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In panchina, esordio vincente di Franceschini: battuta la Palmese

GallicoCatona: Pratticò, Musarella, La Cava, Marra, Marcianò, Barca , Giunta (al 74 Fabrizio), Barillà D., Zappia (al 41 Monorchio), Cormaci (all’83 Aiello), Penna. Allenatore: Ivan Franceschini 7.

Palmese : Di Martino, Villella, Gambi, Musumeci, Mascaro  (al 57’st Formidabile), Babacar, Capria (al 50 Viscomi), Malandra, Di Giacomo (al 54’st Rotolo), Bruzzese, Cecco. Allenatore: Marco Colle

Arbitro: Rispoli di Locri  (Scigliano e Cavallini di Rossano)

Marcatore: 6’ Giunta

Note: terreno di gioco in ottime condizioni. Tempo nuvoloso. Spettatori: 300 circa di cui un centinaio ospiti.

 

Gallico – Alla vigilia della partita, in casa neroverde c’era tutta la volontà di ritornare agli avversari lo “sgarro” della sconfitta casalinga e invece il Gallico-Catona ha bissato la vittoria contro i neroverdi pianigiani. Nonostante le numerose assenze di titolari, la squadra di casa riesce ad imporsi sugli ospiti scesi in campo frastornati e privi di idee. Buona la prima dunque per Ivan Franceschini all’esordio della sua carriera di allenatore. Il Gallico-Catona parte forte e al 6’ trova il gol del vantaggio grazie a Giunta che raccoglie un bel passaggio in profondità di Penna e scavalca con un pallonetto il portiere avversario. La Palmese arranca e non riesce a trovare spazi. Solo qualche tiro da fuori con Cecco e Malandra che però non impensieriscono il portiere locale. Nella ripresa la situazione non cambia. Il Gallico-Catona chiude bene gli spazi e la Palmese ha uno sterile possesso palla che non porta ai frutti sperati. Anzi è la squadra di casa che ha la possibilità di raddoppiare con un bel tiro di Cormaci che però si stampa sulla traversa al 70’. L’ultimo sussulto della gara è di colore neroverde. All’ultimo giro di lancette dei 4’ di recupero concessi, gli ospiti colpiscono il palo e vedono così sfumare l’unica concreta possibilità di evitare la sconfitta.

(C)Sala Stampa – A caldo ma non troppo: Cappellacci e Calderini.

Così diversi, eppure così uguali. Sembrano fatti apposta per non coesistere, e invece coesistono eccome. Simbolo del fatto che gli opposti si attraggono, si, ma chi si somiglia si piglia. Questa è la storia dei due che si sono presentati oggi in Sala Stampa, Mister Cappellacci ed Elio Calderini. Due uomini, due motivi diversi, una sola passione, un solo obiettivo: vedere il Cosenza in cima a tutti. Argomento principale della rubrica: l’abbraccio che Calderini ha riservato al Capp al termine della partita. Un saltargli letteralmente addosso che ha, per alcuni versi, ricordato la scena molto simile tra Ibra e Mancini al termine di Inter – Parma, stagione 2007/’08. Ma bando alle ciance, lasciamo parlare i protagonisti.

D: “Mister, c’è stato un gesto molto bello, che è una foto importante per il calcio odierno: Calderini le è letteralmente saltato addosso per festeggiare la vittoria. Una scena che cementifica un rapporto forse messo troppe volte in discussione dai media. Quanto è importante Elio per questa squadra?”

R: “Mi sembra naturale che Elio sia importantissimo, lo si vede dal contributo che da’ ogni volta che scende in campo. Ha una tecnica impressionante, una capacità di cambiare passo invidiabile, e finalmente ha capito come non sia effettivamente facile far coesistere tanti buoni giocatori come loro. La testa lo penalizza, potrebbe essere in serie superiori per la tecnica che ha, ma oggi è a nostra disposizione e questo ci fa piacere. Benché il cervello gli funzioni a tratti -ride, ndr.”

D: “Elio, l’abbraccio con il Mister è stato il momento più bello. Questo rapporto un po’ di amore ed odio, come ci ha confermato Cappellacci, è giunto finalmente ad un Nirvana.”

