Archivi categoria: Rubriche

Passulate calabresi, il “dolce” portafortuna per il 2017

Messe da parte le abbondanti cene dell’antivigilia di Natale, della vigilia e del venticinque Dicembre, eccoci pronti per il cenone di Capodanno.

Il mondo è bello perché è vario, e lo è nella lingua, nei dialetti, nelle tradizioni popolari, culturali e gastronomiche. A tavola in ogni posto del mondo si festeggia  l’ultimo dell’anno in maniera differente, portando sulle tavole dal pesce alla carne, dalla verdura ai formaggi, e poi ancora i dolci classici del pandoro o del panettone, spumante o champagne. Insomma l’imbarazzo della scelta c’è, eccome.

In vista del prossimo cenone di questo lungo mese di feste, ecco che arriva la vigilia di capodanno dove, anche in Calabria, la tavola si arricchisce pietanze a base di carne e pesce a partire all’antipasto di salumi e formaggi a cui segue un primo a scelta tra pasta con ragù di maiale oppure una più leggera minestra di verdure miste. Tra i secondi degni di nota nelle varie zone calabresi, il pesce accompagnato ad un contorno di broccoli, oppure del capretto al forno. Tra i dolci, i fichi al cioccolato e le mitiche “Passulate calabresi” che chiudono il pasto della tradizione. Non possono assolutamente mancare per il veglione di San Silvestro alcune pietanze ricche di simbologia. Tradizione vuole che la notte del trentuno dicembre si mangino le lenticchie, perché come tutti i legumi, simboleggiano l’abbondanza. L’uva passa pare che porti fortuna economica per il nuovo anno. Il melograno rappresenta invece la fedeltà tra i coniugi, quindi simbolo di un legame indissolubile. Lo zampone e il cotechino promettono un nuovo anno ricco di prosperità vista l’abbondanza e la poca magrezza del maiale. Infine i fichi secchi portano un po’ di dolcezza. Insomma ce n’è per tutti i gusti. Chi vuole lasciarsi cullare dalla tradizione, chi vuole trasgredire e chi cerca, anche nella tavola e nel cibo, riti propiziatori per l’anno che verrà.

Di seguito la ricetta delle passulate, biscotti che fanno parte della tradizione della cucina calabrese e che vengono preparati durante le festività di Natale e Capodanno.

Ingredienti per le Passulate calabresi:

Nocciole Tostate E Spellate: 250 Gr

Mandorle Tostate E Spellate: 250 Gr

Uvetta Sultanina: 400 Gr

Cannella In Polvere: 1 Cucchiaio

Chiodi Di Garofano: Qb

Farina: Qb

Miele: Qb

Limone: 1

Olio d’oliva: 2 Cucchiai

Procedimento:

Prendete un tagliere e usando la mezzaluna fate un trito di nocciole, mandorle, uvetta sultanina e scorza di limone, poi aggiungete cannella e i chiodi di garofano tritati, mescolate il tutto e poi aggiungete farina e miele quanto basta per avere un composto omogeneo. Stendete il composto con un mattarello e fate una sfoglia di un centimetro, poi tagliate i biscotti a forma di quadrati e losanghe, metteteli su una teglia oliata e cuoceteli in forno caldo a 180°C per 30 minuti circa.

Servite i biscotti quando si saranno raffreddati.

Anna Maria Schifino

[#Animeschool] Le Bizzarre Avventure di Jojo: Il Mondo

Torna la rubrica in cui parliamo di un particolare tema presente in un anime.

Questa volta ci concentreremo sul potere posseduto da Dio Brando (The World) e da Jotaro Kujo (Star Platinum: The World), ovvero la facoltà di fermare il tempo per qualche secondo. Può sembrare un tema piuttosto banale rispetto ai precedenti, ma in realtà l’abilità di fermare il tempo in Jojo fonda le sue radici della Relatività Ristretta, sviluppata da Einstein nel 1905.

Secondo Einstein il tempo non è assoluto, ma dipende dalla velocità e dal sistema di riferimento preso in esame.

Più un oggetto si avvicina alla velocità della luce, più il tempo tende a rallentare nel suo sistema di riferimento.

Uno degli esempi maggiormente utilizzati è quello che porta al cosiddetto Paradosso dei gemelli: esistono due gemelli, il primo parte per un viaggio spaziale con un razzo che viaggia ad una velocità prossima a quella della luce, il secondo decide di restare sulla Terra. Al suo ritorno, il primo gemello sarà più giovane di quello rimasto sulla Terra.

paradosso-gemelli

Partiamo con il presupposto che The World e Star Platinum sono due stand estremamente veloci (si pensa siano addirittura più veloci della luce).
Nel finale della terza serie del manga (e poi successivamente nell’adattamento animato della stessa) capiamo che Dio Brando è in grado di utilizzare il suo potere stand per fermare il tempo per qualche secondo. Oltretutto sembra che il numero di secondi aumenti con il grado di abitudine al corpo di Jonathan Joestar (rubato da Dio Brando alla fine della prima serie). Si potrebbe pensare che lo stand possa muoversi alla velocità della luce (a quel punto il tempo rallenterebbe fino a fermarsi) e che questo affatichi enormemente il portatore, limitando il tempo d’azione del blocco temporale.

dio_brando_the_world
Dio utilizza The World

La cosa si fa ancora più interessante quando Star Platinum e lo stesso Jotaro dimostrano di essere in grado di muoversi all’interno del tempo immobile come congelato per dei tempi brevissimi.

