Al termine della partita contro il Foggia, sono scesi in Sala Stampa i due Mister, il play dei pugliesi Agnelli e Bum Bum Calderini, autori rispettivamente di una e due segnature. Di seguito le dichiarazioni dei protagonisti.
CAPPELLACCI
D: Perché abbiamo lasciato i primi quarantacinque all’avversario? E poi un punto guadagnato o perso?
R: Punto guadagnato per come abbiamo giocato. Il primo tempo è stato molto complesso, pensavamo di essere compatti in quanto sapevamo che il Foggia non era per niente una cattiva squadra. Non abbiamo applicato al 100% tutto quanto studiato negli allenamenti, non recuperavamo neanche un pallone e ne perdevamo un sacco. A quel punto potevamo solo metterci cuore per non finirla in maniera indecorosa, e siamo rientrati in campo motivati a non fare una cattiva figura nell’arco dei 90’. Sul due a due abbiamo provato a vincere, ma c’è mancato il guizzo finale, ricominciando con gli errori del primo tempo e con un sacco di amaro in bocca, benché siamo contenti a vedere il primo tempo.
D: Il fatto che a questa squadra manchi cattiveria in mezzo al campo, manca anche qualità?
R: Non posso darti torto perché si è evidenziato questo. Un pochino sappiamo che soffriremo la fisicità della categoria, ma potrebbe essere un punto a nostro favore. Per quanto concerne l’agonismo, la squadra non è così moscia. Manca molto, invece, la gestione della palla, perché da quella si determina la forza della squadra: questo è ciò che professo e ciò che voglio che la squadra faccia.
D: Alessandro l’anno scorso trascinava la squadra, oggi è stato assente.
R: Non è un discorso di Alessandro, in tanti hanno sbagliato e lui non è esente da colpe. È normale che se uno fa cinque o sei colpi è un fenomeno, poi se sbaglia lo si nota. È un elemento essenziale nella misura della squadra, benché sia un giocatore che vada a fasi alterne, ed è una sua caratterista peculiare.
D: Quando arriva l’esordio di Fornito?
R: Lui non ha giocato a Salerno perché ho imbottito il centrocampo. A me piace, quest’anno troverà il suo spazio perché è un giocatore a posto e mi piace un sacco.
MISTER BRESCIA
D: Mister, quei dieci minuti di blackout?
R: Si, il primo tempo è stato perfetto, il blackout è nato da un momento abbastanza strano, perché il Cosenza non ha restituito la palla a due e si è scatenato tutto. Questo non deve accadere, e dispiace perché i ragazzi hanno fatto una buona prestazione.
D: Cos’è cambiato rispetto all’anno scorso? Il Foggia vuole sempre vincere lottando?
R: Noi vogliamo sempre giocare a calcio, in casa e fuori, e si è visto. Il gruppo è compatto dall’anno scorso, i nuovi si sono integrati facilmente e si è creata un’ottima intesa.
AGNELLO
D: Il tuo secondo gol consecutivo, sei già leader, come vedi questa squadra?
R: I due gol mi fanno piacere, testimoniano la bravura della nostra squadra, voglio continuare così. Abbiamo dei concetti ben chiari, e possiamo arrivare dappertutto. Rammarico e rabbia ci sono, perché se ci sono stati episodi scorretti sono stati dei giocatori del Cosenza. Vogliamo dedicare la grande prestazione fatta alla popolazione del Gargano colpita dall’alluvione, perché io essendo proprio della zona lo sento come un dovere.
CALDERINI
D: Che dici di questo pareggio?
R: È un punto positivo, poi quando si mete così la partita è un punto guadagnato. Gli errori ci fanno crescere, e tra la tensione ed altri fattori ci siamo fatti un tiro mancino. L’importante è reagire e l’abbiamo fatto.
D: Com’è convivere con Cori?
R: Bene, bene, perché guadagni un sacco in palloni, li prende tutti lui, prende un sacco di falli.
D: Ci credevi nella rimonta?
R: Sincero? Si dopo il discorso del mister, che ci ha detto di svegliarti perché non potevamo perdere per noi, per la gente, per il lavoro svolto. Non meritavamo neanche noi di stare due gol sotto per tutto quello che abbiamo fatto.
Francesco La Luna