R: “Io con il mister ho un rapporto di forte simpatia perché è uno con il mio stesso carattere. Capisco anche la difficoltà di stare nelle sue condizioni, perché non è facile fare scelte. L’importante è capire quando uno può e non può giocare, e non magari essere capricciosi o comunque arroganti. Bisogna essere intelligenti, è qui che si scopre l’intelligenza di un calciatore.”

D: “Sei stato protagonista di un altro episodio molto bello per il mondo calcistico che viviamo: il tuo inchino sotto la curva è stato motivo di gioia per tutti i tifosi, dei quali, oggi più che mai, sei il beniamino.”

R: “Beh, dovevo trovare un modo per ringraziare il pubblico della vicinanza espressa durante i momenti nei quali sembrava che ogni giorno dovesse essere l’ultimo per me qui a Cosenza, i Tifosi hanno insistito così tanto perché restassi che, alla fine, mi hanno commosso e convinto. E’ un pubblico straordinario, da serie superiore, io lo dico sempre. E quindi l’esultanza, l’inchinarmi di fronte a loro è stato il gesto migliore che potessi fare per ringraziarli.”

Si conclude qui questa puntata di (C)Sala Stampa – A caldo ma non troppo. E forse meglio di questo oggi non potevamo chiedere, con Calderini e Cappellacci, i due più in vista della squadra. Ci rivediamo tra due domeniche, quando il Cosenza sfiderà, in casa, il Castel Rigone. Per il momento godiamoci il primato.

Francesco La Luna

Cosenza – Vigor, le pagelle dei Lupi.

Frattali voto 6,5: partita tutto sommato tranquilla per il portiere rossoblu, che infonde comunque sicurezza alla squadra con uscite perfette e tempismo impeccabile. Paura quando si accascia tenendosi la mano, sollievo quando si rialza.

Mannini voto 6,5: dopo alcune prestazioni opache, sfodera una gara di sostanza, correndo a più non posso e saltando costantemente l’avversario. Si sovrappone anche molto bene e trova più volte il traversone.

Blondett voto 6: un paio di interventi assolutamente tranquilli, nulla più di questo. La Vigor punge poco o nulla, e la retroguardia passa un pomeriggio di relativa tranquillità.

Pepe voto 6: per una volta ordinato, non caotico, viene punito con un rosso in una situazione piuttosto ambigua. Riesce comunque, cosa piuttosto positiva, ad esprimere sicurezza, sia per demeriti altrui ma soprattutto per propri meriti.

Bigoni voto 6: il quattro lo traveste da mezzala, e ci metto circa dieci minuti a capire che lui gioca dietro e Guidi imposta. Comunque sia, partita abbastanza anonima del trottolino, che si concede un pomeriggio – meritatissimo – di riposo dopo un girone e più di corsa.

Guidi voto 6,5: è lui la vera sorpresa: da centrale a mediano, svetta su tutti i palloni alti anticipando D’Amico, che marca ad uomo senza fargli toccare un pallone. I rinvii di Piacenti sono tutti suoi, e poco importa se qualche volta passa a vuoto: Cappellacci ha fatto un altro mezzo miracolo.

Criaco voto 6: si vede poco, forse perché fa tanto lavoro sporco. Diciamo che oggi fa un po’ il Bigoni, correndo a più non posso e tappando le falle che la barca dimostra, ogni tanto, di avere. Si prende un po’ d’insulti quando ignora Calderini per insistere nell’azione personale, ma a noi Ciri piace così.

Asante voto 6,5: inizia abbastanza malino, essendo poco rodato, poi cresce col passare dei minuti per diventare, nella ripresa, il padrone indiscusso del centrocampo: meraviglioso il passaggio con il quale spedisce in porta De Angelis per la doppietta personale del numero dieci. Gli anni di categoria e di lavoro si vedono, un fisico statuario fa il resto. Lo rileva Carrieri, s.v.: meriterebbe più possibilità, forse con la squalifica di Pepe ci sarà l’occasione di vederlo in campo dal ‘1 domenica prossima.

