‘ndrangheta, arrestato in Brasile il latitante Vincenzo Macrì. Minniti: «Lavoro straordinario»

REGGIO CALABRIA – E’ stato arrestato a San Paolo, in Brasile il latitante della ‘ndrangheta calabrese Vincenzo Macrì, figlio del noto Antonio, leader carismatico. L’arresto è avvenuto al termine di articolate indagini coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria e condotte dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e dalla rete dell’Interpol. A localizzare e catturare Macrì sono stati gli agenti della polizia brasiliana.

Nato a Siderno nel gennaio del 1965, esponente apicale della potente cosca della ‘ndrangheta Commisso operante a Siderno, Vincenzo Macrì era già stato proposto per l’inserimento nell’elenco dei latitanti pericolosi stilato dal Ministero dell’Interno. L’arrestato è figlio del noto Antonio Macrì, leader carismatico, soprannominato per la sua caratura criminale “boss dei due mondi”, particolarmente influente anche oltreoceano (Canada e Stati Uniti), ucciso in un agguato a Siderno il 20 gennaio 1975, nell’ambito della prima guerra di ‘ndrangheta. Vincenzo Macrì, che negli ultimi anni si era stabilito ad Aalsmeer (Olanda), dove, riferisce ancora la Polizia, gestiva gli interessi illeciti del sodalizio mafioso di riferimento, è stato rintracciato all’aeroporto di San Paolo del Brasile, diretto nella capitale del Venezuela, Caracas, dove viveva da qualche tempo utilizzando una falsa identità individuata proprio dagli investigatori della Squadra Mobile reggina e dello SCO.

Il ministro dell’interno, Marco Minniti, ha telefonato al Capo della Polizia, Franco Gabrielli per complimentarsi dell’operazione che ha portato all’arresto, in Brasile, di Vincenzo Macrì, esponente di spicco della cosca della ‘ndrangheta Commisso, operante a Siderno, e inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi. «L’arresto di Vincenzo Macrì – ha commentato il ministro Minniti – è un’altra importantissima operazione contro la ‘ndrangheta che si aggiunge agli arresti di altri pericolosi latitanti operati di recente dal lavoro straordinario delle forze di polizia».

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