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Vigor, Reggina asfaltata al D’Ippolito

A Lamezia derby senza storia: amaranto nel baratro.

” I veri Derby non sono quelli con  il Lamezia, ma quelli con Crotone,  Reggina e Cosenza”. Queste le  parole con cui, in modo spicciolo  ed essenziale ,  Ciccio Cozza  liquidò la Vigor  Lamezia (da  allenatore del  Catanzaro), dopo lo  storico  scontro diretto che decretò il ritorno nella vecchia C1 dei giallorossi. E se per blasone e tradizione calcistica, queste piazze hanno effettivamente qualcosa in più rispetto a Lamezia e alla Vigor, è pur vero che il D’Ippolito per Cozza è sempre stato un tabù. Ne uscì sconfitto con il Catanzaro e ne esce assolutamente tramortito oggi, dopo una partita a senso unico in cui i bianco verdi hanno passeggiato su ciò che rimane della Reggina.

I primi trenta minuti non offrono un grande spettacolo: Reggina in leggero pressing nella metà campo avversaria e Vigor che punta maggiormente sulle palle inattive per rendersi pericolosa con Filosa (grandiosa prestazione del centrale vigorino: come faceva ad essere senza squadra a campionato iniziato?) e Puccio. La svolta al trentesimo minuto: ennesimo cross di Malerba (impacciato in fase difensiva ma precisissimo nelle proiezioni offensive), sponda aerea di Del Sante , tap in in tuffo del rapace Montella e Vigor in vantaggio. Passano 5 minuti e Del Sante si ritrova il pallone tra i piedi subito dopo metà campo: Crescenzi e Di Lorenzo indietreggiano senza ostacolare il 9 biancoverde che egoisticamente non lancia in porta un liberissimo Improta e fa invece partire un collo piede di rara potenza e precisione che va ad insaccarsi sotto l’incrocio. Il D’Ippolito viene giù, estasiato da un gol di straordinaria bellezza. Il primo tempo finisce senza più sussulti, con una Reggina avvilita dall’uno-due del Lamezia.

Il secondo tempo inizia così come era iniziato il primo: Vigor che controlla e Reggina che dà la sensazione di voler incidere maggiormente, senza però impensierire seriamente Piacenti. Poi, ancora una volta intorno alla mezz’ora, su angolo di Improta, è Del Sante ad arrivare in cielo di testa anticipando tutti e insaccando alle spalle del povero Kovacsik. Tre a zero, partita in cassaforte e Del Sante portato in trionfo da pubblico e compagni. La Reggina è ben poca cosa: degno di nota un debole tiro di Viola da posizione favorevole al 31° del secondo tempo. La Vigor invece continua a dare spettacolo con ripartenze velenose e letali: da una di queste è Crescenzi a deviare involontariamente nella propria porta su palla messa in mezzo ancora una volta da Montella. Sul 4 a 0 la compagine di mr. Erra sembra non volere più infierire e di fatto, a parte un colpo di testa a lato di Masini al 40esimo, non succede più nulla.

A fine partita il popolo biancoverde, che gremisce gli spalti, esalta la splendida prestazione dei suoi, mentre gli oltre 300 tifosi provenienti da Reggio, dopo 90 minuti di tifo comunque encomiabile, rifiutano il saluto di Insigne e compagni.

La classifica ora dice Vigor Lamezia a 18 punti, in piena zona Play Off, e Reggina mestamente impelagata nei bassifondi anche in virtù della penalizzazione di 4 punti inflitta dal giudice sportivo in settimana. In tutta onestà, oggi al D’Ippolito la differenza in classifica si è vista e in maniera netta: ancora una volta, il Lamezia stupisce tutti.

V.Lamezia-Reggina 4 a 0

Marcatori: Montella (31 p.t.), Del Sante (36 p.t. e 29 s.t.), aut Crescenzi (37 s.t.)

