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Pirossigeno Cosenza promossa in Serie A

La Pirossigeno Cosenza compie un’impresa epica centrando la prima storica promozione in Serie A. Lo fa al termine di una finale poco indicata per i deboli di cuore, terminata solo dopo una sequenza infinita di calci di rigore.

LA CRONACA DEL MATCH

La prima conclusione di una certa pericolosità è opera del portiere rossoblù Del Ferraro, che si smarca sull’out di sinistra ma calcia sul fondo. Al 3′ Poti la mette sul primo palo, Perez è attento e di piede devia in corner. Brivido per la Pirossigeno al minuto 8: Ganzetti calcia a botta sicura ma sulla linea di porta è Monterosso col corpo ad impedire che il pallone termini in fondo al sacco. Meglio l’Active nella seconda parte della prima frazione di gioco: al 12′ slalom di Lamedica che conclude mandando la sfera al lato di pochissimo. Scocca il 17′ quando sugli sviluppi di un corner il capitano laziale Curri scaglia un destro che va a sfiorare l’incrocio dei pali. Nelle battute che precedono l’intervallo è Gallitelli a rendersi molto pericoloso con un sinistro al volo angolatissimo che fa la barba al palo, Perez non ci sarebbe mai arrivato.

Si va al riposo sul risultato di 0-0.

Dopo appena un minuto e mezzo Caverzan batte un corner, la sfera, complice qualche rimpallo, va a sbattere sul palo. Sul capovolgimento di fronte Monterosso lanciato a rete supera Perez, provvidenziale il salvataggio in scivolata di Pelezinho. Sfortunatissimi i lupi quando Gallitelli va a colpire entrambi i legni della porta difesa da Perez. Su una disattenzione della difesa rossoblù Romano, con la porta sguarnita, calcia incredibilmente fuori. Gol sbagliato, gol subito: passa la Pirossigeno grazie al centro del suo numero 10, Gigi Monterosso! Reazione dell’Active: ci prova Pelezinho, Del Ferraro alza la saracinesca. Il gol del pari arriva al tredicesimo, lo mette a segno Curri. Il Cosenza però ha subito la chance per riportarsi in vantaggio con Marchio che tenta il diagonale, fuori. E’ Del Ferraro, in costante proiezione offensiva, ad impegnare in un paio di occasioni il collega Perez. Il risultato non si schioda dall’uno a uno e si va ai tempi supplementari.

Progressione irresistibile di Poti che calcia, Perez chiude lo specchio della porta. Ci pensa poi Leonardo Del Ferraro, al primo gol stagionale, riservato per un’occasione veramente speciale, a riportare avanti i rossoblù. Pareggiano nuovamente i laziali, in superiorità numerica per l’espulsione di Messina, con la rete di Caverzan. La Pirossigeno ci crede ancora e ci vuole il miglior Perez per negare a Poti e poi a Gallitelli la gioia del gol. La finale si deciderà ai calci di rigore. Dopo una sequenza infinita è Nicolas Petragallo a realizzare il penalty che proietta la Pirossigeno Cosenza ad una storica promozione in Serie A!!

IL TABELLINO

PIROSSIGENO COSENZA – ACTIVE NETWORK VITERBO 8-7 d.c.r. (pt 0-0; st 1-1; pts 1-0; sts 0-1)

COSENZA: Del Ferraro, Poti, Marchio, Pagliuso, Bavaresco. Marano, Lambrè, Messina, Petragallo, Monterosso, Scervino, Gallitelli. All. Tuoto

ACTIVE: Perez, Pelezinho, Boutabouzi, Caverzan, Poletto. Braconcini, Zemuner, Romano, Lepadatu, Curri, Boscaino, Ganzetti, Lamedica. All. Monsignori

ARBITRI: Davide Copat di Pordenone, Antonio Nappo di Ercolano. CRONO: Angelo Tasca di Treviso

MARCATORI: 7’24” st Monterosso (C), 13’52” st Curri (A), 3’33” pts Del Ferraro (C), 2’48” sts Caverzan (A).