Senza che me ne accorgessi e tantomeno che glielo ordinassi, Star Platinum mi ha protetto. Per un istante sono certo di averlo visto muoversi nel tempo immobile come congelato (Jotaro negli OAV del 1993)

Questo perché anche Star Platinum raggiunge la stessa velocità di The World, ma riesce a mantenerla per un tempo minore, essendo Jotaro un semplice essere umano, al contrario di Dio Brando che è un vampiro immortale. In quel frangente Jotaro riesce ad entrare nel “mondo” di Dio Brando, riuscendo a contrattaccare. Nel finale riesce a fermare il tempo lui stesso, dimostrando che Star Platinum e The World sono stand sostanzialmente identici.

Star Platinum: The World

Quindi un potere di fantasia ispirato ad una teoria reale. E poi dicono che gli anime sono per bambini.

 

Antonio Vaccaro

[#JapanTime] Natale in Giappone

Ormai ci siamo, Natale è arrivato anche quest’anno.

Ogni volta sembra così lontano e poi, in un battito di ciglia, ci ritroviamo a celebrare la festa più luminosa e colorata dell’anno. Fra usanze e tradizioni, il giorno di Natale è l’unico in grado di far fermare il mondo frenetico per un giorno, dando spazio alla tranquillità e alla calma del focolare domestico.

E in Giappone?

Si sa, il Natale è una festività cristiana e nella terra del Sol Levante i cristiani sono una piccolissima percentuale. E allora come funziona? Con questo appuntamento speciale di Japan Time scopriremo come i giapponesi trascorrono l’ultimo periodo dell’anno.
Innanzitutto bisogna dire che in Giappone il Natale è una festività molto popolare, ma fondamentalmente importata e rimaneggiata secondo gli usi e i costumi tipici. Il 25 Dicembre, infatti, le scuole, gli uffici e i negozi rimangono aperti perché non è festa nazionale e inoltre, dopo tale data, ogni addobbo viene tolto da case, vie e centri commerciali.
Ma nonostante questo, nell’ultimo mese dell’anno le città giapponesi si riempiono di luci, colori e alberi di Natale a propiziare e a diffondere nell’atmosfera la solita magia portatrice di allegria e calore.

La differenza è che tutte queste decorazioni, le illuminazioni e l’aria di festa, sono riservate alle coppie di innamorati.

Infatti, oltre al tradizionale San Valentino, il 25 Dicembre è una ricorrenza da trascorrere in intimità con la propria fidanzata o il proprio fidanzato, diversamente dall’Occidente in cui viene celebrata come festa di famiglia.
Anche qui rimane l’usanza di fare regali, ma sono preferite le cene romantiche, serate al karaoke, oppure tenere passeggiate immersi nelle luci della città in compagnia dei propri innamorati.

torta-di-nataleIl Natale porta con sé non solo tradizioni religiose e sociali, ma anche culinarie, in particolar modo in Italia, dove cambiano da Regione a Regione. Questa ricorrenza è ormai così radicata nel Paese del Sol Levante che anche lì, in questo periodo, si preparano piatti tipici natalizi: ricordiamo innanzitutto la Kurisumasu keeki, dolce che viene presentato soprattutto alla vigilia e consiste in una torta con panna e fragole, decorata con ornamenti a tema natalizio, come pupazzetti a forma di Babbo Natale, di pupazzo di neve o alberelli.
Un altro piatto tipico sono le ali di pollo nei fast food: nel 1974 una catena di fast food americana, la KFC, trasmise uno spot pubblicitario con un uomo vestito da Babbo Natale che consigliava di mangiare ali di pollo per l’occasione. Da allora si creò una vera e propria tradizione.


In ogni caso, che sia festeggiata alla occidentale, ovvero in famiglia, o alla orientale, cioè con la persona amata, la caratteristica del Natale è sempre la stessa, unire e far stare insieme chi si vuole bene.


Buon Natale da tutta la redazione di Nerd30!

                                                                                                          Paolo Gabriele De Luca

[#Anime] Tutte le nuove uscite dell’inverno 2016/17

L’inverno è ufficialmente arrivato anche quest’anno e, oltre al cambio di guardaroba, arrivano anche i nuovi anime in progammazione!

