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[#MOBA] Aurelion Sol, tutti i taunt in un unico video

Il flusso di haters che si è andato a creare prima dell’uscita di Aurelion Sol si sta lentamente diradando. Potremmo dire che tutti i giocatori legati al mitologico Ao Shin probabilmente sono sulla buona strada per ricredersi sulla portata del nuovo campione! Oppure semplicemente si sono messi l’anima in pace.

Intanto, mentre la community si batte con i sondaggi per capire se sarà o meno un campione broken, la Riot ha pubblicato i video con la voce e le interazioni di Aurelion.
Noi di Nerd30 abbiamo scovato il video migliore e ve lo proponiamo, per venire a conoscenza di tutti gli insulti e a chi sono dedicati.

Intanto ecco la lista delle interazioni speciali:

  • Ahri
  • Garen
  • Amumu
  • Azir x2
  • Annie
  • Bard x2
  • Caithlin
  • Diana x2
  • Ekko
  • Fiddlestick
  • Gnar
  • Graves
  • Illaoi
  • Jhin
  • Jinx
  • Leona x2
  • Lux
  • Malphite
  • Miss Fortune
  • Nasus x2
  • Phanteon
  • Rammus
  • Renekton
  • Ryze x3
  • Shyvana x4
  • Soraka
  • Tham Kench
  • Taric
  • Trindamere
  • vi x2
  • Vladimir
  • zac
  • Zilean

Ed ecco il video sopracitato… Buona visione!

Daniele Ferullo

[#NerdMovies] Il Nuovo Esaltante Trailer di Suicide Squad

Finalmente online il nuovo trailer internazionale di Suicide Squad, con uscita nei cinema prevista per il prossimo 5 agosto per la regia di David Ayer.

Un cast esclusivo, che vedrà la performance tanto attesa di Jared Leto nei panni di Joker, Will Smith sarà Deadshot, la bellissima Harley Quinn interpretata da Margot Robbie, Ben Affleck indosserà la maschera di BatmanJai Courtney sarà Boomerang e Cara Delevingne coprirà il ruolo dell’incantatrice.

Un trailer fantastico, che non svela nulla ma incuriosisce e porta l’hype alle stelle. In sottofondo Bohemian Rhapsody dei Queen a rendere tutto più esaltante.

Miriam Caruso

 

“Il Teatro degli Orrori” lascia la sua impronta Rock al TAU

RENDE (CS) – L’onda rock de Il Teatro degli Orrori ha investito, mercoledì sera, anche il TAU dell’Università della Calabria, in un live che difficilmente potrà essere dimenticato.

Il concerto, una produzione Mk Live & Be-Alternative Eventi in collaborazione con CAMS – Centro Arti Musica e Spettacolo, ha accolto un nutrito pubblico di fan, accorsi anche da fuori Cosenza pur di non perdersi l’evento. Il concerto è un puro concentrato di rock e poesia, con la voce che domina la musica nei testi e nella forza espressiva di Pierpaolo Capovilla.

La musica che si immerge nello spettacolo, il gioco di luci che risalta la performance del batterista Francesco Valente pierpaolo capovillae le chitarre portate al limite da Marcello BatelliGionata Mirai, il basso di Giulio Ragno Favero e, infine, le tastiere di Kole Laca, tutti elementi che non passano inosservati agli spettatori attenti. Un frenetico calcare la scena di Capovilla, che enfatizza il rock di questo ultimo disco omonimo de Il Teatro degli Orrori, è seguito in coro da un pubblico entusiasta che lotta contro la ristrettezza delle poltroncine rosse del teatro.

I suoni ricercati e le scelte degli arrangiamenti sono gli elementi che completano il quadro per ottenere un concerto di qualità. La paura, Padre Nostro, E’ colpa mia sono solo alcuni dei brani proposti durante le due ore di esibizione che ha tenuto tutti con occhi e orecchie incollati sul palco.
Poi un momento di respiro, la musica si fa sottofondo delle parole di Capovilla che ci ricorda della Campagna per l’abolizione della contenzione meccanica, fortemente appoggiata dalla band e promossa dal Forum Salute Mentale. Parte così un brano ispirato al gruppo americano Slint, su cui si rincorrono le parole che rievocano la vicenda di un uomo costretto in un TSO, drogato con psicofarmaci e legato ad un letto di ospedale.

