Archivi categoria: Serie B e Lega Pro

Tris Crotone al Pescara

CROTONE – PESCARA : 3-0 (29′ Bernardeschi, 61′ Bernardeschi, 66′ Cataldi)

CROTONE: Gomis, Mazzotta, Ligi, Suagher, Del Prete, Cataldi (77′ Galardo), Matute, Crisetig, Dezi, Diop (68′ Ishak), Bernardeschi (89′ Giannone). Panchina: Concetti, Cremonesi, Meola, Kone, Saric, Pettinari. Allenatore: Massimo Drago

PESCARA: Belardi, Schiavi, Cosic (57′ Caprari), Balzano, Brugman, Bovo, Rossi,  Politano (80′ Salviato), Maniero (67′ Sorzini), Ragusa, maniero (67′ Caprari). Panchina: Pelizzoli, Lund Nielsen, Fornito, Milicevic, Mascara, Samassa. Allenatore: Pasquale Marino

AMMONITI: Suagher, Cataldi, Matute, Schiavi, Balzano, Bovo, Rossi

ESPULSI: Schiavi

ARBITRO: Leonardo Baracani

Lo stadio Ezio Scida ha  ospitato oggi la sfida tra Crotone e Pescara, match valevole per la 24esima giornata del campionato di serie B.I padroni di casa, reduci dalla sconfitta a Cesena, si trovano a metà classifica con 33 punti, uno in meno degli abruzzesi, attualmente settimi. Primi minuti di gioco e Crotone subito pericolosissimo: lancio di Ligi per Diop, che con un diagonale potente impegna Berardi che respinge il tiro. 20 ‘ minuti più tardi e calabresi ancora pericolosissimi: Cataldi da trenta metri prova il tiro a giro, ma la palla lambisce la parte superiore della traversa. Ma 9 ‘ minuti più tardi e precisamente al 29′ il Crotone passa: mischia in area di rigore del Pescara, Zuparic involontariamente serve Bernardeschi, il quale deve solo appoggiare in rete per il vantaggio rosso blu. Al 41′ brivido per il Crotone:  lancio in area di Brugman, Gomis esce dai pali e respinge il pallone sui piedi di Maniero che a porta vuota conclude fuori di pochissimo! Crotone-Pescara 1-0 Fine primo tempo. Una rete di Bernardeschi pochi secondi prima della mezz’ora rompe l’equilibrio: decisiva l’ingenuità generale della retroguardia abruzzese, ma i calabresi hanno giocato meglio. Nei primi 15 minuti della ripresa, succede poco, ma al 60’ i pitagorici raddoppiano con una splendida azione: passaggio filtrante di Cataldi per Mazzotta, il quale dal fondo scarica al centro per Bernardeschi libero di segnare su tap in. 5 ‘ minuti più tardi ed arriva anche il terzo gol : rinvio di Gomis, palla che arriva a Cataldi, il centrocampista tira al volo ed insacca di esterno destro dal limite dell’area. Il Crotone non si ferma e continua ad attaccare,e Bernardeschi sfiore la tripletta con un tiro dalla distanza, ma la palla esce di pochissimo. Al 79’ Abbruzzesi in dieci uomini a causa del doppio giallo di Schiavi. Nessuna occasione negli ultimi dieci minuti, Crotone che controlla la partita e Pescara ormai rinunciatario. Tre minuti di recupero e fine della partita. Crotone-Pescara 3-0 FINALE Una doppietta di Bernardeschi e la rete di Cataldi fanno tornare al successo i rossoblu. Per gli abruzzesi una brutta prestazione e una crisi che ritorna: nel 2014 tre sconfitte in tre partite. Tornala vittoria per i calabresi a quasi due mesi di distanza.I rossoblù salgono  36 punti in classifica al settimo posto, prossimo impegno in trasferta contro lo Spezia.

Reggina, buon punto

 

JUVE STABIA – REGGINA 1 – 1

Marcatori: 63’ Di Nardo (JS), 83’ Gerardi (R)

JUVE STABIA: Benassi; Ghiringhelli (46’ Di Nunzio), Lanzaro, Contini; Zampano, Djiby (63’ Di Nardo), De Falco, Caserta, Liviero; Falco, Di Carmine. A disposizione: Viotti, Ciancio, Romeo, Giandonato, Suciu, Di Nardo, Parigini, Sowe. Allenatore: Sig. Pea

REGGINA: Pigliacelli; Adejo, Lucioni, Ipsa, Barillà (81’ Sbaffo); Strasser (67’ Gerardi); Maicon, Dall’Oglio, Pambou, Fischnaller (59’ Dumitru); Di Michele. A disposizione: Zandrini, Di Lorenzo, Frascatore, Contessa, Foglio, Maza. Allenatore: Sig. Gagliardi

 Arbitro: Sig. Di Paolo di Avezzano; Ammoniti: Ipsa (R), Zampano (JS); Espulso: 89’ Lucioni.

