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(C)Sala Stampa – A caldo ma non troppo: Maurizi e Roselli.

Maurizi: “Abbiamo perso 3 – 1 ma credo che tutta questa differenza non ci fosse, addirittura potevamo andare in vantaggio noi e, sulla stessa azione, abbiamo subito il gol di Calderini: incassiamo questa sconfitta e cerchiamo di procedere nel verso migliore. Sul gol del 2 – 1 Rainone credo che stesse dando il pallone indietro a Giordano il quale, a sua volta, stava uscendo, non ho chiesto lumi perché altrimenti ci sarebbe da arrabbiarsi molto, non possiamo prendere gol così e non possiamo sbagliare quelle occasioni, ne abbiamo avute parecchie e fino al vantaggio il Cosenza non ha fatto nulla più di noi: il calcio è crudele, tant’è che abbiamo preso il 3 – 1 sul rimpallo, forse doveva andare così, comunque la squadra c’è ed i giocatori si sono messi tutti a disposizione, poi servono rabbia, qualità ed istinto del killer, il Cosenza ci ha dimostrato che le squadre forti sono quelle che ti puniscono anche con poche occasioni create; a questa squadra manca qualità e un giocatore di categoria.”

Roselli: “Avevamo tutto da perdere in questa partita, i ragazzi vengono fuori da una situazione difficile ed è chiaro che partite così non sono semplici da leggere. Un mese fa eravamo abbastanza piatti, facevamo fatica a fare gol, ora stiamo migliorando ma ancora non siamo perfetti, è ovvio però che il mio compito, come ho sempre detto, è portare i ragazzi a dare il massimo, ci stiamo riuscendo ed in settimana tutti lavorano benissimo, compresi quelli che poi vanno in panchina o in tribuna. Non spetta a me dire quanto merito possa avere in questo cambiamento, credo di aver portato solo un pizzico di esperienza e tranquillità, mi fa sinceramente un po’ paura questa variazione perché il mondo si è ribaltato come se fosse arrivato chissà chi, non è così, dobbiamo essere una squadra che nel più breve tempo possibile deve tirarsi fuori da queste sabbie mobili. Il Prof Bruni mi ha aiutato nel decifrare la partita, perché erano in campo tre fasce di giocatori, chi ha sempre giocato e si è sempre allenato, chi lo ha fatto di meno ed una terza fascia mista, quello che dà la condizione è giocare, puoi allenarti sei mesi ma se non giochi è difficile. Caccetta sarà squalificato, si, ma abbiamo giocatori come Corsi, Criaco, quando vengono chiamati in causa danno sempre il massimo e mi fanno dormire sereno. Magari potesse mettere tutti i giocatori nella propria posizione! Considerate che abbiamo cinque punte ed un esterno completamente offensivo come Tortolano, le squadre vanno fatte con equilibrio, specie noi che siamo in costruzione: dalla B in giù molte squadre hanno un esterno alto ed uno basso, un centrale alto ed uno rapido, il tutto per giostrare meglio; stasera per esempio Blondett, centrale, ha giocato a destra, Criaco e Fornito, mezzale, han giocato sugli esterni: non posso metterli tutti fuori ruolo perché sarebbe un macello, ma i ragazzi sono disponibilissimi.”

 

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

Cosenza – Ischia, le pagelle dei Lupi

Ravaglia voto 7,5: decisivo in due occasioni, si prende la palma di migliore in campo con una partita strepitosa: rischia di salvare sul primo gol, è miracoloso sull’uno a uno poco prima del vantaggio di Calderini ed è indescrivibile quando blinda il risultato con un balzo felino al 45′.


Blondett voto 6,5:
nel primo tempo perde clamorosamente D’Amico che manda il pallone a fare la barba al palo e, più in generale, è distratto in un paio di occasioni. Molto meglio nella ripresa, quando recupera sempre la posizione e si propone costantemente in avanti. Passi da gigante per l’ex Samp che non aveva iniziato la stagione nel migliore dei modi.

Tedeschi voto 6: è il solito muro, ma rischia un sacco su una ripartenza dell’Ischia, e solo uno strepitoso Ravaglia evita il pasticcio. Per il resto nulla di nuovo, ci dispiace dare mezzo voto in meno ad uno che è costantemente tra i migliori della squadra.