NOTE: Gara disputata alle ore 18:00 alla E-R Arena di Salsomaggiore Terme di fronte a circa 300 spettatori. La sequenza dei calci di rigore: Poletto (A) gol, Marchio (C) gol, Peleizinho (A) gol, Gallitelli (C) gol, Lepadatu (A) gol, Poti (C) gol, Boutabouzi (A) gol, Monterosso (C) gol, Ganzetti (A) gol, Scervino (C) gol, Romano (A) parato, Pagliuso (C) parato, Caverzan (A) parato, Petragallo (C) gol. Ammoniti: 7’01” st Messina (C), 12’40” st Bavaresco (C), 19’12” st Romano (A). Espulso: 1’10” sts Messina (C) per doppia ammonizione.

Il Cosenza resta in B! Rossoblu in festa

I tormenti di una stagione difficile sono accantonati: il Cosenza è salvo e può festeggiare la sua sesta stagione in Serie B consecutiva, pronto a ritrovare il Catanzaro e la Reggina in cadetteria. 

Il Brescia retrocede in Serie C dopo 38 anni e al termine di una partita finita nel caos con annessa invasione di campo da parte dei tifosi bresciani.  

Il play-out di ritorno

Al Rigamonti la squadra di casa spinge e sblocca al 74′ con un gran gol di Bisoli che avrebbe fatto proseguire il match ai supplementari in virtù dell’1-0 del Cosenza all’andata. Ma c’è Meroni in agguato che al 95′ firma di testa il pari salvezza per i rossoblù.

Poco prima della fine il caos: pioggia di fumogeni ed invasione dei tifosi di casa. Arriva la Polizia in campo e l’arbitro Massa interrompe la gara che, dopo oltre mezz’ora, non riprenderà. 

Il tabellino della partita:

BRESCIA – COSENZA 1-1

BRESCIA: Andrenacci, Karacic, Adorni, Rodriguez, Aye, Mangraviti (19′ st Galazzi), Cistana, Labojko (14′ st Van De Looi), Bjorkengren, Bisoli, Listkowski (14′ st Bianchi)
A disposizione: Lezzerini, Ndoj, Adryan, Niemeijer, Olzer, Pace, Scavone
Allenatore: Gastaldello

COSENZA: Micai, Brescianini, Rigione, D’Urso (14′ st Zilli), D’Orazio, Meroni, Nasti, Venturi (14′ st Vaisanen), Martino (43′ st Rispoli), Florenzi (29′ st Cortinovis), Voca (1′ st Praszelik)
A disposizione: Marson, Calò, Kornvig, Finotto, Marras, La Vardera, Arioli
Allenatore: Viali

ARBITRO: Sig. Massa Davide di Imperia ASSISTENTI: Sig. Meli Filippo di Parma, Sig. Alassio Stefano di Imperia IV UFFICIALE: Sig. La Penna Federico di Roma 1 VAR: Sig. Mazzoleni Silvio di Bergamo AVAR: Ayroldi Giovanni di Molfetta

MARCATORI: 28′ st Bisoli (B), 45+5′ st Meroni (C)

NOTE: Spettatori totali: 15.235 Ammoniti: 22′ pt Martino (C), 31′ pt Nasti (C), 35′ pt Labojko (B), 38′ pt Voca (C); 24′ st Cistana (B), 32′ st Rodriguez (B) Espulsioni: 45+8′ st Rigione (c) Recupero: 2′ pt; 5′ st. 

 

Foto da: ilCosenza.it

Coppa Calabria: la finale tra Mirto Crosia e Saint Michel al Centro Tecnico Federale di Catanzaro

CATANZARO – Si giocherà mercoledì 5 aprile, alle ore 15.30, sul manto erboso del “Centro Tecnico Federale” di Catanzaro, la finale di Coppa Calabria s.s. 2022/2023, manifestazione riservata alle compagini che militano nel campionato di Prima Categoria. La sfida vedrà opposte Mirto Crosia e Saint Michel, ancora una volta girone A contro girone D, come nelle ultime due occasioni: i cosentini, che domenica scorsa hanno raggiunto la vetta del girone cosentino, arrivano a questo scontro dopo aver eliminato in semifinale il Mangone al termine di una battaglia risolta soltanto ai calci di rigore dopo 180’ minuti di passione, mentre i pianigiani, assoluti dominatori di quello reggino, hanno avuto la meglio sul Real Fondo Gesù vincendo entrambe le gare. Una finale da non perdere, dunque, tra due compagini allestite per il salto di categoria. La parola passa al campo, chi succederà al Real Montalto nell’albo d’oro?

