Archivi categoria: Serie A

Crotone, Nicola: «C’è rammarico ma anche tanta soddisfazione»

FIRENZE – «Avevamo fatto la bocca alla vittoria, c’è rammarico ma allo stesso tempo soddisfazione per una prova comunque importante, che ha dimostrato come la mia squadra non abbiamo voglia di mollare e fare di tutto per onorare al meglio il resto del campionato e provare a salvarci. Dispiace per una disattenzione nel finale di partita perché a mio avviso per il carattere messo in campo meritavamo la vittoria». Così il tecnico del Crotone, Davide Nicola, al termine della sfida di campionato fra Fiorentina e Crotone andata in scena a Firenze. «Ci voleva una prova di maturità per fare una grande partita, peccato soprattutto per alcune sbavature e non aver sfruttato alcune chance nelle ripartenze – ha aggiunto Nicola – Il campo? Non credo che ci abbiamo favorito, certo, avevamo voglia di giocare dopo la prima sospensione e abbiamo fatto di tutto per continuare la gara. Comunque alla fine è stato giusto finire la gara, e sono contento per Falcinelli, mi auguro che questo gol lo aiuti mentalmente, ed aiuti tutta la squadra a sbloccarsi mentalmente per il resto del campionato».

Crotone, sfuma nel finale il successo in casa della Fiorentina

FIORENTINA-CROTONE 1-1

FIORENTINA (3-4-2-1): Tatarusanu 4; Salcedo 5, Gonzalo Rodriguez 5, Astori 6; Tello 5, Vecino 5.5, Badelj 4.5, Maxi Olivera 5 (1′ st Kalinic 5.5); Ilicic 5.5, Bernardeschi 5 (34′ st Chiesa sv); Babacar 5 (41′ st Zarate sv). In panchina: Dragowski, Lezzerini, Tomovic, De Maio, Milic, Diks, Borja Valero, Cristoforo, Carlos Sanchez, Hagi. Allenatore: Paulo Sousa 5

CROTONE (4-3-3): Cordaz 7.5; Rosi 6.5, Ceccherini 6.5, Ferrari 6.5, Mesbah 6; Rohden 6.5, Capezzi 6.5, Barberis 6; Stoian 6.5 (27′ st Palladino 6), Falcinelli 6.5 (38′ st Claiton sv), Trotta 6 (42′ st Simy sv). In panchina: Festa, Cojocaru, Dussenne, Sampirisi, Salzano, Crisetig, Fazzi, Martella, Tonev. Allenatore: Nicola 6.5

ARBITRO: Gavillucci di Latina

MARCATORI: 24′ pt Falcinelli (C), 40’st Astorin (F)

NOTE: partita sospesa al 17′ del primo tempo per impraticabilità del campo e ripresa dopo 48 minuti. Ammoniti Stoian, Ceccherini e Salcedo. Angoli 15-0 per la Fiorentina. Rec.: 2′ pt; 4′ st.

FIRENZE – Ancora una volta sfuma sul filo di lana la prima, storica vittoria del Crotone in serie A. In vantaggio con Falcinelli, i pitagorici si fanno raggiungere dalla Fiorentina ad una manciata di minuti dalla conclusione,  in una serata da tregenda, caratterizzata anche dalla sospensione momentanea del confronto decisa dall’arbitro Gavillucci al 16′ della prima frazione quando sull’Artemio Franchi imperversava un violento acquazzone. Il pari esterno è un risultato di prestigio, ma rimane il rammarico per non essere riusciti a difendere la rete del vantaggio. A rimettere la sfida in equilibrio è stato Astori a sei minuti dal novantesimo.  Nel primo tempo buon inizio viola, con un paio di buone parate di Cordaz su conclusioni di Vecino prima ed Ilicic poi, al 17′ l’arbitro sospende la gara per l’impraticvabilità del campo. Alla ripresa della contesa (dopo circa 50′) la Fiorentina di fatto rimane negli spogliatoi, ed il Crotone ne approfitta al 24′ quando su un innocuo cross da destra, Tatarusanu non trattiene la palla e, con la complicità di Gonzalo Rodriguez che si fa beffare alle spalle, Falcinelli deposita la sfera in rete. La reazione dei padroni di casa è quasi impalpabile: male il centrocampo gigliato, con Badelj fuori forma e fuori giri, Bernardeschi e Babacar si eclissano e così Ilicic è l’unico ad impegnare Cordaz al 45′. Ad inizio secondo tempo Paulo Sousa getta subito nella mischia Kalinic per Maxi Olivera ma se è possibile i viola producono ancora meno della prima frazione con tantissimi cross confusi dalla trequarti facile preda dei difensori calabresi. Gli uomini di Nicola si rintanano nei propri ultimi 30 metri ed amministrano, forse arretrando un po’ troppo il proprio baricentro e così al quattordicesimo angolo Astori, approfitta di una libera uscita in fase offensiva e con un tocco sotto porta pareggia. Negli ultimi cinque minuti, recupero compreso, la Fiorentina ha anche due chance per vincere la partita ma Cordaz è bravissimo prima su Zarate e poi su Vecino.

