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“Muriamolo”, la Tonno Callipo lancia sui social contest per disegnatori

VIBO VALENTIA – Da Casa Tonno Callipo una nuova divertente iniziativa in tempo di astinenza dallo sport.

«Qualche giorno fa – raccontano i giallorossi – abbiamo lanciato il nostro messaggio di unione e resistenza nella lotta al Coronavirus. Lo abbiamo fatto attraverso un’illustrazione a colori, volendo affidarci alla potenza comunicativa dell’immagine: arriva a tutti e può essere molto veloce, parla un linguaggio trasversale e arriva subito al cuore e al cervello. Così è stato. Il riscontro che abbiamo ottenuto è a dir poco sorprendente. Abbiamo da subito percepito che quelle figure colorate erano state più “eloquenti” di mille parole. Ci siamo sentiti una squadra con le tante persone che, da ogni parte d’Italia, hanno risposto positivamente al nostro invito di rimanere a casa con l’obiettivo comune di fermare il contagio del Covid-19. Molti ci hanno scritto, hanno apprezzato l’idea, l’hanno accolta con entusiasmo e fatta propria. E non abbiamo catturato l’attenzione solo di persone provenienti dal mondo dello sport e della pallavolo. Siamo riusciti a suscitare l’interesse di un pubblico eterogeneo che si è dimostrato sensibile e partecipe. Ma è successo di più. Qualcuno ha sfoderato la sua matita e ha realizzato per noi la sua versione dell’azione di muro con cui abbiamo metaforicamente chiesto a tutti di respingere l’attacco dell’avversario Coronavirus. Così ha fatto, ad esempio, l’illustratrice polacca specializzata nel volley Patrycja Krankowska (su Instagram Bigeyes drawer). Al suo originale disegno abbiamo voluto dedicare la pubblicazione odierna facendo strada ad una serie di altre “uscite”. (In foto l’illustrazione dell’artista Patrycja Krankowska)».

E così «sulla scia delle belle emozioni che questa esperienza ci ha regalato, difatti, è nata l’idea di dare spazio anche ad altre illustrazioni a tema. Artisti e disegnatori che vorranno partecipare potranno fare sfoggio della propria creatività e talento con l’unico limite di dover realizzare un’opera che sia rispettosa del nostro concept. Selezioneremo e pubblicheremo sui nostri canali social i disegni più originali accompagnati dalla firma dell’autore».

Per partecipare basta inviare il tuo disegno all’indirizzo email pallavolo@callipogroup.com con una breve descrizione della tecnica usata.

 

Tonno Callipo a “muro” contro il Coronavirus!

VIBO VALENTIA – E poi è arrivato il Coronavirus. Il nemico invisibile e potente, come lo hanno definito gli esperti, che in poco tempo e senza alcun preavviso ha stravolto la vita di tutti, ha cambiato le priorità e cancellato ogni tipo di programmazione. Si è imposto sulle volontà e sui desideri di ciascuno, senza pietà, senza risparmiare nessuno. Così ad essere sopraffatto da un evento di inaudita straordinarietà è stato anche il mondo dello sport che è per antonomasia il regno dell’aggregazione e della vicinanza fisica, e costretto, a malincuore, a sospendere ogni attività per non alimentare, attraverso il contagio, la forza del virus.

Partite annullate, palazzetti vuoti, palestre silenziose sono il racconto di un marzo 2020 che ha visto atleti e tifosi rimanere forzatamente lontani dal loro ambiente, rinunciando alla condivisione di emozioni e obiettivi agonistici ma chiamati a combattere una “partita” ben più importante. Quella per la tutela della propria salute e dei propri cari: le regole del gioco sono molto chiare.

La Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia ha deciso di rispettarle e di invitare tutti ad unirsi in questa battaglia per non lasciare scampo al Coronavirus e tornare al più presto alla normalità fatta di emozioni, di abbracci e di quotidianità.

