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Il Catanzaro torna a sorridere, vittoria di misura sull’Ischia

CATANZARO – Dopo i k.o. contro Cosenza e Lamezia, il Catanzaro torna al successo, e lo fa nel nono turno di Lega Pro. Nel match anti-meridiano contro l’Ischia Isolaverde, i giallorossi vincono per 2-1 riportando così il sereno nell’ambiente. Partita dai due volti quello di quest’oggi al Ceravolo, con i padroni di casa in grande spolvero nel primo tempo, ma un pò stanchi nel secondo, rischiando di subire una clamorosa rimonta che, per fortuna loro, non è arrivata. Ancora una volta decisivo il solito Russotto, che si guadagna al 15′ un calcio di rigore per fallo di mani di Finizio; sul dischetto va lo stesso numero 10 che spiazza l’esperto portiere ischitano Mennella. I giocatori vanon ad abbracciare Moriero, criticato in settimana, dimostrando il loro massimo appoggio nei suoi confronti. La rete mette le ali ai giallorossi, che trova il secondo goal al 34′ grazie ad un’azione combinata Russotto-Pagano-Kamara, con realizzatura del senegalese in tap-in; per lui è il primo goal stagionale nello stadio catanzarese, una ricorrenza speciale festeggiata alla grande da tutti. Kamara segnerebbe ancora, ma è fuorigioco e la rete non è valida. Nel secondo tempo, però, l’Ischia dell’ex-Sirignano si sveglia e accorcia le distanze dopo appena tre minuti con Schetter. Le “aquile” a questo punto si chiudono e ripartono in contropiede, l’Ischia per contro le prova tutte, ma Scuffia è bravissimo a non farsi sorprendere in almeno 4 occasioni, in particolare respingendo un colpo di testa a botta sicura effettuato da Ingretolli, e due conclusioni di Iannascoli e Cruz nel finale di gara. La sfida termina in favore del Catanzaro, che conquista tre punti d’oro tornando così nella zona che conta. Ottima prestazione per Russotto, Vacca, Kamara e Pagano. Prima del fischio d’inizio esposto uno striscione “Forza Daniel” per il giovane portiere della Reggina Leone, operato d’urgenza alla testa in settimana. Dopo il triplice fischio, giocatori e mister sotto la curva a festeggiare, è tornato il sereno in casa Catanzaro!

Francesco Gioffrè

IL TABELLINO DEL MATCH: Catanzaro-Ischia Isolaverde 2-1

CATANZARO: Scuffia, Daffara, Di Chiara, Vacca, Rigione, Ferraro, Pagano, Pacciardi, Fofana (12′ Silva Reis al 30′ st Morosini), Russotto, Kamara (20′ st Ilari). In panchina: Bindi, Squillace, Ricci, Barraco. All. Moriero

ISCHIA ISOLAVERDE: Mennella, Finizio, Empereur, Impagliazzo, Sirignano, Buvelardi (20′ st Wagner), Armeno (17′ Cruz), Iannascoli, Ingrettolli, Schetter, Ciotola (43′ st Conte). In panchina: Taglialatela, Trofa, Di Cesare, Maione. All. Porta

Arbitro: Fourneau di Roma 1 (Pagnotta di Nocera Inferiore e Cantiani di Venosa)

Note: Presenti circa 3000 spettatori. Ammoniti Iannascoli (IS), Di Chiara (CZ), Silva Reis (CZ), Bulevardi (IS), Sirignano (IS), Pacciardi (CZ), Daffara (CZ), Scuffia (CZ). Recupero 3′ – 4′

Domani Rende – Tiger Brolo: i biancorossi cercano il rilancio

RENDE (CS) – La sconfitta rimediata domenica scorsa al 90′ dai biancorossi non è ancora stata digerita in casa Rende: giocatori e sostenitori si mangiano ancora le mani consapevoli del fatto che l’11 di Trocini è riuscito a giocarsela alla pari contro un avversario sulla carta nettamente superiore (il Torrecuso comanda la serie D con un’ottima striscia di risultati utili consecutivi, ndr), facendo un bel gioco e creando numerose palle gol. 