V.Lamezia : Piacenti, Rapisarda(45°s.t. Kostadinovic) , Malerba, Puccio, Filosa, Gattari ,Improta, Scarsella, Del Sante(32°s.t. Held), Battaglia(21°s.t. Giampà), Montella. A disp. Rosti, Rossini, Voltasio,Catalano. All. Erra

Reggina : Kovacsik, Ungaro(39°s.t.Ammirati), Karagounis, Maita(45° p.t. Viola), Crescenzi, Di Lorenzo, Armellino, Dall’Oglio, Masini, Insigne(32° s.t. Gjuci), Louzada. A disp. Cetrangolo, Salandria, Camilleri, Maimone.

Arbitro: Guccini di Albano Laziale.

Assistenti: Rizzato di Rovigo e Rossini di Padova.

Ammoniti: Scarsella, Gattari, Rapisarda (V.L.), Di Lorenzo(R.)

Angoli: 3 a 1 per la Vigor L.

Recupero: 4 (2 p.t. e 2 s.t.)

 

Cosenza – Juve Stabia, le pagelle dei Lupi

Ravaglia voto 5,5: innegabili le colpe sulla segnatura stabiese, ma poi salva su Bombagi (22′), Gammone (23′) ed ancora Gammone (30′). Tre parate fondamentali che tengono a galla la squadra e la salvano da un tracollo che sarebbe stato davvero definitivo. Quantomeno il pipelet combina qualcosa.

Zanini voto 4: invocato a gran voce, gioca sulla fascia che non gli appartiene ed, ovviamente, gioca male: già sfiduciato dall’inizio, benché mai provato (eccezion fatta per Cremona, sempre che quella si voglia considerare una effettiva partita ufficiale), non riesce a far bene né in copertura né in fase offensiva. Gli subentra Tortolano, voto 4,5: fermo da anni luce, devono averlo trovato ibernato in pieno stile Futurama, tant’è che il ragazzo mostra ampi cenni di inconsistenza offensiva, pur provandoci raramente.

Tedeschi voto 4,5: pronti via e subito un liscio da Gialappa’s libera un attaccante stabiese al tiro, con Ravaglia che costringe il centravanti ospite ad allargarsi. Stranamente non comanda la difesa, e perde un sacco di palloni senza poi recuperarli.

Magli voto 4,5: quando Tedeschi non è in giornata, il classe ’91 ex Brescia sembra impedito e non prende un pallone che sia uno per avviare l’azione in vece del collega di reparto. Anche lui ampiamente sotto la sufficienza.

Ciancio voto 4: i due terzini oggi fanno a gara a chi è più disastroso, e risulta seriamente difficile trovare un vincitore che sia uno solo. Pessimo anche l’ex di turno il quale, dopo aver inanellato una serie di prestazioni buone, viene invitato ad un corso di caraibici dal terzino ospite che rischia di fargli saltare i legamenti in più di un’occasione.

Criaco voto 6,5: rispolveriamo una vecchia canzone: “Tu, tu che sei diverso, almeno tu, nell’universo”: questo è Criaco nel Cosenza di oggi. L’unico (insieme a qualche altro, per la verità) che corre, ramazza e picchia, mettendoci tutto sé stesso. Grazie Ciri.

Caccetta voto 5,5: giocatore di categoria superiore senza i 90′ nelle gambe. 70′ da bacio accademico, ultimi 20′ senza lucidità e motore. Sintesi accurata.

Arrigoni voto 3,5: il peggiore. Non è giusto trovare un capro espiatorio, ma non credo sia giusto neanche giocare così male. O meglio, una partita storta una tantum ci può stare, ma non una ogni volta. Rientra in mezzo al campo causa squalifica di Corsi, Fornito e probabilmente di qualunque altra cosa si muovesse nel perimetro antistante il campo di allenamento e sfodera una prestazione indecorosa. Al suo posto Sperotto, voto 6: luce dei nostri occhi, finalmente un terzino come si deve. Grazie Dio per avercelo ridato e non togliercelo più.