Magli voto 6,5: non esente da colpe sul gol ospite, si riscatta firmando il pari in proiezione offensiva e giostrando molto bene il pallone con il suo collega di reparto: con loro due la difesa può dormire sonni tranquilli.

Sperotto voto 6,5: Sembra un FrecciaRossa su quella fascia, è un demonio, crediamo abbia fatto indigestione di peperoncini per correre così tanto senza mai fermarsi, addirittura a fine partita la maglia ha continuato a sgroppare sulla fascia per forza d’inerzia: mostruoso.

Criaco voto 5: nota stonata della serata il numero undici, schierato nuovamente nel ruolo di esterno nel 4 – 4 – 2: non riesce a rendersi quasi mai incisivo, e questo ci dispiace perché sappiamo quanto tenga alla maglia e quanto si impegni, ma non possiamo esimerci dal punirlo per una prestazione non all’altezza del giocatore che conosciamo. Lo rilevaTortolano, voto 7: sembrerà un po’ esagerata come valutazione, ma tutte le azioni più pericolose nascono dalla sua parte. Roselli l’aveva detto ieri in conferenza: “Era scontato che, non appena si fosse ripreso, avrebbe guadagnato posizioni”. Un’altra freccia da scoccare per l’uomo di Gubbio.

Arrigoni voto 6,5: è il gemello forte di quello ammirato (più che altro preso di mira) ad inizio anno: preciso, impeccabile, ordinato, qualche volta leggermente in ritardo ma quasi sempre capace di recuperare. Un nuovo acquisto che non avevamo considerato.

Caccetta voto 6,5: non che ci sia rimasto molto da dire, eh. Non sbaglia quasi mai e, quando lo fa, ci mette l’anima. Caccetta al 100% è un lusso per la categoria, d’altronde uno che ha segnato a San Siro potrebbe ambire a ben altri palcoscenici, anche se per ora è qui e ce lo teniamo stretto.

Fornito voto 6: non la sua migliore partita, ma neanche la peggiore: un onesto mestierante (stasera), in difficoltà come non appariva da tempo. Dalla sua ha l’età e la classe, e comunque anche in una delle serate peggiori è ampiamente sufficiente. Al suo posto Zanini, voto 6: positivo, rapido e sveglio, mette tranquillità alla squadra equilibrando una fascia sulla quale agiscono un centrale adattato a terzino ed un terzino adattato ad esterno.

Calderini voto 6,5: se tenesse a bada i neuroni potrebbe tranquillamente giocare in una squadra d’alta classifica, ma Elio è così e a noi, sinceramente, va benissimo. Anche stasera manda in tilt i tre centrali, ancor di più quando entra Tortolano a dargli una mano. Unico neo un egoismo latente, la cui fotografia è la discesa negli ultimi minuti che avrebbe potuto portare al poker.

Cori voto 7: il San Vito si è innamorato di questo centravanti vecchio stampo che smista palloni con qualunque parte del corpo e protegge il pallone con mestiere, sagacia e furbizia: sul vantaggio lo tiene fermo lì, spalla via un difensore e serve Calderini come solo lui potrebbe fare, mandando in visibilio lo stadio ed il suo compagno di squadra alla quinta marcatura stagionale. Lo rileva Cesca, s.v.: poco per giudicarlo.

Roselli voto 6,5: studia la partita incessantemente, ma in conferenza era stato chiaro: le partite le risolvono i singoli. Quasi come se lo avvertisse, lo sentisse. E infatti tre episodi hanno decretato la vittoria della sua squadra, comunque ben disposta in campo. Otto punti su quindici, un bottino niente male per una squadra che deve salvarsi.

 

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

Cosenza, tris e salto in classifica

Il Cosenza continua la sua striscia d’imbattibilità sconfiggendo l’Ischia e portando a cinque (quattro se si esclude la vittoria in Coppa Italia, ndr) i risultati utili consecutivi. Non una partita bellissima, ma giocata con grande cuore dai ragazzi di Roselli che, con questi tre punti, escono dalla zona play out, scavalcando Martina Franca (Impegnato domani e prossimo avversario, ora due lunghezze sotto i rossoblu’), Barletta (0 – 0 contro l’Aversa) e Messina (1 – 1 al San Filippo contro il Catanzaro) e portandosi a meno uno dal Melfi (caduto a Lecce per mano dei salentini, 4 – 1).

