioni metereologiche, determinanti dal punto di vista dei raccolti, la variazione delle scorte e i processi di approvvigionamento delle materie prime, e le situazioni geopolitiche. Valutare i migliori ETF sul grano non è una cosa semplice, data la presenza di un numero ampio di Exchange Traded Funds. Per questo può essere utile far riferimenti a specifiche caratteristiche per ciò che riguarda la grandezza del fondo, i costi, i rendimenti e la volatilità. Perciò, Moneyfarm ha stilato una lista di quelli che potrebbero essere gli ETF wheat più convenienti sul mercato: spiccano WisdomTree Wheat – Eur Daily Hedged, WisdomTree Wheat 2x Daily Leveraged e 3x Daily Leveraged e WisdomTree Grains, con indici di volatilità medio-bassi o medio-alti.

Gli ETF rappresentano in ogni caso una soluzione valida, perché permettono di diversificare i portafogli in modo semplice ed efficace, grazie alla loro struttura hanno costi di gestione ridotti e sono strumenti estremamente liquidi, dunque è molto facile vendere e comprare quote. In particolare, proprio gli ETF sul grano sono un’ottima soluzione anche per i piccoli risparmiatori che, pur non avendo grande dimestichezza con le dinamiche finanziarie, non vogliono rinunciare alle opportunità offerte da questa importante asset class. Inoltre, il trading online è sempre vantaggioso, perché permette di valutare le singole operazioni attraverso un’azione simulata, in modo tale da non commettere errori sin dalle prime fasi. Sarà possibile anche conoscere al meglio i trucchi del mestiere prima di iniziare realmente il proprio percorso di investimento e migliorare sempre di più dal punto di vista economico e finanziario.

Gaming, le novità di Microsoft per il futuro dei gamers

Non ha intenzione di fermarsi l’ascesa del segmento gaming, una parte dell’industria dell’intrattenimento che soprattutto negli ultimi mesi ha iniziato a macinare chilometri in termini di fatturato e di giro d’affari. Perché dietro al semplice gioco, infatti, ci sono investimenti, programmazione, sviluppo tecnologico.

Lo dimostra il settore del gambling, in particolare quello delle slot online, che negli ultimi anni si sono affermate tra l’amplia platea di giocatori in Italia e nel Mondo. Questo segmento, quotidianamente usato da oltre 50 milioni di players, è uno dei modelli emulati da altri segmenti per quanto riguarda alcuni fattori chiave nella creazione dei giochi, come indagini di mercato e demografiche, sviluppo e lancio sul mercato di nuovi titoli, molti dei quali vengono testati inizialmente mediante il lancio di slot machine online completamente gratuite.

Questo modello ha attratto anche altri colossi del gioco digitale. Microsoft ha annunciato nuove importanti innovazioni, definite come “strutturali”, per il futuro in particolar modo della Xbox e per il cloud gaming. Cerchiamo di capire quali sono entrando nel dettaglio.

Il gioco in arrivo sulle TV Samsung

Dal prossimo 30 giugno, infatti, tutte le smart tv targate Samsung, della Gamma 2022, saranno aggiornate con una novità: l’app Xbox integrata. Questo l’annuncio di Microsoft, per una funzionalità che permetterà di collegare l’account Xbox al televisore e grazie a un controller Bluetooth consentirà di giocare in qualsiasi momento. Si potrà quindi giocare alla TV anche senza possedere una consolle, per una rivoluzione che sembra veramente di portata colossale.

Una svolta, quella della tv e del gaming, che ha tempo fiutato anche Netflix, pronto a investire nel mercato del gioco.

Il futuro è nel Cloud Gaming

Il futuro di Microsoft, ma non solo, è quello che permetterà ai giocatori di utilizzare tutte le funzionalità e di accedere ai titoli direttamente in Cloud. È quello che si chiama anche gaming on demand o gaming as a service, praticamente un servizio di gioco in streaming. Si tratta di una innovazione nata nel 2000, grazie alla G-Cluster Global Corporation. L’idea iniziale era una semplice rete Wi Fi per dispositivi portatili e fu implementata nel 2005 dall’azienda di videogame Crytek per il videogioco Crysis.