Alessandro voto 5: ed alza di mezzo voto solo per gli ultimi dieci minuti in cui crea due o tre azioni che potrebbero portare al pareggio, perché altrimenti sembra essere tornato quello di inizio stagione: il nulla.

Calderini voto 6,5: eccolo qui, il nostro Elio, il solito vox clamans in deserto. Ho deciso che questo sarà il suo soprannome. Il povero cosentino d’adozione breakka (credo sia un neologismo) ogni volta che può, con assoli che giungono sul fondo od alla conclusione. Succo della storia? Il possibile l’abbiamo fatto, l’impossibile lo stiamo facendo, per i miracoli rivolgersi altrove. Lo rileva Mosciaro, voto 4: entri, ti procuri il rigore e lo sbagli?

Cori voto 5,5: è un altro dei meno peggio in campo, perché combina ciò che può. Che non è un attaccante di razza lo si è capito, ma i palloni di testa li raggiunge e li indirizza verso ogni dove: già, peccato che non gli arrivino più di quattro lanci oggi e quindi si deve arrangiare sulle seconde palle, sulle quali sgomita da leone. Cala alla distanza.

Francesco La Luna

(C)Sala Stampa – A caldo ma non troppo: Ianni, Pancaro, Cori, Bombagi

Il Cosenza subisce una sconfitta patetica ed assolutamente ingiustificabile che fa tornare i rossoblu’ nella crisi più acuta dopo il sabato di gloria vissuto a Matera. Causa squalifica Cappellaccis, a scendere davanti all’esercito giornalistico è Marco Ianni, seguito da Pippo Pancaro, Sacha Cori e Francesco Bombagi. Di seguito, le loro dichiarazioni.

IANNI: “Il primo tempo non siamo stati quelli che speravamo, eravamo un pochino sulle gambe, ma penso più ad una questione mentale, nel calcio gli episodi condizionano le partite, alla prima sortita loro hanno fatto gol. Abbiamo fatto dieci minuti benino, poi siamo diventati vulnerabili e quando la Juve Stabia che è più forte ti attacca non devi abbassarti così. nella ripresa abbiamo fatto il possibile, se Mosciaro non avesse sbagliato il rigore avremmo parlato di un’altra partita. Ho tolto Calderini perché Cori può farti giocare sulla spizzata negli ultimi venti minuti, Calderini senza spazi diventa prevedibile e marcabile. L’atteggiamento per una squadra come la nostra non deve mai essere sbagliato, perché se vogliamo salvarci dobbiamo ripetere le prestazioni di Matera, Salerno e Catanzaro più volte possibile, non si può concedere quello che abbiamo concesso nel primo tempo, perché far giocare uno come Caserta vuol dire lasciargli lo spazio necessario per impostare l’azione. Sbagliamo sempre in fase di costruzione, oggi ci hanno permesso di giocare ma non siamo riusciti ad impostare, se andiamo a guardare le migliori partite le abbiamo fatto quando abbiamo compattato la squadra. Non ci sono delle linee guida ben precise, non ho tolto un centrale difensivo perché se poi avessimo pareggiato mantenere una squadra con cinque attaccanti sarebbe stato difficile. Caccetta ha giocato bene, ha avuto una buona tenuta soprattutto dal punto di vista fisico, abituato a giocare davanti la difesa e magari con un centrocampo a due può soffrire di più, mentre addossare tutte le colpe ad Arrigoni sembra eccessivo.”

PANCARO: “Al Cosenza auguro di raggiungere la salvezza, essendo di qui non voglio guardare in casa degli altri ed accusare questo o quello. Questa vittoria è nata da un ottimo primo tempo, con tante palle gol e solo un uno a zero ci sarebbe sempre la possibilità di non vincerla come stava accadendo, ed oggi sarebbe stato un peccato. Siamo stati timorosi? Abbiamo sempre rispetto di tutte le squadre, bisogna avere una umiltà di base essenziale. Caserta davanti la difesa era per mettere qualcuno a guarda degli inserimenti degli attaccanti sulle spizzate di Cori. Di Carmine e Ripa possono giocare in coppia e singoli oggi ho preferito Di Carmine.”