Roselli propone l’undici prestabilito, mettendo però in campo a sorpresa Caccetta, ieri rimasto ai margini della rifinitura per una vescica al piede; per il resto niente da segnalare, con Ravaglia a guardia della porta coadiuvato da Tedeschi e Magli centrali, Sperotto a sinistra e Blondett a destra per sopperire all’assenza di Ciancio (distorsione al ginocchio con interessamento del collaterale destro, sabato potrebbe essere in campo), Arrigoni e come detto Caccetta in mezzeria con Fornito a destra e Criaco a sinistra, Calderini dietro l’unica punta Cori avanti.

Dopo otto minuti Ischia in vantaggio: corner per i campani, pallone in mezzo dopo una battuta corta con seguente colpo di testa di Ingretolli, Ravaglia respinge ma Wagner è lì ed il tap – in è quanto di più semplice si possa desiderare. Al minuto dodici D’Amico ci prova dalla distanza ma il pallone esce di almeno un metro alla sinistra della porta difesa da Ravaglia, ovvero quella sotto la Curva Sud dello stadio San Vito. Al minuto venti punizione per il Cosenza da dieci metri fuori il vertice basso sinistro dell’area di rigore: batte Arrigoni che mette in mezzo un pallone viscido, Giordano esce come nelle scuole calcio ti dicono di ne anticipato da un tocco che non si capisce se sia di Magli o di De Agostini: di chiunque sia, l’essenziale è che la sfera varchi la linea di gesso e finisca in rete, ratificando così il pareggio dei padroni di casa. Nei seguenti 5′ ci prova prima Calderini, poi Cori, ma nessuno dei due crea particolari patemi al numero uno isolano, la cui squadra si fa vedere al 26′ con un colpo di testa di Ingretolli di molto a lato e con un tiro al volo di Fiandaca senza pretesa alcuna; molto più pericoloso il diagonale  di Ciotola su un’imbucata alle spalle di Blondett, con la sfera che sfiora il palo e si perde sul fondo. La partita è estremamente vivace ma non si segnalano chissà quali grandi occasioni da gol, con Calderini leggermente pericoloso al 44′ con una girata spalle alla porta che termina alla sinistra della porta isolana; su questa occasione si chiude il primo tempo, col punteggio fissato sull’uno a uno per merito delle reti di Wagner e Magli.

La ripresa inizia con gli stessi ventidue scesi in campo al momento del fischio d’inizio, con la prima occasione che è di colore ospite ed arriva conseguentemente ad un contropiede originato da un calcio d’angolo: D’Amico si invola solo e Ravaglia, rimasto tra i pali, trova un miracolo: la principale legge non scritta del calcio recita “Gol sbagliato, gol subito”, e si sa che le leggi non scritte di questo mondo raramente sbagliano: lancio lungo dalla difesa, gran pasticcio tra Giordano ed Impagliazzo, ne approfitta Cori che protegge palla dagli accorrenti centrali e serve Calderini il quale, a porta vuota, la mette dentro, ribaltando il risultato. Al 26′ piove sul bagnato m per gli ospiti: Tortolano brucia in velocità gli avversari ed arriva al vertice basso sinistro dell’area di rigore, dove lo attente il già ammonito Rainone che lo atterra, rimediando il secondo giallo e finendo anzitempo la partita. Il Cosenza non è pago e fa tris: punizione da vicino la bandierina, Arrigoni mette in mezzo, spazza la difesa isolana ma sul pallone arriva Tortolano che prova a calciare ma viene chiuso: il rimpallo è estremamente fortunoso, col pallone che si impenna e termina, beffardo, alle spalle del numero uno avversario: un gol che sa di liberazione per il veloce esterno di Roma, dopo una stagione sinora travagliata e passata per lo più tra tribuna e panchina. Al 45′ si rivede l’Ischia avanti con una mischia su punizione, ma Ravaglia è ancora strepitoso e con un riflesso felino toglie il pallone da dentro la porta, lasciando intatto il tabellone del punteggio.

