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Calciatori del Catanzaro in visita al Galluppi.

Bella iniziativa del Catanzaro che, questa mattina, ha inviato una propria rappresentanza composta di cinque giocatori (Bindi, Russotto, Fioretti, Marchi e Uliano) a far visita al convitto Galluppi, ove i ragazzi delle sessioni A, B e D hanno potuto avere un incontro ravvicinato con i loro beniamini. L’argomento principale della manifestazione è stato comunque evidenziare quale siano i veri valori morali da trasmettere nel mondo del calcio, tra i quali il rapporto con l’altro e la passione per il tifo sano, contro il calcio violento e la discriminazione negli stadi. Bella iniziativa, dunque, della società, accolta a braccia aperte dall’Istituto Galluppi che ha, dunque, dato la possibilità ai calciatori di avere un rapporto diretto con i propri tifosi, che aspettano al Ceravolo per la prossima partita casalinga.

Coppa Italia: Reggina out

CHIEVO VERONA – REGGINA 4 – 1

Marcatori: 18′, 25′ Paloschi (C), 36′ Gentili (R), 50′ Ardemagni (C), 76′ Da Silva (C)

CHIEVO: Silvestri; Sardo, Papp, Bernardini, Pamic; Da Silva, Bentivoglio, Mbaye, Acosty (67′ Sestu); Ardemagni (75′ Samassa), Paloschi (46′ Improta). A disp.: Squizzi, Moschin, Kupisz, Aldrovandi, Sane, Costa, Tibolla, Troiani, Toskic. Allenatore: Sig. Corini

REGGINA: Benassi; Adejo, Gentili, Ipsa; Maicon, Dall’Oglio (63′ De Rose), Rigoni, Sbaffo (75′ Di Michele), Foglio; Fischnaller (58′ Maza), Cocco. A disp.: Licastro, Strasser, Lucioni, Gerardi, Di Michele, Louzada, Colucci, Di Lorenzo, Falco. Allenatore: Sig. Atzori

Arbitro: Sig. Merchiori di Ferrara; Ammonito: Benassi (R)

Al Bentegodi, nel quarto turno di Coppa Italia, la Reggina perde a Verona ed esce dalla competizione. Al 16′ Benassi mette giù Acosty nella propria area di rigore, penalty ed ammonizione. Si incarica del tiro Paloschi che tira centralmente il numero uno amaranto intuisce ma non riesce a parare.  Ancora Paloschi al 25′ questa volta di piatto destro. Gli amaranto al 31′ colpiscono il palo con Dall’Oglio direttamente su punizione e al 36′ accorciano le distanze con Gentili sugli sviluppi di un corner per il 2-1  che riapre il discorso qualificazione. Nella ripresa, pronti via e Benassi è super a dire di no in uscita a Da Silva. E’ il preludio del gol che arriva al 50’con un destro ad incrociare dal limite dell’area di Ardemagni. Poco dopo è il palo a dire di no ad Ardemagni che si avventa sul cross basso da destra di Acosty. Al 76′ Da Silva  insacca di testa in tuffo su traversone da destra dell’ex Sestu per il 4 a 1 finale. Il Chievo passa agli ottavi di finale della Coppa Italia Tim Cup dove affronterà la Fiorentina a inizio gennaio. La Reggina non riesce a bissare l’impresa dello scorso anno e va fuori.

Rende: oggi la firma di Adriano Fiore

Dopo l’acquisto di Musca, il Rende prende anche Adriano Fiore. E’ attesa per oggi la firma dell’ex calciatore del Cosenza e del Montalto. Un ottimo acquisto per la compagine calabrese guidata da Franco Giugno, in v ista delle prossime gare di campionato, decisive per la salvezza. La società biancorossa ha reso noto che  calciatori Iovine, Tufano, Gagliardi, Barca e Franchino non sono più propri tesserati. In particolare, l’interruzione del rapporto con Franchino è avvenuta dietro esplicita richiesta da parte del giocatore.Il Rende ha ringraziato, tramite un comunicato ufficiale, i calciatori per l’impegno profuso con la maglia biancorossa e augura loro un prosieguo di carriera ricco di successi.