CORI: “Sul gol di Bombagi non c’è stato un errore di Rava, secondo me è stato un gran tiro; sul fatto che la partita è stata differente da Matera il motivo è semplice:  subire gol dopo dieci minuti ci ha penalizzato. Il rigore c’era, giusto o non giusto sarebbe stato un punto. A volte mi cercano molto perché la mia forza è tenere palla e spizzare, ma non credo che la mancanza di lanci lunghi una chiave di lettura della sconfitta perché a centrocampo c’è Caccetta che sa tenere palla ed abbiamo cercato lui. Come uscire da questa situazione? Impegnarci per migliorare. A Matera è stato il gol che ci ha dato forza, oggi il gol subito ha fatto l’effetto contrario, ci ha spezzato le gambe.”

BOMBAGI: “Nel primo tempo abbiamo fatto almeno quattro o cinque palle gol, prendendo traverse ed impegnando Ravaglia due o tre volte, il gol è stato un gran tiro col portiere che non l’ha vista.”

 

Francesco La Luna

Cosenza, indegni della maglia

Il Cosenza prende l’ennesima batosta casalinga, dopo la sconfitta contro la Lupa Roma ed i pareggi contro Paganese e Foggia non riesce a regalare la prima gioia tra le mura amiche ai propri tifosi, oggi rimasti fuori dallo stadio per contestare il decreto Alfano che impone il daspo di gruppo. L’uno a zero di una corsara Juve Stabia fa piombare nuovamente nell’abisso più profondo la squadra di Cappellacci, creatura davvero strana ed incomprensibile.

Ianni, che sostituisce lo squalificato tecnico in panchina, schiera Ravaglia tra i pali, Ciancio a destra e Zanini a sinistra con Tedeschi e Magli centrali; il centrocampo, falcidiato dalle squalifiche, annovera tra i titolari il solo Criaco, con Caccetta ed Arrigoni a coadiuvarlo ed Alessandro sulla fascia a completare la  zona nevralgica del campo. In avanti, Calderini è di supporto a Cori.

All’ottavo minuto un liscio di Tedeschi manda in porta Di Carmine, il quale per scartare Ravaglia va troppo vicino alla linea di fondo e fa terminare la conclusione sul fondo. Al 20′ la Juve Stabia passa in vantaggio: Bombagi prende palla dai 23 metri e spara quasi alla sanfaso’: Ravaglia però è disattento e la sfera lo supera in modo beffardo.Nuova occasione per gli Stabiesi che in mischia tirano di nuovo cercando la fortuna, Ravaglia respinge più per i fotografi che per la praticità dell’intervento, mentre essenziale è l’intervento che sfodera al 23′ quando chiude la porta a Gammone su un tiro a giro da dentro l’area verso il secondo palo. Gammone è il più pericoloso, e si fa vivo di nuovo su un cross dal fondo di Vella, quando colpisce di testa, Ravaglia di nuovo si supera e mette in angolo. Al 40′ si realizza la prima azione da gol del Cosenza, con Criaco ben imbeccato da Caccetta che ci prova di rabona, e per poco Pisseri non ci casca. I lupi provano a spingere e due minuti dopo Tedeschi divora un’occasione grossa quanto una casa, sparando sul portiere ospite da una decina di metri: per sua fortuna l’assistente Viola della sezione di Bari aveva già sbandierato per una posizione di offside. Sulla sirena dei primi 45′ Contessa fa girare la testa a metà difesa rossoblu’, e solo la traversa su un tiro alla Del Piero del terzino evita il raddoppio dei giallobu’.

