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[#Games] Le incredibili morti Videoludiche

Siamo ormai abituati a sentire di gente che schiatta a causa di lunghe sessioni di gioco, sopratutto i nostri accaniti amici orientali, e sono sicuro che prima o poi anche alcuni redattori di Nerd30 faranno la stessa fine se non si danno una regolata a LOL.

Nel corso degli anni si sono susseguite numerose morti “bizzarre” legate ai videogiochi e alcune di queste toccano veramente l’incredibile.

La prima vittima dei videogames fu Charley Currie, un tecnico canadese, morto nel 1974 per una scarica elettrica proveniente da un videogioco che aveva installato poco prima.

La seguente “presunta” vittima del mondo di videogames fu Jeff Dailey, ragazzo diciannovenne della Virginia, che morì nel 1981 cercando di raggiungere l’High-Score di Berzerk, gioco arcade prodotto da ATARI.

berzerk

Ora ti starai chiedendo, sarà riuscito almeno ad arrivare in Top Ten?

La risposta e si, Jeff arrivo in prima posizione con 16,660 e morì immediatamente dopo.

Purtroppo sulla morte Jeff Dailey si trovano pochissimi dettagli e in molti pensano a questa come ad una bufala.

A solo un anno di distanza troviamo la seconda morte, questa realmente accaduta e causata da… bhe… di nuovo da Berzerk.

Peter Burkowski lasciò le penne il 3 aprile 1982 nella sala giochi Friar Tuck’s Game Room  qualche minuto dopo aver raggiunto il primo posto nella classifica.

berzerk seconda vittima

Secondo il medico legale, il cuore del diciottenne, già da tempo, non era in buone condizioni e la sessione intensa gli creò uno sforzo tale da provocargli  l’infarto.

L’ultima morte della nostra rassegna è avvenuta nel 2007 a Sacramento e la vittima, Jennifer Strange, morì a causa di un’intossicazione d’acqua mentre partecipava ad un contest dove veniva chiesto ai partecipanti di bere più acqua possibile senza andare in bagno.

jennifer strange

Che cosa centra tutto questo con i videogiochi?

Semplicemente il nome del contest era “Hold your Wee for a Wii” e il premio era appunto una Nintendo Wii.
Finito questo mi limito a raccomandarvi di fare regolarmente plin plin e di continuare a seguire Cronaca Ver… ops, volevo dire Nerd30.

Pasquale De Rose

[#NerdCuriosity] La cultura dei Defunti in Giappone

Sarà capitato a molti, soprattutto agli otaku, di prendere parte a diverse scene di anime e manga ambientate durante una particolare festività, caratterizzata da bancarelle, lanterne, fuochi d’artificio, rituali e altre usanze che richiamano un substrato nipponico più antico. Per chi non lo sapesse, questo tipo di manifestazione, che si tiene ogni prima metà di Agosto e della durata di quattro giorni, è chiamata Obon, la cui finalità è quella di celebrare i defunti.

Andiamo per gradi: la concezione di morte nel Paese del Sol Levante è molto spirituale, infatti essa non viene considerata come qualcosa di fisico, riguardante esclusivamente la dimensione terrena dell’uomo, ma più che altro la morte riguarda, per i giapponesi, il cuore, inteso come sentimento profondo della persona. Secondo il buddismo, quando si muore lo spirito della persona rimane nel luogo a lui caro per quarantanove giorni e, durante questo periodo, si recitano preghiere per incoraggiarlo ad andare in un altro luogo; per questo motivo le cerimonie rivolte ai defunti non sono mai malinconiche, ma vengono celebrate in casa della persona scomparsa con la presenza di parenti e amici, vengono offerti cibi e fiori affinché lo spirito sia sollecitato ad andare via. Il rituale funziona con difficoltà se i parenti sono velati di tristezza.

manifestazione per i defunti

Può succedere spesso durante i quarantanove giorni che, quando si imbandisce la tavola, si apparecchia anche per la persona defunta, posizionando una foto dove era solita sedersi e servendo il suo piatto preferito, come se fosse viva.
Dopo i quarantanove giorni, le anime attraversano un fiume, passando sull’altra sponda. Secondo un’antica credenza, il primo giorno dell’ottavo mese le porte degli Inferi si aprono e gli spiriti tornano per quindici giorni nel mondo dei vivi per visitare i propri familiari. Durante questo periodo tutto si ferma in Giappone, ci si ricongiunge con le proprie famiglie per festeggiare con gioia l’arrivo delle anime dall’aldilà. La festività, come precedentemente detto, è chiamata Obon e si svolge dal 13 al 16 Agosto.