Attendiamo ora l’ultimo evento in programma per giovedì 7 aprile al TAU, che avrà come ospiti la band “i Cani” .

Miriam Caruso

Sugoi Award 2016, tra i Vincitori One Punch Man e Your Lie in April

Lo scorso 22 marzo sono stati, finalmente, annunciati i vincitori del Sugoi Japan Award 2016, il più importante premio alle migliori opere della cultura pop giapponese. L’evento è stato organizzato in collaborazione con il quotidiano Yomiuri Shinbum e col patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria e delle associazioni degli editor di manga e dell’animazione giapponese. Non per nulla è il più grande riconoscimento che si possa ricevere!
Il Sugoi Japan Award permette la votazione di quattro categorie, composte da anime, manga, light novel e romanzi. Procedendo rispettivamente in quest’ordine, ecco i vincitori per ogni categoria:

  • Per la categoria Anime ha trionfato “Your Lie in April” (Shigatsu Wa Kimi No Uso), tratto dall’opera omonima di Naoshi Arakawa. In nomination erano presenti prodotti di alto livello, come “Psycho-Pass”, “Fate/stay night: Unlimited Blade Works”, “Knights of Sidonia” e “My Teen Romantic Comedy SNAFU TOO!”.

your lie in april

  • Per la categoria Manga ha ottenuto il primato “One Punch Man”, di ONE e Yūsuke Murata. Nonostante ci fossero avversari durissimi, anche per lo stesso Saitama, l’eroe per hobby non poteva che occupare il primo posto contro: “Tokyo Ghoul”, “My Hero Academia”, e “Boku Dake Ga Inai Machi” (Erased), ad esempio.

one punch

  • Per la categoria Light Novel ha raggiunto la vetta “DanMachi” di Fujino Ōmori e Suzuhito Yasuda, scavalcando titoli come “Sword Art Online GUN GALE ONLINE”, “Durarara!!SH” e “Saenai Heroine no Sodate-kata”.

dan machi

  • E per ultimo, ma non per importanza, nella categoria Romanzi si è fatto largo fra tutti gli altri candidati “The Empire of Corpses” di Satoshi Ito. Fra gli altri in gara possiamo ricordare “The Murder of Alice”, “Beatless” e “Koujin”.

the empire of corpses

Sulla pagina ufficiale del Sugoi Japan Award sono disponibili tutte le nomination. E tu, chi avresti voluto far vincere?

                                                                                               Paolo Gabriele De Luca

In uscita “Mirrors”, terzo lavoro in studio realizzato dalla band calabrese Le Hibou

Dopo anni passati a sperimentare soluzioni strumentali al limite dei confini armonici, la band calabrese Le Hibou si presenta con un nuovo prodotto più conciso e diretto. Il 29 Marzo esce “Mirrors” il terzo lavoro in studio, dal sound intenso e con le composizioni ispirate che danno al progetto un tono più maturo e internazionale. Gli arrangiamenti frizzanti e la dichiarata intenzione di mantenere intatta l’ispirazione creativa rendono il progetto molto fluido e allo stesso tempo intimo e delicato. I contenuti e i testi sono molto autobiografici e rappresentano una riflessione profonda su alcuni temi come “la ricerca di sé stessi”, “la paura di affrontare i cambiamenti”, “il non sentirsi adeguati“ e “il particolare rapporto con alcuni pensieri ed emozioni”. Da qui il titolo MIRRORS … “specchi che riflettono particolari sfaccettature della realtà in base alla loro inclinazione!!”

L’Ep uscirà per Rocchenrolla Label sotto la produzione artistica di Saso, registrato presso il Black Horse Music Studio di Catanzaro da Francesco Merante e Giorgio Condello, missaggio a cura di Giorgio Condello, mastering effettuato da Gianni Vallino del Karibu di Torino.