 

Gaspare Guzzo Foliaro

Reggina, via Castori ritorna Atzori

Con un comunicato alle ore 11, la Reggina Calcio rende noto di aver sollevato dall’incarico di responsabile tecnico della Prima Squadra il Sig. Fabrizio Castori. Il tecnico in sei partite, ha ottenuto 4 sconfitte (di cui 3 casalinghe), un pareggio (lo 0-0 di Cittadella) e una sola vittoria (il 2-1 contro il Padova). Al suo posto ritorna Gianluca Atzori che si aggregherà oggi a Milano con la squadra per la partita di coppa italia contro il chievo verona. 

Fabrizio Castori si congeda con queste parole. “Sono rammaricato, com’è ovvio che sia. In questi 40 giorni, io e il mio staff abbiamo lavorato quotidianamente 12 ore, senza mai risparmiarci, per il bene della Reggina. Ringraziamo i ragazzi per la disponibilità dimostrata, lasciamo una squadra in salute. Dispiace non esser riusciti ad accelerare un processo di crescita che, sono certo, condurrà la Reggina a raggiungere l’obiettivo della salvezza.

L’epilogo amaro non inficia la stima sincera che nutro per il Presidente Foti, è stato un piacere lavorare con lui e colgo l’occasione per ringraziarlo, insieme al Direttore Giacchetta, per la fiducia che mi hanno accordato facendomi confrontare con una piazza così importante. Saluto dunque con affetto l’ambiente amaranto, è stato un onore allenare questo Club”.

Lega Dilettanti, Si recuperano a Gennaio le gare rinviate ieri

Sarà recuperato il fine settimana del 4 e del 5 Gennaio 2014 il 13° turno di Eccellenza, cosi come quelli degli altri tornei regionali, rinviati per l’allerta meteo lo scorso fine settimana. Di conseguenza slitta all’8 Gennaio la finale di Coppa Italia dilettanti (in programma per il 5 dello stesso mese) Isola Capo Rizzuto – Palmese. Questo il comunicato ufficiale del Comitato Regionale:

“Il Consiglio Direttivo del Comitato Regionale Calabria, premesso che non è stato possibile provvedere allo slittamento dell’intera giornata dei campionati non disputata, per non alterare le concomitanze con le gare dei campionati maggiori già programmate, dispone che il recupero delle gare rinviate lo scorso 30 novembre e 1° dicembre 2013 verrà effettuato nelle giornate di seguito specificate:

 

Campionati Eccellenza, Promozione,

1^,2^ e 3^ categoria 

 

Sabato 4 e Domenica 5  Gennaio 2014
 

Campionato Allievi e Giovanissimi Regionali

 

Venerdì 3, Sabato 4, Domenica 5 e Lunedì 6 Gennaio 2014

 

Calcio a Cinque “serie D”

 

Sabato 28 e Domenica 29 dicembre 2014

 

Campionato Juniores Regionale Calcio a 5

 

Domenica 8 e Lunedì 9 dicembre 2013

 

La Finale di Coppa Italia Dilettanti viene posticipata a Mercoledì 8 gennaio 2014.”

Il Rende prende Musca, tratta Fiore e sogna Piemontese

Grandi novità in via Fratelli Bandiera. Il Rende, dopo un inizio disastroso, entra nel vivo del mercato, deciso a migliorare la squadra, per portarla fuori dalla zona retrocessione. L’attuale rosa, oltre a non convincere i tifosi, sembra inadeguata per affrontare il campionato di Serie D.  Ecco perché, servono rinforzi in tutti i reparti per affrontare al meglio le prossime partite. Il primo innesto per i biancorossi è Emanuele Musca, difensore centrale, vecchia conoscenza del calcio calabrese, per i suoi trascorsi nel Cosenza Calcio, dove ha militato per due anni, collezionando 35 presenze. Inoltre Musca ritrova Franco Giugno, dopo l’esaltante esperienza nel Gallipoli. Un giocatore esperto, ingaggiato per rinforzare la difesa, punto debole della compagine calabrese. Altro acquisto per la difesa potrebbe essere Ugo Maglione, anche lui ex Cosenza, che si è appena liberato dal Real Metapontino. Sistemata la difesa, il Rende pensa anche al centrocampo e all’attacco, con un occhio vigile sul Comprensorio Montalto. Sono infatti Adriano Fiore, Vito Zangaro e Francesco Piemontese i principali obiettivi del Rende. Ancora nulla è certo, si continua a trattare. Per Fiore, voci di corridoio, dicono è quasi fatta. Resta quindi da capire la situazione in attacco, dove i gol non arrivano e uno come Piemontese farebbe sicuramente comodo. Andranno via, molto probabilmente, Iovine, Tufano, Deffo e Di Piedi.