Alla luce di questo, domani il Rende deve ripartire con una marcia diversa per riuscire a racimolare punti e far respirare la sua classifica, investendo sul campo: atteggiamento, costruzione di gioco, incisività ma soprattutto, elemento più importante, il cuore! Dovranno ripartire da qui i biancorossi ripartire dal calore della propria città, ripartire dai propri sostenitori che aspettando con ansia la sfida casalinga di domani contro il Tiger Brolo.

Questo l’elenco dei convocati diramato dal tecnico Bruno Trocini:
Portieri : Mancino (96), De Brasi (95)
Difensori :Ruffo (96), Musca, Scarnato, Crispino (94), Irace (94), Benvenuto (96)
Centrocampisti : Fiore, Benincasa, Piromallo, Buccino (94), Spagnuolo (96), Amendola (95)
Attaccanti : Mandarano, Gigliotti, Zangaro, Grisolia (95), Azzinnaro (96), Caruso (95)

Antonio Esposito

Vigor, amaro stop a Messina

In una partita equilibrata, decide Corona su rigore.

Corona spiazza Piacenti

MESSINA – La Vigor Lamezia di mister Erra non riesce nell’intento di prolungare  la strepitosa striscia positiva che durava dalla quarta giornata di campionato, quando a sconfiggere la compagine bianco verde  fu la Salernitana di Lotito. Lo stop arriva questa volta per mano del Messina, che fa sua la tipica partita da zero a zero approfittando di un’ingenuità di Battaglia e trasformando il penalty derivante dalla stessa.

E’ il trentaduesimo minuto infatti quando Battaglia atterra Damonte in area con una vistosa trattenuta. Mainardi di Bergamo non esita a fischiare la massima punizione e Re Giorgio Corona è, come sempre, implacabile dal dischetto. Veramente pochissime emozioni nel prosieguo del match con le squadre che si equivalgono e non riescono a incidere e a rendersi pericolose nelle trequarti avversarie. L’unica azione degna di nota è quella che potrebbe regalare alla Vigor un insperato pareggio al  minuto 95, con Rapisarda che a botta sicura schiaccia troppo di testa e non quadra lo specchio della porta.

Sconfitta forse immeritata dunque per il Lamezia, che meritava di portare a casa il punticino.  Sconfitta che però, per come è arrivata, non desta allarmismi nell’ambiente vigorino. Gli uomini di Erra si prepareranno in settimana in vista dell’ennesimo Derby regionale con la Reggina di mister Cozza.

Messina-Vigor Lamezia 1 a 0 (Corona al 32 p.t.)

ACR MESSINA: Iuliano;Silvestri,Donnarumma,Bucolo,Altobello,Stefani, Orlando(74° Gaeta), Pepe V., Corona, Izzillo (68°Bortoli ), Damonte (83° Cane ). In panchina: Lagomarsini, Marin, De Bode, Bonanno. Allenatore : G.Grassadonia

VIGOR LAMEZIA: Piacenti; Rapisarda, Filosa, Gattari, Malerba, Puccio, Battaglia (61º Giampà), Scarsella (88º Voltasio),Montella, Del Sante, Improta (77º Held). In panchina: Rosti, Kostadinovic, Spirito, Catalano. Allenatore: A. Erra.

ARBITRO: Mainardi di Bergamo.

ASSISTENTI: Menicacci di Viterno e Veronica Vettorel di Latina.

AMMONITI:  BATTAGLIA , FILOSA (VL) , SILVESTRI, IULIANO, DAMONTE (M)

ANGOLI: 9-5 per la Vigor.

RECUPERO: 5′ (0′ PT + 5′ ST).