Mosciaro voto 4: partita da cinque, comportamento da quattro. Mi dispiace, ma non si fa. Un capitano non abbandona mai la propria squadra. Eppure lui, appena uscito, infila la giacca e se ne va. No, no e ancora no. La scusa del freddo usata dal Capp in Sala Stampa non regge: al mister crescerà il nasone alla Pinocchio. Lo rileva Calderini, voto 7: dinamicità, dribbling, classe: dopo “Harry ti presento Sally”, “Mister ti presento Elio”. Che giocatore, che uomo che si inchina alla curva dopo il gol. L’altra faccia della medaglia.

Alessandro voto 7: Beep Beep è tornato. Pronti via e scappa sulla fascia, con tre avversari al suo inseguimento, per servire a De Angelis il pallone del vantaggio. Quanto corre, e soprattutto quanto tiene il pallone: non glielo levi neanche da terra, come dimostra la lotta con due lametini nella ripresa. Uno dei top player. Lo rileva Palazzi, voto 6: fa il suo basso nella difesa a cinque, non spinge e resta lì.

De Angelis voto 9: signori, inchiniamoci. Nove come le reti realizzate in diciotto presenze, media di una rete ogni due partite. Mostruosa la grinta, la forza, il coraggio e soprattutto la classe che mette su ogni singolo pallone che gli viene servito. Ecco, lui è l’uomo del momento, per le prestazioni. Un bomber silenzioso, che lascia parlare il campo. Anzi, gli lascia suonare questa nona sinfonia, come quelle di Beethoven, come il musicista anche lui sordo, si, ma alle critiche.

Francesco La Luna

Il Cosenza porta a casa Derby e Vetta.

Dopo aver collezionato soli quattro punti in tre partite nel girone di ritorno, il Cosenza asfalta i cugini della Vigor con un perentorio tre a zero che sa di dominio, forse molto più di quello che è stato. Partita ordinata e composta degli uomini di Cappellacci, distratta invece la squadra di Novelli, che non ha saputo mai, nell’arco dei novanta minuti, creare pericoli a Frattali, eccezion fatta per un paio di occasioni da calcio piazzato.

Il Cosenza inizia con una sorpresa: Guidi, nascosto dal numero sei, agisce in mediana, in pressing su D’Amico, per recuperare quanti più palloni alti possibile sui rilanci lunghi del portiere, dirà poi Cappellacci. Di fianco a lui il nuovo innesto Asante e Criaco, mentre Bigoni retrocede sulla linea dei quattro dietro. Davanti Mosciaro ed Alessandro tornano al loro posto, con De Angelis in mezzo. Prima del match Pierluigi Frattali, portiere dei Lupi, consegna a Franco Bianchi, portiere dell’A.S. Cosenza ’45/’46 una maglietta nominativa, a ricordo di quella squadra che centrò la prima storica promozione in B.

Pronti via ed il Cosenza si porta in vantaggio: Alessandro parte sulla fascia e salta tutti, mette in mezzo dove De Angelis non deve fare altro che depositare in rete. Passano però altri dieci minuti per rivedere il Cosenza dalle parti di Piacenti, quando Guidi svetta su corner di Alessandro spedendo il pallone di qualche spanna sulla traversa. Succede davvero poco da entrambe le parti, tanto che l’emozione maggiore sono minuti di pathos per Frattali che resta a terra dopo un contatto con Del Sante: panico e silenzio, per poi tirare un sospiro di sollievo quando il portiere si rialza e riprende il gioco. Incredibile occasione a tre dalla fine, quando Alessandro solo davanti al portiere lametino prova un cucchiaio inutile spedendo la sfera tra le mani di Piacenti. Poco dopo altra occasione per De Angelis, che prova un pallonetto al volo che sfiora il palo e termina a lato. L’errore qui è di Mosciaro che non segue la traiettoria del pallone per appoggiarlo in rete: seguirà, infatti, un battibecco tra i due.