Nella 23esima giornata del campionato di serie B, al Romeo Menti di Castellammare, è andata di scena la sfida salvezza tra la Juve Stabia e la Reggina. Entrambe le squadre hanno iniziato il nuovo anno con il piede giusto, i padroni di casa, ultimi in classifica, hanno collezionato una vittoria contro il Pescara ed un pareggio contro lo Spezia. Gli ospiti terzultimi, sono reduci da due successi contro Bari e Lanciano. Entrambi gli allenatori confermano gli stessi uomini della scorsa giornata, Pea senza Mezavilla, Suciu e Vitale, recupera tra i pali Benassi. Rientra invece dalla squalifica Di Nunzio che parte dalla panchina. In attacco Falco Di Carmine. La coppia Zanin – Gagliardi recuperano l’acciaccato Fischnaller che con Di Michele forma la coppia offensiva. Sono tre gli ex del match, Il difensore Maurizio Lanzaro che ha giocato con la maglia amaranto quattro stagioni realizzando 154 presenze e 2 reti. Il portiere Massimiliano Benassi e il trequartista Filippo Falco che hanno indossato la casacca amaranto nella prima parte di stagione per poi trasferirsi a gennaio ai piedi del Vesuvio. Partita sempre particolare per Fabio Caserta capitano della Juve Stabia e tifoso della Reggina. Primo sussulto della gara al 12’ quando Di Carmine intercetta un retropassaggio di Barilla e per poco non beffa Pigliacelli. Al 26’ su un assist di Maicon, Di Michele, da buona posizione colpisce male consentendo a Benassi una facile parata. Al 29’ Zampano tenta la conclusione a rientrare ma trova la risposta dell’estremo difensore reggino. Prima della fine della frazione Falco salta Barilla e con una conclusione a giro colpisce la traversa. Dopo un minuto di recupero squadre negli spogliatoi a reti inviolate. Nella ripresa le Fere partono all’attacco ma la difesa reggina riesce a tenere fino al 63’ quando Di Nardo, su una punizione battuta da Caserta, trafigge di testa il portiere amaranto. Gagliardi che aveva già fatto entrare Dumitru inserisce anche Gerardi.  Al 77’ seconda traversa per la Juve Stabia con un potente tiro di Di Carmine. All’83’ il neo entrato Sbaffo mette una palla bassa in mezzo che Gerardi deposita in rete per l’uno pari. Nel finale si susseguono le occasioni, all’ 87’,  Benassi salva da pochi metri su Sbaffo, al 88’ espulso Lucioni per fallo di gioco su Falco. Nel recupero ancora Benassi deve superarsi per deviare in corner la conclusione dalla distanza di Sbaffo, ma la vera grande occasione capita al 93′ sulla testa di Di Carmine che non riesce a capitalizzare al meglio un bel cross dalla sinistra di Liviero. La gara si chiude sull’1-1 dopo un finale thrilling. Un punto che non incide sulla posizione in classifica degli amaranto, ma fa tanto morale, su un campo difficile.

SBAFFO

Barilla

 

IntervistiamoCi – Gennaio: Elio Calderini

È indubbiamente il personaggio più in vista del Cosenza, quello più simpatico, più sui generis, l’idolo della curva, il beniamino dei bambini (e dei parrucchieri). Si distingue in campo per i movimenti rapidi ma anche per i gesti che ne fanno una sorta di novello Gazza Gascoigne, uno un po’ matto del quale anche Mister Cappellacci ha detto: “Il cervello gli funziona a tratti”. Stiamo parlando, ovviamente, di Elio Calderini, l’uomo in più del Cosenza, quello che entra e segna, ma anche quello che mantiene alto il morale in tutto lo spogliatoio, quello che aveva provato alla scorsa intervista, ricorderete, ad investirci mentre intervistavo Frattali. Quello che si inchina sotto la curva, e che tra la gente della curva ama vivere. Oggi è lui il protagonista di “IntervistiamoCi”, in quanto vincitore del sondaggio lanciato a fine gennaio – a proposito: il sondaggio ritornerà a breve, non perdeteci di vista. Un particolare ringraziamento, per la buona riuscita dell’intervista, va a Mister Cappellacci e Federico Orlandi, che ci hanno permesso di raggiungere Elio allo stadio e di tornare a casa, visti problemi tecnici avuti con il mezzo di trasporto.