[#Anime] Kabaneri of the Iron Fortress, in primavera si risvegliano gli zombie

Qualche mese fa si è diffusa la notizia che in primavera debutterà un nuovo anime dalle tinte steampunk e survival action, due caratteristiche che già lasciano presupporre che sarà un prodotto di buon livello, soprattutto per gli amanti del genere. Sto parlando di “Kabaneri of the Iron Fortress”. Non sono molte le informazioni a riguardo, ma risultano abbastanza da permetterci di capire che la primavera sarà ancora più bella con un titolo così importante, quindi accendi la tua curiosità e continua a leggere! 

Kabaneri of the iron 1La storia si svolge nella Nazione di Hinomoto in cui gli umani sono costretti a vivere in fortezze, chiamate stazioni, per rifugiarsi dai pericolosi Kabane, mostri somiglianti a zombi e con il cuore d’acciaio. E’ possibile spostarsi da una stazione all’altra solo tramite locomotive armate. Il protagonista è il giovane Ikoma, fabbro specializzato nella costruzione di armi e motori a vapore che, insieme al suo amico Takumi, ha sviluppato un’arma che vuole utilizzare per eliminare i Kabane.

Riuscirà il ragazzo a penetrare il guscio degli scettici?

Lo so, per chi lo ha visto la memoria andrà verso “L’attacco dei giganti” ed effettivamente lo ricorda, ma, per poter dare un giudizio in questo senso, è necessario seguire lo sviluppo della trama. Ciò che fa pensare positivamente è che l’anime è prodotto da Wit Studio, che si è già occupato de “L’attacco dei giganti”, appunto, e “Owari no Seraph”. La regia è affidata a Tetsurō Araki direttore di “Death Note” e “L’attacco dei giganti”, di nuovo; alla cura del soggetto Ichirô Ôkôchi, sceneggiatore di “Guilty Crown” e “Eureka Seven”. A completare lo staff Hiroyuki Sawano compositore conosciuto per colonne sonore di molti anime, tra cui “Kill la Kill” e… “L’attacco dei giganti”, ancora.

Kabaneri of the iron 2Ok, sembra che la squadra di “Shingeki no Kyojin” si sia riunita per pensare ad altro invece che alla seconda, attesissima, serie della trasposizione del manga di Hajime Isayama. Wit Studio ha preso sicuramente “qualche” spunto dal suo prodotto più famoso, e, già guardando il trailer, “Kabaneri of the Iron Fortress” sembra promettere molto bene anche dal punto di vista grafico. Lo staff ci regalerà sicuramente un’opera capace di stupire. Staremo a vedere!
L’anime partirà l’8 aprile 2016 e andrà in onda su NoitaminA, di Fuji TV. Il prodotto verrà distribuita in tutto il mondo da Amazon Video, servizio per i clienti Prime non ancora disponibile in tutte le Nazioni, Italia compresa.
Sarà un primavera piena di “impegni”.

Paolo Gabriele De Luca

[#SpecialeCosenzaComics] Intervista a Patrizio Cestiè

Il panorama Nerd calabrese è in subbuglio, finalmente mancano pochissimi giorni al tanto atteso Cosenza Comics. Il lavoro dell’organizzazione, in continuo fermento nel dietro le quinte della fiera del fumetto, porta alla luce anche talenti da non sottovalutare. Abbiamo fatto una bella chiacchierata con Patrizio Cestiè, le mani che hanno disegnato la locandina dell’evento di quest’anno, scoprendo un mondo interessante e da tenere d’occhio.

Chi è Patrizio Cestiè?locandina Patrizio Cestiè

Bella domanda! Beh, sono un ragazzo semplice a cui piace guardare serie tv, giocare ai videogames, andare al cinema, farsi i tatuaggi (ne ho dieci), uscire con gli amici. Amo le cose semplici, della serie, preferisco un sabato sera a casa con gli amici, snack e videogames, piuttosto che una serata in discoteca. Un tipo festaiolo insomma!! Sono diplomato al Liceo Artistico e ho l’attestato professionale di tatuatore della Fashion Look Academy. Amo disegnare ed è questo quello che per me conta più di tutto, riuscire a rendere questa mia passione un lavoro, sogno che coltivo da quando ero piccolo.