 

 

 

 

Neanche lo Scida aiuta il Crotone: passa il Napoli 1-2

CROTONE-NAPOLI 1-2 

CROTONE (4-3-3): Cordaz 6.5; Rosi 6, Claiton 6, Ferrari 5, Martella 5; Capezzi 5, Crisetig 6, Salzano 5 (1′ st Stoian 5.5); Tonev 5.5 (10′ st Simy 5.5), Falcinelli 6, Palladino 6 (31′ st Rohden sv). In panchina: Cojocaru, Festa, Mesbah, Dussenne, Fazzi, Ceccherini, Barberis, Trotta, Sampirisi. Allenatore: Nicola 6

NAPOLI (4-3-3): Reina 6.5; Hysaj 6.5, Maksimovic 6.5, Koulibaly 6, Strinic 6; Allan 6.5, Diawara 6, Hamsik 6 (19′ st Zielinski 6); Callejon 6.5 (31′ st Giaccherini sv), Gabbiadini 5, Mertens 6 (38′ st El Kaddaouri sv). In panchina: Rafael, Sepe, Jorginho, Maggio, Chiriches, Insigne L., Rog, Ghoulam, Tonelli. Allenatore: Sarri 6.5

ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo 6.5

MARCATORI: 17′ pt Callejon, 33′ pt Maksimovic, 44′ st Rosi

NOTE: Giornata serena, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 12 mila circa. Espulsi: al 31′ pt Gabbiadini per scorrettezze. Ammoniti: Ferrari, Crisetig. Angoli: 7-7. Recupero: 0 pt; 3′ st.

CROTONE – La prima allo Scida del Crotone culmina con l’ennesima buona prestazione del Crotone ma con un’altra sconfitta. Non basta alla squadra di Nicola disputare un’ora di gioco in superiorità numerica per riacciuffare il Napoli di Sarri che alla mezz’ora del primo tempo vantava già due reti di scarto. Sarri si presenta all’Ezio Scida  con la sorpresa in mezzo al campo del giovanissimo Diawara al posto di Jorginho e confermando centravanti ancora Manolo Gabbiadini. Tutto confermato per gli squali invece con il 4-3-3 che tanto bene ha fatto contro il Sassuolo. Pronti via e Hamsik va vicinissimo al gol: cross di Allan rimpallato in area di rigore che diventa perfetto per il centrocampista napoletano che dagli undici metri non trova la porta. Al 16° è Gabbiadini a sfiorare il vantaggio e solo un intervento prodigioso di Cordaz gli evita la gioia del gol. Gioia del gol che trova, un minuto più tardi, Callejon: Mertens arriva sul fondo, cross in mezzo dove lo spagnolo calcia forte e teso. Inutile il tentativo sulla linea di un difensore del Crotone. E’ 0 a 1. Napoli padroneggiante in questi primi minuti di partita. Adesso la retroguardia pitagorica è in bambola e inizia a concedere occasioni a raffica ai partenopei. Alla mezz’ora l’episodio che potrebbe cambiare la partita. Gabbiadini subisce fallo da dietro ma  da terra scalcia Ferrari costringendo Mazzoleni al cartellino rosso diretto. Il Crotone non fa in tempo a concretizzare mentalmente il vantaggio numerico che il Napoli trova il raddoppio: corner dalla destra, Cordaz esce ma non trova la palla e Maksimovic è libero sul secondo palo di depositarla in rete. E così si scivola lentamente sul finire della prima frazione con il Crotone ancora scosso. Nella ripresa padroni di casa più vivaci che cercano il gol ripetutamente con Falcinelli, in due occasioni, e Simy, che a tu per tu con Reina alza il pallone sulla traversa. Il Napoli dal canto suo si chiude e cerca di colpire con le ripartenze e la velocità di Mertens e Callejon. Al 76° è strepitoso il portiere napoletano con una doppia respinta su Falcinelli e Rohdèn. Ma il Crotone non demorde e resta in attacco fino a quando all’89° riesce a trovare la rete della bandiera con Rosi: mischia che nasce dal corner e il laterale degli squali si ritrova libero di siglare l’1-2. Nei minuti finali il Crotone prova con la forza della disperazione di recuperare lo svantaggio ma oramai è tardi e dopo tre minuti di recupero Mazzoleni manda tutti sotto la doccia. Finisce 1-2 e la classifica dei calabresi si incupisce sempre di più.