Domanda: “Elio, anzitutto la tua posizione in campo, perché nelle varie partite non si è capita, avendo tu giocato in tutti i ruoli: ma tu, in realtà, cosa sei?”

Risposta: “Un attaccante atipico, quello sicuramente. Però l’importante è fare bene, dove mi mette mette il Mister fa lo stesso, l’importante è giocare, e giocare bene soprattutto.”

D: “Nella precedente intervista, abbiamo chiesto a Frattali e Manolo come fosse l’atmosfera nello spogliatoio. Gigi ha detto che tu sei uno tra i più estrosi, per usare un eufemismo. Secondo te, invece? Chi è il più pazzo?”

R: “A parte me ce ne sono altri altri tre o quattro, tra cui Orlandi… Ma non è il solo, eh.”

D: “Invece hanno detto che quello un po’ più serio è Bigoni, confermi?”

R: “Si, è un po’ triste, però… [ride, ndr] No, scherzi a parte, è un modo suo di essere. Alla fine è questo che fa la persona, ed il fatto che lui sia un po’ più tranquillo come ragazzo non è un difetto, anzi.”

D: “Secondo te il Cosenza può farcela ad arrivare primo, o ci accontenteremo, si fa per dire, della promozione nelle prime otto?”

R: “Va beh noi ci proviamo, perché comunque noi scendiamo sempre in campo per vincere. Poi qualcuna la possiamo anche perdere, non siamo il Barcelona, ci sta la sconfitta.”

D: “Delle squadre che hai affrontato, qual è quella che ti ha impressionato di più?”

R: “Indubbiamente la Casertana, insieme a noi ed il Foggia è la più forte.”

D: “Ed il portiere più forte? A parte Pierluigi”

R: “Beh, Pierluigi meno male che ci gioco insieme, altrimenti sarebbe stato un dramma. Per il resto… Non ne ricordo uno in particolare.”

D: “Qui a Cosenza hai ritrovato due compagni che ti hanno accompagnato negli ultimi due anni di carriera, Criaco ed, ora, Corsi. L’atmosfera è familiare quindi.”

R: “Si, con l’arrivo di Angelo che sta dormendo da me mentre cerca una sistemazione, poi, siamo davvero una grande famiglia. Oltretutto, anche con gli altri ci siamo trovati subito bene, anche perché conoscevo qualcuno, ad esempio Gigi e Nicholas [Frattali e Guidi, ndr].”

D: “Quindi il gruppo è più di amici che di compagni di squadra.”

R: “Si, infatti un gruppo così è difficile trovarlo in giro, ma non te lo dico perché sto facendo l’intervista, ma perché realmente penso che non ci sia neanche un cattivo ragazzo nello spogliatoio, quindi ci troviamo tutti bene.”

D: “La vera sorpresa, per noi della stampa, è stato Blondett, del quale si diceva un gran bene ma dal quale non ci si aspettava questo exploit. Forte davvero?”

R: “Beh, io l’ho sempre detto che Blondett entro massimo due anni sarà sicuramente in categorie superiori, perché a parte la giovane età ha anche qualità importanti, è un difensore molto forte.”

D: “Torniamo un attimo su Bigoni: nello spogliatoio si ferma o continua a correre per inerzia?”

R: “No, è impressionante, infatti lui arriva all’una al campo e già fa gli addominali, io non so come fa… Io non li faccio manco quando li devo fare, lui è sempre sul pezzo, infatti questa è una delle caratteristiche maggiori che ha.”

D: “La domanda dei lettori: chi è il giocatore più importante della squadra secondo te?”

R: “No, non credo che ci sia qualcuno di maggiormente importante. Siamo tutti molto forti, quantomeno nel reparto offensivo, ti parlo da attaccante, chi ha giocato ha sempre fatto bene.”

D: “De Angelis?”

R: “Va beh, De Angelis è pazzesco, non lo scopro io, so’ dieci anni che gioca e che va in doppia cifra, quindi…”

D: “Grazie, anche a nome di tutti i lettori di ottoetrenta.”

R: “Grazie a voi!”

Si chiude così il secondo capitolo di “IntervistiamoCi”. Il prossimo numero arriverà nella prima settimana di marzo, ma non dimenticate di partecipare al sondaggio, che partirà al più tra due settimane e che vi permetterà di scegliere il prossimo protagonista. Ricordate: ad “IntervistiamoCi” il protagonista lo scegli tu!