Come ti sei avvicinato al mondo dei fumetti?

Come già detto amo disegnare. Il mio primo approccio col mondo dei fumetti è stato da bambino con l’intramontabile Dragon Ball e anche con Topolino. Ma è stato il manga di Hakira Toriyama ad alimentare la mia voglia di disegnare. Passavo interi pomeriggi a riprodurre ogni vignetta, ogni scena, ogni espressione di quei personaggi che amavo e che ancora oggi amo alla follia; da lì in poi è stato tutto un susseguirsi di nuove scoperte nell’ambito del fumetto, principalmente con i manga, poi più avanti il mio campo si è ampliato anche ad altri settori, come quello americano fino ad arrivare al mercato francese.

Come nasce la tua passione per il disegno?

La passione per il disegno è cresciuta nel momento in cui ho conosciuto i manga e i fumetti, ma anche guardando i cartoni animati. Mi veniva voglia di ricreare i miei personaggi preferiti, con una sola differenza rispetto ad ora: fino alle medie disegnavo veramente male, ma questo non mi ha mai fermato. Da piccolo, come ora a 27 anni, avevo una fervida immaginazione, mi piaceva raccontare quello che sognavo la notte tramite i disegni, poi una volta conosciuto Dragon Ball, la passione è definitivamente esplosa.

locandina Patrizio Cestiè1

Sappiamo che hai frequentato la scuola internazionale di Comics di Roma, quanto ha influito sul tuo modo di disegnare?

La Scuola Comics ha influito parecchio sul mio stile di disegno e ha ampliato la mia conoscenza del mondo fumettistico in generale. Avendo avuto professori provenienti da diversi mercati lavorativi, da David Messina per il fumetto Americano, Fabio Mantovani per il francese e Mario Rossi per il mercato italiano, mi sono confrontato con i diversi stili di disegno ed impaginazione. Grazie al confronto con i miei compagni di classe ho posto le basi per trovare un mio stile personale di disegno, quindi direi di si, la Scuola Comics è stata una parte importante della mia formazione.

La locandina del Cosenza Comics 2016 è stata disegnata dalla tua mano e colorata da Sante Mazzei, quest’ultimo facente parte del nuovo progetto Sìon. E’ stato difficile rappresentare la nuova mascotte, Alariko, che affiancherà il già apprezzato lupo Kepler? Com’è stato lavorare in coppia con Mazzei?

Realizzare la locandina di questa seconda edizione del Cosenza Comics è stato per me un onore. Quando Sante mi ha contattato per propormi il lavoro, ho risposto subito di sì e la mia mente ha iniziato immediatamente ad elaborare idee per locandine epiche. Nel momento in cui mi ha detto di realizzare anche una seconda mascotte, lì il mio fomento è salito a livelli di guardia ahahaha. Realizzare Alariko è stato bellissimo e divertente, anche abbastanza facile: sapevo già che doveva essere un Lupo, animale che adoro, e una volta esaminate le reference mandatemi da Sante, la mano è andata da sola. Quando c’è unità d’intenti e di vedute, il lavoro diventa molto più fluido e semplice.

locandina Patrizio Cestiè2

Nella rappresentazione i due lupi si scontrano per rievocare il tema del Versus, a cui è dedicata la fiera di quest’anno. Ci racconti il dietro le quinte della creazione dell’ambientazione?

Allora, prima dell’idea definitiva ce ne sono state altre diecimila che mi sono balenate in mente. C’erano parecchie fonti da cui attingere, dai videogiochi picchiaduro a Dragon Ball, per arrivare fino a film come Alien vs Predator o Star Wars, che proprio in quel periodo stava per essere proiettato nelle sale. Optai di ambientare lo scontro nel mondo di Street Fighter, ma poi ho pensato “per un Versus cosa c’è di meglio di due super lupi con tanto di poteri?Così ho deciso, prendendo ispirazione dal videogioco Injustice Gods Among US e dal fumetto Americano di marca Marvel /DC, di rappresentare i due lupi nelle vesti di SUPER LUPI, con tanto di poteri a contrasto, ghiaccio e fuoco. Più versus di cosi! Completano il tutto tante esplosioni sullo sfondo, che fanno sempre effetto.

locandina Cosenza ComicsAbbiamo notato una forte propensione nel ricreare nelle tue tavole le figure di animali antropomorfi. Che tipo di studio hai affrontato per rendere i tuoi personaggi così credibili?