Al 15′ della ripresa doppio atterraggio in area stabiese: prima Cori e poi Calderini vengo messi giù dai difensori ospiti, consegnando materiale pregiato alla moviola. Solo al 22′ arriva il primo tiro in porta del secondo tempo, una flebile conclusione da fuori di Alessandro ben bloccata terra dall’estremo avversario Pisseri. Al 28′ entra Mosciaro al posto di Calderini, e proprio l’unico cosentino rimasto in squadra si procura un rigore della cui battuta si incarica egli stesso: nel momento topico, però, il capitano ufficiale tira un rigore stupido ed inutile, basso e semicentrale, parato da Pisseri, che si ripete sulla ribattuta di Tortolano. Ci prova anche Alessandro al 33′, ma la sua conclusione rasoterra è respinta in angolo dal numero uno stabiese: è questa l’ultima occasione di una partita che il Cosenza non riesce a pareggiare neanche nei 4′ di recupero concessi dal direttore di gara.

Dopo la grande vittoria di Matera, la sconfitta contro i campani mette di nuovo in discussione Cappellacci & Co: e mercoledì c’è la Reggina in Coppa Italia. Il Mister deve muoversi a svegliare la squadra, perché lo spettacolo ammirato oggi al San Vito è di quelli paragonabili, cinematograficamente, al peggior film della storia. Tre/quattro salvano la faccia, per il resto la squadra sembra non interessarsi della maglia, giocando più per passare il tempo che per onorare quella stoffa che portano addosso.

n.d.r.: il titolo non vuole essere momento di polemica o di accusa, ma solo una constatazione riguardante la partita odierna.

Francesco La Luna

 

COSENZA – JUVE STABIA 0 – 1

COSENZA: Ravaglia; Zanini (12′ st Tortolano), Magli, Tedeschi, Ciancio; Criaco, Caccetta (A), Arrigoni (12′ st Sperotto), Alessandro; Calderini (28 ‘ st Calderini), Cori. All: Ianni

JUVE STABIA: Pisseri; Cancellotti, Romeo, Migliorini (A), Contessa; Vella (11′ st Nicastro), Caserta, La Camera (40′ st D’Ancora), Gammone (22′ st Osei); Bombagi, Di Carmine. All: Pancaro

MARCATORI: Bombagi (J) 20’ pt.

AMMONITI: Caccetta (C), Migliorini (J)

Di Maria: “Serve un migliore approccio alla gara”

VIBO VALENTIA – Seconda gara di fila in casa per la Vibonese che dopo l’impegno di coppa con il Brancaleone affronta domani pomeriggio in casa al Luigi Razza la compagine del Guardavalle (si gioca alle 14,30). L’obiettivo dei rossoblu è ovviamente quello di conquistare l’intera posta in palio per arrivare alla sfida con la Palmese nelle migliori condizioni dal punto di vista del morale, anche se mister Gaetano Di Maria preferisce non guardare più in là della sfida di domani.

“Avremo modo e tempo per pensare alla Palmese – sottolinea il tecnico rossoblu – perché domani avremo il nostro bel da fare per superare un Guardavalle che certamente non verrà a Vibo per fare una passeggiata. Ci aspetta una gara difficile che dovremo essere bravi a sbloccare e ad interpretare nel miglior modo possibile”.

Ed a proposito di interpretazione della gara, il trainer della Vibonese spiega ciò che si aspetta da parte dei suoi ragazzi, alla luce, anche, della prova di mercoledì con il Brancaleone e di quanto accaduto a Paola, dove la squadra ha avuto un diverso atteggiamento nel secondo tempo, rispetto ad una prima frazione giocata in tono minore. “Dai miei ragazzi – spiega Di Maria – mi aspetto un diverso e migliore approccio alla gara. Dobbiamo giocare con grande attenzione, ma occorre giocare determinati fin dal primo minuto. Voglio una squadra cattiva a livello agonistico che non ha bisogno di prendere uno schiaffo per reagire, ma che sia concreta e vogliosa già dalle prime battute, anche perché le squadre vengono a Vibo con un atteggiamento difensivo e se non sblocchi subito la gara, poi diventa difficile trovare spazi per offendere, con l’avversario chiuso a riccio nella propria metà campo”.