Crotone, Ursino: «Stiamo migliorando, fiducia in Nicola»

CROTONE – «Da questa situazione si esce col lavoro, la squadra sta migliorando, la partita di Cagaliari ha detto che il Crotone ha fatto una grandissima gara. Poi abbiamo commesso degli errori e abbiamo perso ma la mentalità è giusta e sono fiducioso, questa squadra può lottare con altre sei per evitare la retrocessione». Nonostante un solo punto nelle prime sette giornate, Beppe Ursino, direttore sportivo del Crotone, resta ottimista e ribadisce una volta di più che Davide Nicola non è in discussione. «Non abbiamo mai pensato di cambiare allenatore, non è nel nostro dna – continua Ursino –  Abbiamo fiducia nel nostro mister, lo vediamo lavorare ogni giorno, andiamo avanti e cerchiamo di fare l’ennesimo miracolo». Da Ursino arrivano poi i complimenti a Mirabelli, ds in pectore del nuovo Milan («finalmente la meritocrazia ha pagato, ha fatto una grande esperienza e sono felice che gli sia data questa opportunità»), e una tirata d’orecchi per Pellè, che proprio Ursino portò giovanissimo al Crotone, per quanto combinato ieri sera al momento della sostituzione, con la mancata stretta di mano a Ventura e l’esclusione dai convocati: «lo conosco, è un bravissimo ragazzo, ieri ha fatto un grande errore e in un gruppo uno sbaglio come il suo, in quel momento, è grave».

Crotone, Nicola: «Io ci credo ma dobbiamo essere più cattivi»

PESCARA – Nicola resiste e non molla. Il suo Crotone è sempre più ultimo ma il tecnico calabrese guarda avanti e alla domanda sul suo futuro risponde: «Abbiamo giocato male: dobbiamo mettere in campo maggiore cattiveria, altrimenti in questo campionato facciamo fatica». Queste le parole del tecnico del Crotone, Davide Nicola dopo la sconfitta per 3-1 contro l’Atalanta nella sesta giornata di Serie A. «Non abbiamo giocato come volevamo – ha riconosciuto l’allenatore del club calabrese – siamo stati troppo lenti nella gestione della palla e troppo fragili su ogni situazione, prendendo un gol subito dopo due minuti. L’unica attenuante può essere rappresentata dalle tre partite giocate in una settimana, in questo momento non abbiamo neppure grossi cambi: non abbiamo avuto il nostro solito approccio e lo abbiamo pagato». Nicola rimprovera la squadra ma anche sè stesso: «Io mi metto sempre sotto pressione perché voglio far bene e vincere – ha sottolineato il tecnico del Crotone – Faccio il mio lavoro sempre con la stessa passione e so benissimo che è un campionato duro: dobbiamo avere un’intensità sempre sopra al massimo e renderci conto che bisogna fare di più sotto il punto di vista nervoso, soprattutto quando ci sono tante partite ravvicinate. Io ci credo. Dico che possiamo giocarcela con tutti».

Crotone, crisi senza fine. All’Atalanta la sfida tra ultime

CROTONE-ATALANTA 1-3

CROTONE (3-4-3): Cordaz 5; Ceccherini 5, Dussenne 5, Ferrari 5.5; Sampirisi 5 (13′ st Rohden 6), Capezzi 5.5, Cristetig 5.5 (23′ st Simy 6.5), Palladino 5.5, Martella 5.5; Falcinelli 5, Trotta 5 (1′ st Tonev 5). In panchina: Festa, Cojocaru, Cuomo, Claiton, Barberis, Salzano, Stoian, Nalini. Allenatore: Nicola 5.

ATALANTA (3-5-2): Berisha 6; Masiello 6, Toloi 6.5, Zukanovic 6.5; Konko 6 (38′ st Conti sv), Kurtic 7, Kessiè 5, Freuler 6, Dramè 6.5; Petagna 7 (43′ st Pinilla sv), Gomez 7.5 (20′ st Raimondi 6). In panchina: Sportiello, Bassi, Stendardo, Gagliardini, Cabezas, Grassi, Migliaccio, D’Alessandro, Paloschi. Allenatore: Gasperini 7.

ARBITRO: Rocchi di Firenze 5.5.

MARCATORI: 3′ pt Petagna, 40′ pt Kurtic, 46′ pt Gomez; 41′ st Simy.