Cosenza che raggiunge la tredicesima piazza e, come detto, accorcia la classifica, in attesa delle prossime quattro partite che chiuderanno il girone d’andata: tre su quattro (Martina Franca in Puglia, Aversa Normanna e Melfi in casa) saranno scontri diretti da vincere per terminare il girone d’andata in positivo; nel frattempo, con questa vittoria, Roselli ha già messo in cascina otto punti, uno in più di quanti ne avesse fatto Cappellacci nelle dieci partite avute a disposizione, imponendo alla stagione un’inversione di marcia che ha portato il Cosenza di là dalle sabbie mobili: continuare su questa falsariga dev’essere il leitmotiv per chiudere sopra i venti punti il girone d’andata, quota che permetterebbe ai Lupi di stare più tranquilli.

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

 

COSENZA – ISCHIA 3 – 1

MARCATORI: Wagner (I) 8′ pt, Magli 20′ pt, Calderini 14′ st, Tortolano 33′ st (C)

COSENZA (4 – 4 – 1 – 1): Ravaglia; Blondett, Tedeschi, Magli, Sperotto; Fornito (28′ st Zanini), Caccetta, Arrigoni, Criaco (5′ st Tortolano); Calderini; Cori (42′ st Cesca). A disp: Saracco, Bertolucci, Corsi, De Angelis. All: Roselli.

ISCHIA (3 – 4 – 3) Giordano; Sirignano, Rainone (A), Impagliazzo; Finizio, Wagner, Fiandaca, De Agostini; D’Amico (32′ st Cruz), Ciotola (19′ st Armeno), Ingretolli. A disp: Mennella, Bulevardi, Gerevini, Di Cesare, Iannascoli. All: Maurizi.

TERNA ARBITRALE: Arbitro: Sig. Antonio Giuia di Pisa; 1° Ass: Sig. D’Annibale di Marsala; 2° Ass. Sig. Ruggeri di Palermo.

AMMONITI: Rainone, Fiandaca, Wagner (I), Caccetta (C)

ESPULSI: Rainone (I) per somma di ammonizioni

CALCI D’ANGOLO: 5 – 4

RECUPERO: 2′ pt; 3′ st.

 

La Palmese asfalta anche il Gallico-Catona…

Palmese – Gallico-Catona 5 – 1

Marcatori: 16’ Vallone, 26’ Foderaro, 30’ Postorino (G-C), 17’ s.t. Torchia, 25’ s.t. Piemontese (rig)

47’ s.t. Curcio

Note: giornata afosa; spettatori 1700 di cui un centinaio ospiti. Recupero: 3’ p.t. 6’ s.t.

 

Palmi- Chi di cinque gol ferisce, di cinque gol perisce. Il Gallico-Catona infatti esce dal “Lopresti” di Palmi con le ossa rotte e si porta a casa lo stesso numero di gol che la settimana scorsa ha rifilato al Guardavalle. In quello che era considerato il big-match della dodicesima giornata di campionato, la capolista U.S. Palmese 1912 asfalta letteralmente la seconda in classifica Gallico-Catona con un sonoro 5 a 1 che non lascia dubbi su chi è la squadra più forte. Franceschini e company dunque si vedono ridimensionati di fronte ai giganti neroverdi che consolidano il primato in classifica portandosi a + 9 punti dalle inseguitrici. Partono bene i padroni di casa che hanno l’assoluto controllo del centrocampo e al 16’ trovano il gol del vantaggio. Calcio d’angolo battuto da Mangiapane. Tiro rasoterra al centro dell’aria su quale si fionda Vallone che tira un bolide che non lascia scampo al portiere avversario. Dopo solo 10 minuti bellissima azione di contropiede innestata da Andiloro che, dopo aver fatto 70 m di corsa e saltato 3 avversari, serve la palla a Foderaro che a tu per tu col portiere non sbaglia. 2 a 0 per i neroverdi dunque. Al 30’ gli ospiti però accorciano con Postorino. Il secondo tempo si apre con una Palmese un po’ in difficoltà a causa dell’infortunio del portiere (fuoriquota) Nania che costringe mister Salerno a cambiare la solita formazione e dunque gli ospiti aumentano il possesso palla senza però mai impostare alcuna azione pericolosa. Al 17’ però i giochi si chiudono. La Palmese, che prima si è vista annullare un gol di Cordiano per fuorigioco inesistente, va a segno con Torchia. Otto minuti dopo l’arbitro assegna un rigore. Sul dischetto Piemontese che non sbaglia. Nel secondo dei sei minuti di recupero arriva il capolavoro di Curcio. Un gol che resterà nella storia. Lancio lungo sulla fascia sinistra e dopo aver fatto rimbalzare la palla un paio di volte, Curcio da fuori area e in posizione laterale fa partire un tiro forte e teso che va a finire in porta, all’angolino opposto. 5 a 1 dunque e il Gallico-Catona, convinto di venire a Palmi a dettare legge, se ne torna a Reggio tutto incerottato.