 

 

Gaspare Guzzo Foliaro

La Sensation Profumerie non vuole interrompere la sua striscia positiva

Nonostante il rinvio della partita contro l’ Ottica Mandelli, la squadra di volley Sensation Profumerie non vuole interrompere la sua striscia positiva. Mercoledì 4 Dicembre ore 19, a Siderno, potrà finalmente testare la sua volontà di vittoria. L’ avversario sarà la Digem, squadra di Marina, in una partita che sarà anche e soprattutto il primo derby di serie C.

Ornella Cipolla, giocatrice della Sensation Profumerie ed atleta di forte personalità, ha voluto parlare della condizione della sua squadra: “Per quanto riguarda lo stato di forma della squadra è buono grazie ad un’ottima preparazione fisica e all’assistenza del nostro staff medico guidato dal presidente Argirò. L’auspicio è di fare sempre meglio.»

La ragazza ha poi voluto precisare le qualità che rendono speciale il collettivo di cui fa parte: “Siamo un gruppo unito nonostante l’arrivo di nuove atlete. La squadra si è rivoluzionata dall’anno scorso, ma è riuscita a mantenere un buon equilibrio. L’unione fa la forza ed è anche su questo che punta mister Latella, vantando una panchina di atlete sempre pronte a mettersi in gioco e a sacrificarsi per la squadra. Da qui l’unione, da qui il voler fare sempre meglio.”

Ornella Cipolla però, non poteva sottrarsi dall’esprimere (con allegria ed ottimismo) una breve considerazione sul prossimo impegno sportivo e sul suo personale dovere: “Mercoledì affronteremo la Digem, sulla carta non è un avversario temibile ma la tensione del derby sicuramente si farà sentire, per cui scenderemo in campo con la consapevolezza di non dover mai abbassare la guardia. Credo fermamente nelle capacità e nell’esperienza della mia squadra e nella motivazione di ognuna di noi! Personalmente il mio obiettivo è di dare il massimo, voglio farmi trovare sempre pronta quando c’è bisogno. Faccio parte di questo gruppo da 7 anni, tra alti e bassi credo di aver contribuito a raggiungere obiettivi notevoli. Concludo con questo motto:

” Citius! Altius! Fortius!”: Più veloce, più in alto, più forte…è questo quello che auguro alla mia squadra”.

Parole che inducono i tifosi della Sansation Profumerie a fare grandi sogni e a non prendere impegni per l’imminente derby contro la Digem.

La Vigor Lamezia cala il poker

A Messina, i biancoverdi dilagano con uno straripante Zampaglione

 

MESSINA (ME) –   Al minuto 6 Lagomarsini blocca  una conclusione da fuori area di Del Sante, che ci riprova invano tre minuti dopo. Al minuto 12 si vedono i giallorossi: Quintoni calcia leggermente alto dal limite dell’area. Al minuto 15 il Lamezia passa in vantaggio con la conclusione dalla lunghissima distanza di Rapisarda: il portiere peloritano è beffato dal terreno scivoloso per via dell’abbondante acqua caduta a Messina. Poco dopo, lo stesso terzino lametino mette a centro area un pallone insidioso sugli sviluppi di un calcio piazzato, ma nessun compagno riesce ad intercettarlo. Passa solo un minuto e al minuto 20 la Vigor raddoppia: incomprensione tra i centrali messinesi, D’Amico prende palla, si invola verso la porta avversaria e serve per  Zampaglione, che insacca. Al minuto 26 è ancora l’attaccante biancoverde a mettere paura alla retroguardia peloritana. Al minuto 29 si fa vedere il Messina con un tiro dalla distanza deviato da Chiaria con Rosti che si rifugia in extremis in angolo. Al minuto 31 Rosti è costretto ad un doppio intervento sulle conclusioni rasoterra di Quintoni e Guerriera. Al minuto 41 il Lamezia cala il tris con Zampaglione, che supera con una spettacolare finta di corpo Caldore e batte il portiere in uscita. Vigor Lamezia che sfiora anche il poker già nel primo tempo, ma è Lagomarsini a bloccare in due tempi la conclusione a botta sicura di uno scatenato Zampaglione.