Di conseguenza il tecnico si aspetta che la squadra giochi con piglio deciso già nel primo tempo e non solo nella ripresa “anche perché – aggiunge – le ultime gare hanno confermato che stiamo bene fisicamente, visto che dal punto di vista della corsa rimaniamo pimpanti fino alla fine. Dalla squadra, pertanto, voglio un migliore approccio alla gara e un atteggiamento mentale più concreto. Questo lo pretendo a partire dalla gara di domani”.

La Palmese travolge il Corigliano e si riprende il primato in classifica.

Palmi (RC) – La Palmese si riprende ciò che le spetta di diritto e cioè il primato in classifica. 6 vittorie su 6 partite dunque per i neroverdi che fanno proprio il recupero contro il Corigliano che viene battutto con il punteggio di 4 a 1. Due doppiette, una di Cordiano e l’altra del bomber Piemontese consentono quindi alla ultra centenaria squadra pianigiana di essere a punteggio pieno e di riprendersi il primo posto momentaneamente occupato dall’Acri. Una partita subito in discesa per i neroverdi che trovano il gol dopo appena 2 minuti di gioco grazie a un colpo di testa di Cordiano che lascia spiazzato il portiere avversario. Sempre Cordiano, questa volta complice il portiere che si fa passare il pallone in mezzo alle mani, trova il 2 a 0 e Piemontese cala tris già nella prima frazione di gioco. Nel secondo tempo la Palmese cala il poker sempre con il suo bomber di razza Piemontese e poi il Corigliano riesce a trovare il gol della bandiera che fissa il punteggio finale sul 4 a 1. Al triplice fischio di un giovanissimo arbitro (poco più che ventunenne) partono i festeggiamenti per i tifosi neroverdi che da quasi 30 anni inseguono il sogno della serie D.  

Coppa Italia Dilettanti, Andata Quarti: L’Acri pareggia a Isola, Paolana ok

Isola Capo Rizzuto – Acri 1 – 1

Marcatori: 10′ st Feraco (A), 45′ st Rizzo (I)

ISOLA: Lamberti, Girasole, Caterisano, Viscomi (9′ st De Luca), Minutolo (8′ Scuteri), Marsala, Filoramo, Errigo, Rizzo, Marano e Cosentino. In panchina: Pullano, Ribecco, Bruno, Tipaldi, Marchio.

ACRI: Di Iuri (11′ st De Marco), Mancino, Luzzi, Deffo, Siciliano, Miceli, Feraco (24′ st Servino), Levato, Visani, Leta, Perri. In panchina: Ventre, Provenzano, Milordo, Sposato F, Sposato A.

LA PARTITA – Sotto una pioggia battente, Isola C.R. e Acri chiudono in pareggio il primo capitolo del loro doppio confronto in Coppa. Nel primo tempo gli ospiti guidati da Pascuzzo sembrano più in palla degli avversari: dopo un paio di conclusioni personali di Viscomi, l’Acri sfiora infatti il vantaggio più volte con Leta e Miceli. Al 28′ punizione dalla destra per l’Acri: batte Leta e tiro dal limite di Miceli che non sorprende Minutolo. Miceli ancora protagonista pochi minuti dopo: discesa in area e fallo di Viscomi per fermarlo, punizione dal limite per l’Acri ma il tiro di Levato finisce fuori. Acri che chiude in attacco il primo tempo.

Nella ripresa padroni di casa più pungenti. All’8′ paratona di Di Iuri, che si infortuna ed esce, su un gran tiro di Marsala e due minuti più tardi vantaggio Acri con Feraco. Allora forcing dell’ Isola che poco più tardi si vede annullare la rete del pareggio a firma di Rizzo per fuorigioco. I padroni di casa sfiorano poi il vantaggio al 23′ con una grande azione di Scuteri che salta mezza difesa e  appoggia per l’ex di turno Marano: palla finisce fuori.  La rete del meritato vantaggio arriva infine al 45′ con un bolide di Rizzo.