Vediamo, dunque, cosa ci riserva questa nuova stagione invernale 2017. Di seguito i titoli con lo Studio di produzione e la data di uscita:

chaos-child

1. Chou Shounen Tanteidan NEO – DLE – 02/01/2017
2. Ai Mai Mi (2017) – Seven – 03/01/2017
3. Nanbaka – Satelight – 04/01/2017
4. Akiba’s Trip The Animation – Gonzo – 04/01/2017
5. Seiren – Studio Gokumi – 05/01/2017
6. Urara Meirochou – J.C. Staff – 05/01/2017
7. Masamune-kun no Revenge – Silver Link – 05/01/2017
8. Blue Exorcist: Kyoto Impure King Arc – A-1 Pictures – 06/01/2017
9. Fuuka – Diomedéa – 06/01/2017
10. Minami Kamakura Koukou Joshi Jitensha Bu – J.C. Staff – 06/01/2017
11. Shōwa Genroku Rakugo Shinjū: Sukeroku Futatabi Hen – Studio Deen – 06/01/2017
12. Youjo Senki – Studio Nut – 06/01/2017
13. Demi-chan wa Kataritai – A-1 Pictures – 07/01/2017
14. Schoolgirl Strikers – J.C. Staff – 07/01/2017
15. Spirit pact – Half H.P Studio – 07/01/2017
16. Chain Chronicle Haecceitas no Hikari – Telecom Animation Film – 08/01/2017
17. ēlDLIVE – Studio Pierrot – 08/01/2017
18. Idol Incidents – MAPPA – 08/01/2017
19. Little Witch Academia (TV) – Trigger – 08/01/2017
20. Nyanko Days – EMT Squared – 08/01/2017
21. Reikenzan: Eichi e no Shikaku – Studio Deen – 08/01/2017
22. Tales of Zestiria: The X – Ufotable – 08/01/2017
23. Chiruran: Nibun no Ichi – LandQ Studio – 09/01/2017
24. Gabriel Dropout – Doga Kobo – 09/01/2017
25. Onihei – Studio M2 – 09/01/2017
26. Sentai Hero Sukiyaki Force – Studio 4C 09/01/2017
27. Yowamushi Pedal: New Generation – TMS Entertainment – 09/01/2017
28. ACCA – Madhouse – 10/01/2017
29. Hand Shakers – Go Hands – 10/01/2017
30. Kemono Friends – Yaoyorozu – 10/01/2017
31. Chaos;Child – Silverlink – 11/01/2017
32. Kobayashi-san chi no maid dragon – Kyoto Animation – 11/01/2017
33. Konosuba 2 – Studio Deen – 11/01/2017
34. Piace: Watashi no Italian – Zero-G – 11/01/2017
35. Kuzu no Honkai – Lerche – 12/01/2017
36. Marginal #4 – J.C. Staff – 12/01/2017
37. Super Lovers 2 – Studio Deen – 12/01/2017
38. Super Danganronpa 2.5 – 12/01/2017
39. Bang Dream! – Xebec – 21/01/2017
41. Gan Gan Ganko-chan – 10 Gauge – 23/01/2017
42. Kirakira Precure a la Mode – Toei Animation – 05/02/2017

                                                                                                                      Paolo Gabriele De Luca

[#CamperandoilTribush] Ultima camperata di fine anno

L’inverno è finalmente giunto anche su Runeterra e a noi evocatori non resta altro che godere (o soffrire) dell’innevata landa degli evocatori.

Cosa hanno visto i nostri occhi attenti da camperoni durante questi 30 giorni?

Siamo sopravvissuti a 2 patch:

La patch 6.23 che essenzialmente ci ha dato:

– Un piccolo cambiamento nel kit di Shyvana, che ora è incentivata a farmare draghi ad ogni spawn e, cosa non di poco conto, ora la sua suprema è INARRESTABILE!

-Altro piccolo cambiamento a Malzahar, modificato nuovamente lo Sciame del vuoto che ora è più facile da fermare;

-Lieve Nerf di Anivia, che ora per poter infliggere lo stesso danno di prima richiede più abilità;

-Buff alla Lama del re in rovina e Furia di Guinsoo, entrambi oggetti attualmente poco presenti, uno a causa delle build basate sul critico e l’altro per il suo eccessivo costo, ora sono una buona spesa;

LUX!LUX!LUX! Ne abbiamo viste anche troppe, una volta rilasciata la sua skin suprema, Elementalista, abbiamo visto la community sbizzarrirsi con la signora della luminosità in ogni lane e con build improbabili;

-in tutte le code è stato implementato l’autoriempimento, il dannato “autofill”, che da una parte ci garantisce brevi tempi di coda, ma dall’altra ci costringe a giocare con gente “forzata” in un ruolo, e generalmente questa gente non prende bene questa cosa, che sia davvero il caso di rimpiangere la vecchia e dura legge del pick order?