 

Secondo Tempo – Dopo pochi secondi Rosti è costretto a rifugiarsi in corner sull’ insidiosa conclusione di Ferreira. Al minuto 5 i peloritani sfiorano il gol della bandiera con Chiaria, la cui conclusione viene ribattuta, ma Ferreira non trova il tap-in; sul contropiede Lagomarsini rinvia male, ma il tiro di D’Amico non inquadra lo specchio della porta. Al minuto 8 il Messina accorcia, con il colpo di testa sotto misura di Costa Ferreira. Passano pochi secondi e Cucinotta commette un brutto fallo, con il direttore di gara che lo manda sotto la doccia. Dalla punizione di D’amico, Scarsella trova il poker bianco verde. Al minuto 14 la Vigor sfiora perfino la quinta marcatura con lo stesso Scarsella, ma Lagormarsini ha i riflessi pronti sul suo colpo di testa. Al minuto 36, Bucolo centra la traversa, ma Chiaria manda a lato il tap-in. Due minuti dopo sfiora il gol anche il neo-entrato Gherardi. Sul fronte opposto viene invece annullata per fuorigioco la marcatura di Del Sante. Al minuto 46, ci prova Chiaria in rovesciata, poi l’arbitro decreta la fine del match.

 

 Messina – Vigor Lamezia 1-4


Marcatori: al 15′ Rapisarda (VL), al 21′  ed al 41′  Zampaglione (VL), al 53′ Ferreira (M), al 56′ Scarsella (VL)

MESSINA: Lagomarsini, Caldore (5′ st Maiorano), Quintoni, Bucolo, De Bode, Cucinotta, Guerriera, Costa Ferreira, Corona (32′ st Gherardi), Guadalupi (16′ st Ignoffo), Chiaria.  All. Catalano.
VIGOR LAMEZIA: Rosti, Rapisarda, Malerba, Romano (46′ st Perrino), Marchetti, Gattari, Zampaglione (21′ st Voltasio), Scarsella, Del Sante, Rondinelli, D’Amico (35′ st De Giorgi).  All. Novelli.
Arbitro: Antonello Balice di Termoli.
Ammoniti: De Bode, Cucinotta, Guerriera (M), Romano , Rapisarda (VL)
Espulso: Cucinotta, per doppia ammonizione

Corner:  11-1
Recupero:  1 minuto nel primo tempo, 4 minuti nel secondo tempo.
Spettatori: 1000 circa.

 

Roberto Tarzia

Cosenza – Ischia, le pagelle dei Lupi.

Frattali voto 450: come i minuti d’imbattibilità interrotti oggi dal bel goal di De Francesco: il giusto omaggio ad un calciatore che merita metà dei punti che il Cosenza ha in classifica, avendo salvato il risultato in più di un’occasione in maniera decisiva (sopra tutte spiccano le sfide contro Sorrento, Arzanese, Melfi e Poggibonsi). La prestazione di oggi sarebbe senza voto, ma per il compleanno di Mr. Frattastic ci prendiamo una piccola licenza: auguri San Gigi, cento di questi giorni (possibilmente in rossoblù).

Bigoni voto 7: alterna un primo tempo in cui è superlativo dietro ad un secondo in cui spinge come un dannato avanti. Insomma, se qualcun alto fa poco e male, lui fa tutto e bene, sfiorando anche il gol con un cross sbagliato. Ma non si può avere tutto dalla vita, anche se lui ci sta abituando molto bene.

Guidi voto 6,5: ottima prestazione del centrale che, come al solito, vicino a Blondett deve pensare solo al proprio lavoro e non a quello del collega. Alza la mano per chiamare il fuorigioco almeno tre volte il primo tempo e si muove con lui tutta la linea, guida la difesa in modo impeccabile.

