Archivi categoria: Serie B e Lega Pro

Crotone, dal Bologna arriva Alex Ferrari

Il Crotone ha raggiunto l’accordo con il Bologna per il trasferimento in rossoblù, a titolo temporaneo con diritto di riscatto della compartecipazione, del difensore Alex Ferrari.

Nato a Modena l’1 luglio 1994, il giovane promettente laterale difensivo ha esordito nel calcio professionistico in occasione della gara di Tim Cup tra Bologna e Siena giocata lo scorso 3 dicembre.

Il neo calciatore rossoblù raggiungerà i suoi nuovi compagni di squadra in ritiro in serata e da domani sarà a disposizione di mister Drago.

Cosenza, al via da Corigliano i festeggiamenti per il centenario.

Partiranno da quel di Corigliano i festeggiamenti per il Centenario rossoblu, che avrà il suo coronamento nel mese prossimo. La squadra guidata da Roberto Cappellacci disputerà, giovedì, un’amichevole contro la rappresentativa locale, partecipante al campionato regionale di Seconda Categoria, alle ore 14:30. L’ingresso al campo sarà gestito dai giovani dell’Associazione “Forza Ragazzi”, fondata da Ringhio Gattuso, ai quali sarà possibile – doveroso, da un punto di vista squisitamente morale – lasciare un’offerta. Al termine dell’incontro, in quel del Club di fede cosentina “Forza Lupi” si apriranno le celebrazioni anche per quanto concernerà la parte più prettamente formale, con una conferenza alla quale parteciperà anche il sindaco di Corigliano Giuseppe Geraci e che si concluderà con la firma di un accordo tra il presidente Guarascio ed il presidente Elia che sancirà la collaborazione, già molto forte, tra le due società. Si realizza così, per il numero uno rossoblu, l’augurio di poter intraprendere relazioni importanti con tutte le formazioni della provincia.

Intanto, nei giorni scorsi, la società ha comunicato di aver ceduto alla Vibonese, a titolo temporaneo, il giovane classe 1995 Andrea Carbonaro, centrocampista.

Vigor Lamezia, un altro pari

Con il Chieti finisce a reti inviolate.

 

CHIETI (CH)– E’ una Vigor diversa quella vista in terra abruzzese rispetto alle ultime uscite. Calmi, ordinati e ben disposti in campo, cercando il continuo fraseggio a centrocampo, i bianco verdi sembrano molto più vicini a quelli visti nelle prime giornate di campionato. Una somiglianza che non riguarda però l’attacco, visto che sono ormai 5 giornate che la Vigor non segna più, ma con l’attenuante di Del Sante che è reduce da 3 turni di stop e Zampaglione non al meglio della condizione. Tuttavia, dall’ Abruzzo si ritorna con un punto che tiene inalterate le distanze dal nono posto (+2).

CRONACA

Primo Tempo – Al minuto 17 Guitto prova una conclusione che si spegne vicino i pali di Piacente. Una manciata di minuti più tardi è Zampaglione che, al volo di destro, fa partire un bolide che sibila il palo. Al minuto 27, azione di contropiede, D’Amico imbecca Del Sante con un filtrante ma il 9 lametino sciupa clamorosamente mandando alto sulla traversa da ottima posizione. Al minuto 31, angolo di Berardino con Daleno che non arriva di pochissimo a deviare in rete. Berardino, al minuto 41, calcia una punizione conquistata da Guidone al limite dell’area, ma la palla va abbondantemente alta.

Secondo Tempo – Al minuto 8, D’amico con un pregevole scambio con Scarsella, tira dalla distanza e Gallinetta è costretto a deviare in corner. Al minuto 20, cross di Rondinelli dalla sinistra, Del Sante svetta in alto e colpisce di testa, ma la palla sfiora il palo alla destra di Gallinetta. Al minuto 33, La Selva sfonda centralmente ma il tiro dalla distanza è preda di Piacente che allontana. A minuto 35, Del Sante imbecca Zampaglione che, poco dentro l’area di rigore, fallisce una ghiottissima palla gol.

