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COPPA ITALIA DIL. Ottavi / Acri – Sersale 1 – 1: Provenzano firma ancora dal dischetto

COPPA ITALIA DILETTANTI, OTTAVI DI FINALE, ANDATA

TABELLINO:

Acri – Sersale  1 – 1

Marcatori: 26′ pt Borelli (S), 11′ st Provenzano su rig. (A)

ACRI: Di Iuri, Covello, Basile (12′ st Gallo), Perri,Sposatpo (16′ st Leta),Miceli, Servino (1′ st Mancino), Siciliano, Carrieri,, Levato, Provenzano. All.: M. Pascuzzo. A disposiz.: Luzzi U., Milordo, Ventre,, Luzzi G.

SERSALE: De Sio, Borelli, Fratto, Percopo, Gerace, De Martino (41′ st Tripodi), Costa, Scozzafava, Grano (1′ st Calidonna), Caturano, Colosimo. All.: R. Mancini. A disposiz.Lombardo, Falbo, Esposito, Mercurio, Pappalardo.

ARBITRO: Massaria di Vibo Valentia

ASSISTENTI: Maccari e Magarò (VV)

Ammoniti: Scozzafava (S), Gallo (A)

Note: circa 200 spettatori

ACRI (CS) – Dopo due vittorie, l’Acri di Mario Pascuzzo raccoglie oggi in Coppa , andata ottavi di finale,il primo pareggio stagionele fra le mura amiche. Avversario è il Sersale di mister Mancini e dei noti Scozzafava e Caturano. 

I rossoneri, oggi non in formazione tipo (partono in panca i big Gallo e Leta), giocano un primo tempo di sacrificio, la partita di domenica scorsa evidentemente si fa sentire e allora sono gli ospiti a trovare per primi la rete del vantaggio: al 26′ traversone dalla sinistra per Borelli e Di Iuri battuto. Pronta reazione dei rossoneri che pochi minuti dopo ci provano con Provenzano, oggi leader dell’attacco, ma è la punizione di Levato al 34′ l’occasione più ghiotta dei padroni di casa: tiro potente ma poco centrato, facile parata per De Sio.  Il turn-over evidentemente non paga e i guizzi degli under (fra cui in mostra soprattutto Siciliano) non bastano all’Acri per riequilibrare la partita.

Nella ripresa arriva però la rete del pareggio. Al 10′ l’arbitro Massaria fischia un fallo da rigore di Gerace su Provenzano: il n.11 rossonero non sbaglia e, nel giorno del suo compleanno, si regala il secondo gol consecutivo in due partite dal dischetto. A questo punto l’Acri ci crede: Pascuzzo inserisce Mancino e Gallo prima, Leta poi, per dare maggior profondità al reparto avanzato. Proprio il capitano rossonero sbaglia una buona palla gol al 62′ quando solo di fronte al portiere la manda di poco fuori. A un quarto d’ora dal fischio finale, infine, l’arbitro non vede un calcio di rigore su Gallo.

foto: www.fccalcioacri.it/

1 – 1 dunque il risultato finale per un pareggio tutto sommato giusto: l’Acri poteva e doveva osare di più, Sersale poco incisivo senza continuità. Fra una settimana si decide tutto nella gara di ritorno. La chiosa sulla partita è del marcatore dell’Acri Marcello Provenzano, sempre più specialista dagli undici metri:”La gara è stata equilibrata, noi siamo andati in campo con molti under per il turn over e ovviamente ne ha un pò risentito il gioco. Dopo lo svantaggio siamo stati bravi a non mollare e nel secondo tempo siamo riusciti a pareggiare. Gli ingressi poi di Mancino, Gallo e Leta ci hanno aiutato ma forse potevamo fare qualcosa in più. I rigori sono sempre un terno a lotto ma fortunatamente io riesco a mantenere la calma quando sono sul dischetto“.

 Gli altri risultati:

TREBISACCE-CORIGLIANO 3-1
SCALEA-PAOLANA 1-2
CUTRO-ISOLA CAPO RIZZUTO 0-1
GUARDAVALLE-BRANCALEONE 1-1
SAMBIASE-VIBONESE 0-1
CITTANOVESE-PALMESE 3-1
VILLESE-VILLA SAN GIUSEPPE 0-2

Crotone fermato in casa dal Catania

SERIE B, 5^ Giornata

Crotone – Catania 1 – 1

Marcatori: 26′ Calaiò (Cat), 93′ Ciano ( rig.)