Niente Cd, niente download, niente spazio da occupare nel disco rigido. Con il Cloud Gaming tutto sarà accessibile online, cliccando semplicemente un’icona. Una rivoluzione che è resa possibile, ovviamente, dal miglioramento delle connessioni internet, che permettono prestazioni all’avanguardia anche in questo senso.

Infine un’ultima grande novità dalla Microsoft: è stato riattivato l’Xbox Design Lab, con una colorazione nuova, “arcobaleno”, per festeggiare il Pride Month. Solo una piccola anticipazione di un futuro che è sempre più digitale e sempre più legato all’industria del gaming.

Come scegliere il freno a tamburo giusto per la tua auto

Quando si parla dell’impianto frenante della propria auto, si è soliti pensare ai freni a disco, eppure in verità non sono gli unici.

C’è un’altra tipologia di freni, oggi forse meno diffusa: parliamo dei freni a tamburo. Questi sono presenti in diversi modelli di auto elettriche, come ad esempio la Volkswagen ID.3, che è fornita di freni a tamburo sulle ruote posteriori. Tuttavia sono sempre meno diffusi e presenti soprattutto nelle utilitarie che non necessitano di un sistema frenante ad alte prestazioni.

I freni a tamburo, possono essere considerati come gli antenati del freno a disco: sono composti da un cilindro rotante metallico, che viene chiamato per l’appunto tamburo, e diverse superfici rivestite da materiale d’attrito, ossia le ganasce.

Nel momento in cui il guidatore pigia sul piede del freno, le ganasce vengono spinte sul tamburo generando una forza di attrito in grado di rallentare la corsa del proprio veicolo, o di fermarlo definitivamente.

Uno dei vantaggi di questa tipologia di freni, è soprattutto di tipo economico e di durata, visto che sono più longevi rispetto ai più comuni freni a disco. Questo succede per via delle struttura che possiamo definire più compatta, e quindi in grado di proteggerlo dagli agenti esterni.

Uno degli svantaggi, invece, è rappresentato dalla bassa capacità del freno a tamburo di disperdere il calore, e di conseguenza, più la temperatura aumenta e meno l’impianto riesce ad essere efficace.

Come cambiare il freno a tamburo da soli

I freni a tamburo vanno sottoposti ad una revisione ogni 60mila km, nel corso della quale è consigliabile procedere con una pulizia delle eventuali polveri residue. I tamburo freni posteriori hanno una durata che varia dagli 80mila ai 140mila chilometri: superati questi limiti, occorre procedere con la sostituzione dei freni posteriori.

Ci sono degli indicatori che ci consentono di capire che è giunto il momento di sostituire il freni a tamburo. Ecco quali:

– è possibile avvertire diversi rumori come cigolii, stridi e sfregamenti;

– il tamburo ha assunto una forma ovale. Una situazione come questa, si verifica nel momento in cui a seguito del raggiungimento di temperature elevate, non vi è stato un raffreddamento uniforme. Questo può generare anche delle fastidiose vibrazioni nel corso di una frenata. Nel caso in cui si dovesse verificare una situazione del genere, è opportuno recarsi un’officina esperta che potrà effettuare una verifica attraverso comparatore. Se dall’esame dovesse risultare che il tamburo ha un’ovalizzazione interna che supera il valore di circa 0,25 mm, si dovrà procedere con la rettifica. Se il valore viene superato, si dovrà procedere direttamente con la sostituzione del tamburo freno.

Va specificato come, per far si che questo fenomeno non si verifichi, molti tamburi freno siano dotati di alette di raffreddamento sulla parte esterna.

– la leva del freno fa eccessivo gioco, e non funziona come sempre.

– presenza di rigature esterne. Dei malfunzionamenti possono essere scorrelati dal tamburo in se, ma possono essere legati alla presenza di polveri abrasive o dalla cattiva qualità del materiale d’attrito. È possibile effettuare un controllo, smontando il tamburo e osservando la superficie delle ganasce. Se sono presenti delle piccole rigature potrà essere eseguita una semplice pulizia, se queste invece sono consistenti, bisognerà procedere con la sostituzione delle ganasce.

