‘ndrangheta, Cafiero de Raho: «Arresto storico. Cittadini possono collaborare»

REGGIO CALABRIA – Un arresto “storico”. Così il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho ha commentato la cattura del pericoloso latitante Ernesto Fazzalari, scovato a Molochio dai carabinieri. «Non è un caso che questo avvenga in un momento così felice di attività investigativa, portata avanti con tanti risultati», ha proseguito il magistrato assicurando che «lo Stato non guarda in faccia nessuno e ha sempre la forza di andare avanti». Con l’arresto di Fazzalari si può considerare chiusa la ricerca dei latitanti più pericolosi. Significativo, secondo Cafiero de Raho, che Fazzalari si trovasse solo insieme alla compagna nel casolare dove è stato catturato. «Non aveva guardaspalle, non c’erano persone attorno, nessuno. Perché? Perché si riteneva certamente protetto dal pericolo nel suo territorio. Riteneva che la cosca gli facesse arrivare un segnale di pericolo». E invece gli investigatori sono stati più bravi a non destare sospetti. «In passato ho detto – conclude il procuratore di Reggio Calabria – che comprendo la paura della gente nei territori dove la ‘ndrangheta controlla tutto però oggi la situazione è cambiata, abbiamo testimoni di giustizia che sono commercialisti e imprenditori, abbiamo fatto arresti eccellenti e non ci sono più latitanti importanti. Questo significa che non ci sono territori indenni dal controllo dello Stato. E’ questo l’elemento da sottolineare per riflettere sull’importanza di una collaborazione. Oggi i cittadini possono collaborare perché nello Stato hanno magistrati e appartenenti alle forze dell’ordine che sono dalla loro parte, pronti ad andare contro chiunque, anche a coloro che appartengono agli stessi organismi in cui noi stessi operiamo, perché noi non guardiamo in faccia nessuno, applichiamo la legge sempre e comunque».

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