lol2

La patch 6.24 ha visto più cambiamenti:

-La landa degli evocatori ora è innevata (effetto non disponibile nelle classificate);

-Rilasciata Camille “L’ombra d’acciaio”, combattente da top lane che fin da subito ha dato del filo da torcere e che per ciò ha necessitato di un piccolo nerf;

-Inizio della stagione classificata 7, partita malissimo a causa del solito errore nel sistema di piazzamento che sistemava i giocatori molto più in basso del dovuto;

-Tentativo della Riot di rimettere in forze Garen, fornendogli della penetrazione armatura su Giudizio;

-Nerf della versione AP di Kog’Maw e buff di quella AD. Questo campione, che ha dominato nella stagione 6 con la sua build “torretta”, ora cerca di trovare un suo posto tra i tiratori della lega;

-Nerf su Capriola di Vayne, ora IN TEORIA non dovrebbe essere più minacciosa durante il late game come la scorsa patch

-Ora non vogliamo scatenare guerre, per cui non diremo se lo Scettro di cristallo di Rylai è stato effettivamente buffato/nerfato, ciò che è certo è che ora ha più valore per chi lo necessita “veramente” (Brand, Singed, ecc);

-Cambiamento dei buff rosso e blu, che ora durano 2 minuti, ma il buff blu non concede più potere magico bonus;

-I krug…beh che dire? È durato poco…per fortuna! Ora non permettono più di raggiungere il 3^ livello al jungler se fatti come secondo campo (da buon giocatore della bot lane mi sento più sicuro);

-Nerf al Coraggio del Colosso che ora scuda di meno e ha ricariche più alte ad inizio partita, e buff a Frenesia del duello che ha più cariche, durano più a lungo e forniscono un bonus maggiore;

-Rilascio delle skin dei Duelli Glaciali di quest’anno dei campioni Karma, Graves e Braum;

-Una nuova Re dei Poro, ora è possibile potenziare il re dei poro con dei trinket/biscotti fornendogli dei buff che permettono di terminare le partite in tempi rapidissimi!

re-poro

Inoltre, con l’arrivo dei Duelli Glaciali e fino al 10 gennaio, è possibile acquistare dei nuovi forzieri con contenuto a tema. Per chi comunque non volesse spendere RP è possibile ottenere delle icone comprando i dolcetti nello store, acquistabili soltanto durante i fine settimana.

Si è concluso l’ultimo evento Riot dell’anno, l’All Star, che ha visto scontrarsi i grandi campioni schierati nei team del fuoco e del ghiaccio, terminando con la vittoria del team ghiaccio.

Per chi segue l’eSport, Riot Games ci informa che dall’anno prossimo aumenteranno le entrate con la collaborazione stretta con BAMTech e sfruttando sponsor e pubblicità al fine di garantire una lunga vita a questo sport.

Per la camperata di questo mese è tutto, la redazione di Nerd30 vi augura delle buone feste e dei buoni gank!

Giulio Ciambrone

La cena di Natale

Per festeggiare il Natale, i calabresi rimangono legati alla tradizione: tutto inevitabilmente in famiglia, dal cenone del 24 dicembre allo scambio dei regali, anche per non tradire il vecchio detto “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”.

A tavola accade la stessa cosa, la tradizione che vuole portare a tavola non meno di 13, chiaro riferimento ai 13 apostoli.

Ma non è per tutti così. A Cassano allo Ionio, ad esempio, le pietanze devono essere 9, tante quanto i mesi di una gravidanza.

Nei preparativi concorrono tutti, anche i vicini di casa, perché sedersi attorno ad una tavola non abbondante, non è di buon auspicio. Gli ingredienti principali utilizzati legati alla vecchia tradizione sono: baccalà, broccoli, finocchi, zucca fritta. E durante tutto il periodo natalizio. I piatti più popolari, senza i quali non sarebbe Natale, sono quasi per tutti quelli provenienti da una “cucina povera”. Per il cenone della Vigilia, protagonista assoluto è il pesce: frittelle di baccalà e baccalà fritto, frittura mista, pesce al forno e capitone. Sempre presenti i broccoli di Natale, chiamati in gergo “piere ‘e vruoccole”, ma guai se manca “l’insalata di rinforzo”, cavolfiore lesso, insaporito da alici salate, olive e sottaceti . Il peperoncino, ovviamente, non manca mai anche sulla sempre valida ricetta degli spaghetti con mollica di pane e alici.

Ovviamente oltre al pane non deve mancare in assoluto la pitta liscia calabrese ,la sua  caratteristica è di essere un pane basso, molto morbido e dalla superficie bruciacchiata. E’ particolarmente buono se, appena sfornato, viene farcito con verdure e provola.