La ragione per la quale mi piace realizzare animali antropomorfi è dovuta in gran parte al mio amore per gli animali. La mia fonte primaria d’ispirazione è senza dubbio il lavoro di Juanjo Guardnido con il suo Blacksad, uno dei miei albi preferiti, per passare poi ad Oscar Martin e Joel Jurion con il fumetto Klaw. Sono stati d’ispirazione anche i tanti film Disney e Dreamworks come Kung Fu Panda e così via. Rendere espressivo il muso di un animale è  molto difficile ma, allo stesso tempo, anche divertente ed ovviamente dietro tutto questo c’è uno studio approfondito dell’anatomia, sia facciale che fisica, dell’animale, che poi io adatto al mio stile.

Come consideri la scena fumettistica italiana?

Ci sono molti artisti italiani bravi in giro su internet, dei veri e propri talenti, ma si tende sempre a snobbare questo lavoro, perché è di questo che si tratta. Se solo qui in Italia facessimo un salto di qualità, considerando gli artisti come veri lavoratori, e non solo come gente che disegna per hobby, avremmo molti meno ragazzi costretti ad emigrare all’estero pur di avere una possibilità concreta in questo campo. In America, cosi come in Francia, gli artisti italiani sono tenuti molto in considerazione e parecchi lavorano per case editrici di primo livello. Perché non farlo anche qua? Perché non dare spazio al talento, a chi se lo merita veramente, evitando di lasciarlo a se stesso sull’unica vetrina possibile, cioè internet? A mio avviso, sarebbe tutto molto più interessante e gratificante per il nostro paese.

Cosa ti aspetti dalla nuova edizione del Cosenza Comics 2016?

Mi aspetto molto! Lo scorso anno è stato un grande successo,con tanta affluenza di pubblico, grazie anche all’ottima organizzazione. Mi sono meravigliato per la partecipazione di pubblico e soprattutto ho avuto modo di divertirmi molto, elemento fondamentale per una fiera del fumetto. Quindi mi aspetto un successo ancora più grande quest’anno e sono sicuro che sarà cosi! Perciò venite in tanti e non ve ne pentirete. Ci vediamo lì!

Miriam Caruso

[Anime] Il ritorno di Hunter X Hunter

Essere lettori di Hunter x Hunter non è affatto semplice. Da un lato abbiamo un’opera veramente incredibile sul piano narrativo (Togashi è uno dei migliori scrittori tra i mangaka in circolazione) e con alcuni dei migliori combattimenti della storia dello shonen, dall’altro abbiamo un autore, Yoshihiro Togashi (già noto per “Yu degli spettri” e “Level E”), che interrompe il suo manga per periodi lunghissimi, provocando lo sdegno dei lettori che tanto amano la saga. Ultimamente, grazie anche allo splendido nuovo anime dello studio Madhouse, il numero di fan dell’opera è aumentato in maniera esponenziale.hunter x hunter 1

Nel lettore di Hunter x Hunter convivono da sempre due sensazioni. La prima è la paura di veder lasciato incompleto uno dei suoi manga preferiti. La seconda è la consapevolezza delle potenzialità dell’opera, che se avesse avuto maggiore continuità probabilmente avrebbe superato il successo di mostri sacri come One Piece e Naruto.