«Per veicolare il nostro messaggio – spiega la squadra giallorossa – abbiamo deciso di fare affidamento su un’immagine, per la sua ineguagliabile efficacia comunicativa, e di parlare in gergo pallavolistico, ricorrendo simbolicamente a una delle azioni fondamentali del volley usata per arrestare l’offensiva dell’avversario: il muro. Nell’illustrazione a colori realizzata con abilità dai grafici della Callipo Group, i giallorossi murano l’avversario, Covid-19, in modo da respingere il suo velenoso attacco». Perchè «ora tutti ricopriamo il ruolo di quei giocatori, metaforicamente schierati in prima linea a muro, e abbiamo il dovere di chiudere prepotentemente la porta in faccia al Coronavirus». Come? Il concetto è sempre quello: rimanendo a casa!

 

Emergenza Coronavirus, il brasiliano Abouba (Callipo): «Rimasto in Italia perchè mi sento al sicuro»

VIBO VALENTIA – «Stiamo attraversando un periodo molto strano. Diverso dal solito. Sono cambiate tante cose in pochissimi giorni ed inaspettatamente la nostra quotidianità è stata completamente stravolta. Io, così come i miei compagni di squadra, sto cercando di trovare tutte le possibili alternative per non perdere la forma e mantenere vivo il rapporto con gli altri parlando al telefono e in chat». Si riferisce all’emergenza sanitaria relativa al Coronavirus l’opposto brasiliano Aboubacar Drame Neto rispondendo alla più ovvia delle domande “Ciao Abouba, come va?”. Sono le tre del pomeriggio quando lo raggiungiamo telefonicamente. 

Accomodato sul divano insieme alla sua fidanzata Aline, che già da mesi gli fa compagnia nel casale del Popilia Country Resort dove l’atleta della Tonno Callipo Calabria alloggia da inizio stagione, l’atleta confessa subito che i ritmi della sua giornata non sono più quelli abituali: «Mi sveglio un po’ più tardi, e faccio ogni cosa con molta calma. In mattinata mi collego in video call con il preparatore atletico e con tutti gli altri per un’oretta di esercizi. Poi mi divido tra la cucina, i videogiochi e la tv. Per fortuna qui non sono solo. Con la mia fidanzata la permanenza forzata in casa trascorre piacevolmente».

Il pensiero va subito alla sua famiglia: «I miei genitori sono molto preoccupati per le notizie che i media danno dell’Italia. Ci sentiamo ogni giorno e ogni giorno mi raccomandano di rimanere dentro casa, di essere cauto e rispettare tutti gli accorgimenti consigliati per evitare il contagio. Io però li rassicuro spiegando loro che nella città in cui vivo la situazione è sotto controllo e che vicino al mio appartamento ci sono solo persone della mia squadra. Abbiamo anche la fortuna di avere lo spazio per fare una passeggiata solitaria in mezzo al verde e godere di un bellissimo panorama».

Mai pensato di partire e rientrare in Brasile? «La società mi ha chiesto se, così come hanno fatto altri giocatori stranieri, preferivo partire. Io però ho deciso di rimanere a Vibo perché mi sento al sicuro mentre affrontare un viaggio, ora, significherebbe mettere a repentaglio la mia salute e quella dei miei cari, soprattutto delle mie sorelle che hanno già delle problematiche di tipo respiratorio».

Non sembra spaventato Abouba, o perlomeno le sue parole lasciano intendere che dietro quel sorriso chiaro e aperto ci sono le stesse preoccupazioni che in questo momento agitano l’animo di tutti, ma al contempo, c’è la sicurezza di chi ha forza e volontà per affrontare ogni difficoltà, anche quelle più impreviste. Ha solo 26 anni l’atleta carioca, ma dimostra di avere maturità e carattere. Ha ben chiara davanti agli occhi la strada da seguire, cioè quella che suo padre Moussa, ha tratteggiato con onestà e sudore per lui e per le sue tre sorelle: «Mio padre ha lavorato tanto ed è sempre stato presente per noi figli. Lo ammiro e lo amo profondamente».

Quella della famiglia di Abouba è infatti una storia di emigrazione e di sacrifici, molto simile a quella di tanta gente calabrese: «I miei genitori sono nativi del Mali, trapiantati in Brasile da più di trent’anni. Insomma da prima che io nascessi. Mio padre venne trasferito lì per lavoro e portò con sé mia mamma. Sono riusciti ad ambientarsi in una terra che con il tempo è diventata la loro casa. Ma non hanno mai dimenticato che nelle loro vene scorre sangue africano».