LE ALTRE GARE:

Paolana – Trebisacce  3 – 1

Marcatori:  Poltero,Bruno, Longo (P),  Naglieri (T)

Vibonese – Branacaleone  0 – 1

Marcatori: Foti

San Giuseppe – Cittanovese  0 – 1

Marcatori: Giovinazzo

Serie D, il Rende cade in casa

Non basta il cuore. Brutta sconfitta per il Rende che nello scontro con la diretta avversaria di metà classifica Tiger cede in casa 0 – 1. Gli ospiti passano in vantaggio su un errore difensivo di Ruffo al 38′ con Sparacello.

Rende – Tiger Brolo 0–1

RENDE (4–2–3–1): De Brasi 5,5; Ruffo 5,5 (39′ st Azzinnaro sv) Musca 5 Scarnato 5 Crispino 5 (21′ st Grisolia 5); Benincasa 5 Fiore 5,5; Gigliotti 5 Zangaro 5 Caruso 5; Mandarano 5 (1’st Piromallo 5). In panchina Mancino, Amendola, Spagnuolo, Buccino, Benvenuto, Irace. All: Pellegrino (Trocini squalificato)

TIGER (4–3–3): D’Alessandro 6; Ferrante 6 Falanca 6 Kouadio 6 Zingales 6; Lupo 6,5 Addamo 6,5 Bica Balan 6; Di Senso 6,5 (31′ st Librizzi sv) Sparacello 6,5 (21′ st Frittitta 6) D’Emanuele 6 (41′ st Aloe sv). In panchina Lo Verde, De Cristofaro, Figura, D’Arrigo, Cannone, Perricone. All: Bellinvia

ARBITRO: Zufferli di Udine

MARCATORI: 38′ pt Sparacello

NOTE: Spettatori 300 circa. Ammoniti Kouadio (T), D’Emanuele (T), Benincasa (R), Addamo (T), Di Senso (T), Frittitta (T). Angoli 5–4 in favore del Rende. Recuperi 1′ pt e 6′ st

Tris Gallo e l’Acri non si ferma più: rossoneri super a Castrovillari

ECCELLENZA 6^ GIORNATA,

Castrovillari Calcio – F.C. Calcio Acri  1 – 3

CASTROVILLARI: Barilari 6.5, Vitiritti 5.5, Avella 5.5, Raiola 5.5 (1′ st Scariolo), Scarlato 5,.5, Bria 5.5 (1′ st De Simone), Lombardi 5.5 (1′ st Storino), Donato 5.5, Galantucci 6, La Canna 5.5, Basile 6.5. All.: C. Alessandria. A Disposiz.: Palazzo, Naccarato, De Marco, D’ Amore.

ACRI: Di Iuri 6, Mancino 7 (30′ st Luzzi sv), Basile 6.5, Deffo 7, Sposato 7 (35’st Perri), Miceli 6, Feraco 6.5, Visani 6, Gallo 8, Leta 7, Provenzano 6.5 (20′ st Levato 6). All.: M. Pascuzzo. A Disposiz.: De Marco, Siciliano, Servino, Milordo.

MARCATORI: 15′ , 41′ e 44′ pt Gallo (A), 36′ Basile (C)

foto http://www.fccalcioacri.it/

ARBITRO: Contini di Matera

ASSISTENTI: P. Libri (RC) e D. Demasi (Locri)

AMMONITI: Donato e De Simone (C), Basile e Miceli (A)

ESPULSO: Scariolo al 24′ st (rosso diretto) per fallo su Basile.

NOTE: Buona cornice di pubblico al “M. Rende”, presenti circa 600 persone di cui più di 200 i supporters acresi. Angoli: 3 (C), 4 (A).

CRONACA – Qualità di gioco, ottimo ritmo di gara, pressing, forza del colletivo, giocate dei singoli. C’è tutto questo e ancora nella magistrale gara offerta dall’Acri a Castrovillari. Nel sentitissimo derby cosentino l’orchestra degli ospiti rossoneri suona all’unisono lasciando alla prima voce Paolo Gallo ben tre ovazioni.