La Vigor Lamezia risponde ad Antonio Vacca

LAMEZIA TERME (CZ) – Riceviamo e pubblichiamo dalla società Vigor Lamezia:

“La Società Vigor Lamezia Calcio esprime grande meraviglia e rammarico relativamente alle affermazioni rese dal calciatore del Catanzaro Antonio Vacca. Sorprende, infatti, che un tesserato di una società professionistica si possa permettere di effettuare tali dichiarazioni, deridendo gli avversari e trascurando i valori principali del gioco del calcio quali ‘il rispetto e la lealtà sportiva’.
La sorpresa è ancora maggiore ove si consideri che tali affermazioni sono avvenute a distanza di alcuni giorni dalla disputa di un incontro di calcio, nel corso del quale la Vigor Lamezia ha dimostrato uno spiccato senso di ospitalità nei riguardi della  Dirigenza e della tifoseria tutta del Catanzaro.
La Vigor Lamezia auspica un immediato intervento della Società del Catanzaro e degli organi istituzionalmente competenti affinché le incaute dichiarazioni siano adeguatamente sanzionate e ciò al fine di ricordare ad ogni tesserato che la lealtà sportiva ha un valore ben superiore a qualsivoglia qualità tecnica e agonistica della quale eventualmente si disponga e che bisogna essere uomini prima che calciatori.
Infine, si rappresenta al Vacca che è sempre in tempo a rendere il giusto merito ai ragazzi della Vigor Lamezia che, con l’immenso cuore e la grande professionalità di cui dispongono, hanno letteralmente soggiogato una squadra partita con ben altri obiettivi ma uscita giustamente sconfitta in un derby svoltosi dinanzi ad un pubblico numeroso ed entusiasta”.

Matera – Cosenza, le pagelle dei Lupi

Ravaglia voto 7: salva in due occasioni: la prima sull’uno a zero, con una parata spettacolare (mano di richiamo su tiro di Madonia); la seconda su colpo di testa del neoentrato Cuffa, togliendo praticamente il pallone da dentro la porta con un colpo di reni inspiegabile fisicamente: questa la giusta risposta a chi lo riteneva inadeguato per la categoria.

Blondett voto 6,5: concede molto poco e sbaglia praticamente nulla, coprendo la sua fascia e (assoluta novità) sovrapponendosi in più di un’occasione. Inspiegabile il cartellino rosso che gli viene sventolato sotto il naso: se non protesta il capitano, chi può protestare?

Tedeschi voto 7: il solito muro, decisivo in più di un’occasione, come riesca a contenere Albadoro solo lui lo sa: probabilmente questo giocatore è un lusso per la Lega Pro, ma ce lo teniamo stretti stretti.

Magli voto 6,5: vicino a Tedeschi anche l’ex Brescia esprime una certa tranquillità, e non si fa impressionare dalle uscite palla al piede di Iannini, contrastandolo vigorosamente.

Ciancio voto 6: su quella che non è la sua fascia non si può chiedere chissà cosa, ma anche lui oggi fa il suo compito in maniera ordinata e pulita. Peccato per l’autogol che ne cala la valutazione.

Criaco voto 7: a parte la corsa (oggi a dire il vero leggermente inferiore alle altre volte) oggi trova anche due assist, entrambi per Cori, che finalmente si sblocca. Credo di aver finito gli aggettivi per il trottolino di Reggio, trovateli voi.

Corsi voto 6,5: è il solito gladiatore in mezzo al campo: insaltabile, instancabile, ed oggi neanche tanto male coi piedi. Si becca un giallo per proteste quando Calderini resta a terra ed il Matera pareggia, da’ il via all’azione del raddoppio, stringe il centrocampo lucano in una morsa dalla quale non ci si divincola.

Fornito voto 6: molto positiva la prestazione del furetto di Trebisacce, il quale sfiora (per la terza domenica di fila) la prima marcatura in campionato con un tiro abbastanza difficile da controllare che però si spegne sul fondo. Il rosso con cui viene punito per il fallo di mano è un peccato di gioventù, anche se l’arbitro era in totale stato confusionale.

Alessandro voto 6: forse il meno incisivo di quelli davanti, deve come al solito fare doppio lavoro. Si sacrifica molto in fase difensiva, e pertanto manca di lucidità davanti la porta, come quando dimentica il pallone nell’azione dello 0 – 2. Ma ormai lo conosciamo, è fatto così e sinceramente non ci dispiace. Cappellacci lo toglie per inserire Zanini, s.v.: fa quello che deve fare, e vorremmo vederlo più spesso sul rettangolo verde.