ALBO D’ORO COPPA CALABRIA

2021/22         Real Montalto
2020/21         —————–
2019/20         —————–
2018/19         PraiaTortora
2017/18         Morrone
2016/17         Casabona
2014/15         Atletico Botricello
2013/14         Serrese
2012/13         Deliese
2011/12         Nuova Deliese
2010/11         Ars. Trebisacce
2009/10         Roggiano
2008/09         San Marco
2007/08         Tortora
2006/07         Real Piane Crati
2005/06         Nuova Audace
2004/05         Rosarno
2003/04         Nova Virtus
2002/03         Castiglione Mare
2001/02         Gioia Tauro
2000/01         Bagnarese
1999/00         San Luca
1998/99         San Giovannello
1997/98         San Lucido
1996/97         Pol. Gimigliano
1995/96         Pol. Rossoblu Torano
1994/95         Torretta
1993/94         Deliese
1992/93         Pol. Paola
1991/92         Natilese
1990/91         Calcio Cotronei
1989/90         Pol. Condofurese
1988/89         Isola Capo Rizzuto
1987/88         Arasì
1986/87         Roggiano
1985/86         Nuova Rosarnese
1984/85         Deliese
1983/84         Cirò Marina
1982/83         Deliese
1981/82         Terina
1980/81         Spezzano Albanese
1979/80         Villese
1978/79         Marina Gioiosa
1977/78         Bagnarese

 

 

 

Catanzaro promosso: comincia la samBa giallorossa!

Al triplice fischio finale di Gelbison – Catanzaro 0-2 esplode la festa. Domenica 19 marzo arriva il primo verdetto della stagione del calcio professionistico italiano: con cinque giornate di anticipo il Catanzaro di mister Vivarini è promosso in Serie B, al termine di un campionato di Serie C girone C letteralmente dominato (+16 i punti di differenza sulla seconda, il Crotone). 

Calabresi nella serie cadetta dopo 17 anni.

La samBa giallorossa può così cominciare, in terra campana,  per i quasi diecimila tifosi  giunti a Salerno al seguito delle Aquile, così come per quelli rimasti in città, dove sono già cominciati i caroselli e le sfilate, pronti ad accogliere la squadra stasera al rientro da Salerno.

Per la cronaca, hanno deciso la gara dell’Arechi (campo neutro) le reti di Iemmello (18′) e Brignola (94′). 

Reggina e Cosenza: le ultime cinque giornate del 2023

Entrambe le squadre calabresi chiuderanno il proprio campionato di Serie B 2022-2023 davanti al proprio pubblico, e ciò è già un dato importante visto che nell’ultima giornata potrebbero esserci in palio punti decisivi per le classifiche di tutte e due. Facendo un “volo” temporale verso aprile e maggio alle ultime cinque giornate di campionato, cerchiamo di analizzare gli impegni di Reggina e Cosenza per prospettare che tipo di finale torneo aspetta le due compagini calabresi, e quali sono gli scontri più ostici. 

La Reggina alla 35esima giornata sarà in trasferta a Frosinone. La Serie B si sta attualmente giocando nonostante il calendario dei mondiali di calcio maschile, su cui i migliori bookmaker stanno fornendo dati live e statistiche, abbia temporaneamente interrotto il campionato di massima serie. La sosta della Serie A non influenzerà gli eventi legati alla Serie B, o meglio non direttamente. Il contraccolpo nel campionato cadetto si potrebbe avere se le società di Serie A vedessero tornare dal mondiale i propri calciatori stanchi e/o infortunati, e decidessero di “attingere” dalla risorse della Serie B. A quel punto atleti di livello come Lapadula, Coda e ancora Nández del Cagliari oppure Adrián Bernabé del Parma potrebbero a ragione rappresentare delle ottime alternative in A per sostituire momentaneamente atleti indisponibili. Passando al calendario della Reggina, sperando che la rosa amaranto resti intatta fino a fine campionato, nelle ultime cinque giornate lo scontro che sembrerebbe essere più decisivo è quello della trentacinquesima giornata che si terrà, come abbiamo anticipato, sul campo del Frosinone. Da non sottovalutare neanche il “derby” contro il Bari, squadra con tifoseria amica, ma che si giocherà punti importanti al San Nicola alla giornata trentasette. Ma attenzione, perché anche l’ultima partita al Granillo sarebbe in grado di nascondere delle grosse insidie, visto che l’Ascoli potrebbe per quel periodo ritrovarsi in zona playoff. 