Francesco La Luna

Ph: Alessia Viscì

Il Crotone presenta i nuovi acquisti invernali

 Tempo di presentazioni ufficiali per il Crotone calcio. La società rossoblù ha comunicato che domani mattina, mercoledì 5 febbraio, alle ore 11:30 presso la sala stampa dello Stadio Ezio Scida, verranno presentati alla stampa i nuovi acquisti del mercato invernale: i difensori Alex Ferrari, Mory Koné e Antonio Meola, il trequartista Luca Giannone e l’attaccante Abou Diop.

Vigor Lamezia, ennesimo pari a reti bianche

Con il Martina Franca termina 0-0, grazie ad uno straordinario Piacente.

 

LAMEZIA TERME(CZ) – Sono ormai otto turni che la Vigor Lamezia non riesce a segnare e di conseguenza, gli unici risultati che porta a casa sono pareggi a reti bianche e sconfitte. Sconfitta evitata solo grazie ad uno straordinario Piacente. Da quando è alla guida della squadra biancoverde, mister Novelli ha raccolto solo 7 punti su 24 disponibili, un trend da retrocessione, passando dalla quarta posizione alla decima. A fine partita, è comprensibile la rabbia dei tifosi lametini verso il tecnico che non ha portato il salto di qualità che speravano in via Marconi.

 

CRONACA

Primo Tempo – Al minuto 9, Del Sante di testa su cross di Malerba impegna Leuci. Al minuto 16, Romano ci prova dalla distanza con un tiro velleitario. Stessa sorte il tiro ospite di Guadalupi al minuto 22. Verso la mezz’ora la Vigor rischia di passare in vantaggio: Zampaglione gira di testa e Silvestri rischia di commettere autogol, ma la palla termina tra le mani del portiere Leuci. Al minuto 31, Masini colpisce a botta sicura e Piacente respinge con i piedi, mentre 6 minuti più tardi lo stesso attaccante pugliese spara alto da buona posizione. Al minuto 39, è Ilari a dare l’illusione della rete ma la palla termina di poco a lato. Sul finire del primo tempo, il colpo di testa di Salvatori impegna Piacente.

Secondo Tempo – Al primo minuto, Piacente respinge con i piedi e compie un autentico miracolo su tiro di Masini. Al minuto 15, un cross di Rapisarda attraversa tutta l’area ospite ma nessun attaccante biancoverde riesce a deviare in rete. Al minuto 27 è ancora Piacente a salvare su colpo di testa di Ilari. La vigor si fa vedere solo al minuto 41 con una punizione di Mangiapane che serve la testa di Marchetti con palla spazzata dalla difesa pugliese accanto il palo destro di Leuci.

 

VIGOR LAMEZIA: Piacenti, Rapisarda, Malerba (35′ st Rondinelli), Romano (9′ st D’Amico) Gattari, Zampaglione, Meucci (24’st Mangiapane), Giampà, Del Sante,  Scarsella. All. Novelli

MARTINA FRANCA: Leuci, Dispoto, Salustri (18′ st Memolla), De Lucia, Salvatori, Zammuto, Arcidiacono (24′ st Aperi),Gai, Masini, Guadalupi, Ilari (35’st Zampano). All. Napoli

Arbitro: Zanonato di Vicenza.

Note: Giornata fredda e umida con leggera pioggia. Terreno pesante.
Spettatori : 700 circa
Ammoniti: Zammuto, Salustri, Gai, Arcidiacono, Dispoto (M); Malerba, Gattari, Meucci (VL).
Angoli: 2-4 per il Martina Franca.
Recupero nessun minuto nel primo tempo, 3 minuti nel secondo.

 

Roberto Tarzia

 

Arzanese – Cosenza, le pagelle dei Lupi.

Frattali voto 5: per la prima volta sotto la sufficienza, sbaglia sui primi due gol. E se sul primo la colpa non è completamente sua, perché la traiettoria del pallone è infida e perfida, sul secondo l’uscita a vuoto non ha attenuanti. Mi dispiace, ma oggi è andata così. Speriamo in un pronto riscatto.

Mannini voto 4: per cortesia, portategli un Aulin: Sandomenico lo fa girare come una trottola, e lui non riesce né ad offendere né a difendere, trovandosi spaesato e confuso, preso in mezzo. Si fa infilare due volte con una facilità disarmante in occasione delle prime due marcature, e nella ripresa un suo errore regala il tre ad uno. Lo rileva Palazzi, s.v.