Ancora in voga in Calabria è il “Fuoco di Natale” un enorme falò che si accende in alcune piazze la notte del 24 e viene alimentato per tutta la notte dalla legna che i giovani hanno accumulato appositamente nei giorni precedenti. I paesani dopo la messa di mezzanotte si riuniscono attorno alla fòcara cantando accompagnati dall’organetto e dalla fisarmonica, mangiando e bevendo. Il fuoco, infatti, rappresenta il simbolo della purificazione dal peccato originale quindi accenderlo significa bruciare tutto ciò che di negativo ha caratterizzato il vecchio anno.

 

Ricetta di “Spaghetti con mollica e alici “

 

In un pentolino si scalda in un po’ di olio extra vergine, con due 2 spicchi di aglio, e si fanno sciolgliere le alici sotto sale precedentemente dissalate in acqua. Nel frattempo si fa tostare la mollica di pane casareccio in forno o in padella. Per un kg di spaghetti, cotti al dente vengono così conditi con l’olio in cui sono state sciolte le alici, con la mollica di pane oltre, naturalmente, per chi lo desidera, il peperoncino.

Musica contro le mafie, annunciati i nomi dei vincitori

COSENZA – Dopo un lungo percorso iniziato a Settembre 2016 e le finali svolte a Cosenza il 16 e 17 Dicembre, all’interno della “5 Giorni di Musica contro le mafie”, che hanno dato ai partecipanti il modo di poter vivere momenti importanti di condivisione, abbiamo finalmente i nomi dei “2 VINCITORI” del Premio “Musica contro le mafie” 7^ Edizione.

I brani sono stati scelti tenendo conto del numero di voti della giuria Responsabile in sala (valore 70%) e dei voti degli Studenti in platea, che hanno espresso le loro preferenze attraverso WhatsApp (30%) .
Tutti gli iscritti avrebbero meritato di vincere un premio per la capacità di condensare in un brano musicale messaggi profondi e musica di qualità, per cantare e suonare desideri di giustizia, per scuotere dall’indifferenza dall’apatia e dalla rassegnazione. Mettersi insieme e condividere per costruire legalità, per costruire più partecipazione, per favorire forme di protagonismo come attenzione agli altri, per dare una mano a far capire a tante persone che è importante spendere ‘NON la VITA per L’io ma L’io per la VITA’.

Anche quest’anno è stato difficile per i giurati di tutte le fasi scegliere tra i finalisti, tutti con brani di grande spessore, sensibilità e impegno concreto nella loro attività musicale.
I Vincitori ed i 2 artisti che hanno ricevuto le due menzioni speciali saranno premiati e si esibiranno l’8 febbraio 2017 presso la Casa del Jazz di Roma in una speciale giornata con Don Luigi Ciotti; i due Vincitori si esibiranno anche il 7 Febbraio 2017 a Casa Sanremo presso il Palafiori della città ligure.

I nomi dei vincitori e le motivazioni dei premi assegnati agli Artisti :

MUJURA – “A Crapa” :
mujura

 

“Una canzone forte, dura e aspra, una discesa dentro il “reale” della calabresità, senza filtri, senza “interpretazioni”. Linguaggio che richiama immagini che sottolineano il racconto di una terra arcaica, di rituali scuri, natura selvaggia. È la percezione che Mujura ha della sua della sua terra in un riuscitissimo tentativo di calarsi e far calare l’ascoltatore dentro essa per guardarla così com’è. Una linea musicale innovativa che racconta le contraddizioni di una terra preda d’abbandono, deturpazione, malavita, lentezza e isolamento in un mondo veloce e globalizzato.
La ndrangheta è una struttura complessa, un insieme variegato di elementi che si rinviano e si intrecciano: un “fatto sociale totale”, che tutto contagia, inquina e contamina. Una sorta di catastrofe che devasta l’Italia intera e non solo. Raccontare il male significa sforzarsi di capire quanto di quel male ci appartiene. “Alla ‘ndrangheta bisogna dire no. Bisogna voltargli le spalle e combattere questo male prendendone dolorosa coscienza e trasformando la sofferenza in volontà di fare. Fare qualcosa per vivere nella legalità”.

MOLLA – “La Notte Sopra il mare” :
molla

“Far coincidere il parere di giuria Responsabile e Studenti è già di per se un merito che va premiato. Ne “La Notte sopra il mare” il problema dell’immigrazione è visto attraverso gli occhi e il cuore di una donna innamorata che resta “a casa” mentre il suo amore è costretto ad affrontare un’avventura piena di incognite su “una barca sporca di sale”. “Se c’è un domani lo affronto, non mi interessa vado fino in fondo – cammino su un filo, trattengo il respiro, ad ogni dolore riparto da zero”… Amore e Resilienza come leve del riscatto sociale. La società multietnica è una realtà di tutti i paesi sviluppati, ma in Italia il fenomeno migratorio è oggetto di semplificazioni, misure demagogiche e impraticabili, cinici giochi di potere. Solo da noi una vicenda umana che riguarda il destino di migliaia di persone  pare scivolare in una china di inciviltà e disumanità. E’ solo insieme alle persone straniere che possiamo pensare di avere un futuro, una nuova ricchezza culturale e un nuovo sviluppo economico. Le organizzazioni criminali nel Mediterraneo hanno fatto piu’ vittime che le guerre di mafia. Basta ai venditori di illusioni, chiediamo speranza e concretezza a gran voce.”