Se nel calcio di Serie B c’è una squadra e una tifoseria abituate a soffrire fino all’ultima giornata, questa è sicuramente il Cosenza. E anche quest’anno il calendario ci mette lo zampino e presenta un Cosenza-Cagliari all’ultima giornata che non soltanto potrebbe dire salvezza per i silani, ma dall’altra parte significherebbe anche la promozione o playoff per il Cagliari. Se l’ultima giornata è difficile non è da meno la trasferta di Ascoli Piceno, che dunque scontrerà Cosenza e Reggina nelle sue due ultime partite del campionato. Il calendario non è stato affatto clemente con la squadra rosso blu e alla giornata 35 prevede la trasferta di Brescia, squadra anch’essa in lizza almeno per un posto nei playoff. I cosentini non dovranno sottovalutare neanche la partita in casa con il Venezia, valida per la trentaseiesima giornata di B, anche se i lagunari per quel tempo potrebbero anche già essere spacciati.

L’obiettivo della Reggina restano i playoff, così come quello del Cosenza è la permanenza in B, anche se il calendario dei silani appare molto più complesso soprattutto sul finire del torneo con tre scontri contro squadre in lotta per la promozione come Cagliari, Ascoli e Brescia, e i due possibili testa a testa con Perugia alla 34 esima, e Venezia alla 36 esima. 

Cosenza Calcio, il sindaco si fa promotore di un incontro tra tifoseria e città

 
COSENZA – “Il San Vito-Marulla semivuoto, privo del cuore dei suoi tifosi, è un’immagine che fa male alla città ed alla stessa società del Cosenza calcio”. Lo afferma il sindaco di Cosenza Franz Caruso, amareggiato per le divergenze che si registrano tra gli Ultrà e la società Rossoblù, a causa delle pesanti sconfitte riportate dai Lupi che hanno chiuso il girone d’andata all’ultimo posto in classifica, con soli 18 punti e che oggi hanno pareggiato con il Benevento.
 
“Il Cosenza – prosegue il Primo Cittadino – non può perdere la categoria. Ne va dell’immagine stessa della città, ma anche del suo sviluppo sociale. Il calcio, infatti, favorisce la crescita umana perché promuove la condivisione e l’inclusione.  Al di sopra di tutto, però, c’è indubbiamente il senso di appartenenza alla  città, alla nostra Cosenza, che passa anche dai colori della nostra squadra di calcio. Sotto il cielo rossoblù, non v’è dubbio, siamo comunità più coesa ed amalgamata. E’ questo un valore da difendere. Detto ciò esprimo la mia preoccupazione per il forte malessere che serpeggia tra i tifosi che occupano un posto di primissimo piano nel mondo del calcio, sia da un punto di vista comunitario che di vita stessa della società calcistica. I tifosi hanno a cuore il futuro della loro squadra e sono mossi da sentimento e passione. Per questa passione pagano i biglietti per lo stadio, sopportano il peso economico delle trasferte, che in questo particolare momento di crisi, non è indifferente, sottoscrivono abbonamenti, ecc., incidendo, quindi, sul bilancio societario”.
 
“Ecco perché sono convinto – conclude il sindaco Franz Caruso –  che sia indispensabile mantenere vivo il dialogo ed il confronto, seppur aspro ma civile, tra la società del Cosenza calcio ed i suoi tifosi che devono ritrovare il senso della condivisione e della collaborazione per far sventolare con sempre maggiore forza i colori rossoblù. A tal fine, mi farò promotore di un incontro tra la rappresentanza della società ed una delegazione di tifosi con l’auspicio che si possa riprendere il campionato con serenità, difendendo la categoria e, quindi, ritornando a vincere”.

