Catanzaro, maxi sequestro di beni a imprenditori lametini ritenuti organici alla cosca Giampà

CATANZARO – Beni per oltre due milioni di euro sono stati confiscati dalla Dia di Catanzaro, con il coordinamento della Procura distrettuale, a due imprenditori di Lamezia Terme Davide Orlando e Roberto Piacente ritenuti organici alla cosca Giampà. Il provvedimento, emesso dalla Corte d’Appello di Catanzaro, è divenuto definitivo dopo la pronuncia della Cassazione. A Orlando e Piacente a cui sono state confiscate quote sociali e l’intero compendio di due aziende di calcestruzzo, beni immobili, mobili registrati e mezzi industriali. I due erano  stati arrestati e condannati per associazione a delinquere di stampo mafioso nell’ambito dell’ operazione denominata “Piana”. L’iter giudiziario è iniziato nel maggio del 2013 con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di quattro soggetti, tra cui i due imprenditori. In particolare è emerso gli Orlando e Piacente riuscivano ad ottenere l’assegnazione di consistenti appalti, scavalcando la concorrenza.

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