L’Acri non sa più vincere: 2 – 3 a Scalea

12^ GIORNATA ECCELLENZA

U.S.D. Scalea – F.C. Calcio Acri  3 – 2

MARCATORI: 12 Favieri (S) su rig, 14′ pt e 24′ st Piccirillo, 43′ st Gallo (A), 45′ st Provenzano (A)

SCALEA: Tiesi, Oliva, Marotta, Petrillo, Pastore, Chemi, Piccirillo (32′ st Coppola), Cersosimo, Favieri (42′ pt Ffavieri), Esposito, Cosentino (12′ st Battaglia) . In panchina: Andreoli, Maiello, Arieta, Scoppetta. All.: L. Carnevale

ACRI: Romano, Mancino, Basile, Deffo (6′ st Leta), Cavatorti (19′ st  Provenzano), Miceli, Siciliano, Sposato, Gallo, Levato (26′ pt Levato), Visani. In panchina: Luzzi, Perri, Covello, Feraco. All.: M. Pascuzzo 

ARBITRO: Dell’Olio (Molfetta)

ASSISTENTI: Montesanti (Lamezia T.) e Laria (V. Valentia)

Ammoniti: Siciliano, Deffo e Gallo

Espulsi: 26′ pt Romano (A) per fallo, 47′ st Visani (A)

CRONACA – L’ Acri non riesce proprio a rialzarsi e così anche la trasferta al “Longobucco” di Scalea finisce con un brutto ko.

Dopo un avvio positivo degli ospiti, gli uomini di mister Carnevale, più compatti e concentrati, sbloccano dopo poco la gara. Al 12′ braccio di Siciliano in barriera e arbitro che non ci pensa due volte ad assegnare il penalty ai locali: dal dischetto non sbaglia il centravanti Favieri. Due giri d’orologio e palla ancora in rete per i padroni di casa grazie al raddoppio di Piccirillo (non incolpevoli  Miceli e Romano). Quasi alla mezz’ora il colpo di grazia per l’Acri: Dell’Olio espelle l’estremo difensore acrese per fallo su Favieri lanciato in area, e secondo calcio di rigore per lo Scalea: il passivo a questo punto potrebbe aumentare per l’Acri ma Piccirillo appena sopra il palo e fallisce la rete del 3-0, La fine del primo tempo restituisce cosi una prestazione deludente dell’Acri che ha in un colpo di testa di Gallo e in un tiro dalla distanza di Miceli due delle poche occasioni per la voce azioni.

Il secondo tempo non fa registrare nessuna evidente inversione di marcia, se non nella seconda parte. Pascuzzo infatti prova  in successione le carte Leta e Provenzano per provare a dare più profondità all’attacco. In effetti i due ingressi creano un pò di confusione nell’area dello Scalea che ciononostante non si deconcentra, e al 24′ arriva la doppietta di Piccirillo: corner di Petrillo e colpo di testa del centrocampista biancoceleste. La deriva acrese è infine arginata dal doppio dell’attacco acrese: il capitano rossonero Gallo porta i rossoneri sull’ 1 a 3 (43′) e poi la firma di Provenzano sul 2 a 3 (’45), ma la gara si chiude con l’espulsione di Visani che lascia l’Acri nel recupero in nove uomini.

L’ Acri si proietta cosi alla semifinale di ritorno di coppa di mercoledi a Paola incassando la quinta sconfitta sul campo in sei giornate. Il pensiero alla Coppa (con le relative scelte tecniche) e la poca serenità e lucidità fuori e dentro il campo hanno probabilmente inciso sulle ultime uscite. Lo Scalea, dal canto suo, con la buona prestazione di oggi, naviga a vele spiegate verso la salvezza tranquilla.