A Palazzo dei Bruzi le glorie del calcio dilettantistico anni ’60 e ’70. Si prepara evento celebrativo per aprile

COSENZA – Sono stati tanti i ricordi, non ancora sbiaditi, di un calcio romantico e d’antan, quello degli anni Sessanta e Settanta, affiorati questa mattina nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi dove si sono dati appuntamento, per una reunion senza tempo, i rappresentanti, a più livelli, del calcio dilettantistico della città di Cosenza.

Anche il Sindaco Franz Caruso ha portato il suo saluto, prima che l’incontro finisse, per una foto ricordo che lo ritrae insieme ai protagonisti di quella pagina calcistica importante della storia della città di Cosenza.

Un raduno fortemente voluto dalla Commissione consiliare sport di Palazzo dei Bruzi, con il suo Presidente Mimmo Frammartino e che ha registrato l’attenzione, tra gli altri, del Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca, presente all’incontro.  

L’obiettivo è quello di celebrare, in una grande festa, nel mese di aprile, al Centro Sportivo Real Cosenza, messo a disposizione dal Presidente Vincenzo Perri, i protagonisti di quella memorabile stagione calcistica e i momenti di gloria vissuti soprattutto nel campo sportivo “Emilio Morrone” di via Roma.

Sarà l’occasione – questa – per celebrare anche i fasti della “Morrone”, la seconda squadra di calcio della città che arrivò a sfiorare la serie C e che nella stagione 1974/75 disputò un derby storico, in serie D, con i lupi del Cosenza, allo stadio San Vito.

Finì 0-0 e il campionato quell’anno si concluse con la promozione dei rossoblù. Della storica Morrone di quei tempi oggi c’era ancora qualche superstite, come Saverio Fera, Franco Gagliardi, Carmelo Falcone. Era la squadra di Granatelli, di Millea, di De Donato. Quest’ultimo doveva essere presente stamattina, ma un imprevisto dell’ultimo momento lo ha trattenuto altrove. Ma sarà della partita molto presto.

Il Presidente della commissione sport del Comune di Cosenza Mimmo Frammartino ha illustrato a grandi linee l’iniziativa che culminerà nell’evento di aprile. “Oggi è qui riunito un pezzo importante della storia calcistica della città – ha poi detto il Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca. Rivedere alcuni giocatori della “Morrone” mi riporta indietro nel tempo, quando nella squadra dalla maglia granata militavano i vari Franco Gagliardi, Teobaldo Aloe o Saverio Perri. Ad aprile ne rievocheremo la storia. Sarà una festa per la città intera, perché oltre al Cosenza, anche la Morrone è nella storia e nel cuore dei cosentini”. Nel corso dell’incontro è stato ufficializzato anche l’incarico a Sergio Chiatto, primo laureato nella storia dell’Università della Calabria e grande conoscitore di calcio, non per averlo giocato, ma per essere stato sia allenatore (di alcune importanti squadre giovanili della città) che arbitro, di coordinare il comitato sportivo cui la commissione sport di Palazzo dei Bruzi ha demandato l’organizzazione dell’evento di aprile. Nelle celebrazioni, previste anche una mostra audiovisiva per allestire la quale è già stata lanciata una campagna di sensibilizzazione per mettere a disposizione scatti fotografici, filmati d’epoca ed altri memorabilia. Sergio Chiatto, a questo proposito, ha già aperto il suo corposo archivio.

Nel corso dell’incontro – era presente, tra gli altri, anche l’ex calciatore del Cosenza Walter Perrotta – è stata evidenziata l’importante funzione del calcio dilettantistico, vero e proprio antidoto alle devianze. Un calcio – quello di quel tempo – sorretto da solidi valori etici e attraverso il quale passava anche il riscatto sociale delle classi meno abbienti. Ricordata anche la storia della Morrone e del campo sportivo di via Roma, inaugurato nel 1931 (allora era denominato Città di Cosenza) intitolato successivamente al portiere Emilio Morrone, dal quale la squadra mutuò il nome, che nel 1953 perse la vita, a 23 anni, sul campo di gioco.