Guidi voto 5,5: in una giornata disgraziata per la retroguardia bruzia, prova insieme a Blondett a tappare le numerose falle che si creano sulle fasce, e per un po’ ci riesce. Nella ripresa, però, accusa il crollo della squadra e crolla anche lui.

Blondett voto 5,5: idem come sopra, forse un po’ meglio del collega nel primo tempo, ma per il resto fanno una partita fotocopia. Nulla da aggiungere, nulla da eccepire.

Bigoni voto 4,5: a discolpa del povero Mannini, e come controprova della difficoltà di un cliente come Sandomenico, la prestazione pessima anche di un giocatore solitamente avvezzo ad ottime prestazioni. Il rosso motorino contiene Improta, ma quando Sandomenico si sposta dalle sue parti son dolori, ché una volta ne nasce un palo e un’altra il gol.

Giordano voto 6: come Guidi e Blondett, prova a tenere a galla la squadra con la grinta e la forza fisica. Ce la mette tutta, ma tutta stavolta non basta. Lo rileva Partipilo, voto 6: i numeri li ha, deve essere più decisivo. Non lascia il segno ma si fa vedere positvamente.

Criaco voto 5,5: ci mette la corsa, ci mette le gambe, ma oltre questo non va. Certo è uno degli ultimi ad abbandonare la barca, e questo gli fa onore. Ma non trova il guizzo, l’inserimento vincente.

Corsi voto 5: presentato dagli addetti ai lavori come l’uomo che avrebbe risolto tutti i problemi di centrocampo del Cosenza, dopo una prima mezz’ora incoraggiante, fa un numero alla David Copperfield, sparendo dal campo. Si segnala solo per il giallo che rimedia nella ripresa e per due tiracci davvero poco belli.

Alessandro voto 5: sia lui che il degno compare Calderini vengono contenuti a meraviglia, e non possono fare nulla per migliorare l’azione offensiva del Cosenza. I due guizzi nel finale non bastano, la sua prova è insufficiente.

Calderini voto 4,5: si veda sopra, con l’aggravante del nervosismo. Certo gli avversari non si comportano come dei damerini, ma lui non deve cedere alle provocazioni. Peccato perché poteva essere la partita del riscatto definitivo.

Chinellato voto 6,5: a parte il gol, sembra essere una macchina del tempo che ci riporta agli anni in cui il centravanti era fisico puro e possente a servizio della squadra. La segnatura è bellissima, ma anche il resto della partita è indice di serietà e grandi capacità. Bel colpo sottotraccia. Lo rileva Asante, s.v.

Francesco La Luna

Cosenza, clamoroso crollo ad Arzano.

Il Cosenza crolla meritatamente ad Arzano con un tre ad uno che non mette a sufficienza in luce le capacità mostrate dai padroni di casa, che con le ali Improta e Sandomenico hanno mandato in bambola la difesa rossoblu, che ha mostrato tutti i suoi limiti per quanto concerne gli esterni bassi.

Cappellacci riscrive la formazione alla luce della squalifica di De Angelis, mandando in campo i nuovi Chinellato e Corsi e spedendo in panchina Mosciaro per un problema agli adduttori. Per il resto, tutto come previsto, con Calderini ed Alessandro che si pongono ai lati del centravanti e Giordano e Criaco a centrocampo.

Dopo quattro minuti Arzanese in vantaggio: rimessa laterale, Sandomenico si smarca e la mette in mezzo, Perna stacca imprimendo al pallone una traiettoria insidiosa che beffa un sorpreso Frattali. La partita allora prende il leitmotiv che deve prendere: il Cosenza attacca e l’Arzanese difende con undici uomini dietro la linea della palla, senza neanche accennare a contropiedi. Le occasioni capitano sulla testa di Mannini, che invece di tirare tenta un improbabile assist, e sul piede di Giordano, che tira male. Al quarto d’ora arriva il pareggio: manovra Criaco sulla destra, serve Giordano che mette in mezzo, un difensore dell’Arzanese svirgola e Chinellato, il nuovo arrivo, al volo spedisce la palla prima sul palo interno e poi nel sacco. L’Arzanese prova ad alzare il baricentro e sfiora il nuovo vantaggio su un’incursione di Perna che mette in mezzo, ma il tiro che scaturisce dall’azione sfiora la traversa. Dall’altra parte Chinellato salta un uomo e prova la conclusione, ma la palla termina dolce tra le mani di Sonna. Ma l’Arzanese non demorde ed al trentadue mette di nuovo il muso davanti: lancio lungo per il solito Sandomenico che brucia Mannini, Frattali esce a vuoto e Perna schiaccia in rete. Quasi al quarantacinque su errato disimpegno di Blondett Improta parte a tremila e manda il pallone di poco a lato.