CROTONE: Secco, Claiton, Dezi, De Giorgio (47′ Oduamadi) , Ferrari, Maiello, Suciu (70′ Padovan), Beleck, Zampano, Ciano, Modesto (34′ Balasa). All.: Drago

CATANIA: Anania, Peruzzi, Spolli, Martinho (80′ Garufi) , Calaiò, Rosina (85′ Sauro), Monzon, Castro, Gyomber, Capuano, Jankovic (71′ Almiron).

Ammoniti: Castro, Ferrari, Capuano, Spolli

LA PARTITA – Dopo un avvio intraprendente del Crotone, passa in vantaggio al 26′ il Catania con Calaiò che la mette dentro sul corner dalla sinistra. Al 34′ ci prova Dezi al limite dell’area, palla fuori, ma è ancora Calaiò sul finire del primo tempo ad impensierire Secco e il Crotone.

I padroni di casa arrancano anche a inizio ripresa ma al 63′ sono pericolosi con una punizione battuta da Ciano, ma Anania la mette in corner. Il Catania non si arrende ma al 92′, in zona Cesarini,  Peruzzi atterra Padovan: rigore per il Crotone e giallo per il difensore catanese. Ciano segna dal dischetto e chiude la partita sull’ 1 – 1.

 

 

 

 

Lega Pro, il punto sulle Calabresi

Alla vigilia del primo turno infrasettimanale di questa nuova Lega Pro spezzatino, e alla vigilia – conseguentemente – anche della quinta giornata di campionato, www.ottoetrenta.it inaugura una nuova rubrica, pronta a fare il punto sulle Calabresi di Lega Pro e su come le quattro squadre impegnate in questa sorta di B2 arrivano all’appuntamento che le riguarda.

COSENZA: i rossoblu’ sono in un momento che definire difficile è un eufemismo estremamente benevolo. Non vedono la luce all’uscita di un tunnel imboccato praticamente dal pareggio casalingo contro il Foggia e degenerato contro il Barletta, fino a diventare fondo nero del pozzo nell’ultima sconfitta casalinga contro la Lupa Roma. Cappellacci è in bilico ma di dimissioni non si parla, la dirigenza non si vede ed il solo Meluso continua a metterci la faccia continuamente. Lunedì è scattata la prima contestazione da parte dei tifosi, che è stato più che altro un colloquio acceso con alcuni (Cappellacci in primis) e tranquillo, di sprono per altri. Il Cosenza sarà domani senza due pedine fondamentali come Ravaglia – botta alla testa rimediata stamani in rifinitura – e Sperotto – lesione di I grado che si porta dietro da ormai due settimane, ma con un recuperato De Angelis che finalmente parte con la squadra per dare uno scossone. La partita di Caserta rappresenta un crocevia per la stagione rossoblu’, perché arriva pochi giorni prima del derby: e allora potrebbe esserci finalmente spazio per Tedeschi in difesa, Fornito a centrocampo e Tortolano largo a destra in attacco. Per il Mister, se non è un’ultima spiaggia, poco ci manca.

CATANZARO: tutt’altra aria si respira a soli 100 km dal Castello Svevo. Nel capoluogo si arriva alla partita col Matera con un ottimismo sfrenato, si respira l’aria delle grandi occasioni e soprattutto si crede fermamente alla promozione, che non sembra più un tabù. L’acquisto d’oro Kamara, rientrato alla base dopo anni di dolce peregrinare tra Inghilterra e Turchia, lavora ancora a parte, insieme all’altro, attesissimo innesto estivo, Mohamed Fofana, anche lui costretto ai Box. Con i due pezzi pregiati che ancora lavorano a parte, i giallorossi stanno mettendo in luce un grande Silva Reis, coadiuvato da una spina dorsale possente ad alternandolo spesso con un altrettanto smagliante Ilari. I ragazzi di Mister Moriero non devono, però, sottovalutare l’avversario di domani: il Matera, proveniente dalla sonora vittoria in casa del Messina ( 0 – 5 siglato già alla fine della prima frazione di gioco, ndr), cercherà di dare il primo dispiacere alla capolista, provando altresì ad accorciare sulla stessa che ora si trova a quattro punti di vantaggio. Ci si aspetta, dunque, una partita dalle mille emozioni, da non perdere assolutamente.