Al microfono hanno portato la loro testimonianza in tanti: da Sergio Chiatto a Pino Abate, già Presidente del Coni, a Franco Gagliardi, a Franco Scarcelli, Presidente della sezione cosentina dell’Associazione nazionale arbitri, a Carmelo Falcone. Quest’ultimo ha ricordato il compianto Franco Rizzo che agli inizi della sua luminosa carriera, che lo portò in squadre importanti come il Cagliari, la Fiorentina e il Bologna e a vestire l’azzurro della Nazionale, tirò i suoi primi calci proprio nella Morrone.

Un contributo è stato portato anche dai consiglieri comunali Bianca Rende e Raffaele Fuorivia che hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa della commissione sport e del suo Presidente Mimmo Frammartino. Ad aprile, oltre alla storia della Morrone sarà celebrata anche quella di tante squadre dilettantistiche che hanno dato un contributo importante alla formazione dei giovani cosentini, come la Pro Cosenza, la Victoria, la Boca Junior, il River Plate, la Memi Vian, la Cariocas, la Friends, ma l’elenco potrebbe continuare all’infinito. La reunion è solo all’inizio.

 

 

 

 

Haaland e Mbappé, la sfida del 2023

Sono due tra gli atleti più talentuosi del calcio mondiale e sono i due giocatori che rappresentano il presente e il futuro di questo sport. Erling Haaland e Kylian Mbappé si stanno prendendo il palcoscenico europeo a suon di goal e giocate strepitose, dando dimostrazioni continue di rendimento altissimo e soprattutto di affidabilità dal punto di vista dell’attitudine. Entrambi sono già stabilmente tra i finalisti dei migliori premi, e la loro abilità nell’andare in goal potrebbe spingerli a dominare il calcio dei prossimi dieci anni. I due sono diversi, ma ugualmente decisivi per le loro squadre, il Paris Saint Germain e il Manchester City. Mancino e centravanti il norvegese del City, destro e attaccante esterno il francese del Psg. 

Per quanto riguarda Haaland, parliamo di uno sportivo classe 2000 che da oltre tre anni sta stupendo tutti per le sue enormi capacità realizzative. Lo scandinavo, infatti, sta battendo uno dopo l’altro vari record di goal segnati sia per età sia per partite giocate. In questo momento il dato che più di ogni altro impressiona riguardo al suo rendimento è il seguente: in Premier League il norvegese ha messo a referto ben 18 reti in appena 13 incontri giocati. Una quantità davvero da brividi, se consideriamo che l’anno scorso i due capocannonieri della Premier, Mohammed Salah e Son Heung-min, hanno segnato 23 reti, e alla fine della competizione. L’efficacia di Haaland sotto porta è straordinaria, elemento non da poco che potrebbe farlo diventare il grande favorito per la vittoria della prossima Scarpa d’oro. Bisognerà attendere che le quote dei siti di scommesse più affidabili, disponibili sul calcio, confermino o meno questo pronostico. Potentissimo e velocissimo, Haaland è dotato di un sinistro fulminante con il quale non solo segna reti di potenza, ma che gli permette anche di calciare con una grande precisione. Frutto del talento, ma anche di tanto lavoro, la capacità realizzativa del norvegese è probabilmente la più spaventosa di sempre, e tanti sono i record di goal che sono nel suo mirino. In Champions, competizione nella quale potrebbe sfidarsi proprio con Mbappé, Haaland è attualmente il secondo miglior marcatore con cinque goal in quattro incontri. Davanti a lui ci sono lo stesso Mbappé e Salah, entrambi a quota sette reti.

Il francese, che anche con la Francia è sempre pronto a dimostrare la sua impressionante concretezza, si sta invece preparando a una seconda parte di stagione nella quale punterà moltissimo proprio sulla Champions League. Questo trofeo è senza dubbio la sua ossessione, specialmente dopo la sconfitta nella finale del 2020 contro il Bayern Monaco, quando fu proprio lui a fallire un’occasione importante per poi vedere come i tedeschi si imponevano per 1-0, con goal del suo concittadino Kingsley Coman. Dopo aver iniziato alla grande la stagione attuale, il parigino cerca la rivincita in Europa, visto e considerato che il suo Psg in patria non ha praticamente rivali. La sua velocità e le sue abilità nel dribbling, oltre a una tecnica individuale molto migliorata, potrebbero essere le armi decisive per la conquista di un titolo storico per il club francese.