Blondett voto 6: ci aspettavamo di più ma comunque non è insufficiente. Fa solo prendere un bello spavento a tutti i tifosi quando liscia sul lancio che manda in porta De Nardo, ma rimedia recuperando e sbilanciando d’arguzia l’avversario. Il suo è stato uno dei migliori acquisti e questo perfetto inserimento nello scacchiere di Cappellacci ha aiutato non poco il Mister a trovare una quadratura del cerchio.

Mannini voto 6,5: buona prestazione, a parte un paio di diagonali errate. Fa il suo senza strafare, e gioca abbastanza decentemente in copertura, mentre avanti quando spinge si fa più che sentire. Finalmente il classe ’92 scuola Siena riesce ad esprimersi quasi al meglio, mettendosi in luce.

Meduri voto 5: oggi, almeno, va ad intermittenza. Alterna passaggi giusti e lanci precisi (si scatena il panico nello Stadio quando ne becca tre di fila) a pessimi retropassaggi che suonano come perdite di tempo inutili e a perdite di palloni che scatenano la furia degli ospiti. Non sono fazioso, è che proprio lui non ce la fa.

Giordano voto 7: il solito mastino, nessuna novità. Va che è una bellezza al centro del campo, spezzando il gioco e ripartendo velocemente, alle volte saltando anche gli avversari in slalom speciali. E bravo il nostro numero otto: ha saputo riprendersi da un avvio infelice recuperando la forma e sfruttando al meglio l’occasione concessagli dopo l’infortunio di Castagnetti.

Criaco voto 6,5: meno della scorsa domenica ma comunque in palla: scappa via tante volte al centrocampo avversario procurando break che mandano in tilt il sistema difensivo dell’Ischia, i cui difensori sono più volte costretti alle maniere forti per fermarlo. Da giocatore anonimo, Marco ha saputo reinventarsi essenziale lì in mezzo, prendendo le redini del cerchio di mezzeria.

Napolano voto 5,5: come Meduri, un’eterna incompiuta. Dovrebbe giocare nel ruolo a lui più congeniale, ovvero largo a sinistra, e quindi sprigionare tutta la propria potenza, ma ci riesce solo a tratti. Certo, quanto di buono fa vedere è davvero buono, ma è troppo poco. Prova anche il solito tiro della domenica, ma stavolta è il fondo ad accogliere il pallone. Lo rileva Calderini, voto 6 solo per il goal. Ormai ho rinunciato a capire il perché di questa posizione, nella quale Bum Bum gioca non come ci ha abituato. No comment a riguardo.

Mosciaro voto 8: che delizia, che delizia. Finalmente non è più una zavorra nervosa, ma un giocatore di calcio. Finalmente è un giocatore che fa il lavoro di tre avanti, che diventa all’occorrenza ala, centravanti, trequartista. La sua azione sul goal è di pregevolissima fattura, ma quella è solo la ciliegina sulla torta di una prestazione fantastica, condita anche dalla traversa scheggiata nella prima frazione: bentornato, Capitano.

Cappellacci voto 5,5: due domande: perché Calderini prima punta? Perché fuori Criaco e non Meduri? Solo questo, che però vale tantissimo. Non basta la tattica, perfetta, se poi non si riesce a decifrare il codice della partita. Ci vuole anche capacità di lettura, oltre ad una giusta dose di Fattore C che, in casa, sembra sempre venir meno.

Francesco La Luna

Cosenza, altri due punti sprecati.

Il Cosenza perde, dopo Foggia e Chieti, altri due punti per strada, facendosi fermare da un Ischia quadrato ed in gamba, forse la squadra migliore vista al San Vito. Il gol subito ferma, inoltre, a quattrocentocinquanta minuti effettivi l’imbattibilità di Frattali, inoperoso per quasi tutta la partita e beffato all’ultimo minuto, che festeggia così – malamente – il suo compleanno numero ventotto, mentre continua – magra consolazione – la serie di risultati utili consecutivi partita il 29 Settembre contro l’Arzanese.