E poi un bilancio sul primo anno in Italia. «Per me è stata un’esperienza di crescita non solo professionale. Per la prima volta sono entrato in stretto contatto con persone di diverse nazionalità e ciò mi ha arricchito, ho imparato tante cose».

(Nella foto l’opposto brasiliano insieme ai genitori e alle sue tre sorelle).

 

“#iorestoacasa…E mi diverto!”, i racconti degli atleti della Tonno Callipo

VIBO VALENTIA – Atleti “sospesi dentro casa” tra tempo libero e attese. L’attesa che tutto passi e che si possa tornare in palestra e sul campo di gioco. Tutti consapevoli, però, che ora l’avversario da battere si chiama COVID-19 e che la battaglia da condurre è difficile, ma non impossibile. Occorre impegno, sacrificio (non è certo facile per uno sportivo professionista privarsi di tutto quello che ruota intorno al suo mondo), ma anche una buona dose di ottimismo. Ecco perché, dopo che giovedì scorso (12 marzo) è diventato operativo il più insolito dei “rompete le righe” in casa Tonno Callipo, con squadra, staff e dirigenti vincolati a rimanere nelle proprie abitazioni, abbiamo lanciato la nostra campagna social all’insegna della positività: “Io resto a casa…E mi diverto!”, con il duplice obiettivo di sensibilizzare tifosi, appassionati e l’intera comunità a rimanere a casa divertendosi anche tra le mura domestiche, sfruttando l’occasione per scoprire le passioni e gli hobby dei giocatori giallorossi. Il primo a cimentarsi nel gioco social è stato il centrale Stefano Mengozzi che ha raccontato di divertirsi davanti ai fornelli. Poi è stata la volta di Marco Vitelli che nel suo video ha fatto si è fatto vedere mentre gioca alla play station, e del libero Marco Rizzo che oltre ad approfittare di queste giornate prive di impegni agonistici per studiare, preferisce continuare a tenersi allenato.

Tutti gli atleti, in ogni caso, hanno ricevuto in questi giorni un programma di lavoro specifico da effettuare anche a casa a corpo libero, redatto dal Preparatore Atletico Pasquale Piraino, per cercare di conservare, almeno in parte, la loro condizione fisica.

LE FASI DELLA SOSPENSIONE

In realtà fino al 12 marzo, le restrizioni erano già attive, in ottemperanza alle direttive del Governo, ma da giovedì è ulteriormente cambiato qualcosa: la società ha deciso che non si sarebbero più svolti, fino a nuova e diversa comunicazione, le sessioni di allenamento nella palestra del PalaValentia, e pertanto Baranowicz e compagni non hanno più avuto una valida motivazione di lavoro per uscire dal proprio domicilio. Una situazione eccezionale, concretizzatasi in seguito al suggerimento della Lega Volley, mai verificatasi prima e per giunta in un momento cruciale della stagione. Per la squadra del presidente Pippo Callipo il calendario di Superlega prevedeva infatti quattro gare in tutto il mese di marzo in cui si sarebbe decisa la permanenza o meno nella massima serie.

Il buon senso, oltre che l’obbligo di adeguarsi a quanto stabilito con decreto ministeriale per frenare l’espandersi del Coronavirus, hanno determinato la decisione di sospendere momentaneamente ogni attività senza alcuna certezza di quando l’emergenza terminerà e la competizione potrà volgere al termine.

IL MESSAGGIO

Da parte della dirigenza del club giallorosso, in un momento di grande difficoltà, arriva l’invito a «rispettare le regole con estrema pazienza, cercando di uscire il meno possibile da casa. Un sacrificio che porterà sicuramente ai risultati sperati, avvicinando il giorno in cui la squadra e la sua gente potranno tornare ad abbracciarsi. E sarà bellissimo».