NOTE: partita giocata sul campo neutro di Pescara per l’indisponibilità dello stadio del Crotone. Serata serena, terreno in buone condizioni. Espulso al 17′ st Kessiè per gioco violento. Ammoniti: Masiello, Tonev, Ceccherini, Capezzi. Angoli: 6-3 per il Crotone. Recupero: 1′ pt e 5′ st.

PESCARA – Nello stadio in cui aveva fatto vedere probabilmente le cose migliori da giocatore, e contro la squadra con cui aveva raggiunto i primi successi da allenatore, Giampiero Gasperini ritrova la sua Atalanta e un successo (3-1) che serve per fortificare una panchina traballante. Il Crotone (sempre più ultimo) e Nicola vedono le streghe. Nel deserto dell’Adriatico, e nella sfida fra due tecnici in bilico, fa festa la squadra nerazzurra al cospetto di un Crotone ancora non all’altezza della nuova categoria. Passa un minuto e l’Atalanta va già ad un passo dal vantaggio con Kurtic che a tu per tu con Cordaz si fa respingere la conclusione potente ma centrale. Ma il vantaggio bergamasco è solo rimandato visto che al 3′ Petagna infila in diagonale Cordaz per il vantaggio orobico. Subito in salita la gara per i calabresi costretti a giocare ancora a Pescara una gara casalinga in una atmosfera surreale. Al 22′ ci prova per i calabresi Crisetig quasi dal limite ma la palla termina di poco sopra la traversa. La squadra di Gasperini controlla agevolmente gli sterili attacchi locali e poi cerca di sfruttare il contropiede. Al 33′ Kessie da posizione angolata va a colpire il palo, la palla termina a Gomez che conclude di potenza trovando il salvataggio sulla linea di Ferrari. Sul capovolgimento di fronte per poco non arriva il pari, con Trotta che mette di un soffio a lato. Al secondo corner consecutivo battuto da Freuler, Kurtic approfitta di una indecisione di Cordaz e con un tocco di testa-collo insacca per il 2-0. L’Atalanta è però esagerata e al 46′ grazie ad una prodezza dalla distanza di Gomez, mette ancora alle spalle dell’incolpevole, in questa circostanza, Cordaz. Nella ripresa si ricomincia con Tonev al posto dello spento Trotta nel Crotone. La gara è però senza storia con i ragazzi di Nicola tanto generosi quanti inconcludenti. L’unica nota di rilievo è l’espulsione diretta di Kessie al 16′ per un duro e inutile fallo di gioco su Dussenne. Gasperini così ridisegna la sua squadra con un 5-3-1, mandando in campo Raimondi al posto di Gomez. Nicola gioca anche la carta Simy al posto di Critesig. In campo non accade quasi nulla con i rossoblù incapaci di sfruttare anche la superiorità numerica. Il finale regala al 41′ però il gol della bandiera di Simy che probabilmente non servira’ per salvare la panchina di Nicola. Simy segna anche al 45′ il secondo gol, annullato da Rocchi per un tocco con la mano di Falcinelli.

Crotone, Vrenna: «Col Napoli allo “Scida” e Nicola non si tocca»

CROTONE – «L’allenatore non è in discussione, Davide Nicola non si tocca». Lo ha detto il presidente del Crotone, Raffaele Vrenna, parlando con i giornalisti nel corso della visita che la squadra ha effettuato nel cantiere dello stadio Ezio Scida. «Ho visto una squadra viva – ha aggiunto Vrenna – che deve ancora ambientarsi nel campionato, ma che può fare davvero bene».

Vrenna pare anche della questione stadio. «A questo punto posso dire con certezza che il 23 ottobre si giocherà la sfida con il Napoli a Crotone, in uno stadio completato in tutti i suoi settori. Chiedo scusa – ha aggiunto Vrenna – se non sono riuscito a fare realizzare la tribuna coperta nei tempi previsti. Chiedo scusa a Crotone ed a tutti i calabresi. Abbiamo dovuto tenere conto di tutte le prescrizioni che ci sono state date dalla Soprintendenza Archeologica. Poi, di recente, sono arrivate quelle del Coni per le quali abbiamo dovuto rivedere il progetto. Qualcuno mi ha detto che sono un pazzo per aver speso 2,7 milioni di euro per un’opera con la quale ho voluto dare lustro alla città di Crotone realizzando uno stadio degno della serie A».

Intanto Crotone-Atalanta, gara valida per la sesta giornata di campionato e originariamente in programma domenica 25 settembre alle 15, è stata posticipata a lunedì 26 con inizio alle ore 19 «su indicazione dell’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive del Ministero dell’Interno». Cagliari-Sampdoria, gara fissata per le 20,45 di lunedì 26, slitta di un quarto d’ora e inizierà alle 21.