Il Cosenza si schiera con un modulo inedito, una sorta di 4 – 1 – 4 – 1 simile a quello adoprato da Petkovic nel suo primo anno di Lazio, con Meduri a mettere ordine in mezzo al campo, Criaco e Giordano mezzale e Napolano ed Alessandro sugli esterni ad accompagnare il solo Mosciaro. Fuori Palazzi, Bigoni torna terzino a destra, mentre la coppia centrale è sempre Blondett – Guidi.

Dopo cinque minuti due azioni da gol per l’Ischia, la prima con un tiro dalla distanza di De Francesco ben deviato dalla distanza da Frattali, la seconda con un colpo di testa sul seguente calcio d’angolo che si spegne sordamente contro la traversa. La giornata sembra arridere alla mala sorte, come dimostra la traversa baciata da Mosciaro su punizione. La partita non ha molte occasioni da segnalare, benché il ritmo sia molto alto, salvo un tiro del solito De Francesco deviato che finisce alto sulla traversa a Frattali spiazzato. Si va così a riposo a reti inviolate, avendo sprecato molte energie ma senza concludere nulla. Il secondo tempo inizia con gli stessi effettivi, e dopo cinque primi Napolano prova il solito tiro dalla distanza, ma la sfera sfiora il palo, addormentandosi sul fondo cullata dalla ninna nanna di Pane. L’Ischia non si limita a guardare e rischia di trovarsi in vantaggio con Di Nardo, imbeccato da un errore di Blondett, ma la palla si spegne sul fondo e neanche di poco. Quando manca poco alla mezz’ora il Cosenza sfiora casualmente il vantaggio con un cross sbagliato di Bigoni che rischia di finire in fondo al sacco. A dieci minuti dalla fine due occasioni d’oro per il Cosenza, la prima con Alessandro che spara su un centrale

 e la seconda con Meduri che, ben imbeccato dall’argentino, sbaglia completamente il tiro. È il preludio al vantaggio che arriva sull’azione seguente: Mosciaro fa tutto solo saltando due difensori e mettendo in mezzo dal fondo: Pane non trattiene, sulla scia del pallone irrompe Calderini che sigla di coscia l’uno a zero. Quando tutto sembra finito, ecco la beffa: Mora crossa dalla sinistra, la difesa del Cosenza è presa in controtempo e De Francesco batte l’incolpevole Frattali. Pari che sa di beffa e di ennesima occasione persa. Nel finale, brutto gesto dell’autore dell’assist che riporta un pallone in campo facendo perdere tempo e facendo, com’è ovvio, innervosire il popolo rossoblù. Finisce così una partita in cui i Lupi hanno buttato all’aria due altri punti ed in cui il complesso del San Vito sembra una chimera insormontabile. La contemporanea sconfitta del Teramo contro la Cenerentola Arzanese fa salire ancora di più l’amaro in bocca per quello che poteva essere e non è stato. La prestazione è comunque buona, e soprattutto Mosciaro è finalmente un uomo in più e non in meno; da definire, invece, la situazione di Calderini, che continua ad essere sito in un ruolo che non è nelle sue corde, ma in quelle dell’infortunato de Angelis, la cui mancanza si sente soprattutto in partite come questa. Infine, ad onor del vero, bisogna fare i complimenti agli avversari, capaci di mettere in campo una squadra ordinata e tosta, difficile da perforare se non con guizzi di singoli giocatori. Ciò che consola i tifosi è pensare che, almeno, la prossima si gioca in trasferta.

Francesco La Luna

COSENZA – ISCHIA 1 – 1

COSENZA: Frattali; Bigoni, Guidi, Blondett, Mannini; Meduri; Alessandro, Giordano, Criaco (’40 Palazzi), Napolano (’20 st Calderini); Mosciaro.

ISCHA: Pane; Pedrelli, Mattera, Rainone, Mora; Alfano (’18 st Catinali), De Francesco, Nigro; Schetter (’22 st Longo), Masini; Di Nardo (’30 Tito).

MARCATORI: ’35 st Calderini (C), ’43 st De Francesco (I)

AMMONITI: Criaco, Alessandro (C); Pedrelli, Alfano, Schetter (I)

RECUPERO: 0′ e 4′.
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