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Coronavirus in Calabria, la Regione istituisce zone rosse in due comuni

Scattano le misure anti-covid in Calabria con l’istituzione di zone rosse per due comuni calabresi alla luce dell’aumento di casi di positività.

Lo ha deciso con proprie ordinanze Nino Spirlì, che da ieri ha preso le redini della Regione come presidente ad interim dopo la morte della governatrice Jole Santelli, per i comuni di Sant’Eufemia d’Aspromonte, nel reggino, e per Torre di Ruggiero, nel catanzarese.

Per Sant’Eufemia d’Aspromonte, la decisione è scattata dopo che, è scritto nell’ordinanza, “dal monitoraggio epidemiologico regionale è emerso che si è registrato un rapido aumento del numero dei casi confermati ed il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria ha confermato che il contagio ha interessato 20 soggetti”. Da qui la decisione della zona rossa in considerazione che “la situazione epidemiologica, legata al focolaio, può peggiorare rapidamente, dando luogo ad altri focolai, non diversamente contenibili e che l’incidenza dei casi confermati si attesta su livelli significativi, atteso che la popolazione residente nel Comune è di poco inferiore a 3900 abitanti”.

Anche per Torre di Ruggiero, l’ordinanza è stata emessa dopo che “il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro ha comunicato che sono stati individuati 14 soggetti positivi a covid 19” e che “tutti avrebbero avuto contatti stretti con familiari e conoscenti del luogo e sono in corso le attività di testing ai contatti, al fine di evitare il dilagare dell’infezione nell’area” ed in considerazione che “l’incidenza si attesta su livelli significativi, atteso che la popolazione è di poco inferiore a 1000 abitanti”.

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