ospedale crotone

Dottoressa aggredita, Donne medico Calabria invoca inasprimento delle pene

CATANZARO – «La dottoressa Maria Carmela Calindro, brutalmente aggredita a Crotone, è una di noi, una collega, una delle tante operatrici della sanità che ogni giorno contribuiscono a rendere gli ospedali luoghi di cura e sollievo dalle sofferenze». E’ quanto afferma, in una nota, Teresa Papalia, delegata regionale dell’Associazione Donne Medico.

«Come Associazione – prosegue Papalia – le siamo accanto e seguiremo con trepidazione ogni passo del suo percorso di recupero. Nel condannare con fermezza l’episodio che l’ha vista coinvolta esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per una situazione ormai insostenibile. La violenza contro i medici e contro le donne medico è un’emergenza che non sembra avere fine e che consegna con regolarità vittime con storie che si assomigliano in maniera preoccupante. Le istituzioni, nazionali e regionali, non possono più far finta di non vedere. Gli ospedali devono tornare a essere luoghi sicuri, per noi medici e per i pazienti».

«Bisogna affrontare il problema – sostiene ancora Teresa Papalia – inasprendo le pene per chi perpetra reati simili, come peraltro prevede il disegno di legge sulla violenza contro gli operatori sanitari, attualmente incardinato in Commissione Igiene e Sanità del Senato, che ci piacerebbe diventasse realtà al più presto. In questo ci associamo al messaggio del presidente nazionale dell’Ordine dei Medici, Filippo Anelli. Alla dottoressa Calindro auguriamo un pronto recupero e un ritorno al lavoro prima possibile. Le nostre porte, quelle dell’Associazione calabrese donne medico, sono aperte per lei». 

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