La durata dei freni tamburo è influenzata da diversi fattori come ad esempio la modalità di frenata del guidatore e l’uso che si fa delle vettura stessa. Le frenate aggressive e frequenti, infatti, portano ad una rapida usura sia delle ganasce che dei freni, oltre che “stressare” tutto il sistema di frenaggio.

È bene sottolineare come sul mercato è possibile trovare diversi kit di sostituzione di freni a tamburo che contribuiscono a risparmiare sulla manodopera nel caso in cui si voglia ricorrere al fai da te, anche se è sempre bene chiedere consiglio al proprio meccanico di fiducia, soprattutto quando  non si ha una conoscenza assoluta di motori.

Per quanto riguarda le operazioni di rettifica, è sempre bene farvi ricorso nel momento in cui si ha che fare con delle auto storiche, e di conseguenza i pezzi ricambio scarseggiano.

Informazioni sul freno a tamburo tratte da autoparti.it

Informazioni sulla sostituzione del freno a tamburo tratte da sicurauto.it

“Eppure adesso suono”. Barreca pubblica il secondo album

REGGIO CALABRIA – Dal il 17 giugno è fuori “Eppure adesso suono”, il secondo album del cantante calabrese BARRECA che dal 24 giugno torneremo a sentire in radio con il primo singo0lo estratto “Scirocco”.

Il disco è arricchito da incontri musicali importanti, collaborazioni caratterizzate da sintonia e complicità artistica: il cantautore Mauro Ermanno Giovanardi ha preso parte al brano “Ma anche d’amore”, in cui si cimenta assieme a Barreca nel ruolo di cantastorie. Torna inoltre la già collaudata collaborazione con il cantante Peppe Voltarelli in “Che fortuna!”,  dove gli artisti si dilettano in un duetto scanzonato e ironico.

Il cantante sceglie un verso della canzone di apertura “Verso me” come titolo dell’intero album: eppure, avverbio che va a rappresentare la volontà dell’artista di affermare il proprio punto di vista, nonostante le contraddizioni e la confusione; adesso, che indica l’impellenza e il momento preciso in cui Barreca decide di agire e di tornare sulle scene; infine suono, che sta a rappresentare l’azione e al contempo l’oggetto della passione del cantante, dare voce alle proprie storie e a quelle degli altri.

Il disco è arrangiato e prodotto da Riccardo Anastasi per l’etichetta Muziko, promoter Show Net di Ruggero Pegna. L’album, i cui testi e musica sono a cura di Benedetto Demaio, racchiude e concilia due diverse anime, che solo all’apparenza sembrano distanti: una ha carattere etnico e si esprime attraverso sonorità mediterranee, mentre l’altra ha tratti più sofisticati. Il risultato è un mix vincente che si presta alla perfezione all’espressione di riflessioni intime e personali.

«È un disco che segna un’apertura, quasi una finestra spalancata sul mondo dalla quale mi sono posto all’ascolto degli altri: ho accolto le loro voci intrecciandole con la mia. Ho parlato di situazioni e persone che appartengono all’attualità, che mi colpiscono molto, soprattutto in “Scirocco” e in “Mercurio”. Allo stesso tempo, ho continuato a scavare nel profondo, tirando fuori tutte le sfumature della mia sensibilità artistica… un percorso “Verso me” – racconta BARRECA – Questo disco è un po’ come un dialogo, tra me e la varia umanità: c’è dentro un nuovo sguardo, sicuramente curioso, che non teme di esplorare diversità e confini».

Questa la tracklist dell’album: “Verso me”, “Scirocco”, “Frana il cuore”, “La notte che cos’è?”, “Tanti saluti (nostalgia)”, “Che Fortuna!” special guest Peppe Voltarelli, “Un’altra volta”, “Ma Anche D’Amore” special guest Mauro Ermanno Giovanardi, “Mercurio” e “Ho trovato te”.

Il disco è disponibile al seguente link: https://lnk.to/Px94SXl8.

SU BARRECA

Domenico Barreca è nato nel 1986 a Taurianova (RC). È laureato in “Musica, Spettacolo e Tecnologia del Suono” presso il Politecnico di Vibo Valentia con una tesi di ricerca sulla “scuola genovese”; specializzato in canto pop, ha seguito corsi e seminari tenuti da vari professionisti del settore, e si è esibito a lungo anche con diversi gruppi musicali.