Calderini voto 7,5: man of the match, insieme a Cori, forse più di Cori. I suoi break sono la fortuna delle farmacie di Matera, nelle quali stasera i vari Daiello e Di Noia si recheranno per chiedere scorte semestrali di medicinali per l’emicrania. Riesce a spaccare la partita in almeno tre/quattro occasioni: tutto nasce dalle sue incursioni, compresa la prima segnatura. In una parola, immarcabile. Deve uscire per affaticamento, e lo rileva Caccetta, voto 6: gioca venti minuti di sostanza ed esperienza, ramazzando palloni lontano dall’area e coadiuvando Corsi nel compito di mediano.

Cori voto 7,5: chi non sa cosa voglia dire un “attaccante boa” ha sempre e solo criticato il centravanti proveniente dal Venezia, che oggi risponde con una doppietta imperiosa e, sinceramente, anche di pregevole fattura, specie per quanto concerne l’uno a zero. Ha il merito di chiudere la partita nel momento più delicato dei 90′. Al 40′ st ne prende il posto Mosciaro, s.v.: sbaglia un gol assurdo e prova ad inventarne uno impossibile. Risultato: nullo.

Cappellacci voto 7: la sua arma è il contropiede, e queste sono le partite delle sue squadre. Tre gol a Matera, contro una squadra che punta alla promozione, sono una stella al merito dei ragazzi ma anche di chi, in barba alle critiche, ha messo in cascina la prima vittoria della stagione.

Francesco La Luna

Nuovo main sponsor per il Sambiase

LAMEZIA TERME (CZ) – Farà ufficialmente la sua apparizione domenica sulle maglie del Sambiase il nuovo main sponsor giallorosso. In occasione della gara, in programma alle 15,30 al Guido D’Ippolito, tra Sambiase e Sersale i ragazzi di mister Rosati scenderanno infatti in campo con le nuove maglie marchiate “Vita Sana”.

L’acqua minerale naturale “Vita Sana” lega così il suo nome a quello del club di Via Savutano in questa avventura completamente nuova per l’affermata azienda

“Siamo assolutamente lieti ed entusiasti – dichiara lo staff di “Vita Sana” – di affiancare il Sambiase in questa stagione. È la prima volta che la nostra azienda si cimenta in una sponsorizzazione di questo tipo. Per noi è una nuova avventura, intrapresa con passione ed emozione, e speriamo di poter festeggiare, assieme ai tifosi, importanti successi per la nostra squadra. A tal proposito invitiamo i nostri tifosi a sostenerci numerosi già nella prossima sfida contro il Sersale. Vi aspettiamo domenica al D’Ippolito per tifare insieme Sambiase”.

 

Cosenza, la prima vittoria nella giornata più difficile

Il Cosenza agguanta i primi tre punti in campionato nella partita forse più difficile, e lo fa con 90′ di carattere, cuore e grinta e contro una squadra nettamente più forte. I rossoblu’ salgono così a quota sette, scacciando via i fantasmi di una crisi sempre più fitta, almeno per questa domenica, ed aspettando con ansia i risultati delle altre dirette concorrenti alla salvezza.

Cappellacci cambia modulo, proponendo uno strano 4 – 4 – 1 – 1 nel quale Ravaglia difende i pali, Tedeschi e Magli sono i centrali mentre Blondett, rientrato dalla squalifica, si riprende la fascia destra; a centrocampo Fornito e Corsi sono rispettivamente incontrista e mediano, con Criaco ed Alessandro sulle fasce, ma sovente il reggino diventa terzo di mediana con l’argentino che va a supportare Cori e Calderini, con quest’ultimo libero spesso di svariare su tutto il fronte offensivo ed il centravanti unico punto di riferimento fisso.