A Ravenna la Tonno Callipo si arrende solo al tie break

Consar Ravenna – Tonno Callipo Calabria VV: 3-2

Set: (25-20, 24-26, 18-25, 25-22, 15-13)

RAVENNA: Grozdanov 8, Saitta 2, Ter Horst 5, Cortesia 4, Vernon-Evans 28, Cavuto , Kovacic (L pos 54% pr 38%), Lavia 13, Recine 16, Batak, Stefani, Alonso 6. Ne: Bortolozzo, Marchini (L). All. Bonitta
TONNO CALLIPO CALABRIA VV: Mengozzi 9, Aboubacar 25, Vitelli, De Falco 12, Carle 2, Chinenyeze 14, Rizzo (L pos 41%, pr 29%), Baranowicz 2, Ngapeth 9, Hirsch, Pierotti. Ne: Marsili, Sardanelli (L). All. Cichello.
Arbitri: Lot e Brancati.
Consar Ravenna: ace 7, bs 15, muri 13, errori 13, attacco 43%, ricezione 56%–39%, punti totali: 82.
Tonno Callipo: ace 5, bs 12, muri 13, errori 11, errori 33; attacco 40%, ricezione 41%–29%, punti totali: 73
NOTE – durata set: 26′, 34′, 32’, 30’, 21’. Tot. 143’. MVP: Recine. Gara giocata a porte chiuse.

In un Pala De Andrè spettrale per l’assenza di pubblico nell’anticipo della decima giornata di ritorno di Superlega, la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia ottiene un punto prezioso alla fine di una maratona lunghissima durata oltre due ore e mezza (sulla falsariga della gara d’andata).

I calabresi hanno mostrato cuore e carattere fino alla fine della gara in cui non c’è stato nessun tentennamento da parte degli uomini di coach Cichello sulla possibilità di portare a casa anche l’intera posta in palio. Dopo un avvio molto equilibrato, Ravenna accelera nella parte finale del set anche per le scarse percentuali in attacco dei calabresi che però si rifanno subito nel secondo e terzo set capovolgendo il risultato. Ovviamente i padroni di casa non ci stanno e pareggiano i conti portando la partita al tie-break in cui la Callipo lotta fino all’ultimo punto per poi cedere al foto finish. In grande evidenza tra le fila dei calabresi il brasiliano Abouba (ben 25 punti) dopo un iniziale periodo di appannamento, e il francese Chinenyeze (14 punti).