Quest’anno su segnalazione del “Club Tenco” è stata assegnata una ‘Menzione Speciale’ a:
Federico Sirianni – ‘Ascoltami o Signore’
“Canzone d’autore e contenuti importanti. Una preghiera scomoda per suscitare dubbi, per invitarci a guardare nelle nostre contraddizioni e ad assumerci le nostre responsabilità. Una preghiera per gli ultimi e contro le disuguaglianze. Don Milani diceva che non c’è nulla di più ingiusto che dividere parti eguali tra persone diseguali; servono politiche di redistribuzione del reddito, che assegnino le risorse tenendo conto dei reali bisogni della gente, così da ridurre le disuguaglianze. Una preghiera che ci ricorda, inoltre, le parole di Don Ciotti: «Voglio saldare terra e cielo, con il Vangelo e la Costituzione Italiana»”

L’Associazione “Musica contro le mafie” ha assegnato una “Menzione Speciale” a :
MUD – ‘Metti che un giorno ti svegli (Tu da che parte stai?)’
“Oggi sappiamo scegliere da quale parte stare?…e sappiamo essere coerenti con la nostra scelta? É questo quello che si chiede e ci chiede Mud nella sua canzone. La legalità, la responsabilità sono scelte; scegliere significa valutare consapevolmente da che parte stare. Dobbiamo acquisire la capacità di distinguere, per non confondere; di essere capaci non solo di trovare informazioni, ma di cercare sempre, andando in profondità. Dobbiamo conoscere per diventare più responsabili. E’ la cultura che sveglia le coscienze. Non possiamo essere cittadini a intermittenza, che si commuovono di fronte alle tragedie, ma che poi non si muovono. “Tu da che parte stai ? …forse allora sarà già tardi, è meglio alzarsi ora!”

I Premi Speciali “Musica contro le mafie” assegnati dai Partner :

Targa SIAE Società Italiana Autori ed Editori (Giovani Autori)
(Borsa di Studio)
Fabio Licciardi 

Premio assegnato da ICompany:
(Direttamente tra gli 80 finalisti di “1MNext” + Partecipazione eventi circuito IEvent)
 Molla 

Premio assegnato da ACEP, UNEMIA, L’ASSOCIAZIONE:
(Borsa di Produzione)
Cicciuzzi

Premio assegnato da CASA MEMORIA FELICIA e PEPPINO IMPASTATO:
(Esibizione, Partecipazione e Ospitalità a Cinisi-PA 39° Anniversario Assassinio Mafioso Peppino Impastato )
 Matilde Politi

Premio Testo in Con-Testo:
(Pubblicazione e distribuzione singolo attraverso Mkrecords)
Cicciuzzi 

Premio  assegnato da MUZI KULT:
Molla 

Premio assegnato da MK LIVE :
(Partecipazione a Festival/Evento della rete MKLIVE )
Chop Chop Band 

Premi assegnati da On Mag Promotion  :
Meet’n’Radio : Chop Chop Band –22Esimo Quartiere
Meet’n’TV : Sancto Ianne – Jimmy Ingrassia

L’organizzazione e il coordinamento di “Musica contro le mafie”, vi invitano a restare collegati con le pagine social e con il sito.
Per proposte e adesioni alle date del Tour di “Musica contro le mafie” con stand, proiezioni del documentario, presentazioni, artisti aderenti e quant’altro scriveteci alle nostre email.
Per il Premio Musica contro le mafie 8^ Edizione vi diamo appuntamento a presto con tantissime novità e cambiamenti che saranno annunciati nei prossimi appuntamenti e premiazioni.

«Musica contro le mafie è un progetto che nasce con l’intento di unire sotto la bandiera della legalità le voci di tanti artisti italiani. Gli artisti diventano testimoni di un messaggio di impegno e consapevolezza, di riflessione e invito alla “cittadinanza attiva”. La Musica, il più popolare e universale dei linguaggi, per veicolare messaggi profondi, per cantare e suonare desideri di giustizia, per scuotere dall’indifferenza, dall’apatia e dalla rassegnazione. Musica contro le mafie è un contesto di cui tutti possono essere autori; un’associazione che, grazie all’impegno degli artisti coinvolti, dà sostegno ed è, a sua volta, sostenuta da Libera (Associazioni, nomi e numeri contro le mafie). » (coordinamento Musica contro le mafie)

Ph. Giovanni De Marco

 

Musica contro le mafie, grande successo per la settima edizione

Anche quest’anno un grande successo per Musica contro le mafie, evento che ogni anno diventa sempre più grande, sensibilizzando il suo pubblico attraverso l’arte alla condivisione e all’educazione su una tematica che attanaglia soprattutto il sud Italia.