 

CHIETI: Gallinetta;  De Giorgi (50′ Bagaglini), Daleno, Dascoli, Turi; Borgese, Giorgino; Berardino (54′ Cinque), Guitto, De Stefano (73′ La Selva); Guidone. All.: Di Meo

VIGOR LAMEZIA: Piacenti, Rondinelli, Marchetti, Gattari, Malerba (46′ Torcasio); Scarsella, Romano, Meucci (79′ Perrino); D’Amico;  Zampaglione (83′ Carbonaro), Del Sante. All.: Novelli

ARBITRO: Ceccarelli di Rimini

NOTE: Spettatori 600 circa.

AMMONITI: Dascoli, Bagaglini (C), Malerba, Meucci (VL)

 

Roberto Tarzia

 

(C)Sala Stampa – A caldo ma non troppo: Cappellacci e De Angelis.

Un’altra sorpresa per i tifosi rossoblu: da oggi in poi, per ogni partita casalinga, avremo la possibilità di sentire le opinioni, un’ora dopo il termine della partita, dei protagonisti della partita del giorno. Ancora un ringraziamento alla squisitezza del Dott. Pasqua, dimostratosi sempre gentile e cortese nei confronti del sottoscritto che, per la prima volta, si avventurava in sala stampa. Le interviste, come detto, vengono effettuate all’incirca un’ora dopo la fine della partita, da qui il sottotitolo “A caldo ma non troppo”. Si tratta di un botta e risposta di massimo due domande che coinvolgono i personaggi messi a disposizione dalla società, solitamente il Mister ed un calciatore: oggi è toccato a Cappellacci e De Angelis, una domanda (prettamente tecnica) per il primo, due per il secondo.

D: Mister, al di là di quelle che sono state le polemiche dell’allenatore avversario (il quale ha dichiarato “E’ difficile giocare in tredici contro dieci, facendo riferimento a presunte scelte arbitrali sbagliate, ndr), da dove è derivata la scelta di preferire un giocatore d’interdizione come Castagnetti a Criaco, che invece predilige gli inserimenti? Intuizione tattica o studio dell’avversario?

R: Beh, se fosse stata un’intuizione sarebbe stata sbagliata di sicuro, perché la partita stavamo per perderla e l’abbiamo recuperata solo alla fine.  No, Criaco non ha giocato perché in settimana non è stato bene, ed avendo Castagnetti che già da un po’ era pronto per rigiocare ho optato per questa scelta, anche perché, ribadisco, Criaco non era al cento per cento. Tutto ciò non toglie comunque che Castagnetti è un titolare come gli altri che quando sta bene è facile che giochi.

D: Gianluca, tu sei un amuleto per il Cosenza: quando sei venuto qua col Melfi poi il Cosenza riabbracciò la C1, e quest’anno nulla fa pensare il contrario. Comunque sia, sette gol sono un bottino importante: sei soddisfatto di quanto fatto finora o ti aspettavi di più?

R: Mah, si, sono soddisfatto sia da un punto di vista di squadra che da un punto di vista personale: ad oggi siamo primi perché, se non erro, il Teramo sta perdendo a Foggia (pareggerà poco dopo, ndr), e meglio di così non poteva andare. Il rammarico è quello di aver saltato tante partite per infortunio, le ho contate, saranno sette od otto.

D: L’intesa con i compagni d’attacco?

R: L’intesa più che bene. Più che bene perché sono tutti calciatori che hanno tanta qualità ed anche se il terreno di gioco spesso non ci aiuta, come accaduto oggi, l’intesa c’è. Certo, si può sempre migliorare.

Si conclude così, per oggi, la rubrica (C)Sala Stampa – A caldo ma non troppo. A rivederci alla prossima partita casalinga, ovvero il derby con la Vigor Lamezia.

Francesco La Luna

Cosenza – Casertana, le pagelle dei Lupi.

Frattali voto 6: oggi non si giudica il calciatore, abbastanza inoperoso ed, anzi, caotico in un’occasione, ma l’uomo: l’uomo spettacolare che, al termine della partita, si reca sotto la curva dei tifosi ospiti a raccogliere applausi ed un regalo non meglio identificato. Richard Gere ti fa un baffo, Gigi. Altro che Ufficiale e Gentiluomo, tu sei di più.

Blondett voto 5,5: partita un pizzico superiore rispetto a quella dei compagni di reparto ma comunque insufficiente. Impalpabile nel primo tempo, rischia di combinare la frittata nella ripresa con Frattali. Guidi salva le capre del Signore ed i cavoli del Senatore, ma i tifosi del Cosenza hanno perso parecchi anni di vita. Una giornata no, comunque non fa preoccupare. Specie se, in una giornata no, c’è anche dentro un assist per il definitivo 2 – 2.

Guidi voto 5,5: anche lui imperfetto, soprattutto in occasione della prima marcatura ospite, si riscatta in occasione del già citato pasticcio Frattali – Blondett. Con Pepe si affanna, col doriano torna sereno. Peccato per un primo tempo troppo in affanno.

Pepe voto 5: si perde il numero nove ospite sul vantaggio, e tanto basta. Dopo l’ottima prestazione in terra toscana, oggi ritorna, purtroppo, su standard insufficienti, anche se a non girare è un po’ tutta la squadra. Cappellacci, disperato per il risultato, lo sostituisce a fine primo tempo con Calderini, voto 7,5: in un pomeriggio in cui il Cosenza non va, la benzina ce la mette BumBum: entra e, partendo trequartista, semina il panico nella difesa ospite. Il gol è solo la ciliegina sulla torta per un calciatore che, la maggior parte delle volte da subentrato, ha cambiato la partita. Ribadisco l’invito fatto settimana scorsa, ora più che mai: non andartene. Si rischia la rivolta popolare.

Mannini voto 5: prestazione inconcludente, soprattutto per la mancanza di precisione in fase offensiva: non fa arrivare in area un cross che sia uno, e l’unico che arriva – sbagliato – non viene raccolto da Calderini. Peccato, ci aveva abituato bene.

Castagnetti voto 4,5: non è lo stesso giocatore ammirato nelle prime giornate e negli ultimi minuti in Toscana. Sbaglia tutto ciò che sarebbe possibile sbagliare ed oltre. Disappunto si legge sul suo volto all’uscita, ma Cappellacci ha fiducia in lui, come tutti i tifosi del Cosenza. Subentra Criaco, voto 6: impressionante la sua capacità di corsa e di inserimento. Non fa molto ma da’ tanta sostanza alla causa.

Giordano voto 6: primo tempo in cui recupera un sacco di palloni, poi si perde un po’ per strada, salvo dare il via all’azione dell’uno a due, durante la quale insiste con caparbietà nel cercare la conclusione. Premiato per la tenacia che mette in ogni partita.

Bigoni voto 5,5: insufficiente non tanto per l’impegno profuso, come sempre innegabile, ma perché non azzecca un cross che sia uno. Mi piange il cuore a farlo scendere sotto il sei credo per la prima volta dall’inizio dell’anno, ma questa domenica non si è visto e, quando si è visto, si è visto male.

Mosciaro voto 5: ma perché questa discontinuità di rendimento? E’ preoccupantemente altalenante: le sue pagelle, alcune volte, sembrano fotocopie. Ma questo è perché gioca tutte le partite alternando azioni gioiello ed ottime iniziative a momenti in cui l’incaponirsi palla al piede sembra il suo passatempo preferito.

De Angelis voto 6,5: l’impressione che sia, forse, la prima punta migliore del Girone è forte. Un giocatore capace di non farsi vedere per una sessantina di minuti e buttarla dentro alla prima occasione è un rapace d’area degno del miglior Inzaghi. Mostruoso l’Amuleto, non ne sbaglia una.

Alessandro voto 5,5: dopo l’eccelsa giornata trascorsa in Toscana, oggi parte non male. Si spegne, però, quando viene ammonito per una simulazione inesistente. A quel punto il nervosismo lo prende e rischia di lasciare i suoi in dieci con un intervento killer. L’arbitro decide di graziarlo, forse ancora con i sensi di colpa freschi. Lo rileva Napolano, s.v.

Francesco La Luna

Cosenza – Casertana, la vittoria degli Ultras.

Ha il sapore di una festa la sfida tra Cosenza e Casertana, ed effettivamente di questo si tratta: una grande festa sugli spalti che fa passare in secondo piano la partita, ad onor di cronaca abbastanza bruttina sul piano tecnico, e le polemiche ad essa successive, accese in sala stampa dall’allenatore ospite Ugolotti.

Nel giorno delle sfide al vertice – si giocava alle 15:30 Foggia – Teramo terminata 1 – 1, ndr – Cappellacci torna alla formazione standard, con Castagnetti in mediana coadiuvato dalle mezzale Bigoni e Giordano. Blondett torna terzino e Pepe centrale. Davanti rientra dal primo minuto Mosciaro, in panchina si accomodano sia Calderini che Napolano.

“Non è una partita, è una festa infinita… Cosenza – Caserta per tutta la vita!” Questo lo striscione esposto nel Settore Ospiti dai tifosi della Casertana; i tifosi padroni di casa ricambiano con una bella coreografia che ripropone gli stemmi delle due società, insieme ad uno stendardo  sottostante che recita “Uniti per sempre”. In campo la prima emozione, per così dire, arriva al quinto, quando Agodirin scende sulla destra e provoca un flipper ben interrotto da Frattali; risponde immediatamente Alessandro, che imbeccato da De Angelis, prova un tiro cross ben smanacciato dall’esperto Fumagalli. Nel dormiveglia dei minuti successivi la Casertana passa in
vantaggio: su un pallone che sembra uscito si avventa una non  meglio identificata maglia bianca che mette al centro: Agodirin è lì e nel sonno della difesa rossoblu beffa un incolpevole Frattali. Episodio da moviola attorno al venticinquesimo: Alessandro entra in area dalla sinistra e viene messo a terra: il signor Fiore di Barletta giudica l’episodio come simulazione dell’ala rossoblu ed ammonisce l’argentino, che poco dopo, evidentemente innervosito, entra in malo modo su Mancino, venendo graziato del secondo giallo. I lupi sfiorano il pareggio alla mezz’ora quando Pepe svetta su corner di Castagnetti: sulla linea viene anticipato il tap – in di De Angelis. Quando non sono passati che quattro minuti dalla precedente occasione, punizione dal limite per gli ospiti: Mancino pennella un capolavoro che si deposita laddove si annidano i nemici dell’igiene. Zero – due non troppo meritato ma che, comunque, è arrivato. Certo nei primi quarantacinque il Cosenza non ha creato molto, ma dal canto suo la Casertana non ha avuto che le due occasioni delle marcature. Prima della sirena c’è tempo per alcuni episodi importanti: Rinaldi va a palla lontana su Mosciaro, franandogli addosso: lo scontro tra capitani viene punito con il rosso per il numero sei ospite, che costringe dunque i suoi a continuare la partita con l’uomo in meno. Altro rigore negato al Cosenza al minuto quarantacinque: Bigoni scende sulla fascia e mette in mezzo: Mosciaro si coordina per una spettacolare sforbiciata ma il neo entrato gli toglie il pallone con la mano dal piede in maniera netta: sarebbe rigore ed espulsione, ma il direttore di gara non vuole sentire ragioni ed anzi ammonisce Pepe per proteste. Proprio allo scadere, ancora il Capitano, solo davanti a Fumagalli, spara alto.

Nella ripresa Cappellacci butta dentro Calderini togliendo Pepe, passando dunque a due a centrocampo, con Blondett in mezzo alla difesa e Bigoni basso a destra. A Mosciaro l’onore di inaugurare la prima frazione con un tiro a giro che si abbassa poco dopo la traversa. I rimpianti crescono quando i centrali ospiti bucano un brutto cross di Palazzi, ma Calderini viene colto alla sprovvista. Si tratta comunque del preludio al gol che arriva con De Angelis, pronto a raccogliere un batti e ribatti nato al limite dell’area di rigore. Il Cosenza ci prova a dieci minuti dalla fine con una punizione di Mosciaro poco alta sulla traversa. La carta degli ultimi cinque minuti per Cappellacci si chiama Napolano, che subentra ad Alessandro. E proprio dal piede di Napolano arriva il cross spizzato da Blondett che Calderini corregge in rete da due passi: pari ed ovazione assoluta per il furetto in biondo. La partita termina così sul due a due, incredibilmente senza recupero.

Prestazione, come detto, discutibile dei Lupi, che trovano comunque la forza di recuperare un match che sembrava finito dopo i primi quarantacinque. Resta il rammarico per quello che sarebbe potuto essere e non è stato, ma tant’è: un punto che non fa classifica, visto il pareggio del Teramo, ma tanto morale, e che dimostra nuovamente il carattere degli uomini di Cappellacci, se ce ne fosse di bisogno. Disastroso l’arbitraggio del fischietto di Barletta, autore di sviste colossali che avrebbero potuto cambiare la partita: l’aiuto dei segnalinee non è stato dei migliori, ma il contributo in negativo dell’uomo in giallo è stato essenziale per l’innervosirsi del match.

Una nota di merito, in chiusura (perché, come dimostra Livio nel parlare di Annibale, le cose importanti vanno poste in conclusione), va alle due tifoserie, autrici di uno spettacolo meraviglioso. Potrebbe trattarsi di uno degli spot più belli per il calcio, e di un messaggio indirizzato a chi vede negli Ultras – Ultras, non teppisti – il male infinito del Calcio Italiano. Lo spettacolo abominevole oggi, erano le simulazioni avvenute dal sessantesimo in poi, non ciò che è avvenuto sugli spalti. Meditate, gente, meditate, prima di giudicare ciecamente.

Francesco La Luna

 

COSENZA 2 – 2 CASERTANA

COSENZA:  Frattali; Blondett, Pepe (’45 st Calderini), Guidi, Mannini; Castagnetti (’70 Criaco), Bigoni, Giordano; Mosciaro, De Angelis, Alessandro (’85 Napolano).

CASERTANA: Fumagalli; Antnazzio, Conti, Rinaldi, Bruno; Alvino (’38 Alterio), Cucciniello, De Marco (’58 Bacio Terracino), Cruciani; Agodirin, Mancino (’80 Chiavazzo).

MARCATORI: Agodirin, Mancino (CA), De Angelis, Calderini (CS)

AMMONITI: Pepe, Calderini, Castagnetti, Alessandro (CS); De Marco (CA)

ESPULSI: Rinaldi (CA)

Crotone, ceduto Abruzzese al Lecce

Movimenti in casa pitagorica. In attesa di colpi in entrata il Football Club Crotone comunica di aver ceduto all’ Us Lecce, a titolo definitivo, il diritto alle prestazioni sportive del difensore Giuseppe Abruzzese. Il centrale pugliese ha indossato la casacca pitagorica dalla stagione 2009/2010 collezionando 152 gettoni e mettendo a segno 5 reti nel campionato di Serie B.

Cosenza, nulla di fatto con la famiglia Barzan

Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro di ieri sera tra il presidente Guarascio ed i rappresentanti della famiglia Barzan: l’epilogo poco fortunato dell’appuntamento ha come motivo la richiesta di acquisizione in toto del pacchetto societario del Cosenza Calcio, diversamente da quanto preteso da parte del Presidente, il quale non ha alcuna intenzione di cedere in blocco la propria creatura, ma di trovare soltanto fondi di aiuto. All’incirca questo il commento del numero uno rossoblu, il quale ha auspicato l’arrivo di un qualche imprenditore in grado di aiutare in maniera concreta l’attuale proprietà.

Cosenza, incontro della proprietà con la famiglia Barzan.

Sembra esserci una svolta societaria nell’annata del Cosenza Calcio: la proprietà incontrerà infatti domani la famiglia Barzan, che aveva nei giorni scorsi manifestato interesse per l’acquisizione di alcune quote della società. L’avvenimento è stato comunicato ai media per operare nella chiarezza e continuare a vivere tranquillamente quella che è un’annata che sta portando la società bruzia ad un passo dalla Lega Pro Unica. Il presidente Guarascio comunica comunque la propria volontà di proseguire l’avventura iniziata tre anni fa e proseguita, tra mille difficoltà, sino ad oggi, sebbene sostenga con fervido piacere le iniziative dell’imprenditoria locale volte a salvaguardare il bene del Cosenza.

Vigor Lamezia, pari amaro

Con il Sorrento, finisce 0-0 tra i fischi del pubblico di casa.

 

LAMEZIA TERME (CZ) – Biancoverdi privi di gioco e mai veramente pericolosi. Le attenuanti potrebbero essere le pesanti assenze e un campo ai limiti della praticabilità, ma questa Vigor sembra una lontana parente di quella squadra brillante vista ad inizio di stagione. Nemmeno i nuovi innesti riescono ad invertire la rotta delle ultime partite e con il Sorrento, alla fine, c’è anche da ringraziare per non aver perso.  Biancoverdi che lasciano il campo tra i fischi del pubblico del D’Ippolito.

 

CRONACA

Primo Tempo – Subito in attacco il Sorrento che già al primo minuto conquista un corner, ma i bianco verdi spazzano via. Vigor che ci prova con una punizione di D’amico dalla trequarti, ma Benci chiude in corner. Al minuto 12, Coppola ci prova da 30 metri, ma la palla è centrale e Bibba para agevolmente. Due minuti più tardi, è pericolo Sorrento: Chinellato apre sulla destra per l’accorrente Canotto che mette al centro, Marchetti liscia il pallone e la girata di Catania finisce alta sulla traversa. Al minuto 18, ancora Sorrento: Canotto mette al centro, velo di Maiorino, palla a Chinellato che con una finta salta Gattari, non Marchetti che in scivolata manda in corner. Al minuto 30, Canotto prende palla a centrocampo, arriva fine al limite dell’area ma una deviazione fa arrivare palla a Maiorino che calcia fuori. Al minuto 35, Pantano mette al centro, Maiorino si libera e tira, ma Bibba para.

Secondo Tempo – Al minuto 2, Zampaglione prova a sfondare, palla che arriva a D’amico, ma l’attaccante bianco verde calcia debolmente. Al minuto 7, Rapisarda lancia lungo dalla difesa, Zampaglione allunga per Padulano, ma la palla si ferma su una pozzanghera e la difesa campana allontana. Al minuto 8 ci prova Catania dalla trequarti, palla a due metri sulla destra di Bibba. Due minuti più tardi, ancora Catania ci prova dalla sinistra, ma il suo forte diagonale si spegne sul fondo. Al minuto 11, D’amico ci prova, ma la sua punizione finisce lontanissimo dai pali. Al minuto 12: corner dalla destra, palla che sorvola tutta l’area lametina, Coppola tira e colpisce la traversa ma il signor Capraro ferma il gioco per un fallo in aera, mostra il secondo giallo a Benci che lo manda anticipatamente sotto la doccia. Al minuto 32, lancio di Rapisarda, Zampaglione stoppa e si invola sula fascia ma viene atterrato da Pisani: rosso diretto. Al minuto 37, Malerba mette al centro, Scarsella stoppa e si gira ma il tiro è debole. Vigor che non riesce a sfruttare la doppia superiorità ed anzi, per poco non subisce anche la beffa finale: minuto 42, Giampà già ammonito commette fallo vicino l’area di rigore e viene espulso. Dalla punizione seguente, pallonetto in area per Catania che si coordina e tira, Bibba si tuffa ma fortunatamente, la palla è fuori di poco.

 

 

 

 

 

VIGOR LAMEZIA: Bibba; Rapisarda, Malerba, Giampà, Marchetti, Gattari, Zampaglione, Scarsella, Padulano, Meucci (dal 67’ Rondinelli), D’Amico. All. Novelli

SORRENTO: Polizzi; Benci, Pantano, Pisani, Danucci, Villagatti, Maiorino ( dal 77’ Cavallaro), Coppola (dal 61’ Caldore), Chinellato, Catania, Canotto (dal 77’ Lettieri). All. Simonelli.

ARBITRO: Capraro di Cassino

NOTE: giornata piovosa con terreno in pessime condizioni.
Spettatori: 1000 circa
Ammoniti: Giampà, D’Amico (VL), Catania, Benci, Danucci, Polizzi (S)
Espulsi: Giampà (VL), Benci, Pisani (S)
Angoli: 3-8
Recupero: 1 minuto nel primo tempo, 4 minuti nel secondo.

 

Roberto Tarzia