Crotone-Palermo non si gioca allo “Scida”. Si va di nuovo a Pescara

CROTONE – Il 18 settembre non si giocherà a Crotone ma a Pescara la partita tra la squadra calabrese ed il Palermo. La notizia è ormai ufficiale in seguito anche alle ultime novità emerse per quanto riguarda i lavori di realizzazione dello stadio “Ezio Scida”. Una serie di prescrizioni da parte del Coni relative al progetto di adeguamento dello Scida costringono a rinviare la prima partita casalinga che era prevista il 18 settembre con il Palermo. Si tratta «di integrazioni progettuali che in sede di valutazione del progetto dell’impianto, hanno rilevato problematiche tecniche. Alcune prescrizioni insistono su parti dell’impianto non rientranti nel progetto di ampliamento in atto, come ad esempio il settore della tribuna scoperta o le aree esterne alla curva nord, e già regolarmente utilizzate nelle precedenti stagioni sportive».

«Consapevoli per il grande disagio subito da tutti i tifosi e cittadini di Crotone – si legge in una nota congiunta di Fc Crotone e Comune di Crotone – per questo nuovo rinvio, preso atto di tutte le nuove disposizioni Coni, Società e Comune sono già in campo per rispondere in modo tempestivo e fattivo a tali richieste: in tal senso è prevista nel pomeriggio una riunione tecnica congiunta. L’obiettivo è quello di mantenere elevato il ritmo dei lavori, così come si sta già facendo, per consegnare l’impianto alla città nel più breve tempo possibile».

Il bunker del Crotone resiste 86 minuti, il Bologna ringrazia Destro

BOLOGNA – La resistenza dei debuttanti dura 86 minuti, quando le barricate del Crotone cedono al prolungato forcing del Bologna. La speranza dei calabresi di conquistare il primo storico punto in serie A si infrange sulla rete di Mattia Destro, che consente agli emiliani di capitalizzare quanto costruito in precedenza, partire con il piede giusto in campionato e sfatare un doppio tabù: la vittoria alla prima che mancava dal 2002 e il successo davanti agli occhi del proprietario Joey Saputo, che non vedeva la sua squadra vincere dal vivo dal 19 gennaio 2015. I rossoblù di casa hanno trovato la rete decisiva solo alla fine, ma hanno dominato e strappato a più riprese applausi, collezionando due pali, due gol annullati e un rigore prima concesso e poi tolto per un un fuorigioco ravvisato dall’assistente dell’arbitro Gavillucci. Gli uomini di Donadoni non si sono lasciati distrarre né dalle suggestioni su Balotelli, né dalla fine della telenovela su Diawara, ormai accasato a Napoli, ma hanno trovato l’ispirazione per iniziare al meglio la stagione nell’ouverture delle “Nozze di Figaro”, risuonata prima del fischio di inizio. Armonia nel gioco e sintonia tra i vecchi e i nuovi innesti sono stati il filo rosso di tre punti meritatissimi, contro una squadra, neonata della serie A, che non ha mai tirato in porta e che ha provato solo a difendersi. Il Bologna è partito forte fin da subito. All’8′ è proprio un acquisto dell’estate, il ceco Krejci, a colpire il palo alla destra di Cordaz, lo stesso legno su cui si infrangerà al 36′ il sinistro di prima intenzione di Taider, pescato dall’ungherese Nagy. Brillantezza e doti da rifinitore sono il biglietto da visita di Verdi, che al 16′ crossa per Nagy: Cordaz si distende e respinge, Destro ribatte dentro ma il guardalinee ha la bandierina alzata; al 23′ ancora un duetto tra nuovi acquisti, ancora Verdi in profondità per Krejci, ancora gol e ancora fuorigioco, che questa volta probabilmente non c’era. Al 44′ la continuità dell’assedio del Bologna si spegne temporaneamente nel nubifragio che accoglie i 22 al rientro e perde ancora di intensità quando Donadoni sostituisce Verdi con Rizzo, meno attaccante del giovane ex Carpi. Se il Bologna cala un po’, il Crotone, senza mai essere nemmeno vicino a pungere, sembra resistere. Ma è Dzemaili, presentato in settimana e entrato da una decina di minuti a rivelarsi decisivo: ruba palla a Palladino e serve Destro che dopo aver dribblato Claiton segna un gol che sa di liberazione, per il Bologna e per lui, dopo il lungo infortunio che gli ha negato gli Europei.