Per dare il benvenuto alle anime, si celebra il ritorno dei defunti con i fuochi d’artificio e vengono posizionate luci e fiaccole che permettono loro di ritrovare la strada di casa per ricongiungersi ai propri cari; in preparazione di ciò, ci si appresta a ordinare e pulire le abitazioni, proprio come se si aspettasse un ospite. Dopodiché, la celebrazione entra nel vivo: secondo la leggenda, il monaco buddista Shaka in un giorno di agosto vide la propria madre defunta che soffriva a causa della fame e, per aiutarla, l’uomo le diede cibo e bevande. Per questo durante la celebrazione si mangia insieme offrendo pietanze anche allo spirito della persona scomparsa, per alleviare le sue sofferenze. L’Obon si conclude come è iniziato: vengono riaccese le fiaccole, le luci e le lanterne per mostrare ai propri cari defunti il percorso per tornare nel regno dell’aldilà e, nel contempo, sono preparate delle imbarcazioni con dentro delle offerte che le anime portano con esse durante il ritorno.

fuochi giappone
Come al solito, anche il culto dei defunti in Giappone è impregnato di tradizione e credenze. La visione orientale dei cari che non ci sono più è molto diversa da quella occidentale; nella religione giapponese si crede che i defunti siano dei protettori per la famiglia, a metà fra anime e divinità.
Tale visione è molto poetica e di grande consolazione e speranza.      

Paolo Gabriele De Luca

[#Anime] Le divinità della morte nell’animazione, gli Shinigami

In molti, ormai, conoscono il termine e il significato di shinigami grazie a Death Note, una delle opere più famose della cultura pop made in Giappone che è riuscita ad attirare anche spettatori poco pratici del mondo otaku. Nell’opera, infatti, è presente un dio della morte giapponese, Ryuk, particolarmente amato dal pubblico per il suo distaccato coinvolgimento che lo rende un puro osservatore delle vicende umane.
Per chi non lo sapesse, comunque, uno shinigami è la personificazione della morte nella mitologia giapponese, un po’ come la figura del mietitore di anime occidentale, solo che nella concezioni nipponica questi esseri sono degli dei e sono molteplici.
Nonostante Ryuk sia il più famoso, gli shinigami sono presenti in tantissimi anime e, soprattutto, in molteplici forme, a seconda dei gusti dell’autore e delle necessità dell’opera. Vediamone alcuni:

Death Note pullula di dei della morte, alcuni apparsi solo nel manga e altri ricordati per delle brevi comparse. Fondamentale ai fini della storia è Rem, entità che consegna il Death Note a Misa.

rem

– Altra opera contenente diversi shinigami è Black Butler, in cui ricordiamo:

    Grell Sutcliff, dio che colleziona anime dall’aspetto vagamente femmineo

grell

    William T. Spears, entità della sezione amministrativa che si occupa di controllare il lavoro degli altri.

william t spears

    Poi il misterioso Undertaker, identificato solo con il nome della propria professione, ovvero il becchino.

undertaker

– Come non citare due fra gli dei della morte più simpatici dell’animazione, presenti in Soul Eater:

    Shinigami-sama, personaggio bizzarro e buffo, nonché preside della Shibusen, scuola per maestri d’armi.

shinigami sama

    Death the Kid, figlio di Shinigami-sama e che ha una strana fissazione per la simmetria che lo rende particolarmente comico in svariate situazioni.

death the kid

– Il mondo di Bleach è stracolmo di tali mietitori e, nell’opera di Tite Kubo, questi hanno il compito di regolare il flusso delle anime fra il mondo dei vivi e quello dei morti, proteggendole dai divoratori di anime.

bleach

– Personaggio ricorrente in Yu degli Spettri è Botan, guida incaricata di condurre le anime nel mondo dei morti.

botan

– Anime incentrato interamente su uno shinigami è Shinigami no ballad, la cui protagonista, Momo, è un dio della morte che ha il compito di indirizzare le anime verso l’aldilà, ma a differenza degli altri suoi colleghi, lei cerca di alleviare la sofferenza sia delle persone sulla Terra, sia dei morti.

momo

– Altra opera concentrata completamente su tali entità è La Stirpe delle Tenebre”, anime che vede protagonisti Asato Tsuzuki e Hisoka Kurosaki diventati shinigami per cause sconosciute e che si troveranno a scoprire le vicende che hanno caratterizzato le loro vite passate.

la stirpe delle tenebre

– Continuando sulla linea degli dei della morte come protagonisti, Rinne è la storia di Rinne Rokudo, giovane shinigami che aiuta gli spiriti rimasti legati al mondo dei viventi nella reincarnazione.

rinne

Abbiamo visto come i giapponesi riescano a inserire nella loro cultura popolare delle figure appartenenti alla propria mitologia, riuscendo a presentarli variegati sotto tantissime vesti.