REGGINA: La punta dello stivale, dopo un tormentato precampionato, sta iniziando ad ingranare: quattro punti in quattro giornate non sono un bottino esagerato ma neanche magro, e se Ciccio Cozza saprà spronare i suoi non avrà difficoltà ad ottenere risultati positivi: certo gli amaranto arrivano da due sconfitte consecutive come il Cosenza, ma sono riusciti a trovare la prima vittoria a Pagani con un perentorio 1 – 2 sui campani. Stella del momento è Roberto Insigne, fratello del più celebre Lorenzo ed uomo chiave per il bottino raccolto finora. Le due ultime sconfitte, arrivate nel derby dello stretto una ed al Via del Mare l’altra, sono l’immagine di una squadra che comunque ci mette tanto cuore: specialmente la sconfitta patita contro il Messina, in una partita dominata, ha fatto capire che alla giovane squadra dello stretto manca solo un pizzico di cattiveria sotto porta per vincere più partite. Domani il Barletta, squadra rognosa, ma reduce da due sconfitte fuori casa contro Lecce e Juve Stabia, proverà a gettare crisi sul lavoro di Cozza.

VIGOR LAMEZIA: la matricola Vigor sta stupendo tutti gli addetti ai lavori: i biancoverdi, indicati come una delle matricole del campionato, hanno perso la propria imbattibilità solo nell’ultima giornata contro la più quadrata Salernitana, capolista con Catanzaro, Lupa Roma e Benevento a quota 10. Nelle precedenti tre giornate i ragazzi di Erra hanno conquistato due punti in trasferta contro Aversa ed Ischia, partite inframmezzate dalla vittoria in casa contro il Savoia per 3 – 1. Compatti e con la testa sulle spalle, i lametini sono attesi da un doppio scontro diretto per la salvezza, domani a Melfi e nella prossima giornata in casa contro il Foggia. Portare a casa quattro punti in queste due partite significherebbe continuare su una strada ottima, anche se non dimentichiamo che anche lo scorso anno, in Lega Pro 2, i biancoverdi sono stati autori di una partenza sprint poi andata scemando nella seconda parte di stagione.

 

Francesco La Luna

Il Sambiase ricorda l’indimenticato direttore Samele

Lamezia Terme (CZ)  In occasione della gara di Coppa Italia tra Sambiase e Vibonese, in programma al Gianni Renda di Lamezia alle 15,30 di domani, mercoledì 24 settembre, sarà reso omaggio al compianto Direttore Nicola Samele. Le due società ricorderanno, infatti, quella che è stata una figura storica del calcio non solo lametino. La famiglia Notaris consegnerà inoltre una targa alla famiglia del compianto Direttore.

La società giallorossa ha invece già predisposto la realizzazione di un busto commemorativo di Nicola Samele che verrà esposto all’interno del Gianni Renda.

 

Seconda giornata campionato d’eccellenza

La seconda giornata di campionato non registra nessuna “sorpresa”. Forse l’unico risultato per così dire inaspettato è il pareggio della Vibonese a Bocale. Per il resto si registrano le vittorie casalinghe di Palmese, Acri, Cutro, Gallico-Catona e Paolana rispettivamente contro Scalea, Isola C.R., Sambiase, Sersale e Corigliano. Mentre Castrovillari-Taurianovese e Guardavalle-Brancaleone si dividono la posta in palio con un pareggio. Dunque alla fine della seconda giornata abbiamo Palmese, Acri e Paolana a punteggio pieno e poi a seguire le altre. Il cammino ancora è lungo dunque è difficile fare pronostici su chi la spunterà alla fine. Di sicuro sarà un campionato avvincente con squadre molto agguerrite pronte a vendere cara la pelle.

Alla Palmese il “derby delle centenarie”

Palmese: Nania, Andiloro, Curcio, Cordiano, Tedesco, Mascaro, Crescibene, Piemontese (Angotti 10’ s.t.) Saturno (Foderaro 30’ s.t.) Torchia (MIsale 35’ s.t.) Panchina: Caputo, Pirrotta Misale Foderaro Sinicropi Mangiapane Angotti. Allenatore Salerno

Scalea: Andreoli, Grasso, Marotta, Petrillo, Pastore, Chemi (Coppola 40’ s.t.), Piccirillo, Cersosimo, Scoppetta (Oliva 15’ s.t.) Esposito (Favieri15’ s.t.) Paravati. Panchina: Tiesi, Oliva, Cesario, Maiello, Mandarano, Favieri, Coppola. Allenatore Carnevale

Arbitro: Sportelli di Lamezia T. assistenti Mondella e Montesanti di Lamezia T.