Come un’analisi corretta influisce sulle scommesse calcio

Per avere successo nelle scommesse, è necessario comprendere gli eventi nel dettaglio. Senza questo fattore, le possibilità di vittoria dello scommettitore diminuiscono notevolmente alla distanza. Anche quando si lavora con tattiche di scommesse calcio preconcette, è necessario analizzare in dettaglio ogni partita selezionata. Questi consigli vi aiuteranno a capire come analizzare le partite.

Peculiarità dello sport

Ogni disciplina presenta delle differenze che è necessario conoscere quando si fa un pronostico. Quando si analizzano le partite di calcio, l’infortunio di un giocatore non rappresenta una situazione critica, a differenza del tennis. Esistono molte differenze tra le discipline individuali e quelle di squadra. Pertanto, l’analisi delle partite di calcio sarà più difficile, in quanto il giocatore deve valutare le capacità delle due squadre di 11 persone, trovare interviste con lo staff tecnico e altri approfondimenti dal campo avversario.

I movimenti del rapporto e le loro cause

Le quote sono in costante movimento e per un lavoro di successo gli scommettitori devono tenere traccia di questo processo. Tenere conto del movimento della linea vi permetterà di determinare le sviste. Se ci sono molte scommesse calcio sulla vittoria di una squadra, significa che la quotazione su questo mercato diminuirà e le quote sul mercato opposto aumenteranno.

Analisi statistica della partita

Torneo (Lega)

Se avete deciso di analizzare le partite, dovete capire che una partita può avere un significato diverso per i due avversari. Ad esempio, nelle partite di coppa gli allenatori schierano una doppia formazione, mentre in LF, LE, LC escono i migliori interpreti con una motivazione maggiore.

Posizione delle squadre in classifica

Questo include la lotta per la sopravvivenza o per la vittoria della divisione. Ad esempio, l’analisi delle partite di calcio deve tenere conto di quali posti in classifica andranno alle Coppe europee. Alcuni campionati nazionali introducono gare di spareggio per la sopravvivenza nella divisione d’élite e per le prime tre classificate.

Calendario, programma delle gare

Gli atleti spendono molte energie nei duelli e alcuni giocatori non riescono a riprendersi rapidamente dai voli più duri. Tutto ciò influisce sulle scommesse calcio. È necessario osservare il calendario delle prestazioni degli avversari e conoscere le loro priorità. Ad esempio, per una partita di calcio in Champions League, l’allenatore potrebbe mettere in campo i sostituti per far riposare i principali interpreti.

Gol segnati e subiti

Dal numero di occasioni realizzate si può determinare lo stato di forma della squadra. Ad esempio, quando il Bayern Monaco è in condizioni ottimali, la squadra supera gli avversari con un punteggio devastante. Allo stesso tempo, lo stile di gioco del club non è d’attacco. Le squadre difensive segnano poco, ma sono in grado di mettere l’autobus in porta e di ottenere il risultato desiderato.

La forma individuale dei giocatori

Nelle discipline a partita singola, questo parametro è importante, in quanto consente di valutare le reali possibilità di successo dell’avversario. Ad esempio, se un giocatore ha ottenuto buoni risultati nelle ultime partite, sarà avvantaggiato rispetto allo sfavorito. Negli sport di squadra ci sono giocatori insostituibili, ad esempio dopo la partenza di Messi dal Barcellona, il club catalano ha smesso di mostrare i suoi migliori risultati.

Composizioni

Nelle partite di calcio, è necessario valutare se la squadra principale o quella di riserva prenderà parte al confronto. Se alcuni giocatori importanti si infortunano prima della partita, ciò può influire sull’esito dell’incontro.

Abbinamenti casa/viaggio

Se una squadra si incontra in casa davanti ai propri tifosi, ha maggiori possibilità di vincere alle scommesse calcio. In queste partite, la prima squadra non ha altri obiettivi davanti a sé se non quello di vincere. Gli ospiti saranno contenti anche con un pareggio. Questi indicatori non sono validi nelle partite in cui gli outsider affrontano i favoriti.