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Coronavirus, bollettino Regione Calabria: 292 casi

CATANZARO – Diramato come ogni pomeriggio dalla Regione Calabria il bollettino sui casi positivi del contagio da Coronavirus.

In Calabria ad oggi sono stati effettuati 3144 tamponi. Le persone risultate positive al Coronavirus sono 292 (+19 rispetto a ieri), quelle negative sono 2852.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:
Catanzaro: 60 (11 in reparto; 11 in rianimazione; 38 in isolamento domiciliare. Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro.);
Cosenza: 66 (30 in reparto; 4 in rianimazione; 29 in isolamento domiciliare; 3 deceduti); 
Reggio Calabria: 94 (21 in reparto; 5 in rianimazione; 60 in isolamento domiciliare; 5 guariti; 3 deceduti); 
Vibo Valentia: 17 (2 in reparto; 15 in isolamento domiciliare); 
Crotone: 55 (18 in reparto; 36 in isolamento domiciliare; 1 deceduto); 

I soggetti in quarantena volontaria sono 6884, così distribuiti:

▪️ Cosenza: 1334
▪️ Crotone: 623
▪️ Catanzaro: 668
▪️ Vibo Valentia: 750
▪️ Reggio Calabria: 3509

Le persone giunte in Calabria che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 11.191

SITUAZIONE NAZIONALE:

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 50.418 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 63.927 i casi totali (dati diffusi dalla Protezione Civile alle ore 18).

Nel dettaglio i casi attualmente positivi sono: 18.910 in Lombardia, 7.220 in Emilia-Romagna, 4.986 in Veneto, 4.529 in Piemonte, 2.358 nelle Marche, 2.301 in Toscana, 1.553 in Liguria, 1.414 nel Lazio, 929 in Campania, 771 in Friuli Venezia Giulia, 914 nella Provincia autonoma di Trento, 688 nella Provincia autonoma di Bolzano, 862 in Puglia, 681 in Sicilia, 605 in Abruzzo, 556 in Umbria, 379 in Valle d’Aosta, 343 in Sardegna, 280 in Calabria, 89 in Basilicata e 50 in Molise.

In totale sono 7.432 le persone guarite. I deceduti sono 6.077, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.

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