Il problema della seconda sensazione è che probabilmente la qualità ne avrebbe risentito. Il motivo è molto semplice: Togashi tiene alla sua opera e vuole portarla avanti a modo suo. Lo stress accumulato durante la serializzazione di Yu degli spettri (in cui Togashi non si è mai fermato) lo portarono oltre che ad un finale affrettato e criticato da molti, anche alla consapevolezza di aver bisogno di tempo e spazio sia per non risentirne fisicamente e mentalmente, ma anche per accumulare idee per il suo manga (in rete si trova una lettera aperta dello stesso autore scritta al termine della pubblicazione di Yu degli spettri). La conferma di ciò la si può trovare in Hunter x Hunter, con l’invenzione del nen (forse il potere più completo mai creato per un battle shonen, insieme allo Stand de Le bizzarre avventure di Jojo), con la creazione del gioco di carte di Greed Island (pensateci, ha inventato un gioco di carte) e con l’incredibile lavoro di catalogazione delle specie animali per la creazione delle Formichimere. Tutte invenzioni che non sarebbero state possibili con una costante pubblicazione settimanale. Eppure, nonostante gli anni di pausa, al suo ritorno Hunter x Hunter non si smentisce, confermandosi come uno dei manga più venduti ed apprezzati.

Anche se si arrabbia, un fan di Hunter x Hunter vorrà sempre sapere come va avanti la storia di Gon e dei suoi amici.

Hunter x Hunter riprenderà la sua pubblicazione sul numero 20 di Shonen Jump, che uscirà il 18 Aprile in Giappone con cover a colori. Al momento sono stati pubblicati 349 capitoli raccolti in 32 tankobon, pubblicati in Italia da Planet Manga. Dal manga sono stati realizzati 2 adattamenti animati, il primo realizzato da Nippon Animation, che copre fino alla saga di Greed Island (con l’aggiunta di alcuni filler), per un totale di 92 episodi. Il secondo realizzato dallo studio Madhouse, più fedele al manga e con delle animazioni migliori, che copre fino alla saga delle Elezioni, per un totale di 148 episodi.

Antonio Vaccaro

[#LeagueofLegends] Guida per il Ruolo: ADC – Attack Damage Carry

L’ADC, acronimo di Attack Damage Carry, è solitamente un campione a distanza il cui scopo è dare sostegno alla squadra fornendo notevoli quantità di danni in teamfight, portando così al controllo degli obiettivi.

A differenza degli altri ruoli, l’adc dipende molto dall’oro poiché gli oggetti che forniscono danno sono tra i più costosi, per cui chi ha voglia di padroneggiare questo ruolo deve far pratica con il last hitting.

Un buon adc si differenzia da un pessimo adc dalla sua abilità di posizionamento: gli adc sono tra i campioni più fragili, può capitare a tutti di perdere la fase di laning e di rimanere quindi indietro con l’equipaggiamento, ma se non si riesce a far danno perché ci si posiziona male e quindi si muore per primi si diventa totalmente inutili, anzi si favorisce il team nemico, per cui lasciate ai tank il compito di fare da prima linea e fidatevi dei vostri supporter (se un buon Thresh vi suggerisce di prendere la lanterna, non usate flash).

Vediamo ora per quanto riguarda maestrie e rune capaci di ottimizzare al massimo questa classe di campioni.

Dimenticatevi del ramo di Risolutezza, per spaccare torri e campioni questo non ci è di grande aiuto.

Consigliamo vivamente il ramo della Ferocia che fornisce velocità d’attacco, danno/ruba vita e penetrazione armatura, oro colato insomma. Per quanto riguarda la maestria chiave, dipende molto dal tiratore che avete intenzione di giocare, ad esempio se volete giocare tiratori a danno sostenuto come Vayne, Tristana o Kog’Maw “frenesia del duello” fa al vostro caso, se giocate tiratori che basano parecchio del proprio danno su abilità, come Corki o Urgot “tocco della morte bruciante” risulterà la scelta migliore, mentre “sete di sangue del signore della guerra” è utile nel caso vogliate giocare una fase di laning il più sicura possibile.

Qualcuno potrebbe preferire il ramo d’Astuzia per la “sentenza del signore del tuono” , son gusti, ma è da preferire su assassini.

marchio
*Marchi danno fisico;

 

sigillo
*Sigilli armatura;

 

glifo
*Glifi resistenza magica;

 

quintessenza
*Quintessenze velocità d’attacco.

 

Ricapitolando ecco i consigli essenziali: farmare il più possibile, stare nelle retrovie durante i combattimenti, trovare il giusto feeling con il proprio support.

Crittate il più possibile e, per citare l’annunciatore nel tutorial, “stay behind your minions”.

Giulio Ciambrone