Marcatori: Saturno 45’ p.t., Torchia 6’ s.t., Mascaro 17’ s.t.

Note: espulso al 40’ s.t. Grasso (Scalea)  spettatori: 500 circa; giornata soleggiata con temperatura intorno ai 30°

 

Palmi(RC) – È la Palmese ad aggiudicarsi il “derby delle centenarie”. Oggi infatti al “Lopresti” di Palmi si sono affrontate le due squadre più datate nel panorama calcistico calabrese. Entrambe sono nate nel lontano 1912 e non hanno mai conosciuto la parola fallimento. In campo però si è vista una sola squadra: la Palmese. Padrona assoluta del gioco per tutti i 90 minuti anche se lo Scalea è giunta in terra reggina con l’intenzione di vendere cara la pelle ed infatti ha saputo contenere le sfuriate neroverdi poiché la squadra dell’alto tirreno cosentino era ben messa in campo. Un gol annullato per presunta posizione di fuorigioco e un miracolo dell’estremo difensore scaleoto su colpo di testa del bomber Piemontese sembravano far concludere il primo tempo sullo 0 a 0 ma all’ultimo giro di lancette una bellissima azione di contropiede si conclude con un bolide ad incrociare di Saturno che va a gonfiare la rete per il vantaggio dei padroni di casa. Nel secondo tempo  la Palmese trova al sesto minuto il gol del raddoppio e dopo altri 10 minuti chiude definitivamente i giochi con la terza marcatura. Nel finale la Palmese si è limitata a contenere gli avversari e a tenere possesso palla con qualche azione pericolosa che poteva incrementare il risultato.  

Montalto “pigiato” dal Due Torri

Serie D – Girone I – 3^ Giornata

Comprensorio Montalto Uffugo – Due Torri  1-3

Marcatori: 20′ e 45′ Puntoriere(DT),  68′ Duro(DT), 79′ Sarli (M)

La Cronaca: Proprio nel periodo solitamente indicato per la vendemmia, il Montalto viene “pigiato” senza pietà dal Due Torri che con l’ex Savasta( in gran spolvero quest’oggi) “ubriaca” letteralmente la squadra calabrese. L’avvio di gara però è tutta un’altra storia. Il risultato finale infatti per quello che si è visto in campo risulta essere troppo largo per gli ospiti. Nei primi ’20 i padroni di casa vanno più volte vicino al gol, prima con Fenoglio e poi con Gagliardi. Poi sale in cattedra Puntoriere(a nostro avviso il migliore in campo) che al 21′ dopo che Savasta lo smarca dai 16 metri con un bellissimo velo, lascia partire un piatto sinistro che trafigge Ramunno sulla sua destra. Da qui in poi è show di Puntoriere. Proprio allo scadere di tempo l’attaccante siciliano recupera palla a Catalano(forse commettendo anche fallo) e si lancia verso la porta, colpendo prima il palo e poi ribadendo in rete con la complicità di Savasta che sfiora in maniera decisiva. Nel secondo tempo mister Nappi cerca di cambiare qualcosa: nei primi ’20 entrano rispettivamente Bilello, Bavassano e bomber Sarli, ma è ancora Puntoriere che al 68′, con un Montalto tutto riversato in avanti alla ricerca del gol che avrebbe riaperto la gara, ingaggia un bellissimo duello “coast to coast” con la difesa di casa e dopo aver saltato come birilli due diretti avversari pennela in mezzo per Duro che dopo due tentativi ribadisce in rete facile facile. Il Montalto trova il gol della bandiera al 79′ con il neo-entrato Sarli. Ma è ormai troppo tardi. Arriva dunque la prima sconfitta stagionale per il Montalto che quest’oggi è apparso davvero molle e sulle gambe . Insomma, ancora  un acerbo mosto che si spera possa diventare in fretta un ottimo vino d’annata.