Nella ripresa la prima occasione è per Mosciaro, che prova a giro ma mette la palla sul fondo, per la verità non di troppo. Su un’incomprensione tra Guidi e Bigoni si incunea Zampaglione, fermato fallosamente da Pepe: dalla punizione che ne segue ne nasce un batti e ribatti che termina con un gol di Del Sante annullato per fuorigioco. Episodio da moviola in area ospite al minuto quindici: De Angelis si incunea in area e viene atterrato, ma l’arbitro giudica simulazione ed ammonisce il numero dieci, che però si riscatta neanche dopo due giri di lancette: palla lunga di Asante a tagliare la difesa, buco biancoverde e per il Falco rossoblu è un gioco da ragazzi buttarla alle spalle del portiere avversario. Potrebbe anche far tris quando sempre il nuovo acquisto ruba palla e la da’ bassa al centro: stavolta Marchetti si mette tra palla e porta e respinge. Il Cosenza macina gioco e occasioni e sfiora il gol ancora con Guidi, che colpisce di testa su punizione calciata da Alessandro, e Bigoni, che ci prova con un tiro forte dai venticinque ma Piacenti è pronto e respinge plasticamente. All’ottantesimo altro episodio da rivedere: Pepe ferma Mangiapane involato a rete. L’episodio è caotico ma l’arbitro decide per il secondo giallo, e quindi rosso, al centrale rossoblù. Sul calcio d’angolo conseguente alla punizione, Tozzi sale e di testa sfiora l’incrocio dei pali alla destra della porta difesa da Frattali. Questa sembrerebbe essere l’ultima emozione, ma proprio sulla sirena Calderini, entrato al posto di Mosciaro, approfitta della disattenzione della retroguardia biancoverde e batte di giustezza il portiere avversario: 3 a 0 e meraviglioso gesto del trequartista che si inchina a più riprese sotto la curva, segno di una riconoscenza che Elio ribadirà poi ai nostri microfoni.

Termina così, tra il visibilio del pubblico, un derby che il Cosenza ha meritato, almeno nella seconda metà. In effetti, dei secondi quarantacinque minuti, una mezz’ora abbondante è stata dominata dagli uomini in rossoblu, che hanno preso in mano il pallino del gioco attaccando in maniera forsennata. Tre punti arrivati dopo due partite nelle quali il Cosenza aveva raccolto anche, forse, più del meritato: ma comunque, con la contemporanea sconfitta del Teramo, si torna capolista, e questa è solo una bella notizia.

Francesco La Luna

 

COSENZA 3 – 0 VIGOR LAMEZIA.

COSENZA: Frattali; Mannini, Blondett, Pepe, Bigoni; Guidi, Asante (’83 Carrieri), Criaco; Mosciaro (’70 Calderini), Alessandro (’70 Mannini), De Angelis.

VIGOR LAMEZIA: Piacenti; Rapisarda, Marchetti, Gattari, Malerba (’55 Rondinelli); Romano (’70 Tozzi), Giampà, Zampaglione; Meucci; Del Sante, D’Amico (’76 Mangiapane).

MARCATORI: De Angelis ‘8, ’62; Calderini ’90+3.

AMMONITI: Pepe, De Angelis, Mosciaro (C); Malerba, Tozzi (V)

ESPULSI: Pepe (C) per somma di ammonizioni.

La Nuova Gioiese torna sconfitta dalla Sicilia: il Noto si è imposto per 2 a 0

Finisce 2 a 0 la partita tra Noto e Nuova Gioiese, con i viola che si vedono raggiunti al terzo posto in classifica dalla Battipagliese, vittoriosa sull’Akragas e dall’Agropoli. Il match del “Palatucci” si è messo subito in salita per i ragazzi di Dal Torrione, costretti ad inseguire il pari già dal 10′ a seguito della rete di Conti. Il raddoppio dei padroni di casa è arrivato quindici minuti dopo con Kone. Con due reti da recuperare i calabresi, che contavano tra gli assenti ancora una volta il capitano Panuccio, non sono riusciti a rimettere la gara sul binario giusto e per il Noto è stato facile portare a casa una vittoria fondamentale per il proprio campionato. Tuttavia la Gioiese che nonostante la sconfitta continua comunque a conservare la terza posizione, avrà l’occasione del riscatto domenica prossima nel derby contro il Montalto che si disputerà al “P.Stanganelli” di Gioia Tauro.

Domenico Barone

ECCELLENZA, La Taurianovese batte pure il Corigliano

19^ Giornata (4^ di ritorno)

Pol. Taurianovese A.S.D – A.S.D. Corigliano Schiavonea  3 – 0

Marcatori: 27’ pt Gareffa, 4’ st Siclari, 25’ st Carbone.