COSENZA – Questa settima edizione ha coinvolto un pubblico giovane e dinamico in una cinque giorni ricca di eventi, artisti, musicisti e persone impegnate nel sociale per un obiettivo comune: divulgare il più possibile al fine di avere cittadini sempre più attivi e consapevoli.

kento
10 finalisti provenienti da tutta Italia, showcase, dibattiti e incontri, 10000 studenti coinvolti tra grandi e più piccoli provenienti dalla Calabria e da fuori regione, grandi ospiti e sopratutto tanto interesse e crescita personale, un grande concerto e tanto da raccontare. Tutto ciò è stato possibile grazie a Gennaro De Rosa, direttore artistico e coordinatore del premio, e a Marco Verteramo. Descrivere ciò che è accaduto tra Auditorium Guarasci, MaM (Museo delle Arti e dei Mestieri), caffè Telesio e Teatro Morelli è difficile, perché gli stimoli sono stati diversi e tutti emozionanti.
Piccoli tasselli di vita, portati dagli ospiti che sono giunti a Cosenza per questa cinque giorni, si sono incastrati alla perfezione per creare la nuova edizione di Musica contro le mafie: musicisti  e artisti come Maurizio Capone e la sua ecomusic, Kento, Kiave, Taiyo Yamanouchi aka HYST, Dj Kerò, Dario Brunori, Cataldo Perri, Massimo Garritano, Andrea Lucisano, Mr. Peach e lo Scanderbeg Duo.
Ospiti che avevano tantissimo da raccontare, come Giovanni Impastato, Salvo Ruvolo e l’associazione Libera, da sempre in prima linea nella lotta contro le mafie.

giovanni-impastato
Al termine di questi cinque giorni di frenetiche e stimolanti attività, il superconcerto dello scorso sabato, che ha visto alternarsi sul palco Ghemon, Eman e Fabrizio Moro, con tantissimi giovani in delirio tra le poltroncine del Morelli. Un live dal forte impatto emotivo, iniziato con lo storytelling di Ghemon, che ha raccontato la sua vita attraverso la musica, ed è proseguito con Eman e Moro, vibrazioni in acustico che hanno smosso un coro di voci all’unisono dalla platea. Sold out da raccontare e da ricordare fino alla prossima edizione di Musica contro le mafie.

fabrizio-moro

In questa settimana verranno rivelati i nomi dei vincitori del Premio Musica contro le mafie, scelti dai giudizi, divisi in una giuria responsabile ed una giuria studentesca, presenti in sala venerdì 16 e sabato 17. La premiazione avverrà a Casa Sanremo il 7 Febbraio e, gli stessi, avranno modo di esibirsi in una speciale giornata l’8 febbraio con Don Luigi Ciotti presso la Casa del Jazz di Roma.

Una manifestazione che ha accolto un pubblico giovane e tantissimi interessati, una sensibilizzazione che si rende necessaria per non voltare la testa sulla tematica della mafia.

Miriam Caruso

 

 

[#Nerd30Consiglia] Aoi Bungaku Series

Eccoci di ritorno con il consueto appuntamento mensile in cui vi consigliamo un anime poco conosciuto.

Uno di quelli che hanno come unica colpa il non avere combattimenti esplosivi, storie d’amore a lieto fine o trame leggere e alla portata di tutti.

Aoi Bungaku è un anime in 12 episodi prodotto nel 2009 dallo studio Madhouse. Il titolo si può tradurre come “Letteratura blu”. Infatti l’anime in questione ha come compito quello di adattare in animazione 6 dei più grandi romanzi giapponesi, dei veri e propri capolavori della letteratura nipponica.

I capolavori sono blu: il blu rappresenta il colore della tristezza della tragedia, solo i capolavori ci fanno percepire il dolore.