LA PARTITA

 Con il punto ottenuto in terra romagnola la Callipo stacca la diretta concorrente Cisterna attesa al PalaMaiata sabato 14 marzo (ore 18.00) non prima di giocare di sfruttare a pieno il recupero della nona giornata con Milano in programma mercoledì 11 marzo (ore 19.30). Per Ravenna invece due punti importanti per la lotta play off.
Parte bene la Callipo nel primo set, consapevole che la trasferta di Ravenna rappresenta l’inizio di un ciclo di gare decisive per la salvezza. Avanti subito 3-0 la squadra di Cichello con un ace di Baranowicz, ma Ravenna riemerge e pareggia subito a 4. E la gara procede in perfetto equilibrio con le squadre che proseguono a braccetto fino al 17 pari. Qui Vibo cede soprattutto in attacco con Abouba che alla fine del set farà registrare zero punti su dieci attacchi. Tanto che Cichello sul 22-18 per Ravenna manda in campo Hirsch al posto dell’opposto brasiliano. Cambio che incide poco poiché i romagnoli sono abili a gestire il vantaggio e a chiudere vittoriosamente col secondo set-ball grazie ad Evans (25-20).
Ancora meglio l’inizio del secondo parziale per la Callipo, che arriva a condurre per 6-0, sfruttando anche qualche errore in attacco di Ravenna. E però, come è capitato sovente in questa stagione, la formazione giallorossa accusa uno sbandamento non trovando più il gioco lineare della prima fase del set. E così la squadra di Bonitta risale gradualmente pareggiando i conti a 7, potendo contare su Evans che già nel primo set aveva dato sprint ai suoi. Cichello quindi opta per l’ingresso di Ngapeth per Carle, ed il neo-entrato si mostra reattivo realizzando subito un paio di punti. Il set prosegue poi in equilibrio, con Abouba che si riprende alla grande e alla fine realizzerà ben 25 punti, dopo un primo set opaco. Proprio il brasiliano trascina la squadra fino alla (15-15) con Ravenna che riesce però ad accelerare portandosi sul +2 (22-19). Dal canto loro i calabresi (entra pure Pierotti per De Falco sul 23 pari) non mollano e compiono un capolavoro. Addirittura due palle del set grazie ad una battuta sbagliata di Ravenna e ad un primo tempo di Mengozzi, e dopo di lui è un ace di Abouba a chiudere il set (24-26) e a pareggiare i conti (1-1).
Sulle ali dell’entusiasmo del set vinto la Callipo continua con determinazione e concentrazione anche nel terzo gioco. Stavolta l’equilibrio comincia subito con le due squadre a darsi battaglia fin dall’inizio (10-10). Da qui in poi la Callipo diventa solida in attacco e soprattutto migliora a muro (ben 6 in questo terzo set dopo percentuali basse nei primi due) con Chinenyeze tra i protagonisti. Vibo prende il largo con 9 lunghezze di vantaggio (22-13), ma ecco dietro l’angolo un certo appannamento dei calabresi che subiscono un parziale di 4-0. Cichello chiama time out e la Callipo si sveglia portando a casa il set e quindi già un punto con un muro di Mengozzi su Evan (18-25).
Lotta dura nel quarto set con la Callipo che continua a mostrare grande caparbietà e grinta, nonostante dopo la parità a 10, molli un po’ la presa. E così Ravenna passa a condurre fino al 21-17 grazie ad un Recine, subentrato a Ter Horst, che indovina la gara perfetta con grandi percentuali in attacco. Ciò nonostante la Callipo non si arrende e resta attaccata ai romagnoli mostrando carattere e rimontando fino ad una lunghezza di svantaggio 23-22. Qui Abouba, ripresosi a suon di attacchi vincenti, sbaglia il punto parità (muro di Alonso) e così al primo set-ball Ravenna porta tutto al tie-break con un errore in attacco di Ngapeth e finisce 25-22.
Pathos al quinto set con la Tonno Callipo che se la gioca fino all’ultimo respiro. Anche in questo finale di gioco regna l’equilibrio con la parità registrata fino al 13-13. Qui ancora decisivo l’mvp Recine che mette il sigillo col primo vantaggio, mentre è il calabrese Lavia a chiudere set ed incontro (15-13). La squadra di Cichello ha lottato ad armi pari e solo la poca lucidità nel finale non le ha consentito di ottenere qualcosa di più del punto guadagnato che oltre a fare morale, serve alla classifica in vista del doppio turno interno della prossima settimana con Milano l’11 marzo e Cisterna il 14 marzo.
 

 

Aula bunker a Vibo, la Tonno Callipo pronta a rinunciare al PalaMaiata

VIBO VALENTIA – Il vertice svoltosi stamattina a Catanzaro ha visto intorno al tavolo il procuratore generale facente funzioni Raffaela Sforza, il procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Salvatore Solano, il presidente della squadra vibonese di pallavolo militante nel campionato di Superlega, Pippo Callipo, i tecnici provinciali e quelli del Ministero della Giustizia Marco Nasso e Salvatore Vizzini arrivati da Roma. A questi ultimi è toccato relazionare sull’esito del sopralluogo effettuato ieri nei due impianti vibonesi, il PalaValentia (di proprietà del Comune) e il PalaMaiata (di proprietà della Provincia).
Il resoconto del report ha chiaramente evidenziato che la struttura di località Maiata, recentemente ristrutturata dalla Callipo Sport, è quella più adeguata, per dimensioni e conformazione, ad ospitare un dibattimento storico che coinvolgerà oltre 400 indagati e centinaia tra avvocati, magistrati e giornalisti. Ha funzionalità che altri impianti non hanno, ampi spazi interni, un’area parcheggio sufficientemente grande e le necessarie condizioni di sicurezza.
Durante l’incontro il presidente della Provincia Solano ha espresso il proprio consenso affinché il Ministero proceda all’acquisizione del Palazzetto da adibire ad aula bunker, e di seguito è arrivato anche il parere positivo da parte del presidente Callipo: “È fondamentale che questo procedimento – ha affermato – venga celebrato nella città di Vibo, cuore pulsante della monumentale inchiesta Rinascita-Scott. Sarà un modo per dare un segnale forte della presenza dello Stato sul territorio. Per tale motivo, con determinazione, abbiamo deciso di rinunciare all’uso del Palasport e quindi a rescindere l’accordo stipulato qualche mese fa con l’Ente provinciale per la concessione d’uso dello stesso”.