Arbitro: Rosario Michienzi di Lamezia Terme

Assistenti: Marcello Montesanti di Lamezia Terme e Pasquale Antonio Molinaro  di

Catanzaro

LA PARTITA – Una grande Taurianovese inanella ai danni del Corigliano S., battuto per 3 a 0, la terza vittoria consecutiva. Padroni di casa che dominano il primo tempo e passano in vantaggio al 27’ con Gareffa. Unica sbavatura della gara a inizio ripresa: grazie a un calcio di rigore il Corigliano ha l’occasione preziosa di pareggiare e riaprire la gara ma Fabio Longo sbaglia centrando il palo. Poi solo Tauriaovese: raddoppia con Siclari al 49’ e segna il 3 a 0 con Carbone al 70’. Con questa vittoria gli uomini di Giovinazzo escono prepotentemente dalla zona playout e si portano a 26 punti, il Corigliano S. è invece raggiunto dall’Acri a quota 25  e ora pericolosamente vicino alla zona calda.

s. c.

Acri, buon pareggio con il Sersale

ECCELLENZA 19^ Giornata, 4^ di Ritorno,

As Sersale – FC Calcio Acri  0 – 0

AS SERSALE: De Sio, Mercurio, Mazzei, Tolomeo (46’ st Franco), Torchia, Corosoniti, Borelli (13’ st Falbo), Scozzafava. El Aoudi, Lio, Fulciniti. A disposizione: Parrottino, Pupo,  Barletta, Bianco, Russo. All.: R. Mancini

C. ACRI: Di Iuri, Cinello, Carrieri, Carbonaro, Cavatorti (40’ st Scarlato), Parisi, Schiavello, Sposato, Provenzano (24’ Gallo), Levato (16’ st Maio), Sesti. A disposizione: Palumbo, Funari, Ventre, Granozio. All.: M. Pascuzzo

Arbitro: S. Morabito di Tarianova

Assistenti: A. Morabito di Reggio Calabria e N. Sicilia di Reggio Calabria

Ammoniti: Cavatorti e Carrieri (A), Tolomeo (S)

Non arriva per l’Acri la prima vittoria in trasferta della stagione. Acri comunque ordinata e quadrata, ma Sersale più combattivo.

CRONACA – Sersale – Acri è la cronaca di una partita bella ed equilibrata e, tutto sommato, corretta dal punto di vista disciplinare (solo tre gli ammoniti sul taccuino di Morabito). Padroni di casa, orfani dello squalificato Angotti, più propositivi in avanti, ma la difesa rossonera (ennesima ottima prova dell’estremo difensore Di Iuri) si difende bene e reagisce agli attacchi dei lupi catanzaresi. Primo quarto d’ora di gara di stampo Sersale: al 2’ gran tiro di Toni Lio parato dal portiere rossonero, mentre all’11’ bella triangolazione El Aoudi – Tolomeo. Nella seconda parte del primo tempo offensiva dell’ Acri: al 43’ girata al volo di Provenzano, parata De Sio.

Anche l’inizio della ripresa vede i padroni di casa più aggressivi in avanti. Al 3’ una pericolosa punizione di Lio finisce di poco sopra la traversa, mentre al 27’ la più grande occasione del Sersale: assiste di El Aoudi, e Scozzafava, a portiere gia battuto, centra clamorosamente il palo. Ma in mezzo si vede anche un buon Acri: al 7’ Provenzano, atterrato in area, reclama per un fallo da calcio di rigore e al 29’ progressione di capitan Gallo (entrato al 24’ per lo stesso Provenzano) bloccata in calcio d’angolo. Infine nel recupero, una miracolosa parata di Di Iuri su Fulciniti, mette fine alle ostilità di una partita giocata a grandi ritmi fra due buone squadre: ma per le occasioni create il pareggio, forse, sta più stretto al Sersale del neo tecnico Mancini.