La partita è vivace sin dall’incomincio: dopo quattro minuti De Franco stacca indisturbato sugli sviluppi del primo corner della partita ma la sfera si spegne di poco sul fondo; dieci minuti dopo azione fotocopia per Magli, con identico finale: nel mezzo un’azione personale di Calderini, il quale inizia il suo show del sabato pomeriggio con un tiro da fuori niente male ma che non sortisce gli effetti sperati. Il Cosenza prende fiducia e ci prova anche con Fornito, che da fuori per un nonnulla non beffa Baiocco. Si tratta del preludio al gol rossoblu’ che arriva tre minuti dopo: Calderini spacca la difesa del Matera, un rimpallo fa arrivare la sfera ad Alessandro che, dall’out di destra, sposta verso il vertice basso dell’area di rigore da dove Criaco mette in mezzo di sinistro, Cori riesce a divincolarsi dalla presa dei centrali lucani e spedisce alle spalle di Baiocco con un pregevolissimo lob di testa. Clamoroso uno a zero per i silani e partita in salita per il Matera. I padroni di casa provano subito a rifarsi con un gran tiro di Madonia sul quale Ravaglia deve fare gli straordinari con la mano di richiamo, ma il Cosenza ha un Calderini in più che al minuto 33′ attraversa tutto il campo sino a giungere in area, dove viene atterrato: il direttore di gara, inspiegabilmente, assegna una punizione dal limite che Corsi manda sulla barriera. Che l’arbitraggio non sia dei migliori lo si capisce al 35′: su rimessa laterale, Iannini  prende palla e si gira nettamente fuori dai sedici metri di gesso: Calderini lo atterra, ma il signor Capraro da Cassino indica il dischetto, tra le vivaci proteste rossoblu’, durante le quali Cori rimedia anche un giallo. Dal dischetto va Madonia: per scomodare un grande del basket come Rasheed Wallace potremmo descrivere il rigore del biancazzurro con una frase che, nel mondo cestistico, è divenuta un must: ball don’t lie. E infatti la sfera bacia il palo e termina a lato. Prima del doppio fischio che pone fine alla prima frazione c’è ancora tempo per un’azione di Iannini che dall’out di sinistra mette in mezzo alla ricerca della testa di Madonia, trovando però solo quella di Tedeschi pronta a spedire in angolo.

La ripresa si apre con un’incursione di Ciancio che ruba palla a centrocampo e si avvia verso la porta avversaria, il recupero dei centrocampisti Lucani al momento del tiro impedisce all’ex Juve Stabia di calciare in porta: il Cosenza dimostra di essere in palla e pochi minuti dopo trova il raddoppio, quando Corsi vince un contrasto e serve Calderini il quale inganna Baiocco con un tiro sporco ma preciso che sembrerebbe spegnersi fuori ma che si insacca lentamente alle spalle del numero uno casalingo. Al 66′ c’è confusione in campo: punizione per il Matera, Bernardi chiede il secondo giallo per Fornito ma è lui, già ammonito, a rimediare il rosso per proteste; il signor Capraro però, prima della battuta del piazzato, torna sui suoi passi e manda sotto la doccia anche il centrocampista di Trebisacce: è dunque 10 contro 10 per questi ultimi 25 minuti. Al minuto 70′ succede di tutto: prima Ravaglia toglie dalla porta un colpo di testa di Cuffa esprimendo tutto il proprio potenziale di portiere, poi con Calderini a terra il Matera non butta la sfera fuori ed anzi trova il gol che gli permette di dimezzare lo svantaggio con Iannini. Al 75′ si nota che l’arbitro ha completamente perso il filo della partita: a Blondett viene segnalato un fallo molto dubbio, il centrale ex Doria protesta vivacemente ma non troppo, l’arbitro fa proseguire l’azione e, quando il tiro di Cuffa termina sul fondo, non perde tempo e sventola sotto il naso dell’oggi capitano rossoblu’ il secondo giallo: Cosenza in 9 e Cappellacci che toglie Alessandro per mettere dentro Zanini, dopo aver inserito anche Caccetta al posto di un acciaccato Calderini. I rossoblu’ però oggi non possono perdere, e su un break Criaco guadagna una punizione a metà tra l’area e l’out di sinistra: sempre il reggino batte, e Cori è superlativo nello stacco, andando a battere per la seconda volta personale Baiocco, stavolta con l’ausilio della traversa. Il signor Capraro, non contento di aver lasciato i silani in nove, espelle anche il tecnico Cappellacci per aver esultato troppo vivacemente. Al minuto 88′ Mosciaro viene smarcato da un bel lancio, salta un difensore con un aggancio bellissimo, mette a sedere Baiocco ma spedisce la sfera clamorosamente sul palo a neanche un metro dalla linea di porta. Manolo prova a rifarsi nei minuti di recupero, con un tiro a giro che sfiora il sette, ma è il Matera a trovare il 2 – 3 proprio poco prima del fischio finale: tiro di Madonia deviato con il braccio da Tedeschi: la sfera spiazza Ravaglia e, sulla linea di porta, Ciancio non riesce a rinviarla, ma la insacca nella propria porta. Il risultato, per ovvi motivi logistici, non può però cambiare e la partita termina 2 – 3 per un grandissimo Cosenza.