Coronavirus, la Tonno Callipo continua a lavorare in attesa di tornare in campo

VIBO VALENTIA – In attesa di sapere con certezza quando potrà tornare in campo per il prossimo impegno ufficiale, la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia continua ad allenarsi. La squadra di coach Juan Manuel Cichello sull’onda positiva scaturita dalla vittoria casalinga ottenuta venerdì scorso contro Padova, e che di fatto ha riaperto la strada da percorrere per centrare l’obiettivo della salvezza, si è rimessa a lavoro già lunedì con una sessione pomeridiana di pesi e tecnica. Il programma settimanale prevede doppia seduta di lavoro, ad eccezione di giovedì in cui i giallorossi saranno in palestra solo nel pomeriggio. Si proseguirà fino a sabato mattina mentre domenica sarà il giorno in cui i giocatori godranno dell’intera giornata di riposo. Lunedì la squadra si allenerà sia al mattino che al pomeriggio.

La formazione calabrese dovrà farsi trovare pronta per affrontare le ultime cinque partite della stagione – tra cui i tre match casalinghi (con Milano, Cisterna e Modena) – decisive ai fini della permanenza o meno in Superlega. In attesa di ulteriori direttive dagli organi competenti, gli allenamenti continueranno a svolgersi a porte chiuse.

Nelle prossime ore saranno comunicate dalla Lega Pallavolo Serie A le variazioni ufficiali del calendario dovute alla mancata disputa del turno di campionato del 1° marzo a causa dell’allarme Coronavirus.

Intanto la FIPAV ha comunicato nella mattinata odierna che «a far data del 2 marzo 2020, salvo diverse indicazioni intergovernative circa l’evoluzione della situazione, ci sarà la ripresa regolare di tutti i campionati di ogni livello (Nazionali, Regionali, Territoriali) e delle attività di allenamento senza limitazione alcuna, per le Regioni non direttamente interessate dalle ordinanze governative e regionali».

 

Callipo: «Stagione condizionata da tante negatività ma noi non demordiamo»

VIBO VALENTIA – Ancora cinque partite da disputare prima di mettere il punto al campionato di Superlega 2019-2020 e, da parte del presidente Pippo Callipo, arriva qualche riflessione sul cammino fino ad ora compiuto dalla formazione calabrese.