Andreina Morrone

Il Rende vince di misura il derby contro il Montalto

Nella Foto: L'autore del gol, Zangaro

Serie D – Girone I – 13^ Giornata

C. Montalto Uffugo – Rende  0-1

Marcatori:  66′ Zangaro (rig.)

La cronaca: Il Montalto perde di misura il derby contro il Rende, imbottito di ex, tra i quali spicca proprio  il talentuoso trequartista Zangaro, autore del gol decisivo su calcio di rigore a metà ripresa. Nel primo tempo unica segnalazione degna di nota è il clamoroso palo colpito da Ginobili: siamo al 34′. Nella ripresa, le due squadre continuano a fronteggiarsi a centrocampo con tanti scontri duri e qualche cartellino giallo sventolato ai 22 in campo da parte del direttore di gara. La goccia che fa traboccare il vaso scende al 66′, quando il Rende usufruisce di un calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Zangaro che non sbaglia. Rende in vantaggio. Gli animi si riscaldano e il nervosismo serpeggia tra i giocatori, Crispino, già ammonito si fa espellere, lasciando i suoi in 10 per un quarto d’ora abbondante. Parità ristabilita al 95′, quando Catalano si fa espellere anche lui per doppia ammonizione. Nel finale il Montalto, nonostante abbia prodotto il suo massimo sforzo per raggiungere il pari, non riesce nell’impresa di agguantare gli ospiti. Il Rende dunque conquista il derby, una partita mai del tutto scontata e facile e soprattutto strappa 3 punti ad un Montalto sempre più in ombra, piantonato  al penultimo posto  della classifica.

C. Montalto Uffugo: Ramunno, Musacco, Rocca, Maglione, Abazaj(80′ Carbone), Catalano, Nanci(50′ Bilello), Giglio(58′ Khoris), Gagliardi, Le Piane.

Rende: De Brasi, Ruffo, Crispino, Benincasa, Musca, Ginobili, Gigliotti(88′ Irace), Fiore, Caruso, Zangaro(91′ Marchio), Piromallo.

Ammoniti: Nanci(M), Musca(R), Bilello(M), Le Piane(M)

Espulsi: 76′ Crispino(R), 95′ Catalano(M)

Note: Rec ‘2 pt, ‘6 st, Angoli: 1-1

Classifica: Montalto penultimo  a quota 10 punti


 

 

Roberto Adimari

 

Dalla Calabria a Londra: per Rotundo & Co. continua il sogno Leyton Orient

CATANZARO – Pochissimi giorni dopo essere stato selezionato per partecipere al talent show calcistico di Agon Channel conla speranza di conquistare un posto al sole nella prima squadra del Leyton Orient FC e nel calcio inglese, il catanzarese Giuseppe Rotundo ha ricevuto la chiamata che potrebbe portarlo dritto fino al suo sogno più grande.

Da sx Ioppoli, Rotundo, Poerio e Percopo in aereoporto prima della tempestiva partenza per Londra

Sebbene le puntate del nuovo programma andranno in onda solo fra qualche settimana, quando i talenti italiani selezionati nei giorni scorsi a Coverciano raggiungeranno Londra, la squadra inglese ha pensato bene di non lasciarsi sfuggire la possibilità di “coccolarsi” da subito i più talentuosi e meritevoli giocatori calabresei prescelti, fra cui Rotundo appunto. E cosi poche ore fa dalla squadra del Leyton e della produzione del programma è arrivata la telefonata che annunciava a Giuseppe di partire immediatamente per la capitale inglese.  Con lui sono partiti anche Enrico Percopo, Tanino Mastroieni, Francesco Ioppoli, Antonino Cambria e Roberto Poerio. Un segnale importante, questo, per il giovane catanzarese (con una lunga cavetta nelle giovanili di Reggina, Catanzaro e Messina nel calcio dilettantistico calabrese), che pochi giorni fa a Coverciano aveva imprssionato i selezionatori del programma e che era stato nominato da Fabio Galante con questa motivazione: “Tecnicamente fortissimo, mi ricorda molto Diamanti. Deve migliorare alcune fasi di gioco ma la maglia numero 9 la merita sicuramente lui”. In casa Rotundo la gioia è alle stelle, i genitori e la sorella Valeria sono orgogliosi e entusiasti. Cosi fra  abbracci e commozioni è la bella fidanzata Vittoria (con un passato televisivo a Uomini e Donne, ndr) a raccontarci l’emozione di Giuseppe: “Non ho mai visto tanta gioia, a un certo punto sembrava gli scoppiasse il cuore. Poi un salto e le lacrime di contentezza, anche se il primo pensiero è stato per i compagni del Roccabernarda che domani giocano in casa (Promozione, gir. A, ndr).