Paolo Gabriele De Luca

[#Anime] Le morti più tristi nell’animazione giapponese

Eccoci arrivati all’ottavo appuntamento con la nostra #NerdHorrorNight. Questa volta a fare da tema della serata sarà la morte e Nerd30 ha ben pensato di farvi scendere qualche lacrimone ricordando i personaggi degli anime il cui decesso ha fatto soffrire di più. Se non si amano gli spoiler, però, meglio fermarsi qua con la lettura.

– In un’avventura in cui nessuno aveva mai lasciato il mondo dei vivi, nemmeno un antagonista, i primi due personaggi passati a miglior vita in One Piece hanno veramente spezzato il cuore dei fans:

    – Portuguese D. Ace, fratello di Rufy, ormai portato in salvo dall’esecuzione a Marineford, viene ucciso dall’ammiraglio Akainu durante la fuga.

portuguese one piece

    – Sempre nella battaglia di Marineford, Edward Newgate, meglio conosciuto come il leggendario pirata Barbabianca, perde la vita combattendo, dopo innumerevoli attacchi dei nemici.

barbabianca

– Anime parallelo, ma completamente diverso per quanto riguarda la mole di morti, è Naruto, che ha saputo essere particolarmente straziante a seguito della scomparsa di alcuni personaggi principali:

    – Incredibilmente toccante è la fine del maestro Asuma, sconfitto dai terribili poteri di Hidan, membro dell’Organizzazione Alba.

asuma

    – Destabilizzante dal punto di vista psicologico per il povero spettatore è la morte del maestro Jiraiya per mano di Pain che, dopo una feroce battaglia, perde la vita in modo audace e coraggioso.

maestro jiraiya

    – Ritenuto fino alla fine un nemico, Itachi Uchiha muore nella lotta contro suo fratello Sasuke regalandogli un ultimo gesto d’affetto e smuovendo i sentimenti del pubblico.

itachi e sasuke

    – Un altro pezzo di cuore se n’è andato quasi alla fine della storia, quando sembrava che non avremmo più assistito a scene tanto forti: salvando Naruto e Hinata da un attacco nemico, Neji Hyuga sacrifica la propria vita.

neji

– Come non ricordare Death Note, nel quale scompaiono due dei personaggi più amati dell’intero mondo otaku. In realtà il pubblico, solitamente, si divide in due nel caso di quest’opera: chi ha sofferto e chi ha goduto per la morte di L e, allo stesso modo, chi ha sofferto e chi ha goduto alla morte di Light. In uno dei due casi, lo strazio non è stato leggero.

light

– Lo spettatore che ha visto Fullmetal Alchemist non può che farsi toccare nel profondo ricordando due scomparse in particolare:

    – Ucciso meschinamente dall’Homunculus Envy, ricordare la fine di Maes Hughes non fa bene al cuore e ai sentimenti.

maes huges

    – Forse anche peggiore è l’omicidio di una comparsa nell’episodio 4 della serie Brotherhood; l’alchimista Shou Tucker crea una chimera utilizzando la sua figlioletta, Nina, e Alexander, fidato cane della piccola. Straziante.

nina e alexander

– Sembrava una storia d’amore che poteva finire in maniera positiva quella fra Kōsei Arima e Kaori Miyazono in Shigatsu wa kimi no uso (Your Lie in April), ma Naoshi Arakawa, autore dell’opera, ha pensato bene di tenere lo spettatore col fiato sospeso fino all’ultimo e, alla fine, lasciar morire la giovane Kaori.

kaori

– Pietra miliare dell’animazione giapponese è “I Cavalieri dello Zodiaco”, opera dal carattere estremamente aulico e poetico, in cui soprattutto un tema profondo come quello della fine della vita viene trattato in maniera egregia:

    – Fortemente toccante è la morte di Camus (Aquarius) che dopo aver combattuto una difficilissima battaglia contro Hyoga (Cristal), riconosce il valore e le alte capacità dell’allievo attraverso un monologo incredibilmente toccante.

camus

    – Nella saga della guerra sacra, Shaka (Virgo) si troverà a combattere contro i suo amici cavalieri, ora seguaci di Ade, Saga (Arles), Shura (Capricorn) e Camus (Aquarius); alla fine del terribile scontro, il cavaliere della vergine rimarrà ucciso e il suo spirito si dileguerà dopo un monologo estremamente sentito sulla fine di tutte le cose. Lacrime come se piovesse.

shaka

– Personaggio, seppur marginale, la cui morte è stata particolarmente forte è il ghoul Ryouko Fueguchi di Tokyo Ghoul, che per salvare sua figlia si sacrifica in uno scontro contro la CCG.  

ryouko

– Probabilmente in molti sono rimasti turbati dell’efferatezza di “Kiseijuu – L’ospite Indesiderato”, in particolare per la morte di Nobuko, madre del giovane protagonista, avvenuta così velocemente e così freddamente da lasciare senza fiato.

nobuko

Forse è meglio concludere qui, ci siamo già commossi abbastanza ricordando tutti questi ultimi respiri. Ci vediamo sempre qua, fra due settimane, per la prossima horror night!

Paolo Gabriele De Luca

[#LeagueofLegends] Kindred, la caccia ha inizio

Probabilmente quando si parla di morte e League of Legends la mente non può che volare alle Isole Ombra o uno qualsiasi dei suoi campioni: terre popolate da non morti che cercano di espandere il proprio territorio disseminando morte e non morte.

Ma c’è un altro tipo di morte che spaventa da sempre i bambini di Valoran: Kindred “i cacciatori eterni”, le morti gemelle.

Rilasciato nell’Ottobre 2015 è stato il primo campione classificato come “tiratore” ad essere progettato per la giungla: grazie alla sua abilità di kiting, i debuff ai mostri, e le stack che guadagna ripulendo campi e uccidendo campioni, risulta essere uno dei pick più temuti (anche se con le ultime patch la Riot ci ha dato altro a cui pensare).

kindred

Le abilità in particolare sono:

Marchio dei cacciatori (P)= Kindred marchia un campione nemico come bersaglio, se partecipa all’uccisione del bersaglio ottiene una stack che fornisce un bonus ai danni sugli attacchi base e sui danni della sua Q;

Danza delle frecce (Q)= Kindred fa un balzo in una direzione e spara 3 frecce ai 3 nemici più adiacenti;

Frenesia del lupo (W)= il lupo inizia ad attaccare i nemici nell’area dando priorità ai nemici colpiti dall’agnella, inoltre penalizza la velocità d’attacco dei mostri in giungla;

Timore incombente (E)=  Kindred spara un colpo che rallenta il bersaglio e se riesce a tirargli 3 attacchi base negli istanti successivi infligge danni bonus;

Riposo dell’agnella (R)= Kindred crea una zona entro la quale sono TUTTI immuni alla morte per qualche secondo, dopodiché TUTTI ricevono una cura.

Come per ogni altro tiratore, il posizionamento è fondamentale, ma un uso sbagliato dell’abilità finale può trasformare un buon fight in una sconfitta.

Da buon Tiratore, consigliamo per le maestrie il ramo della ferocia con maestria chiave “Frenesia del duello”, in quanto “sete di sangue del signore della guerra” non funziona con i mostri neutrali e “tocco della morte bruciante” non dovrebbe essere nemmeno considerata per un ADC che si basa molto sugli attacchi base.

ferocia lol

Per le rune:

1
-9 Marchi della penetrazione armatura

2
-9 Sigilli dell’armatura
3
-9 Glifi della velocità d’attacco
4
-3 Quintessenze della velocità d’attacco

 

Nonostante infligga tanti danni, come ogni altro tiratore Kindred è molto fragile, per cui lasciate che sia il vostro team ad occuparsi di ingaggiare i combattimenti, voi “limitatevi” a cacciare i campioni nemici in modo da ottenere il maggior numero di stack per poi far scomparire gli avversari sotto i colpi delle vostre frecce.

Kindred non ha una fazione d’appartenenza in quanto è considerato una creatura fiabesca, leggendaria, che in teoria dovrebbe esistere solo nei racconti, e da background odia le creature delle Isole Ombra, perché negare la morte è una cosa immonda, ma prima o poi la morte definitiva arriva per tutti, o come piace dire a noi di Nerd30: MORIREMO TUTTI!