Torna alla vittoria in campionato, dunque, la squadra silana, capace di trovare i tre punti nella giornata più difficile dopo l’ultima vittoria datata 30 marzo [Cosenza – Gavorrano 1 – 0, Mosciaro, ndr]. Da qui, da questa splendida prestazione, bisogna ripartire, per permettere ai propri tifosi di sperare in una salvezza tranquilla, come pronosticato dal Presidente Guarascio ad inizio anno.

Francesco La Luna

 

MATERA – COSENZA 2 – 3

MATERA (3 -4 – 3): Baiocco; Faisca, Daiello, Di Noia; Guerra, Iannini, De Franco, Bernardi; Madonia, Albadoro, Gotti.

COSENZA (4 – 4 – 1 – 1): Ravaglia; Ciancio, Tedeschi, Magli, Blondett; Criaco, Corsi, Fornito, Alessandro; Calderini; Cori.

MARCATORI: 24′ pt e 34′ st Cori, 5′ st Calderini (C); 26′ st Iannini, 50′ st Ciancio (og) (M).

AMMONITI: Bernardi (M); Fornito, Corsi, Blondett, Cori (C)

ESPULSI: Bernardi (M); Fornito, Blondett (C).

 

Reggina sei sfortunata

REGGINA-LUPA ROMA  1-1

Marcatori: 21’Louzada, 50′ Raffaello

REGGINA (4-3-3): Kovacsik, Ungaro, Camilleri, Di Lorenzo, Karagounis; Armellino, Rizzo, Dall’Oglio(88′ Gjuci); Insigne, Masini, Louzada (71′ Viola). A disp.: Palumbo, Crescenzi, Maita, Salandria, Maimone. All.: Francesco Cozza

LUPA ROMA (4-3-3): Rossi, Pasqualoni(51′ Frabotta), Conson, Cascone, Celli; Prevete, Capodaglio, Cerrai; Raffaello(89′ Faccini), Perulli, Tajarol (68′ Malatesta).A disp.:  Rossini, Faccini, Santarelli, Scibilia, Moras. All.: Alessandro Cucciari
ARBITRO: Signor Valiante di Nocera Inferiore; ASSISTENTI: Oliviero-Sangiorgio;AMMONITI: Rizzo (R), Prevete, Celli, Pasqualoni, Raffaello (L)

“Non basta la prima gioia stagionale per Louzada, la Reggina perde altri due punti  che sembravano cosa fatta al 91 quando Insigne sbaglia il rigore”

Immagini, cori, pensieri e striscioni, sono tutti per Daniel Leone, il portiere della Reggina, 21 anni, operato d’urgenza giovedì mattina presso gli ospedali Riuniti di Reggio Calabria per un tumore al cervello. A lui vanno anche i nostri auguri di una pronta guarigione FORZA DANIEL!