A Fiumicino Rotundo con l'ex del Catanzaro Salvo Cucuzza

 Adesso che l’avventura in terra britannica è appena cominciata sarà molto importante sostenere questi ragazzi: “La famiglia e gli amici sono tutti con Giuseppe e anch’io – prosegue Vittoria –  sarò sempre con lui nel bene e nel male. Giuseppe ha perso tanti treni nella vita e quindi per questo deve sfruttare al massimo questa opportunità. In fondo io credo, come recita la massima, che <<La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità>>. 

E allora Come on guys, questo è il momento di segnare, di “spaccare”, di emozionare perchè moltissimi in Calabria fanno il tifo per voi!

Lamezia: a Pagani quarto K.O. esterno di fila

Una magia di Herrera costringe una Vigor bella a metà all’ennesima sconfitta fuori casa.

Niente da fare: in trasferta è un’altra Vigor. E purtroppo, non una Vigor migliore di quella che i tifosi ammirano al D’Ippolito nei turni casalinghi. Certo, se i biancoverdi dovessero fare punti fuori casa con la stessa facilità con cui gli stessi vengono raccolti a Lamezia, staremmo a parlare di primo posto in classifica, ma Erra dovrà lavorare molto sulla psicologia dei suoi in vista dei prossimi match che si giocheranno lontano dalle mura amiche. Quanto meno, l’undici sceso oggi in campo non ha offerto la stessa orripilante prestazione di Cosenza, ma anche in questa circostanza l’approccio alla gara non è stato dei migliori.

Nella prima frazione di gioco, infatti, la Vigor non si è mai resa pericolosa dalle parti dell’esperto Marruocco. Continui lanci lunghi da parte dei centrali( a tal proposito, Kostadinovic ha affiancato Gattari al centro della difesa sostituendo l’infortunato Filosa) e centrocampo sempre scavalcato alla ricerca immediata delle punte (oggi Del Sante e Improta sono stati schierati assieme al giovane Catalano). Di contro, Sottil si è affidato all’esperta regia di De Liguori , provando a fare imbastire qualche buona trama di gioco senza ricorrere a insensati campanili dalle retrovie. La partita scivola via senza sussulti sino al 42esimo minuto di gioco, quando, su corta respinta della difesa lametina in seguito ad un angolo, si avventa sul pallone, con uno splendido gesto tecnico, Herrera: semi rovesciata e sfera che, colpita in maniera perfetta, finisce sotto il sette.

Nel secondo tempo dentro Montella ed Held per i giovani Battaglia e Catalano e Vigor che prova a riacciuffare il pareggio. Risultato: pressing più alto e ritmi più elevati. La Paganese va in difficoltà specialmente sotto l’aspetto fisico e la Vigor ne approfitta per rendersi pericolosa. Per un’azione degna di nota bisogna però attendere i minuti finali: prima miracolo di Marruocco sul neo entrato Rossini (sino ad oggi,giocatore che ha vissuto in biancoverde nell’assoluto anonimato), poi due occasioni per Scarsella e Del Sante che non trovano lo specchio per poche decine di centimetri. Dopodichè , il fischio finale.

Ancora una volta, dunque, la compagine di Via Marconi rimedia una sconfitta che poteva assolutamente essere evitata, soprattutto in virtù di quanto espresso e in virtù del valore effettivamente dimostrato dall’avversario, in nulla realmente superiore al Lamezia.

Nella prossima giornata, Gattari e compagni dovranno rifarsi in casa in un match di fondamentale importanza contro il Barletta, mentre la Paganese è attesa dal derby regionale contro l’Aversa Normanna.