Il secondo tempo inizia con un forcing possente del Cosenza, ma l’Arzanese crea il colpo per il knock – out: palla lunga su Improta che taglia fuori Bigoni e tira, sulla respinta di Frattali Calabrese a colpo sicuro prima colpisce il palo e poi la gamba di Guidi sulla linea. Ancora i padroni di casa manovrano ed Improta viene fermato miracolosamente solo da Bigoni. Il Cosenza cambia Giordano per Partipilo e sposta Alessandro mezzala sulla stessa fascia di Calderini: e proprio dall’argentino parte l’azione che porta al colpo di testa di Chinellato, respinto quasi miracolosamente da Sollo il quale, sul seguente calcio d’angolo, viene a contatto con Calderini: il numero uno casalingo ha la peggio e resta a terra cinque minuti. L’Arzanese non ha molta fortuna, se è vero che Sandomenico, con un tiro a giro, colpisce la traversa. Ai punti non si vince a calcio, ma l’Arzanese non demorde e fa tris: cross dell’indemoniato Sandomenico, Palazzi sbaglia tutto e serve Ausiello che, comodamente, spedisce alle spalle di Frattali. Il Cosenza prova uno sterile arrembaggio finale, con inutili tiri dalla distanza prima di Corsi, poi di Asante, che sortiscono come unico effetto i fischi dei presenti. L’ultima emozione è il rosso finale ad Elio Calderini, evidentemente nervoso, che finisce anzitempo il match.

Il Cosenza crolla così in quella che doveva essere la trasferta meno problematica del nuovo girone, ma si sa che il ritorno è un campionato a sé. La squadra è scesa in campo assolutamente asfittica, senza voglia, incapace di giocare; merito soprattutto di un’Arzanese che ha giocato in maniera semplice ma efficace, dando spinta alle fasce specialmente con Sandomenico, che ha mandato in crisi più e più volte sia Mannini che Bigoni. Al Cosenza si chiede il pronto riscatto nella prossima domenica contro il Castel Rigone, sicuramente non una partita semplice: ma per riprendere la testa, bisognerà dimostrare di meritarla.

Francesco La Luna

ARZANESE 3 – 1 COSENZA

ARZANESE: Sollo; Palumbo, Caso, Patti; Mora, Giannusa, Ausiello, Calabrese; Improta (’27 st Castellano), Perna (’19 st Ripa), Sandomenico.

COSENZA: Frattali; Mannini (’38 st Palazzi), Blondett, Guidi, Bigoni; Corsi, Giordano (’21 st Partipilo), Criaco; Calderini, Chinellato (’33 st Asante), Alessandro.

MARCATORI: ‘4, ’32 pt Perna, ’35 st Ausiello (A), ’17 Chinellato (C)

AMMONITI: Mora (A), Bigoni, Corsi, Calderini (C)

ESPULSI: Calderini (C)

Crotone domato, sconfitta a Cesena

CESENA – CROTONE : 1-0 (71′ rodriguez)

CESENA: Coser, Volta, Capelli, Krajnic (64′ Consolini), D’Alessandro, Cascione, De Feudis (83′ Gagliardini), Renzetti, Belingheri, Succi, Marilungo (60′ Rodriguez). Panchina: Rossini, Yabrè, Alhassan, Bangoura, Defrel, Garritano. Allenatore: Pierpaolo Bisoli

CROTONE: Gomis, Del Prete, Ligi, Suagher, Mazzotta, Dezi, Crisetig, Cataldi (70′ Matute),Bidaoui (46′ De Giorgio), Pettinari (66′ Giannone),Bernardeschi. Panchina: Secco, Cremonesi, Ferrari, Kone, Saric, Ishak. Allenatore: Massimo Drago