Questo spiega un narratore in carne ed ossa all’inizio di ogni episodio. Infatti sarà l’attore Masato Sakai a raccontarci i retroscena riguardanti i romanzi in questione all’inizio di ogni episodio, aumentando l’interesse per la storia che si va a dipanare.

aoi-bungaku-2

I romanzi adattati nella serie sono:

Lo squalificato di Osamu Dazai (episodi 1-4)

Sotto la foresta dei ciliegi in fiore di Ango Sakaguchi (episodi 5-6)

Il cuore delle cose di Sōseki Natsume (episodi 7-8)

Corri Melos di Osamu Dazai (episodi 9-10)

Il filo del ragno di Ryūnosuke Akutagawa (episodio 11)

La scena dell’inferno di Ryūnosuke Akutagawa (episodio 12)

Da appassionati di animazione nipponica ci saremo sicuramente resi conto che la vena artistica degli orientali è sempre molto ricercata, a differenza di quella occidentale che con il passare degli anni sembra concentrarsi sempre di più sul lato estetico. Guardando determinati anime, o anche solo guardando un film orientale, ci si rende conto che la trama di base viene utilizzata quasi sempre per raccontare qualcos’altro. Nel caso di Aoi Bungaku ogni storia ha un impatto diverso e delle tematiche differenti, che non stiamo a raccontarvi perché vanno scoperte e assaporate minuto per minuto. Possiamo solo dirvi che, con una visione attenta, proverete una quantità di sensazioni che raramente si trovano in un anime di appena 12 episodi.

aoi-bungaku-3

Sul piano tecnico ci troviamo di fronte ad una serie realizzata splendidamente. Il character design è curato da mangaka del calibro di Takeshi Obata (episodi 1-4 e 7-8), Tite Kubo (5-6 e 11-12) e Takeshi Konomi (9-10), che riescono a dare alle varie storie un proprio tocco personale.
La regia varia di  storia in storia, passando dalla lentezza e cupezza dei primi 4 episodi (composti prevalentemente da fotogrammi fissi e bellissimi primi piani, che enfatizzano la forza riflessiva dell’opera), a vari stili di regia nei successivi, accompagnati da delle animazioni curatissime sia nelle scene movimentate che in quelle statiche. Sul piano delle musiche abbiamo delle OST estremamente minimali e poco varie, ma questo non va ad inficiare la visione, che anzi viene esaltata da dei silenzi fortemente immersivi.

Concludendo

Aoi Bungaku è uno di quegli anime che riescono a dare tantissimo allo spettatore e che fanno riflettere su quanto la letteratura nipponica possa essere interessante. Consigliatissimo a chi cerca un anime diverso dai soliti canoni.

Antonio Vaccaro

Cittadella regionale scenario della manifestazione “Rosso Calabria”

CATANZARO – Si terrà venerdì 16, presso la sede della Cittadella regionale, l’appuntamento con “Rosso Calabria” per la valorizzazione delle eccellenze calabresi. A partire dalle ore 15,30, nella sala “verde” della Cittadella, avrà inizio la manifestazione. L’evento si aprirà con una tavola rotonda su: “Rosso Calabria Sensi e Sapori”, occasione di dibattito tra diversi esperti del settore enogastronomico e di quello turistico, alla quale seguirà una degustazione di prodotti tipici curata dai Consorzi di tutela Dop e Igp calabresi e da alcuni istituti alberghieri regionali. L’evento nasce per comunicare la qualità delle produzioni agroalimentari calabresi, il patrimonio costituito dai territori, dalla loro storia e dalle loro tradizioni. “Rosso Calabria” ha lo scopo di valorizzare le eccellenze calabresi e di creare una forte sinergia tra i Consorzi di Tutela, le aziende vitivinicole, gli istituti alberghieri ed i presidi “Slow Food”.

«Valorizzare le nostre eccellenze agroalimentari  – ha detto il Presidente della Regione Mario Oliverio – equivale a promuovere  la nostra terra ed il turismo in una regione bellissima, che non è solo mare, ma anche montagne, colline, borghi e, soprattutto, tante tradizioni uniche, che meritano la giusta attenzione. Attenzione che si può conquistare rafforzando la cooperazione tra gli operatori del settore e le istituzioni regionali. Con “Rosso Calabria” puntiamo molto anche a diffondere il concetto di dieta mediterranea, nel quale le nostre produzioni di qualità rientrano a pieno titolo, e i cui effetti benefici sulla salute sono stati rimarcati da recenti e attendibili studi internazionali».

I lavori si apriranno con il saluto del Consigliere regionale, delegato del Presidente per l’ Agricoltura Mauro D’Acri. Interverranno Sergio Bruni del Dipartimento “Scienze Statistiche” dell’Università della Calabria, che relazionerà su “Il ciclo economico ed i dati dell’agricoltura e del turismo. Un commento al Rapporto Svimez”; Silvio Greco  dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo che parlerà delle “Opportunità di sviluppo e nuovi mestieri”; Carlo Pietrasanta, Presidente Nazionale del Movimento del Turismo del vino, che affronterà il tema: “Il ruolo delle aziende vitivinicole nei percorsi enoturistici”; Jole Piscolla della “Città del vino”, il quale parlerà di “Sviluppo dell’enoturismo: numeri e prospettive”; Luigi Canino, Presidente “Unasco” che illustrerà  la “Strategia futura dell’olio calabrese”; Filippo Teramo, giornalista de “I Viaggi del Gusto” sul tema: “Collaborare per competere. Nessun vincitore crede al caso”.