Nel primo tempo la Reggina tiene bene il campo e trova il vantaggio al 22′ con Louzada che salta il portiere ed insacca. Amaranto vicini al raddoppio  in altre due occasioni prima con Di Lorenzo, di testa,  e poi in contropiede con Insigne. Nella ripresa al 50′ su cross di Celli, Raffaello appoggia in rete per il pareggio.  Al 90′, Insigne si procura un calcio di rigore che lui stesso calcia sul palo.

 

Vibonese, parla Carrozza: “Continuiamo così!”

VIBO VALENTIA – Secondo giorno di lavoro per la Vibonese in vista della trasferta di Paola. Agli ordini di mister Gaetano Di Maria e del secondo Salvatore Periti la squadra al completo ha svolto il consueto allenamento del mercoledì e domani sarà di scena a Laureana per affrontare in amichevole la squadra di casa, che milita nel campionato di Prima categoria.

A parlare, per la squadra rossoblù, è il centrocampista Andrea Carrozza, che torna sulla partita di domenica scorsa con il GallicoCatona. «Dovevamo dare delle risposte – esordisce Carrozza – e principalmente dovevamo darle a noi stessi, poi al tecnico, alla società ed ai tifosi. Ci siamo mostrati compatti e vogliosi, attenti e determinati ed abbiamo vinto due gare di fila fra coppa e campionato, offrendo anche delle buone prestazioni. Va precisato che abbiamo fatto solo la nostra parte e che dobbiamo continuare su questa strada, però il gruppo ha risposto e questo è molto importante».

Domenica si andrà a Paola «con l’obiettivo di dare continuità agli ultimi risultati, ben sapendo di trovare di fronte una squadra attrezzata che ha cominciato bene il torneo di Eccellenza e che ci precede in classifica. Abbiamo già iniziato a lavorare con il solito scrupolo e con tanta attenzione in modo da preparare a dovere questo delicato incontro. Dobbiamo ripetere le ultime prestazioni sia dal punto di vista del gioco, sia dell’impegno e dell’intensità».

Contro il GallicoCatona è stato proprio Andrea Carrozza a segnare il secondo gol della Vibonese. «Questa rete – afferma – la dedico alla mia ragazza e alla mia famiglia che mi sono sempre vicino e mi sostengono». Una volta in campo il calciatore rossoblù si è subito messo in evidenza. «A tutti piace giocare, ma per quanto mi riguarda posso assicurare che una volta in campo, che siano cinque o novanta minuti, il mio obiettivo è quello di far bene e di rispettare le consegne del tecnico, le cui scelte le rispetto senza problemi. Qui facciamo parte tutti dello stesso progetto e tutti dobbiamo renderci utili quando siamo chiamati in causa».

 

Esclusiva 8@30 – Domenico Danti: “Cosenza, non ti direi mai di no!”

Ritornano le esclusive di www.ottoetrenta.it, e ritornano più agguerrite che mai con un nome che a molti tifosi evocherà dolci ricordi: Domenico Danti, detto Dantinho, il Furetto di San Giovanni in Fiore, l’eclettico trequartista degli anni di Toscano, uno degli uomini simbolo delle due promozioni consecutive ottenute con il Mister di Reggio. Il ricordo delle sue giocate è ancora vivo nella memoria di ogni tifoso, così come quello delle esperienze vissute a Cosenza permane nell’animo dell’ex numero 10, attualmente squalificato per gli eventi di Salernitana – Nocerina dello scorso 10 Novembre 2013 (squalifica che termina il 29 gennaio 2015, un anno dopo essere stata comminata dal Giudice Sportivo). Lo abbiamo raggiunto telefonicamente per una breve chiacchierata, e lo ringraziamo anticipatamente per la disponibilità dimostrata:

D: “Domenico, anzitutto grazie mille per averci concesso questa esclusiva: per prima vuoi una domanda a piacere?”
R: [ride, ndr] “No no, tranquillo, inizia come vuoi!”