Giulio Ciambrone

 

“Il mio Vizio”, Online il nuovo video di Eman

E’ il brano “Il mio vizio” il terzo singolo estratto dall’album Amen, che Eman ha lanciato per l’estate 2016. Ad accompagnarlo il video scritto e diretto da Mauro Lamanna che per l’occasione ha voluto davanti la sua cinepresa l’attore Cristiano Caccamo e Soleil Sorgè, prodotto da Divina Mania. Il video è stato girato nel capoluogo di regione proprio a dimostrazione dell’amore che il cantante ha per la sua Calabria. Le riprese sono state effettuate nei giorni scorsi e hanno coinvolto simboli della città di Catanzaro come il Cavatore, gli interni, invece, sono stati girati nelle stanze di Palazzo De Nobili sede dell’amministrazione comunale che sono state riallestite per l’occasione dai ragazzi dell’Accademia di Belle Arti.

Il brano del video, già lanciato in radio da Sony Italia, sarà colonna sonora per l’estate italiana.

Eman apre le porte ad un cantautorato moderno dove reggae, cantautorato classico, dark, elettro-pop e ritmi incontrano l’attenzione profonda per i testi. Eman tocca diverse fasce di età e senza un genere di appartenenza ammalia diverse tipi di culture: dall’underground agli ascoltatori di pop ben fatto, dagli appartenenti alla cultura reggae a quelli affascinati dal dubstep, dagli amanti del cantautorato più classico alle nuove generazioni che cercano qualsiasi forma di musica possa raccontare il loro tempo.

Si ringraziano: il Comune di Catanzaro nella persona del sindaco Sergio Abramo che si è reso disponibile concedendo gli spazi della casa comunale e Vincenzina Sica, Sergio Dragone, Salvatore Aloi, Ferrovie della Calabria, Indipendent State of Coffee, ditta Procopi Carlo, Associazione “Terra di Mezzo” e gli attori Piero Procopio, Romina Mazza, Antonio Angeletti, Salvatore Conforto, Azzurra Conforto, Kevin Di Sole, Luigi Talarico, Emanuela Calabretta, Vincenzo Pugliese.

[#Games] Nintendo Classic Mini NES: un salto negli anni ’80

Notizia annunciata da mamma Nintendo nel pomeriggio di ieri: giorno 11 Novembre arriverà nei negozi il Nintendo Classic Mini NES, riproduzione del famosissimo Nes che ha reso felice un’intera generazione di videogiocatori e non solo. Una novità che può portare solo gioia agli ormai grandi bambini degli anni ottanta.
La console avrà un costo di 59.99 euro, ancora non confermato, e nella confezione sarà compreso un cavo HDMI per collegarla ai televisori ad alta definizione, un cavo USB per alimentarla e un Nes Controller. Sarà possibile giocare con un amico acquistando un altro joypad al prezzo di 9.99 euro, ma non necessariamente visto che è possibile utilizzare un controller tradizionale o un controller tradizionale Pro per Wii; inoltre, se si vuole avere un’esperienza di gioco vintage, ma restando nell’ambito della nuova generazione, si può collegare il joystick del nuovo Nes alla propria Wii o Wii U per giocare a titoli NES per virtual consoles.
Ricordi quando iniziavi una partita al primo e leggendario Super Mario Bros e se volevi finirlo dovevi giocare un giornata intera? Bene, nel 2016 questo problema non si presenterà più, infatti il giocatore avrà a disposizione vari slot di salvataggio per ricominciare successivamente la propria partita da dove era stata interrotta.
Una volta acquistato il Nintendo Classic Mini NES, avremo a disposizione trenta giochi preinstallati fra quelli che hanno fatto divertire di più il pubblico. Di seguito l’intera lista:

  • Balloon Fightmario bros
  • Bubble Bobble
  • Castlevania
  • Castlevania II: Simon’s Quest
  • Donkey Kong
  • Donkey Kong Jr
  • Double Dragon II: The Revenge
  • Dr. Mario
  • Excitebike
  • Final Fantasy
  • Galaga
  • Ghost’s N Goblin
  • Gradius
  • Ice Climber
  • Kid Icarus
  • Kirby’s Adventure
  • Mario Bros
  • Megaman 2
  • Metroid
  • Ninja Gaiden
  • Pac-Man
  • Punch-Out!! Featuring Mr. Dream
  • StarTropics
  • Super C
  • Super Mario Bros
  • Super Mario Bros 2
  • Super Mario Bros 3
  • Tecmo Bowl
  • The Legend of Zelda
  • Zelda II: The Adventure of Link

Un’ottima occasione, quindi, per fare un salto nel mondo videoludico degli anni ottanta, sia per chi vuole rivivere quel periodo con un po’ di nostalgia, sia per chi vuole conoscere i grandi titoli di una volta.