Andreina Morrone

Il Rende cade ad Agropoli

Si mette male per il Rende che perde, fuori casa, per 2-0, ad Agropoli, in uno stadio deserto per la squalifica del campo. Gli uomini di Giugno perdono punti, ma soprattutto terreno con le dirette avvesarie, ovvero la Vibonese he oggi ha pareggiato in casa contro il Licata e il Città di Messina che ha vinto, fuori casa, contro l’Orlandina. Non è bastata la determinazione e l’assenza del pubblico di casa ai biancorossi che non sono riusciti ad ottenere punti preziosi per risollevare una classifica preoccupante.

 

Gaspare Guzzo Foliaro

 

Cosenza-Vigor Lamezia, poche ore al Derby in diretta Rai

Entrambe le società, nell’ultimo turno di campionato hanno subito una brutta sconfitta che rende ancora più agguerrito e avvincente (in aspettativa) il big match della 21^ giornata di Campionato di seconda divisione di Lega Pro.

E’ già iniziato da una settimana il derby nelle due città calabresi, ma l’atmosfera è molto positiva. Con un comunicato stampa, il presidente Rossoblù Guarascio ha invitato la dirigenza biancoverde allo stadio San Vito per assistere al big match:  “Ho fatto riservare – dice Guarascio – una serie di poltroncine nella tribuna d’onore del San Vito, al fianco della mia, per i dirigenti della Vigor Lamezia come segno di una passione che in Calabria non deve conoscere, a mio avviso, i contorni della faziosità ma solo quelli del sano e forte tifo per i propri colori. Domenica al San Vito sono convinto che sarà una bella festa per il calcio calabrese e i nostri tifosi faranno vedere di cosa sia capace la spinta del pubblico, nell’anno del centenario della nostra storia e a un mese dalla partita che segnerà, proprio al San Vito, la data esatta dei nostri cento anni. La mia idea è che in una regione come la Calabria – così divisa e segnata da gravissimi problemi di ogni tipo – il calcio possa e debba unire e non ulteriormente dividere. Forza lupi e domenica tutti allo stadio!”

Curiosità:  In Tribuna, ospite della Società, ci sarà Franco Biasi  portiere dell’A.S. Cosenza protagonista della prima storica promozione in Serie B al termine della stagione 1945/ 1946. Prima dell’incontro riceverà in dono dall’attuale estremo difensore del Cosenza Calcio Pierluigi Frattali una maglia numero 1 in segno di riconoscenza e apprezzamento per il suo passato e in memoria dei suoi compagni di squadra oggi scomparsi artefici insieme a lui del primo grande successo del calcio cosentino.

Molto cordiale è stato anche il presidente biancoverde Arpaia: “Ancora non mi sono messo in contatto con il Presidente, ma conto di farlo quanto prima. La sua segreteria e il suo staff si sono già adoperati per la programmazione dell’evento sportivo e per l’accoglienza da riservare alla Vigor e alla dirigenza, per questo ringrazio il presidente Guarascio sin da ora.” Poi aggiunge:
“Il Cosenza in questo momento ritengo sia una delle compagini più accreditate per il primo posto nel girone. Se la Vigor deve dimostrare la sua forza, lo deve fare adesso”. 
Infine chiude con il suo pronostico: “Dismetto per un attimo i panni del presidente e di chi deve per suo ruolo essere sempre prudente con le parole, faccio parlare il cuore: vinceremo noi”.

 

LE DUE SQUADRE

Il Cosenza, dalla cocente sconfitta nel derby di andata, ha trovato la forza per fare una prima parte di stagione ad altissimi livelli, piazzandosi in seconda posizione, a soli due punti dal Teramo capolista. Nell’ultima di campionato, non ha saputo sfruttare il pareggio della capolista, perdendo in quel di Sorrento per 1-0.

La lista dei convocati non è stata diramata dal tecnico rossoblù.

 

 

La Vigor Lamezia, dopo il vittorioso derby dell’andata, ha avuto un andamento altanelante, molto più basso che alto, che ha visto l’esonero di mister Costantino e l’innesto di mister Novelli. Cambio però che non ha dato i frutti sperati (zero reti all’attivo nelle ultime 6 giornate) e i biancoverdi si trovano in ottava posizione, nell’ultimo posto disponibile per la salvezza, con un solo punto di vantaggio sull’Ischia.