 

LE FORMAZIONI SCESCE IN CAMPO:

C. Montalto Uffugo: Ramunno, Coluccio, Musacco, Nanci(65′ Bavassano), Maglione, Buono, Fnoglio, Giglio, Catalano(46′ Bilello), Mittica(58′ Satli), Gagliardi. All. Sign. Nappi

Due Torri: Ingrassia, Galati, Scolaro, Pitarresi, Tricamo, Cassese, Calafiore, Provenzano, Puntoriere(91′ Cassaro), Duro(85′ Scaffidi), Savasta(85′ Gaglio). All. Sign. Venuto

 

Arbitro: Sign.  Davide Moro di Schio. 1° Assistente : Sign.  Giuseppe Ditto di Reggio Cal.  2° Assistente : Sign. Fernando Cantafio di Lamezia Terme

Ammoniti: Ramunno, Musacco, Maglione, Buono, Mittica (M)

Note: Spettatori – 100 circa – Recupero: ‘2 1t, ‘6 2t

Classifica: Il C. Montalto dopo 3 giornate rimane a quota 4 punti e viaggia a metà classifica

Prossimo Turno – 28/09/2014 – ore 15:00: Il Montalto è atteso dalla trasferta di Agrigento contro L’Akragas

 

 

Roberto Adimari

Il Catanzaro c’è, a Melfi finisce 2-4. I giallorossi continuano a volare

MELFI -Un grande Catanzaro conquista la sua terza vittoria in campionato vincendo anche in trasferta. Allo stadio “Arturo Valerio” di Melfi, la compagine di mister Moriero passa sulla squadra lucana del tecnico Bitetto, sulla panchina del Catanzaro nel lontano 2002, con un netto  2-4, rimanendo così al comando della classifica con 10 punti insieme a Lupa Roma e Salernitana, vittoriose sulle calabresi Cosenza e Vigor Lamezia. Prova di carattere per i giallorossi, in campo con la nuova divisa da trasferta, che sono stati bravi a reagire allo svantaggio iniziale, firmato dal giocatore del Melfi Berardino, che con una punizione da posizione defilata ha sorpreso l’intera retroguardia calabrese al 27′. Le “aquile” però reagiscono da aquile, e rimettono subito tutto in parità al 29′ grazie a Pacciardi, che supera il portiere locale Perina con un preciso piatto destro spedendo il pallone sotto la traversa da dentro l’area, sfruttando un preciso passaggio di Pagano. Il Catanzaro mette in evidenza il piglio della grande squadra, ed al 34′ ribalta totalmente la situazione volgendola a proprio favore, segnando l’1-2 con il brasiliano Silva Reis, che conclude nel migliore dei modi una combinazione Pagano-Russotto. Nel finale di primo tempo, Vacca si guadagna un calcio di rigore per fallo ineccepibile commesso da Tundo, Pagano segna dagli undici metri portando le due squadre al riposo sull’1-3. Nel secondo tempo i giallo-verdi lucani provano a riportarsi in partita, ma i tentativi in avvio portati avanti da Fella e Berardino vengono miracolosamente sventati da Di Chiara, che salva sulla linea, e dal portiere Bindi, che devia in grande stile una punizione dal limite.  I calabresi soffrono un pò più del dovuto, ma riescono comunque ad amministrare il preziosissimo vantaggio fino alla fine del match, conclusosi nel migliore dei modi. Il punteggio fa in tempo a cambiare nei minuti di recupero: al 93′ è Barraco, per il Catanzaro, a realizzare il poker giallorosso su assist di Vacca, bravo a superare di forza due difensori e a servire il pallone all’esterno sub-entrato dalla panchina. Il Melfi, prima del fischio finale, riduce ancora le distanze con Tortori, che segna sulla respinta di Bindi ad un suo precedente calcio di rigore, da lui stesso procurato per fallo di capitano Ferraro, e inizialmente fallito. Inizia bene quindi il trittico di gare in otto giorni; dopo la gara di oggi pomeriggio, le “aquile” sono attese dal turno serale infrasettimanale di mercoledì, in casa contro il Matera, e dall’attesissimo derby di Calabria di Cosenza, in programma domenica prossima allo stadio “San Vito”.

Francesco Gioffrè

IL TABELLINO DEL MATCH

MELFI-CATANZARO 2-4

MELFI: Perina, Guerriera, Di Filippo, Dermaku (k), Pinna, Spezzani (60′ Agnello),  Tundo, Fella, Berardino, Tortori, Caturano (70’Campagna). In panchina Gagliardini, Annoni, Colella, Giacomarro, Libutti. All. Bitetto.