“È stata una stagione contrassegnata da tanti fattori negativi. Innanzitutto abbiamo dovuto adeguarci alla regola dei tremila posti. Quello logistico è stato il primo problema con cui abbiamo dovuto fare i conti al momento dell’iscrizione al torneo. Per poter avere tutte le carte in regola ai fini dell’ammissione nella massima serie della pallavolo italiana, abbiamo dovuto chiedere ospitalità alla città di Reggio Calabria che in quel momento disponeva, a differenza di Vibo Valentia, di un impianto idoneo e rispondente a tutte le caratteristiche richieste dal regolamento della Lega Pallavolo Serie A. Così, al PalaCalafiore abbiamo disputato tutta la prima parte del campionato fino a quando non è sopraggiunto un nuovo problema, cioè quello della scadenza del certificato di agibilità della struttura reggina. Da qui il timore che i tempi tecnici necessari per ottenere il rinnovo avrebbero impedito di stare al passo con il calendario della Superlega e la necessità di chiedere una deroga al presidente Mosna per giocare l’ultima gara interna del 2019 al PalaValentia (che conta 2500 posti). Il rischio di non riavere subito la disponibilità del PalaCalafiore, e il desiderio di riportare la squadra nella sua città d’origine, ci ha incoraggiati a impegnarci nella ristrutturazione del PalaMaiata di Vibo, conforme per capienza ma che, come si è potuto evincere dopo un primo sopralluogo, necessitava di una serie di interventi di ammodernamento. La prima spesa preventivata per eseguire i lavori ammontava a poco più di 100mila euro, ma in realtà per rispondere a tutte le prescrizioni della Commissione di Pubblico Spettacolo siamo arrivati a spendere circa 350 mila euro”.
Fatti e vicissitudini più o meno noti a tutti, ma che non possono certamente essere archiviati a cuor leggero considerato il peso che hanno avuto sul lavoro della società e sul rendimento degli stessi atleti “costretti a sostenere continui spostamenti anche per giocare le partite casalinghe, spaesati e quasi mai rassicurati dal proprio ambiente”.
E i condizionamenti negativi per la Tonno Callipo Calabria VV non sembrano essere finiti neppure adesso: “Da qualche giorno ci è caduta un’altra tegola in testa. Pare che – ha aggiunto Callipo – il PalaMaiata sia finito nel mirino del Ministero di Grazia e Giustizia interessato ad acquisirlo e adeguarlo per celebrare un maxi processo alla mafia. Fino ad ora in questo palazzetto abbiamo disputato solo due partire e pensavamo di poter finire la stagione con tranquillità. Purtroppo non è così perché per sapere cosa accadrà dobbiamo aspettare le decisioni del Ministero”.
Insomma, un’annata difficile e complicata, con tante incertezze e nodi da sbrogliare, in cui i vari accadimenti hanno condizionato anche i risultati ottenuti sul campo dalla squadra a cui il presidente Callipo riconosce il merito di aver compiuto una notevole impresa venerdì scorso con Padova: “Si è ammirato un gruppo di grande carattere e tutti i giocatori hanno fatto bene regalando un bello spettacolo di pallavolo e conquistando un ottimo risultato. Ora che aspettavamo il match di sabato contro Milano e pensavamo di fare una buona partita con i ragazzi che sono in netta ripresa dopo l’ultimo successo, è sopraggiunto l’allarme Coronavirus e la decisione della FIPAV di sospendere il Campionato fino a nuove comunicazioni”.
Una stagione che ha messo a dura prova la resistenza morale e psicologica della società, dei giocatori e del pubblico.  Nessuno però ha deciso di mollare la presa: “Noi non demordiamo, – ha concluso il presidente Callipo – e non smetteremo di stare vicini alla nostra squadra. Ci auguriamo che le cose si rimettano a posto al più presto e ci permettano di riprendere il nostro percorso per arrivare dignitosamente a fine campionato. Qualunque sarà l’epilogo, sapremo di aver fatto fino in fondo la nostra parte”.

Coronavirus, salta la partita della Tonno Callipo a Milano

VIBO VALENTIA – Anche la pallavolo si ferma per il Coronavirus. Le gare di Superlega in programma fino al primo marzo sono state rinviate a causa dell’emergenza.
La notizia è stata ufficializzata stamattina con un comunicato diramato agli organi di stampa dalla FIPAV (Area Formazione Periferia e Tecnico Sportiva) in cui si legge:
“La Federazione Italiana Pallavolo, congiuntamente alle due Leghe di Serie A Maschile e Femminile, hanno deciso di sospendere l’intera attività pallavolistica nazionale a tutti livelli fino al 1 marzo compreso.
La decisione è stata assunta al termine di una riunione d’urgenza tenutasi ieri a Bologna in conseguenza dei diversi provvedimenti che si stanno assumendo in ambito governativo- istituzionale quali le decisioni adottate dai Presidenti delle Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna alle quali si è aggiunta la Regione Friuli Venezia Giulia e la Provincia autonoma di Trento.
I tre organismi, con la suddetta decisione, intendono porre la massima attenzione alla salvaguardia della salute comune e si impegnano a monitorare costantemente la situazione, riservandosi di prendere ulteriori decisioni dandone tempestiva comunicazione”.
“Contemporaneamente la FIPAV – si legge ancora – invierà una lettera al Ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora e al CONI per chiedere quali le possibili situazioni per garantire l’eventuale continuazione delle attività agonistiche ivi compreso lo svolgimento degli allenamenti.
Sarà cura della Federazione anche inviare una lettera al presidente della CEV Aleksandar Boricic relativamente alla partecipazione delle squadre italiane impegnate nelle coppe europee”.
La Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia non disputerà, quindi, la partita casalinga in programma il prossimo 29 febbraio contro l’Allianz Milano. Non si conosce ancora la data di recupero del match che sarà comunicata dopo la nuova riorganizzazione del calendario da parte della Lega Pallavolo Serie A.