Ammoniti: Volta, Cascione, De Feudis, Bernardeschi, De Giorgio

Arbitro: Davide Ghersini

Al Manuzzi di Cesena, arriva il Crotone, di Drago, che a 33 punti in classifica, dopo l’ultimo pareggio interno con il Siena, cerca il colpaccio per ritrovare la vittoria, che ormai manca da quattro turni e non abbandonare la zona play off. D’altro canto , il Cesena, a 34 punti, proverà a vincere per continuare una lunga striscia di risultati positivi. Primi tempo con poche occasioni da gol, partita giocata soprattutto a centrocampo, le uniche degne di nota sono: al 12′ Volta rischia il penalty con una entrata al limite in area su Mazzotta, Ghersini fa proseguire il gioco; al 27′ gran palla di Berlingheri che inbecca Marilungo, l’attaccante tutto solo, ad un passo dalla linea di porta, cicca clamorosamente il pallone fallendo un gol facilissimo; al 33′ Succi in area di rigore, si gira bene, tira la il pallone e  sfiora la traversa. 0-0 tra Cesena e Crotone all’intervallo. I padroni di casa fanno la partita. I calabresi si affidano alla ripartenze, attenti a non scoprirsi. Inizia il secondo tempo, e al 50′ il Crotone si rende pericolosissimo: Dezi libera Pettinari in area, il suo destro incrociato sfiora il palo alla sinistra di Coser. Tre minuti più tardi, invece, ci prova De Giorgio dalla distanza, ma Coser si distende e blocca sicuro. Ancora calabresi all’attacco: al 63′ De Giorgio appoggia per Pettinari, ma l’attaccante, col sinistro, spara a lato. Buon momento dei rossoblù i quali, con un pressing asfissiante, producono diverse palle da gol, i padroni di casa, invece, faticano ad uscire dalla proprioa metà campo. Ma al 71′ è il Cesena a portarsi in avanti: su un calcio d’angolo battuto da D’Alessandro,  Rodriguez insacca, risolvendo una mischia con una conclusione ravvicinata. Non succede più niente, nessuna occasione da gol, squadre che appaiono stanche e poco vogliose. Dopo 5 minuti di recupero, l’arbitro decreta la fine delle ostilità.  Il Cesena batte 1-0 il Crotone grazie alla rete di Rodriguez. I bianconeri rimangono in quarta posizione, i calabresi si allontanano dai play-off. I romagnoli, salgono a 37 punti in vista della prossima trasferta contro la Virtus Lanciano.Altro passo falso per il Crotone,  fermo a 33 punti, in compagnia di Carpi e Brescia. I pitagorici, si  prepareranno invece, a ricevere, fra le mura amiche, il Pescara.


La Reggina bissa la vittoria di Bari sconfiggendo il Lanciano

 

REGGINA – LANCIANO 1 – 0

Marcatore: 60’ Barillà

REGGINA: Pigliacelli; Adejo, Lucioni, Ipsa, Barillà; Strasser; Maicon, Dall’Oglio (60’ Sbaffo), Pambou, Fischnaller (64’ Foglio); Di Michele (75’ Gerardi). A disposizione: Zandrini, Contessa, Bochniewicz, Frascatore, Di Lorenzo, Maza. Allenatore: Sig. Gagliardi

VIRTUS LANCIANO: Sepe; De Col, Troest, Ferrario, Mammarella; Casarini, Minotti, Buchel; Piccolo, Falcinelli (62’ Turchi, 75’ Gatto), Thiam (62’ Ragatzu). A disposizione: Aridità, Aquilanti, Germano, Paghera, Vastola, Di Cecco. Allenatore: Sig. Baroni

Arbitro: Sig. Di Bello di Brindisi (Gava – Marinelli, Ripa); Ammoniti: Buchel, Casarini (VL); Pambou, Pigliacelli (R)

” Grazie ad una rete di Barilla la Reggina sconfigge il Lanciano e lascia il penultimo posto in classifica”

 Per la 23esima giornata di serie B la Reggina ha ospitato, all’Oreste Granillo, il Lanciano. Padroni di casa penultimi in classifica con 17 punti ma reduci dalla vittoria corsara contro il Bari. Ospiti provenienti dalla vittoria casalinga contro il Brescia e quarti con 36 punti. Il duo Zanin – Gagliardi confermano gli stessi uomini di bari, solo panchina per il rientrante Sbaffo e il neo acquisto Frascatore. In avanti Di Michele –  Fischnaller. Baroni, deve fare a meno di Amenta e Comi, non convocati a causa di alcuni problemi influenzali e si schiera con il 4-3-3, confermando Ferrario in difesa. In avanti Falcinelli punta centrale, Thiam e Piccolo esterni. Ex della gara, ma non convocato, l’attaccante Comi che in riva allo stretto segnò 11 reti in 34 gare. Terreno pesante. In un campo rallentato dalla pioggia le due squadre sono molto prudenti, prima azione degna di nota  Al 32′ quando su un corner calciato da Dell’Oglio, svetta di testa Lucioni, ma la sua conclusione si perde di poco sul fondo. Al 44′ c’è un sinistro improvviso di Pambou dalla distanza, ma Sepe fa buona guardia. Sul finire di parziale ci prova Piccolo, sempre dalla distanza con Pigliacelli attento. Nella ripresa al 50′ ci prova Buchel dalla distanza con il pallone che termina di poco al lato. Al 60′ su un cross di Fischnaller, Barillà tutto solo trafigge di testa Sepe. I frentani cercano di reagire allo svantaggio, ma creano poco. Al 82′ Piccolo dribla Foglio e Barillà, ma la sua conclusione viene deviata da un ottimo Pigliacelli. E’ sui piedi di Gerardi l’ultima azione del match ma il centravanti solo davanti il portiere manda malamente a lato. Preziosa vittoria per gli amaranto, che conquistano 3 punti preziosissimi per la salvezza.