Il Castrovillari di Alessandria e degli ex La Canna, Galantucci e Scarlato, visto in ripresa nelle ultime gare, è invece poca cosa. L’Acri attacca sin dalle prime battute facendosi vedere dalle parti di Barilari con Sposato prima e con capitan Gallo, ben servito da  Mancino, poi: è l’incipit per una gara tutta in discesa, vinta nel primo tempo. Bomber Gallo al 15′ porta in vantaggio i suoi dopo una bella triangolazione con Feraco e poi sfiora il gol del raddoppio al 31′ fermato da un vigile Barilari. Al 36′ sale in cattedra il Castrovillari: l’ex di turno Galantucci sfrutta uno svarione difensivo avversario per crossare all’accorrente Basile: è il gol dell’1-1. La reazione degli avversari è però solo illisuria perchè pochi minuti dopo l’implacabile Gallo supera con un pallanotto un avversario e batte di prima il portiere Barilari. Il capitano rossonero si veste ancora da cecchino al 44′ firmando il gol del 3-1 Acri: è la rete che chiude di fatto la partita e per Gallo la n. 71 in maglia rossonera. Occasioni da rete anche per Provenzano e Leta a raccontare di un risultato che avrebbe potuto essere più rotondo per gli ospiti se non fosse stato per le parate di Barilari.

La ripresa non dice nulla di più di un Castrovillari del tutto inoffensivo, nonostante le sostituzioni, e di un’ Acri brava a “congelare” il gioco per un secondo tempo che sa di allenamento. Per la cronaca espulso Scariolo 24′, rosso diretto, per una bruttissima entrata su Basile.

Per i rossoneri è il sesto risultato utile consecutivo (5 vittorie ed un solo pareggio per gli uomini di Pascuzzo), che guardano al prossimo impegno (domenica in casa arriva il Gallico Catona), ancora dalla cima della classifica. A fine gara il protagonista  Paolo Gallo sulla meritata vittoria: “Siamo una squadra che ha capito di essere forte ma soprattutto siamo un gruppo unito ,anche fuori dal campo. Adesso pensiamo alla gara di coppa di mercoledi ma…. sempre con umiltà”.

Andreina Morrone

La Palmese continua a vincere

Palmese: Nania, Sinicropi, Curcio, Cordiano, Dascoli, Andiloro, Fabio, Crescibene, Piemontese, Saturno, Torchia. All. Salerno

Taurianovese: El Makni, Centenari, Musumeci, Siclari, Vitale, De Luca, Garreffa, Calomino, Carbone, Secondi, Condrò,. All. Nava.

Marcature: Torchia 18’ Piemontese 21’

Note: giornata soleggiata, spettatori 900 circa. Espulso Vitale (T) al 15’ s.t.

 

Palmi (RC) – Continua a vincere la US Palmese. A farne le spese questa volta sono i giallorossi della Taurianovese che non hanno saputo arginare le sfuriate neroverdi e dunque escono battuti dal “Lopresti”. La Palmese domina il centrocampo e dunque non lascia respiro agli avversari che stavano per soccombere nei primi minuti con un bel pallonetto di Fabio che supera il portiere ma trova un difensore pronto a respingere la palla che stava per andare in fondo alla rete. Ma nel giro di 3 minuti i neroverdi affondano un uno-due micidiale. Al 18’ Torchia e al 21’ Piemontese segnano i gol che hanno permesso alla Palmese di portarsi a 5 vittorie consecutive in attesa di recuperare la partita con il Corigliano. Nel secondo tempo si registrano 2 palle gol, una ciascuna per le 2 squadre. La prima è stata per la Palmese con il solito Piemontese che di testa manca di pochissimo il terzo gol. Nell’azione successiva è invece la Taurianovese che con Carbone, sempre di testa, colpisce il palo. Per i restanti 20 minuti della partita, la Palmese ha tenuto palla senza impensierire gli avversari così come da parte loro non c’è stata nessuna ripartenza pericolosa per l’estremo difensore neroverde.