CATANZARO: Bindi, Daffara, Ferraro (k), Rigione, Di Chiara, Vacca, Pacciardi (46′ Maiorano), Pagano (68′ Morosini), Russotto, Martignago (60′ Barraco), Silva Reis. In panchina Scuffia, Orchi,  Calvarese, Squillace.  All. Moriero

Arbitro: Melidori di Frattamaggiore (Abruzzese di Foggia e Cipressa di Lecce)

Marcatori: 27′ Berardino (M), 29′ Pacciardi (C), 34′ Silva Reis (C), 40′ Pagano su rig. (C), 90’+3 Barraco (C), 90’+5 Tortori (M)

Note: Presenti 1000 spettatori, con circa 150 unità provenienti da Catanzaro. Ammoniti Daffara  e Barraco (C), Caturano e Fella (M), Angoli 7-6 per il Catanzaro. Recupero 1′ pt, 5′ st

(C)Sala Stampa – A caldo ma non troppo: Cappellacci e Meluso.

Sempre difficile presentarsi davanti ai microfoni dopo una brutta prestazione ed una pesante contestazione. Cappellacci lo fa, e lo fa anche il ds Meluso, mettendoci la faccia e spiegando quelle che sono le proprie ragioni.

Cappellacci: “Ho sempre considerato Barletta una partita positiva condizionata da errori del singolo: la vigilia di questa partita è stata ancora più difficile, abbiamo dimostrato in alcune circostanze di essere fragili, e questa fragilità ci ha fatto perdere un’altra partita che avremmo dovuto vincere. Io non credo che la squadra vada cambiata, in questo momento stiamo facendo vedere difetti e fragilità, d’altro canto quando perdi è quello che si nota, seppur con una buona prestazione si possa mascherare una partita persa. Con questa fragilità prendiamo dei gol che sarebbe facile non prendere.
Se mi sento in discussione? Io mi sento sempre in discussione. Se sono io la panacea di tutti i mali perché non dimettermi? Ma non credo sia così, perché ci stiamo impegnando tutti facendo del nostro meglio, possiamo ancora migliorare. La partenza è stata negativa, e adesso andiamo a beccare squadre qualitativamente molto forti. Come ho già detto del calciomercato non parlo più e non lo faccio neanche adesso, se devo valutare il lavoro fatto fino ad oggi ci sono state buone risposte dal gruppo, ma è chiaro che quando perdi non è giusto cercare di trovare appigli che non esistono. L’aspetto positivo è che siamo agli inizi, se andiamo a vedere i gol presi sono stati dei gol autolesionisti. Sembra che non ne abbiamo, sembra che non ci mettiamo l’anima. Per come li conosco io sembra che vogliano mangiarsi il mondo, invece perdiamo palla facilmente e troviamo problemi stupidi, però che questa squadra giochi senza voglia e senza agonismo non è vero.

“Io non devo andare sotto la curva, non sono andato neanche l’anno scorso quando vincevamo, non è nel mio costume. Posso parlare con i tifosi in altre maniere. Non ho visto il Presidente, sono rimasto in panchina ad ascoltare ciò che dicevano i tifosi.

 

Meluso: “Metto la faccia prima ancora del tecnico Cappellacci. Oggi cambia poco rispetto a quelle che erano le nostre strategia. Prima di questa partita avevo già detto che se ci fosse stata la necessità di intervenire sul mercato l’avremmo fatto, oggi sono qui a difendere le scelte fatte, per quanto fossero esse condivise. Le responsabilità sono mie e me le prendo, sono pronto a qualsiasi cosa. Non penso che questo sia il vero Cosenza, questo non giustifica ma vedo che questa squadra è in paura e si deve uscire da queste situazioni. Non vorrei che passasse il messaggio che se abbiamo fatto male sia per un problema ambientale, bisogna tirare fuori orgoglio e determinazioni. I ragazzi sono giovani, ognuno con la propria personalità e di certo non è per questo che si perdono le partite.

Francesco La Luna

Cosenza – Lupa Roma, le pagelle dei Lupi (Rossoblu’)

Saracco voto 4,5: alla sua prima nei Pro il portierino scuola Toro inizia bene con una gran risposta su una punizione dopo otto minuti, e continua abbastanza bene con uscite che danno la giusta sicurezza alla difesa, comandando i quattro dietro con personalità. Peccato che sia un suo errore a far raddoppiare gli ospiti, quando Perrulli, non ostacolato da Ciancio, lo vede fuori dai pali e trova lo spazio giusto per segnare. Rammarico per una prestazione positiva rovinata da un errore.