 

I Convocati di Mister Novelli
Portieri: Bibba, Piacenti
Difensori: Gattari, Gona, Malerba, Marchetti, Rapisarda, Strumbo
Centrocampisti: D’Amico, Giampà, Mangiapane, Meucci, Romano Rondinelli, Scarsella, Voltasio.
Attaccanti: Carbonaro, Del Sante, Tozzi, Zampaglione

COMUNICAZIONE RAI

Il derby calabrese di Seconda divisione, Cosenza-Vigor Lamezia in programma domenica 26 gennaio alle 14,30, sarà trasmesso in diretta tv su Rai Tre.

 

 

Roberto Tarzia

Reggina, prima vittoria esterna della stagione

BARI – REGGINA   0 – 1

Marcatore: 1’ Maicon

BARI: Guarna; Sabelli (79′ Fossati), Ceppitelli, Chiosa, Calderoni; Defendi, Romizi, Sciaudone (71′ Delvecchio); Galano (71′ Beltrame), Joao Silva, Fedato A disposizione: Pena, Martinez, Samnick, Partipilo,  Leonetti, Chiochia. Allenatore: Sig. Alberti

 REGGINA: Pigliacelli; Adejo, Lucioni, Ipsa, Barillà; Strasser (58′ Rigoni); Maicon, Pambou, Dall’Oglio, Fischnaller (68′ Maza); Di Michele (85′ Di Lorenzo). A disposizione: Zandrini, Foglio, Caruso, Bochniewicz, Rigoni, Contessa, Condemi. Allenatore: Sig. Gagliardi.

Arbitro: Sig. Ostinelli di Como; Ammoniti: Sciaudone, Defendi (B), Strasser, Barillà, Rigoni, Maza (R); Espulso: 91’ Romizi (B) per doppia ammonizione.

“La Reggina ricomincia il suo campionato espugnando il San Nicola di Bari. Gol lampo di Maicon”

Per la ventiduesima giornata del campionato serie b Eurobet si sono affrontate Reggina e Bari. Pugliesi che erano al quindicesimo posto in classifica con ventitrè punti e calabresi penultimi con quindici. Alberti, Considerando lo sfoltimento che la rosa ha subito in sede di mercato, e l’infortunio in difesa di Polenta, si schiera con il 4-3-3, Romizi e Fedato vincono i ballottaggi con Fossati e Beltrame. Solo panchina per il neoacquisto Delvecchio. I tecnici Gagliardi e Zanin rispondono con il 3-5-2. Esordio nei pali del neo acquisto Pigliacelli, in difesa ritorna Adejo. A centrocampo dal primo minuto il rientrante Barillà, tornato in Calabria dopo l’anomia esperienza alla Sampdora, Strasser davanti alla difesa. In avanti la coppia Di Michele-Fischnaller. Terreno reso pesante dalla pioggia e prima dell’avvio rinnovato il gemellaggio tra le tifoserie. Pronti via e subito Amaranto in vantaggio: su un cross dalla sinistra di Fischnaller, Maicon anticipa Chiosa al centro dell’area e batte Guarna. Al 7′ Provvidenziale intervento di Lucioni, che devia in angolo un cross di Romizi. Al 34′ sugli sviluppi di un contropiede Joao Silva si invola velocissimo e serve Galano il cui diagonale termina a lato. Dopo 45 minuti la Reggina chiude per la prima volta in stagione il primo tempo in vantaggio. Nella ripresa al 51′ Dall’Oglio trattiene Sciaudone in area è rigore, dagli undici metri Fedato si fa ipnotizzare da Pigliacelli.  Da questo momento in poi inizio un assalto dei galletti. Al 62′ Defendi da distanza ravvicinata, ma da posizione defilata, è respinto dall’estremo scuola Roma. Al 64′ potente conclusione di Romizi sugli ancora bene Pigliacelli. Prima della fine bari in dieci per l’espulsione per doppia ammonizione di Romizi reo di un fallo su Lucioni. Archiviata la pausa invernale si ricomncia nel migliore dei modi la stagione con una vittoria contro un Bari che gioca meglio, ma grazie ad una prova di carattere degli amaranto deve soccombere. Tre punti fondamentali per la classifica e per il mercato da cui si aspetta qualche colpo.

PIGLIACELLI

Dall’Oglio