                                                                                       Paolo Gabriele De Luca

Samuele Proto e “Un’impronta sul cemento”

CORIGLIANO CALABRO (CS) – E’ online il videoclip del primo singolo del cantautore di Corigliano Calabro Samuele Proto, da venerdì 15 luglio in rotazione radiofonica.

Il brano, dal titolo Un’impronta sul cemento, segna l’esordio del giovanissimo musicista e cantautore che firma il suo primo singolo e parla della continua ricerca per una ragazza che però, nonostante un crescendo emotivo, non percepisce il metaforico ripetersi del suo nome. «A livello musicale la canzone scava nelle mie più profonde influenze blues e pop,– racconta Samuele Proto, classe 1997,  – creando così un mix tra reggae, ballata country, melodia pop e fraseggio blues. Il tutto in un’atmosfera di leggerezza, molto estiva». 

Il videoclip  vanta la presenza della giovane e conosciutissima  youtuber Marina Banfi ed in pochissime ore ha raggiunto 33000 visualizzazioni.

 

 

[#CinemaNerd] Ralph Spaccatutto torna sul grande schermo

Lo scorso 1° Luglio la Walt Disney Animation ha annunciato, attraverso una live su Facebook, di essere al lavoro per un sequel di Ralph Spaccatutto, film d’animazione del 2012 e 52° classico Disney. Il lungometraggio verrà rilasciato ufficialmente nelle sale a partire dal 9 Marzo 2018. Si attendono ancora notizie per quanto riguarda la programmazione italiana nei cinema.
Secondo le prime informazioni, a prestare la voce al protagonista sarà ancora John C. Reilly, il quale ha confermato che il lavoro per il sequel è iniziato lo scorso anno. Inoltre sono stato rivelato un importante dettaglio della trama: dopo aver lasciato gli arcade, Ralph inizierà a distruggere Internet.
A dirigere il film sarà nuovamente Rich Moore affiancato da Phil Johnston, che si era già occupato della sceneggiatura del primo film insieme a Jennifer Lee, regista di Frozen – Il Regno di Ghiaccio.

Non sempre il pubblico vede di buon occhio il sequel di un bel film, ma in questo caso staremo a vedere, dopotutto con la presenza del primo cast tecnico, i fans possono davvero sperare in bene.

                                                                                                           Paolo Gabriele De Luca

La Camera di Commercio di Cosenza premia i migliori oli con L’Oro dei Bruzi

COSENZA – La Camera di Commercio di Cosenza, nel corso della campagna olearia 2015/2016, pubblica la Selezione 2016 degli Oli Extravergini e la presenta insieme alla creazione di un sito internet associato a quello dell’Ente camerale in un’iniziativa dedicata che vuole esaltare la capacità produttiva di 34 aziende della provincia cosentina, selezionate dal laboratorio Calab.
La Guida sarà illustrata dal presidente dell’Ente, Klaus Algieri, il prossimo venerdì 15 luglio, alle ore 11.00, presso la Sala Petraglia della Camera di Commercio di Cosenza.
Inoltre, nella stessa occasione, dopo essere stati analizzati sia sotto l’aspetto chimico che sensoriale, verrà attribuito a nove imprenditori del settore olivicolo il premio denominato L’Oro dei Bruzi, giunto alla sua terza edizione, riguardante i migliori extravergini inseriti nella Selezione 2016 e appartenenti alle categorie del fruttato leggero, fruttato medio e fruttato intenso.
Come affermato dal presidente Klaus Algieri, «la Selezione 2016 degli oli extravergini della Camera di Cosenza è una guida dettagliata delle gocce di saggezza di un territorio che esprime un prodotto di alta qualità in continua evoluzione».
Con questa Guida, la Camera non vuole solo certificare le caratteristiche degli oli extravergini della provincia cosentina, ma sostenere economicamente questa eccellenza del territorio, valorizzando e promuovendo su tutti i mercati le particolarità di questo singolare prodotto