Ciancio voto 3,5: pessimo, pessimo, pessimo. Mette dentro due cross due, spingendo per la maggior parte del tempo a vuoto. Viene atterrato (?) in occasione del vantaggio ospite e non contrasta l’avversario sul raddoppio. Nelle ultime due partite, cinque gol subiti e tutti dalla sua fascia. La media è impietosa.

Blondett voto 4,5: ancora non hanno trovato l’affinità, forse gli manca Guidi, ma vedere giocare così Edo dopo il maestoso campionato dello scorso anno è una tristezza. Non ne becca una che sia una anche se oggi, forse, è stato meglio di Barletta. Ma leggermente, senza variazioni di voto.

Magli voto 5: poco più positivo per un paio di chiusure che trova col tempo giusto, altrimenti avrebbe fatto la solita fine. Non c’è intesa, e non si capisce l’ostinazione del Mister a lasciare Tedeschi in panchina dopo averlo provato tutta la settimana.

Bertolucci voto 6: l’avevo detto che la situazione odierna è stata trascendentale. Preso come secondo terzino, il buon Berto oggi è il migliore dei quattro e raggiunge la sufficienza. Perché non vuole strafare, si limita al compitino ma lo fa bene, anche sudando e trovando un paio di sovrapposizioni interessanti.

Arrigoni 4,5: invocarlo non serve a nulla. Uscito malconcio dall’allenamento del martedì, il neo papà perde palloni, i lanci si possono contare sulle dita di una mano e quello che più fa rabbia è che gioca ancora col freno a mano. Viene da chiedersi se questo sia il vero Arrigoni.

Corsi voto 4,5: anche lui oggi non riesce ad ingranare. Dopo un inizio tutto sommato positivo, perde la bussola alla pari di Arrigoni e, quando si tratta di dover giostrare la palla, non sa che pesci prendere. In Angelo abbiamo fiducia, è un gladiatore, ma il suo retropassaggio su Blondett a pochissimo dal termine della partita fa esplodere la rabbia dei tifosi.

Criaco voto 6: Come in tutte le prime partite di questa stagione si mette in risalto per capacità di corsa e per abnegazione. Il reggino ormai adottato e cosentinizzato cerca di prendere per mano la squadra dando e ricevendo calci e finendo l’ossigeno. Cappellacci lo sostituisce inspiegabilmente con Tortolano, s.v.: perché lui non gioca mai? Perché?

Sassano voto 4: non si può, come fatto giustamente osservare, provare tutto un precampionato un giocatore mezzala, facendogli cambiare ruolo, e poi schierarlo nella sua posizione naturale di esterno alto. La prestazione non potrà essere delle migliori. E così l’ex Teramo non riesce a fare nulla di buono, ma la colpa non è sua. Lo rileva Cori voto 3,5: non riesce a prendere un pallone che sia uno di testa. Non c’è altro da aggiungere.

Calderini voto 5: prova qualche spunto ma si incaponisce troppo. Non si può sempre fare affidamento sui soliti, perché le giornate no arrivano per tutti, ed Elio non è esente da questa regola semi – matematica. Si incaponisce in troppi uno contro uno perdendo palloni a iosa. Lo rileva Alessandro, s.v.: un po’ meglio delle altre volte ma poco per poter giudicare

Mosciaro voto 6,5: la partita è da sei, perché nel torpore generale almeno prova ad inventare qualcosa. Mezzo voto in più per aver dimostrato di essere il leader dello spogliatoio chiamando a raccolta i compagni sotto la Curva a parlare con i tifosi: un atteggiamento da Capitano vero, che ha preso finalmente le redini della squadra. Avremmo voluto festeggiare il suo primo gol in stagione in giornate più felici.

Cappellacci voto 3: stravolge i ruoli dell’attacco, non inserisce Tedeschi, lascia Fornito ancora in panchina e (cosa più grave) resta al suo posto pur invocato a più riprese dalla curva. Certo, non si deve giudicare dopo quattro partite, ma il nostro compito di giornalisti – ahinoi, ingrato – ci mette in condizione di dover giudicare a 360° ciò che accade. Ed oggi il Mister ha sbagliato tutto.

Francesco La Luna