D: “Bene, allora la prima è d’obbligo: stai seguendo il Cosenza? Vuoi lasciare qualche commento sul momento che sta attraversando?”
R: “Si, ovviamente sto seguendo il Cosenza, non potrei farne a meno e, conseguentemente, so anche che non è un momento particolarmente felice. Commenti? Non proprio, vorrei piuttosto fare un augurio alla squadra e soprattutto ai tifosi, che si possa velocemente tornare nelle zone più nobili della classifica e risalire la china.”

D: “Sei stato a Cosenza per tre stagioni esatte (dalla 2007/’08 alla 2009/’10, quest’ultima compresa, ndr): qual è il ricordo più bello che ancora ti lega a questa piazza?”
R: “Beh, se ne devo scegliere uno solo non ho dubbi: la partita con il Bacoli. La squadra veniva da cinque stagioni di Dilettantismo, ed è stato stupendo vedere lo stadio pieno e colorato a festa per una meritata risalita. Se proprio devo mirare l’obiettivo, scelgo questo. Però non manco di ricordare altri episodi belli. Al Cosenza sono legato visceralmente, è grazie alle stagioni qui se sono riuscito ad arrivare sino alla Serie B.”

D: “Il tuo è stato uno dei nomi più gettonati del totomercato: ci sono stati contatti e, soprattutto, torneresti a Cosenza?”
R: “Non potrei mai dire di no al Cosenza! L’ho già detto, a questa piazza devo molto di ciò che sono, tornerei immediatamente. Però no, sinora non ci sono stati contatti di nessun genere.”

D: “Sei stato, tuo malgrado, protagonista di una delle pagine più nere del calcio italiano: Salernitana – Nocerina (partita sospesa dopo 20′ minuti di gioco per forfait squadra ospite). Ti va di dirci cosa hai provato quel giorno e che sensazioni hai al ricordo tu che ne vivi le conseguenze sulla pelle ancora oggi?”
R: “Il ricordo che ho di quella partita è orribile. Ci siamo andati di mezzo noi che non c’entravamo nulla, lì non potevamo fare molto. Da uomo, uno pensa prima alla famiglia, poi al calcio. Non posso posporre il mio lavoro ai miei affetti, e quel giorno credo che fosse impossibile giocare: non si può disputare un evento sportivo, che dunque dovrebbe essere un momento di gioia, con quelle minacce non saremmo mai riusciti ad esprimerci al meglio. Purtroppo, ribadisco, ci siamo entrati noi che non avremmo potuto prendere altre scelte.”

D: “Tornando all’argomento Cosenza, tu eri uno degli uomini simbolo della squadra ed anche uno dei più amati dai tifosi. Cosa vuoi dire agli ultras rossoblu’ in un momento così?”
R: “Credo che ai tifosi del Cosenza non si possa dire nulla, anzi comprendo appieno la loro amarezza. Cosenza è una piazza giustamente esigente per ciò che ha vissuto e, soprattutto, allo Stadio risponde come deve rispondere, e in casa e in trasferta, nonostante i risultati segue sempre la squadra. La contestazione è normale, il calcio è fatto anche di queste cose.”

D: “Proprio perché hai vissuto un rapporto così forte con i tifosi, cosa ti senti di dire alla squadra?”
R: “Credo che tutto ciò che hanno sempre chiesto gli ultras del Cosenza sia uscire dal campo con la maglia impregnata di sudore e lottare su ogni pallone per 90′: l’essenziale è mettercela tutta, poi i risultati possono anche non arrivare, ma se ti impegni al massimo i tifosi applaudono comunque: certo, il mio periodo sotto il Castello è stato molto tranquillo [due promozioni ed una finale Coppa Italia Lega Pro in tre stagioni, ndr], anche se noi non siamo stati esenti da contestazioni, in particolare durante il terzo anno. Però fu tutto estremamente differente da ciò che sta accadendo ora.”

L’intervista si chiude qui. Ci sembra d’uopo ringraziare Domenico per la disponibilità dimostrata, mentre a voi lettori diamo appuntamento a breve per un’altra esclusiva, solo su www.ottoetrenta.it.
Francesco La Luna