PAMBOU

Gerardi

Cosenza – Centenario: finalmente la divisa

Si è svolta oggi, nella Sala di Rappresentanza del Comune di Cosenza, la tanto attesa presentazione della divisa che il Cosenza Calcio indosserà nel giorno del Centenario per il match contro l’Aversa Normanna: alla presenza di più di un centinaio tra tifosi, giornalisti e fotografi, si sono alternati al microfono l’addetto stampa Gianluca Pasqua, il sindaco della città Mario Occhiuto ed il presidente Eugenio Guarascio, nell’ordine di cui sopra. Prima dell’inizio della conferenza, una presentazione del merchandising relativo al centenario, poi la parola ai tre protagonisti: Pasqua ha velocemente introdotto l’argomento del giorno, per poi lasciare la parola a sindaco e Presidente, che hanno quasi all’unisono ringraziato i tifosi rossoblu per la presenza e l’entusiasmo oggi dimostrato nel Palazzo Comunale, promettendo – e forse spergiurando, ma noi cosentini siamo sognatori – il primo la Massima Serie, il secondo la Champions. La realtà ci dice che per ora siamo primi in Seconda Divisione, e per ora va benissimo così. Tutto sta, come ribadito dai due protagonisti principali, nell’aiutarsi vicendevolmente per sostenere, giorno dopo giorno, l’avventura partita tre anni fa con l’esperienza biennale della Nuova Cosenza Calcio, dalla quale si ripartiva dopo l’ennesimo fallimento del Cosenza Calcio 1914: proprio oggi il sindaco ha ricordato, con velata commozione, le difficoltà del momento attraversato, la possibilità paventata di restare un anno senza calcio e di ripartire dall’Eccellenza. La ferma convinzione di riuscire nel miracolo è stata aiutata dall’onestà di imprenditori come Guarascio, che ha preso in mano le redini del Cosenza e che lo sta guidando verso la Lega Pro Unica, non senza difficoltà, ma con molto entusiasmo. Alla fine del discorso presidenziale, Gianluca Pasqua introduce la vera protagonista della giornata: la divisa storica, indossata dalla bellissima modella Maria Francesca. La divisa, visibile nella foto, è in poliestere, ma ricorda tantissimo la maglia storica dei primi campionati bruzi: divisa simmetricamente a metà, rossa e blu, con i laccetti – dettaglio rilevante e molto apprezzato –  e soprattutto pulita di sponsor, con il solo stemma a campeggiare sul cuore. L’addetto stampa ha tenuto a sottolineare la manifattura della maglia, realizzata da un laboratorio provinciale, dopodiché si è proceduti alla consegna di una maglietta personalizzata, avente nome e numero cento, al sindaco Occhiuto. Si è così conclusa, tra cori dei tifosi e qualche simpatica proposta (“Sindaco, non si potrebbero fare le strisce pedonali rossoblu?”) la giornata che, effettivamente, da’ il via alle celebrazioni del Centenario nella città. All’uscita del Palazzo abbiamo intercettato, non senza qualche remora, il Presidente Guarascio, che ci ha rilasciato rapide dichiarazioni. Di seguito l’intervista, con la quale mi congedo:

D: “Presidente, l’affetto mostrato oggi dai tifosi è stato sicuramente forte. Forse lei vorrebbe vederlo anche la domenica allo stadio?”

R: “Ma questo senz’altro, è quello che diciamo da diverso tempo, e spero, ma sono convinto, che il pubblico sarà numerosissimo.”

D: “L’iniziativa che ha intrapreso settimana scorsa, invitando, i dirigenti della Vigor a vedere il derby con lei, è stata molto apprezzata: sogna un calcio che possa effettivamente unire così?”

R: ” Questo per la Calabria è davvero troppo importante: il calcio credo che possa e soprattutto debba fare questo, poi sta nei dirigenti creare queste condizioni. E’ naturale che alla fine, sul campo, vinca sempre il migliore.”

Francesco La Luna