Ricettazione e porto d’armi od oggetti atti ad offendere, denunce nel cosentino

RENDE (CS) – “Ricettazione e porto di armi od oggetti atti ad offendere”, sono queste le accuse per le quali sono stati denunciati un 37enne, un31enne e un 45enne di Cosenza, già noti alle Forze dell’Ordine.

Nella nottata di sabato, i militari della Stazione Carabinieri di Torano Castello, nel corso di un servizio di controllo del territorio, transitando nei pressi della zona industriale di contrada Cutura nel comune di Torano Castello (CS), hanno notato le luci accese all’interno di un capannone.

Giunti all’interno del fabbricato i militari hanno trovato il proprietario (37enne), il quale ha giustificato la sua presenza sul luogo poiché allertato di un falso allarme segnalato dal sistema antintrusione.

Gli operanti pertanto hanno deciso di approfondire il controllo e hanno notato altre due persone all’interno del capannone di cui una (31enne) nascosta nel soppalco e l’altra (45enne), accovacciata all’interno di un’autovettura, con il motore ancora caldo, che faceva finta di dormire.

Inoltre, all’interno del capannone, i militari hanno rinvenuto un borsello contenente numerosi attrezzi da scasso nonché 12 centraline elettroniche di avviamento di auto e camion di varie marche: utilizzate dai ladri più esperti per mettere in moto le auto nel più breve tempo possibile.

Il titolare, dapprima ha dichiarato ai militari  di non conoscere i due soggetti dopodiché, messo alle strette dagli operanti (i quali nel corso dell’ispezione ai locali non avevano rilevato alcun segno di effrazione alle porte e alle finestre ed inoltre avevano rinvenuto un telecomando del cancello di ingresso nelle tasche del 31enne), alla fine ha ammesso di conoscere i due. I tre uomini, accompagnati presso la Compagnia Carabinieri di Rende per gli accertamenti del caso, al temine delle formalità di rito sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Cosenza, mentre il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.

Il sequestro operato ha consentito di prevenire ulteriori furti di autovetture nell’area urbana, fenomeno criminale contrastato con determinazione dai militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Cosenza che già, nel mese di novembre 2018, nel corso dell’indagine “Scacco al Cavallo” hanno tratto in arresto 18 persone per i reati di furti di auto e successive estorsioni c.d. cavalli di ritorno.

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