Paganese-Vigor Lamezia 1 a 0

PAGANESE : Marruocco, Vinci (16′ pt Schiavino), Armenise, De Liguori, Tartaglia, Moracci, Calamai, Maaroufi (23′ st Paterni), Girardi, Caccavallo (43′ st Bernardo), Herrera.

A disp.: Casadei, Schiavino, Djibo, Bergamini, Paterni, Malcore, Bernardo. Allenatore: Sottil

VIGOR LAMEZIA: Piacenti, Rapisarda, Malerba, Giampà (33′ st Rossini), Kostadinovic, Gattari, Improta, Scarsella, Del Sante, Battaglia (22′ st Held), Catalano (10′ st Montella).

A disp.: Rosti, Spirito, Rossini, Voltasio, De Giorgi, Held, Montella. Allenatore: Erra

Arbitro: Massimi Luca (Termoli)

A.A.: De Rubeis Pier Luigi (L’Aquila) – Marinenza Felice Sante (L’Aquila)

MARCATORE: 40′ pt Herrera

Note: Spettatori 1000 circa. Angoli: 4-6. Recuperi: 2′ pt, 4′ st. Ammonizioni: Schiavino, Moracci, Tartaglia, Held

Giacinto Morelli

Roselli: “Sarà uno scontro diretto, inutile nasconderci”

Partita importante domani per il Cosenza, e conferenza stampa di rito per Roselli a termine della rifinitura di oggi pomeriggio, di seguito le sue parole “La formazione non l’annuncio, rispetto i miei ragazzi che ancora non la sanno, però credo che farò giocare pressapoco la solita squadra, tranne Caccetta che ha una vescica che lo massacra da una settimana ed è stato impossibilitato ad allenarsi con le scarpette da calcio, quindi abbiamo deciso di risparmiarlo. Si, avevo detto che Fornito e Criaco non potevano giocare insieme, ma le cose dette lasciano anche il tempo che trovano perché, giorno dopo giorno, li conosco sempre più e sto cercando di recuperarli tutti, domani è probabile che giochi uno tra Criaco e Tortolano; questi ha anche accusato un affaticamento a fine partita, è anche normale che non giocare da mesi e fare una partita di 90′ porta qualche risentimento, è successo anche a De Angelis e voglio evitare di fare lo stesso errore; Tortolano comunque era scontato guadagnasse posizioni non appena avesse dato segnali di vita, è uno che se sta bene può esserci utilissimo. Soffro moltissimo a lasciare a casa o mandare in tribuna giocatori importanti, ma ci sono dei ruoli in cui qualcuno deve restare fuori, ma sono contentissimo perché sono tutti ragazzi eccezionali e, se fino a venti giorni fa dovevo scegliere tra chi facesse meno peggio mentre ora scelgo tra chi fa meglio; avanti sono cinque ed uno non sarà della partita assolutamente, ma non è che posso sfuggire dalle responsibilità: in questo caso non sarà convocato Mosciaro, ho deciso così, mi sembra meglio non convocarlo che mandarlo in tribuna. L’Ischia è l’epitome di come noi allenatori siamo legati ad un filo, se con la Lupa Roma fosse finita con quattro gol di scarto a favore loro non ci sarebbe stato nulla da dire, hanno perso e l’allenatore è saltato; giocano con il 3 – 4 – 3, che rispetto al nostro è un modulo a specchio, c’est à dire che tutti hanno un avversario diretto meno il centrale che è in vantaggio da una parte e dall’altra, questa sarà una partita decisa dai singoli, ma è la storia del calcio: la squadra fa la partita, ma la risolvono sempre i singoli. Sarà uno scontro diretto, inutile negarlo, è un campionato di un lungo pazzesco che mi ricorda quando giocavo in B ma ora abbiamo un sacco di queste partite.” Intanto domani la formazione, per quanto visto oggi in rifinitura, dovrebbe essere la seguente: Ravaglia tra i pali, Blondett a destra causa assenza di Ciancio, Tedeschi e Magli centrali, Sperotto a sinistra, Corsi al posto di Caccetta con Arrigoni, Criaco a destra, Calderini dietro Cori unica punta.

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo