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Vigor Lamezia, domenica sarà “GIORNATA BIANCOVERDE”

La Società Vigor Lamezia Calcio comunica che in occasione della gara “Vigor Lamezia – Castel Rigone” in programma Domenica 27 Aprile 2014 alle ore 15:00 presso lo Stadio G. D’Ippolito di Lamezia Terme è stata indetta la “Giornata Tutti Allo Stadio”.

 

Pertanto non saranno validi gli abbonamenti e le tessere di favore a qualunque titolo rilasciate.

 

I tagliandi per assistere all’incontro, saranno in vendita a mezzo del circuito Bookingshow info 0881/310415,www.bookingshow.it  alle seguenti tariffe:

  • Gradinata Intero € 8.00, Ridotto € 6.00;
  • Tribuna Intero € 13.00, Ridotto € 10.00;
  • Tribuna D’Onore Intero € 25.00, Ridotto € 15.00.

In occasione di questa gara, data l’eccezionalità dell’evento, l’acquisto dei biglietti oltre che negli abituali punti vendita:

  • Bar Tabacchi Corapi Massimiliano in Via Marconi (adiacente allo Stadio G. D’Ippolito);
  • Bar Tabacchi Torcasio Michele in Via Del Progresso.

 

sarà possibile anche presso la biglietteria dello Stadio secondo il seguente calendario:

  • mercoledì 16, giovedì 17, venerdì 18 aprile dalle ore 15.00 alle ore 19.00;
  • sabato 19  aprile dalle ore 9.00  alle ore 13.00;
  • lunedì 21, martedì 22, mercoledì 23, giovedì 24 aprile dalle ore 15.00 alle ore 19.00;
  • sabato 26 aprile dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle 20.00.

Domenica 27 aprile, giorno dell’incontro, i botteghini saranno aperti a partire dalle ore 9.00.
Si raccomanda di acquistare i biglietti in prevendita e con largo anticipo al fine di evitare lunghe code e disagi ai botteghini il giorno dell’incontro.

Si ricorda infine di recarsi allo stadio muniti di un documento di identità in corso di validità. Lo stesso dovrà essere esibito sia al momento di acquistare il biglietto, che a richiesta del personale addetto ai varchi di accesso.

Si confida nella consueta collaborazione da parte di tutti al fine di ridurre al minimo gli inevitabili disagi.

 

A2 F: Scandicci batte Volley Soverato 3-0 e accede ai playoff

Il Volley Soverato conclude la regular season del campionato di Serie A2 femminile “Master Group Sport Volley Cup” con una sconfitta nel match contro la squadra locale Savino Del Bene. Punteggio finale di  tre set a zero in favore della compagine locale  che chiude  la stagione al quinto posto in classifica raggiungendo così i playoff. Il Soverato, dal canto suo, è già sicuro della qualificazione agli spareggi per la promozione in A1, ai quali è giunto direttamente dalle semifinali, grazie al terzo storico posto conquistato sette giorni fa in casa contro Bolzano. Coach Breviglieri manda in campo una squadra inedita, composta da titolari e riserve, un sestetto “misto” dunque, permettendo così un po’ a tutte le giocatrici di “sgranchirsi”. Veniamo al match: dopo un’iniziale fase di equilibrio nel primo set, le toscane guidate da coach Botti fanno lo scatto decisivo nella parte centrale, riuscendo poi ad involarsi fino all’ultimo punto, quello del 25-15, che dà il vantaggio a Scandicci. Sulla stessa falsariga del primo anche il secondo set, con le due squadre che giocano con determinazione nella fase iniziale (12-11 per le biancazzurre toscane), fino ad un nuovo momento di superiorità delle padrone di casa, le quali allungano sul 19-13. Le calabresi di coach Breviglieri sono scariche e, forse, un po’ appagate dal raggiungimento anticipato dell’obiettivo stagionale, per cui Scandicci ne approfitta portandosi sul 2-0 vincendo il parziale per 25-14. Si torna in campo per il terzo set, e i due schieramenti iniziano nuovamente sullo stesso livello; prima 6-6, poi 9-8 per Scandicci che, ancora una volta, dimostra una spanna sopra il suo avversario, portandosi sul 15-10 per poi chiudere i giochi sul 25-19 finale. I playoff prenderanno il via già nella settimana entrante, mercoledì 16 aprile, con l’andata dei quarti di finale, in cui si sfideranno Pavia-Scandicci e Rovigo-Monza, ritorno nella domenica di Pasqua, ed eventuale gara 3 il 23 aprile. Domenica 27, invece, il Soverato disputerà in casa gara 1 delle semifinali, contro la vincente di Rovigo-Monza. La corsa per la Serie A1, ristretta ora a sei squadre, sta per infiammarsi. In bocca al lupo, Soverato!

Fonte:  volleysoverato.it – Francesco Gioffrè

Reggina, finisce in parità lo scontro salvezza

PADOVA  –  REGGINA   2 – 2

Marcatori: 28′ Improta, 39′ rig. Di Michele, 63′ Rocchi, 78′ Adejo

PADOVA (4-4-2): Mazzoni; Osuji, Benedetti, Kelic (49′ Carini), Almici; Improta, Cuffa (76′ Moretti), Iori, Pasquato (65′ Vantaggiato); Rocchi, Melchiorri. A disposizione: Nocchi, La Camera, Ceccarelli, Jelenic, Bonaiuto, Pasa. Allenatore: Serena

REGGINA (4-3-2-1): Pigliacelli; Maicon, Adejo, Lucioni, Barillà; Dall’Oglio, Strasser (66′ Gerardi), Pambou; Sbaffo, Fischnaller (70 Dumitru); Di Michele (81′ Bochniewicz). A disposizione: Zandrini, Ipsa, Di Lorenzo, Contessa. Allenatore: Gagliardi-Zanin

Arbitro: Pinzani di Empoli; Ammoniti: Cuffa, Barillà, Mazzoni, Dall’Oglio, Lucioni, Maicon, Rocchi; Espulso: Pambou

“Il Padova va due volte in vantaggio con Improta e Rocchi, ma la Reggina la raggiunge con Di Michele su calcio di rigore e Adejo”

Un punto che serve a poco ad entrambe le squadre che restano lontane dai play out. Padroni di casa in vantaggio al 28′ grazie ad Improta su suggerimento di Melchiorri. Lo stesso giocatore però al 39′ commette fallo in area su Lucioni consentendo a Di Michele dal dischetto di riportare la Reggina in parità. Nella ripresa Rocchi al 63′ sfrutta un errore di Adejo e porta in vantaggio i suoi. Lo stesso difensore amaranto segna  in mischia il gol del definitivo pareggio al 78′. Al minuto 89 Vantaggiato colpisce la traversa per il Padova poi la Reggina resta in dieci per espulsione diretta di Pambou ma nel recupero il risultato non cambia più. In classifica veneti sempre al terzultimo posto a quota 32 punti, Reggina penultima a 28.

PIGLIACELLI

 

Pambou

Vigor, con il Poggibonsi torna la vittoria

Successo per 2-0 in terra toscana. La Serie C unica è ad un passo.

 

POGGIBONSI (SI) – Ritorna a vincere la Vigor Lamezia e, complici i pareggi delle inseguitrici Chieti e Tuttocuoio, si riporta a +3  a due giornate dalla fine del campionato, allenta la pressione e  si avvicina all’obiettivo della Serie C unica.

 

 

 

CRONACA

Biancoverdi si fanno vedere con un tiro di Scarsella al minuto 10 terminato di poco a lato e un colpo di testa di Zampaglione al minuto 12 parato dal portiere locale. Al minuto 18 passa la Vigor: Zampaglione viene atterrato in area e l’arbitro fischia il rigore. Del Sante va sul dischetto ma si fa ipnotizzare da Anedda che respinge verso l’alto, sulla ribattuta Giampà è il più lesto e infila il portiere toscano di testa. Al minuto 42 ci prova Del Sante ma il tiro è parato, mentre il Poggibonsi si fa vedere concretamente solo al minuto 47, con un tiro di Ferretti dalla distanza di poco a lato.

Nella ripresa, un tiro di Ferretti sfiora il palo e fa venire i brividi ai biancoverdi che rispondono con un colpo di testa di Scarsella al minuto 53. Al minuto 58, è Ferri Marini che ci prova dal limite, ma non inquadra lo specchio della porta. Lo stesso attaccante toscano, si divora il pari al minuto 70, anticipando Marchetti e sparando alto a 2 metri dalla linea di porta. La Vigor riprende ad attaccare e al minuto 75 raddoppia: Del Sante appoggia per Zampaglione che insacca a porta vuota. Il Poggibonsi ci prova con al minuto 80, con un pericoloso tiro-cross di Ferri Marini che Piacenti manda sopra la traversa.

POGGIBONSI: Anedda, Tafi, Menegaz (65′ Cresti), Rebuscini, Checchi, De Vitis, Mezgour (46′ Ferri Marini), Rosseti, Scardina, D’Agostino, Ferretti. All.: Graziani

VIGOR LAMEZIA: Piacenti, Rapisarda, Malerba, Giampà, Marchetti, Strumbo, Zampaglione, Scarsella, Longoni (64′ Romano), Carbonaro (85′ Rondinelli), Del Sante (73′ D’Amico). All.: Costantino

ARBITRO: Abisso di Palermo.

NOTE: Giornata coperta. Terreno in discrete condizioni.
SPETTATORI: 300 circa
AMMONITI: Rossetti, Menegaz, De Vitis (P) Carbonaro, Scarsella (VL)
ANGOLI: 8-3.
RECUPERO: 4 minuti nel primo tempo, 3 nel secondo

 

Roberto Tarzia

Termina a Cuneo la stagione dei giallorossi. Vibo battuta 0 – 3

Non riesce l’impresa alla Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia. I giallorossi cedono in tre set alla Bre Lannutti e abbandonano il cammino nei play-off 5° posto UnipolSai. Forni e compagni hanno battagliato, soprattutto nel corso del secondo set, ma per la seconda volta nell’arco di una settimana Cuneo si è dimostrata superiore. 

Nella foto, Luigi Randazzo supera il muro composto da Casadei e Alletti

Termina a Cuneo il cammino stagionale della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia. Ai giallorossi non riesce l’impresa di violare il Pala BreBanca con una vittoria piena da tre punti e poi giocarsi le proprie carte al golden set. Tutt’altro. Forni e compagni vengono sconfitti con un secco 3-0 e non riescono a mettere pressione ai piemontesi (tranne nel secondo set). Gonzalez e compagni, pur non strafando, ottengono la matematica qualificazione al termine del secondo parziale vinto ai vantaggi 26-24. Un vero peccato il secondo set per i giallorossi che erano passati avanti anche 14-18, salvo poi subire la rimonta dei padroni di casa. Cuneo ricuce e vira avanti anche 24-22. Ma la Tonno Callipo non demorde e annulla due palle set trovando i vantaggi. Ma lo sforzo non basta e i giallorossi ammainano la bandiera cedendo il set 26-24. Un vero peccato per i giallorossi. Coach Chicco Blengini ha schierato la seguente formazione: Steuerwald al palleggio, Gavotto opposto, Forni e Crer al centro, Ogurcak e Randazzo in posto 4, libero Plot. In panchina i veterani Cisolla e Farina. Piazza, tecnico dei piemontesi ha confermato la formazione della vigilia con Alletti al centro con De Togni e con lo slovacco Kohut in panchina. Il resto della formazione ha visto capitan Gonzalez in regia, Casadei opposto, Antonov e Maruotti i martelli, liberi De Pandis (ricezione) e Marchisio (difesa). La Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia il match con il 41% in attacco a livello globale. Male gli attaccanti. L’unico ad andare al di là del 50% è stato Randazzo che ha messo a terra 8 attacchi vincenti su 14 con il 57%. Male Ogurcak che ha chiuso la partita con il 33%, mentre a corrente alternata è andato Gavotto. L’opposto piemontese ha chiuso con il 40% e con 13 punti totali che gli sono valsi la palma di top-scorer del match. Polveri bagnate per il capitano Forni che ha attaccato un solo pallone vincente su 7 e con il 14% in attacco. La ricezione ha creato grossi grattacapi alla distribuzione di gioco di Steuerwald. La percentuale di ricezioni perfette non è andata oltre il 21%.

 

IL TABELLINO DEL MATCH

BRE LANNUTTI CUNEO – TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA 3-0 (25-20, 26-24, 25-21

BRE LANNUTTI CUNEO: Rauwerdink 6, Antonov 4, Gonzalez 1, Casadei 9, Kohut, Alletti 9, De Togni 4, Coscione, Rouzier 10, Maruotti 9, De Pandis (L), Marchisio (L2). All. Piazza

TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA: Sardanelli, Trinidad De Haro 1, Steuerwald, Randazzo 10, Forni 2, Cisolla, Villena 1, Crer 5, Gavotto13, Ogurcak 7, Presta 2, Plot (L). Non entrati: Farina. All. Blengini

ARBITRI: Rapisarda e Simbari

NOTE: spettatori 1900. Durata set: 25’, 30’, 25’. Tot.: 80’

 

Casandrino rassegnata ancor prima di cominciare. La De Seta vince senza versar sudore

COSENZA – L’ Almamater Casandrino arriva al Pala Ferraro senza la speranza di poter battere la De Seta. Lo si capisce immediatamente, guardando la formazione campana. Un insieme di atleti, con assenze importanti, che nella fase di riscaldamento sorride rassegnato. Sa di non poter evitare la sconfitta e nel primo set gli uomini di coach Romano non possono non farsi notare per le lacune: disorganizzazione tattica sul parquet e grande difficoltà nel giocare la palla. Tutto suggerirebbe una prima frazione in cui i cosentini massacrano i campani. Ma questo non accade, incredibilmente. Gli atleti del Tenente Kojak in blu jeans, non si capisce se per tenerezza o rilassatezza, non approfittano della debolezza degli avversari. Riescono addirittura a sbagliare le giocate più facili, a non mettere in aria palle pulite. Coach Marano, nel terzo timeout del set e sul punteggio di 14-12 per i cosentini, si arrabbia con i suoi giocatori, consigliando loro di giocare con maggiore impegno. I giocatori della De Seta, dopo la sfuriata, migliorano (senza sudare) il livello della loro prestazione e chiudono il set 25 a 22.

Da quel momento in poi, il pubblico assiste ad altri due set di sconfortante superiorità cosentina, terminati 25-15. Alla De Seta è bastato risistemare l’assetto di gioco, diminuire il numero degli errori gratuiti e dare piccole sberle per poter ottenere i tre punti. Coach Marano, prima che cominciasse il terzo capitolo della partita, si è levato l’auricolare che lo metteva in comunicazione con uno dei suoi assistenti tecnici. Un equivocabile gesto di serenità, che anticipava l’inesorabile trionfo. Durante la partita, ha poi dato spazio a capitan Piluso, a Bonante, a Spadafora e Rizzuto. Ognuno di loro omaggiato con gli applausi del pubblico.

La partita, tutto sommato, non è stata divertente, bella. Non ha scaldato i cuori e non ha nemmeno gonfiato i polmoni. La De Seta, con il minimo sindacale e facendo risuonare i riff delle schiacciate, ha vinto. Questa vittoria, guadagnata in meno di novanta minuti, consiglia, nonostante tutto, che è dannoso lasciarsi distrarre. Soprattutto ora che la distanza fra la prima e la seconda si è abbreviata. Alessano ha perso, a sorpresa, tre set a uno contro la Pallavolo Trapani. Aspettando partite più stimolanti e nuovi avversari desiderosi di sconsacrare il tempio, risulta difficile individuare, in questa serata, giocatori campani da non bocciare. Risulta invece confortante consegnare agli assenti la più bella foto della giornata: lo staff della De Seta al fianco degli amici dell’ “Arca di Noè”.

Francesco Cerminara

(C)Sala Stampa – A caldo ma non troppo: Marco Ianni.

Sicuramente lo aspettava migliore, Marco Ianni, l’esordio da tecnico, prima panchina alla vigilia delle trentadue primavere, eppure, vista anche la situazione sfortunata, non ha voluto attingere ai numerosi alibi ai quali, invece avrebbe avuto diritto.

“Mister, indubbiamente la situazione infortuni in questo momento è grave: colpa della preparazione atletica partita praticamente mai?”

“No, va beh, non credo. Si tratta semplicemente di sfortuna. Federico e Gianluca (Mannini e De Angelis, ndr) si sono fatti male al ginocchio, quindi qualcosa che non si può collegare ad una errata preparazione atletica. Differente, ma uguale, il discorso che riguarda Criaco, il quale ha subito una botta che si è aggravata giorno dopo giorno, eppure lui è voluto rientrare subito. Però non mi va di parlare di infortuni, sembra quasi voler trovare una attenuante alla sconfitta.”

“Spendiamo anche due parole per Orlandi? Alla prima presenza in campionato, non ha esitato a prendersi un rosso diretto di fronte alla prospettiva di vedere la propria squadra subire un altro gol.”

“Fede è una persona fantastica, è un professionista esemplare e mi dispiace un sacco per quello che è accaduto. Certo, ha salvato il risultato a più riprese ed oggi è stato fenomenale. Poi lui quest’anno è stato anche importante per la crescita di Gigi, che si è trovato comunque a doversela vedere con un portiere di pari livello che si allenava sempre con costanza ed impegno. Ora volevamo concedergli un’opportunità ma è stato sfortunato, e non immaginate quanto mi dispiaccia per lui.”

Francesco La Luna

Cosenza – Aprilia, le pagelle dei Lupi

Orlandi voto 7,5: il migliore in campo per i padroni di casa, e questo nonostante l’espulsione. Salva in quattro occasioni (almeno), ingaggiando un duello personale con la squadra avversaria. Incolpevole sul gol, dimostra il suo attaccamento alla maglia con l’intervento da ultimo uomo che gli toglie la possibilità di disputare le ultime due partite. Uomo vero che dimostra di poter giocare tranquillamente titolare in qualunque altra squadra.

Bigoni voto 4,5: oggi a Miscela si è ingolfato il motore, e non è riuscito a farci vedere quello che è solito fare, cioè asfaltare in lungo e largo il San Vito. Imprecisione dilagante ed errori difensivi sono, purtroppo, il marchio di fabbrica di questa partita del Bigo, sicuramente la peggiore da quando è arrivato qui a Cosenza.

Pepe voto 4,5: degno compare di Bigoni, un po’ meglio di Guidi ma comunque sia largamente insufficiente. Il migliore dei quattro dietro è Blondett, che non raggiunge comunque la sufficienza, e tanto basta. Peccato perché era da un po’ di partite che si faceva vedere propositivo.

Guidi voto 4: dopo essere stato, dalla partita di andata contro l’Arzanese, il punto di riferimento colossale dell’intera difesa, oggi Nicholas affonda, forse per stanchezza, non sicuramente per incapacità. Il secondo tempo è uno show: prima rischia di causare un rigore, poi si perde l’uomo sul gol, infine sbaglia il fuorigioco sull’espulsione di Frattali. Le combina tutte lui.

Blondett voto 5,5: come precedentemente detto, il migliore del quartetto cetra lì dietro. Né più né meno del suo, forse un po’ meno, però non naufraga come i compagni di reparto e, qualche volta, si sovrappone anche.

Giordano voto 5: gioca una partita così anonima da segnalarsi solo quando si infila i guantoni. Dispiace dirlo, ma il guerriero del centrocampo oggi sembra essere in pausa. Anzi, è più di una partita che sembra essere così.

Asante voto 5: vedi sopra. Non becca un appoggio neanche a volerlo, eppure ci mette la grinta. A certi livelli, e per certi livelli intendiamo il calcio professionistico, la grinta non basta. Anzi, forse non basta neanche nei Tornei Interparrocchiali. Lo rileva Chinellato, voto 6: fa fisico in mezzo all’area, ma i palloni che gli arrivano sono davvero pochi.

Corsi voto 4: il peggiore, peggio di Guidi. Lento, impacciato ed allo stesso tempo troppo propositivo: il troppo storpia, non si può provare sei volte la conclusione da lontano in una partita. Una giornata storta, comunque, ci può stare. Angelo ci ha abituato a prestazioni sublimi, si rifarà.

Alessandro voto 5,5: si propone spesso e salta l’uomo, ma poi incespica sul pallone e lo perde spesso. Sembra comunque in palla, se non fosse per il fatto che, avendolo visto a mille, anche a quattrocento ci fa schifo. Comunque, si erge in mezzo ad una squadra nulla. Lo rileva Napolano, s.v.: ci prova e non fa male, ma gioca poco per un giudizio giusto.

Calderini voto 5: si, Elio riesce e presentarsi saepe davanti al portiere, ma la finalizzazione? E poi: lo capiranno mai che il suo ruolo è il trequartista? Tutto questo, e molto altro, nella prossima puntata di Mistero. Lo rileva Partipilo, voto 6: i numeri li ha, lo diciamo da una vita: va solo spesso a corrente alternata.

Mosciaro voto 6: almeno lui ci prova. Stupenda l’acrobazia che aveva portato al gol dell’uno pari, ingiustamente annullata dal guardalinee: non si può, non si deve fare una cosa del genere. Mi riferisco allo sbandieramento dell’uomo in giallo, ovviamente.

Francesco La Luna

La Nuova Gioiese pareggia ancora

Altro 1 a 1 casalingo per la Nuova Gioiese, che oggi non è riuscita ad avere la meglio sul Pomigliano dopo aver sprecato numerose occasione da rete. Nei primi minuti i viola sono scesi in campo molto agguerriti e solo due uscite tempestive del portiere amaranto Di Costanzo hanno fatto rimanere inviolata la porta dei campani. Gli uomini di Dal Torrione si schieravano con un 4-4-2 atipico con Ciccio Nesci esterno destro con propensione a offendere mentre in mediana c’era la coppia Crucitti- Lombardo a dettare i ritmi di gioco. Così al 22′ è arrivata la rete del vantaggio viola con Cosoleto bravo ad inserirsi dal limite dell’area e a deviare in rete un calcio d’angolo battuto da Nesci. Dopo la rete la Gioiese si esprime bene in campo e riesce a creare pallegol a seguito di azioni manovrate. Nella ripresa, tuttavia, il Pomigliano entra sul terreno di gioco alla ricerca del pari che arriva giusto al 50′ con un tiro da fuori area di Di Finizio su cui ha inciso la sfortunata deviazione del viola Saccà, che ha eluso il tentativo di parata del portiere. Qualche minuto più tardi i padroni di casa hanno l’occasione per riportarsi in vantaggio grazie al rigore giustamente concesso dall’arbitro per l’atterramento in area di Castellano. Dal dischetto si presenta Sergio Lombardo che però si fa ipnotizzare  da Di Costanzo e, sulla respinta dello stesso, Peppe Crucitti non è riuscito a ribadire il pallone in rete. Nel finale il Pomigliano, rimasto inoltre in dieci uomini, si è limitato a difendere il pareggio e la gara è così terminata lasciando l’amaro in bocca ai tifosi gioiesi per l’occasione sprecata.

Domenico Barone

foto di Domenico Careri

Un brutto Cosenza perde imbattibilità e tifosi

Un Cosenza indecoroso subisce la prima sconfitta casalinga per mano di un ottimo Aprilia, superiore ad una squadra casalinga molto sulle gambe e, forse, eccessivamente appagata. Saranno le numerose assenze, saranno gli infortuni, sarà la testa che va già al campionato prossimo, ma il Cosenza oggi è davvero irriconoscibile.

Ianni, seduto sulla panchina al posto dello squalificato Cappellacci, fa il suo esordio assoluto da allenatore in una situazione, per dirla eufemisticamente, di emergenza: prima presenza stagionale per il portiere in seconda Federico Orlandi, la difesa a quattro è composta dal duo Guidi – Pepe con Bigoni a sinistra e Blondett, a denti stretti per l’affaticamento rimediato in settimana, a destra; il centrocampo è a tre composto da Asante, Giordano e Corsi, mentre l’attacco è formato da Calderini ed Alessandro a supporto del Capitano Mosciaro.

Le prime emozioni arrivano dopo venti minuti, manco a dirlo, ad appannaggio della squadra ospite: su un calcio di punizione battuto da D’Anna, svetta Cafiero che inquadra la porta: Orlandi si fa trovare pronto e devia in angolo, sugli sviluppi del quale ancora Cafiero prova a far male, sempre senza esiti particolari. Cosenza non pervenuto ed Aprilia che prova con Montella, ma è ancora super Orlandi che salva. I padroni di casa si affacciano nell’area avversaria con un tiro al volo di Calderini in scivolata che sorvola il legno superiore della porta difesa da Pane. Fino al quarantacinquesimo il pallone si muove solo in orizzontale ed i portieri si ritrovano disoccupati, eccezion fatta per qualche uscita alta che comunque non crea problemi. Al duplice fischio, Orlandi risulta essere il migliore in campo con almeno quattro interventi decisivi, mentre l’alter Pane non ha avuto quasi nulla da fare.

La ripresa inizia nel segno dell’Aprilia, con una punizione di Tortolano allontanata in angolo da un mostruoso Orlandi. Il Cosenza però sembra esserci un attimo svegliato e ci prova per ben due volte, la prima con Calderini, la seconda con Mosciaro: in entrambe le occasioni è molto bravo Pane. In mezzo alle due opportunità Tortolano si trova solo davanti a Frattali ma manda alto. Al minuto ventisette Alessandro mette scompiglio insieme a Mosciaro e butta il pallone in mezzo, ma Calderini non riesce a dare la forza sufficiente al pallone che viene salvato sulla linea. Gol sbagliato, gol subito, recita la legge non scritta del calcio: ed ecco allora, in una mischia in area bruzia, il pallone arrivare tra i piedi di Corsetti che, spalle alla porta, inventa un colpo di tacco simile a quello di Ibrahimovic contro l’Atalanta datato 2009: uno a zero ed imbattibilità in bilico. Allora Ianni butta dentro prima Partipilo e Chinellato per Asante e Calderini, in un secondo momento anche Napolano per Alessandro: il Cosenza così sbilanciato rischia ancora per mano del solito Tortolano, ma il peggio arriva a sette minuti dalla fine: Guidi, già protagonista di un errore sul gol e di un fallo da rigore non sanzionato dall’arbitro, completa il suo pomeriggio da incubo con Pepe sbagliando la trappola del fuorigioco su Montella, atterrato al limite da Orlandi: rosso diretto per il portiere classe ’81, cambi finiti ed in porta va Carmine Giordano. Ultima emozione al ’42, con una rovesciata di Manolo su torre di Chinellato che termina sotto il sette ma viene annullata per posizione irregolare. Dopodiché, si passa al classico “porta a porta” da spiaggia, finché il signor Aversano da Treviso non decreta la fine anche dei sei di recupero e manda tutti sotto la doccia.

Il pubblico fischia un Cosenza davvero inguardabile, del quale è d’uopo salvare la prestazione del portiere Orlandi, superatosi in almeno quattro – cinque occasioni e quella di un Manolo Mosciaro mai domo. Per il resto, tutti da rimandare, tranne Marco Ianni, apparso molto risoluto e deciso in sala stampa. Perdere l’imbattibilità casalinga a due partite dalla fine è una beffa, ma ora è giusto concentrarsi sulla vittoria del campionato.

Francesco La Luna
COSENZA – APRILIA 0 – 1

COSENZA: Orlandi; Blondett, Pepe, Guidi, Bigoni; Corsi, Giordano, Asante (’31 st Partipilo); Alessandro (’37 st Napolano), Calderini (’31 st Chinellato), Mosciaro.

APRILIA: Pane; Cafiero, Agius, Orchi, Mazzarani; Montella (’32 st Del Duca), Rante, Amadio (’15 pt Marino), Corsetti, D’Anna; Barbuti (‘8 st Marino).

MARCATORI: ’28 st Corsetti (A)
AMMONITI: Bigoni, Asante, Guidi (C)
ESPULSI: Orlandi (C)