Tonno Callipo, è amara la prima in casa del 2020

TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO -GAS SALES PIACENZA 0-3

(22-25, 19-25, 21-25)

TONNO CALLIPO CALABRIA: Mengozzi 2, Aboubacar 8, Vitelli 1, Carle 3, Chinenyeze 6, Rizzo (L pos  47%, pr 13%), Baranowicz 1, Marsili, Ngapeth 10, Hirsch 5. Ne: Sardanelli (L), Pierotti. All. Cichello.

PIACENZA: Copelli, Scanferla (L pos 64% pr  29%), Scanferla, Fei 1, Cavanna1, Stankovic 6, Kooy 20, Paris, Berger 3, Pistolesi, Nelli 13, Krsmanovic 7. N.e.: Yudin, Botto, Tondo, Fanuli (L). All. Gardini.

Arbitri: Florian e Curto.

Tonno Callipo: ace 4, bs 9, muri 5, errori 9. Piacenza: ace 2, bs 12, muri 6, errori 5.

NOTE – durata set: 28′, 31′, 26′. Tot. 1 ora e 25’. Spettatori: 332, incasso 334,20 euro. 

Il debutto casalingo nel 2020 è amaro per la Tonno Callipo Calabria che nell’anticipo della quarta giornata del girone di ritorno non riesce ad imporsi sulla Gas Sales Piacenza.

Al PalaCalafiore di Reggio Calabria finisce 3-0 per gli ospiti. Sfuma così la grande occasione per i giallorossi di poter mettere in cascina punti importanti per smuovere la classifica dove restano inchiodati al terzultimo posto in attesa degli altri risultati di oggi. 

La cronaca

Lotta fin dall’inizio la Callipo che tiene testa a Piacenza restando sempre in scia, staccata sovente solo di un punto (11-12, 15-16). L’equilibrio continua per tutto il set tanto che i giallorossi dimostrano di lottare ad armi pari con il più quotato avversario, arrivando nella fase finale (22-23) a potersi giocare la vittoria. Dal canto suo Piacenza faceva valere maggiore determinazione ed esperienza chiudendo con un attacco di Kooy e un errore al servizio di Carle (22-25).

Nel secondo set ci si aspetta la reazione della Callipo ed invece la squadra giallorossa non si ritrova: 0-3 e 1-7 iniziali raccontano di grandi difficoltà per Mengozzi e compagni. Sul 3-0 Cichello chiama in campo Ngapeth per Carle ed il francese solo nella parte centrale (8-14, 9-16) sembra risvegliare i suoi compagni, che rientrano dal secondo time out con più grinta e carica. Coach Cichello schiera anche Marsili in regia ma il clichè non cambia. Ed infatti le sensazioni positive durano poco, Piacenza ritorna ad attaccare con profitto trascinata da Kooy e da Nelli. In campo anche il pluridecorato Fei che chiude il punto vincente del secondo set (19-25).

Il terzo parziale sembra ricalcare le difficoltà di Vibo già viste: la squadra del presidente Callipo parte male (0-4) ed arriva già sul 3-10 al secondo time out, chiaro sintomo della giornata negativa dei padroni di casa. Invece si apprezza la reazione della Tonno Callipo vogliosa di rientrare nel set e ci riesce (19-20) dando l’impressione di poter girare quanto meno il set a suo favore. A guidare la rimonta ci provano Abouba, De Falco e nel finale Hirsch e Vitelli con un ace. Piacenza si riabilita subito da squadra di spessore qual è, e puntando sulla forza del collettivo chiude set (21-25) e incontro a suo favore.

Prossimo impegno domenica a Sora in un vero e proprio match-salvezza, per poi ritornare in casa contro il quotato Perugia.

LE DICHIARAZIONI POST GARA:

«Sicuramente Piacenza ha giocato bene ma noi abbiamo una grande responsabilità per come è andata. Non abbiamo disputato una buona partita e di questo mi sento di dover chiedere scusa alla società e ai tifosi. In campo abbiamo lottato poco. Ci sta perdere ma non mi è piaciuto come abbiamo perso. Mi aspettavo di più nel gioco di squadra che invece è mancato. Abbiamo fatto cadere due o tre palloni a terra e non c’è stata la giusta copertura da parte nostra». Questo i commento a fine gara dell’allenatore Juan Manuel Cichello.