Aspromonte - La terra degli ultimi

A Reggio Calabria l’anteprima nazionale di “Aspromonte – La Terra degli ultimi”

REGGIO CALABRIA – Accompagnato dal regista Mimmo Calopresti e da Marcello Fonte, il 19 novembre, alle ore 20, “Aspromonte – La terra degli ultimi”, distribuito da Italian International Film, arriva a Reggio Calabria al Cinema Lumiere, in anteprima. Sarà poi in sala dal 21 novembre.

Il film è una produzione Italian International Film – società di Lucisano Media Group – con Rai Cinema, prodotto da Fulvio e Federica Lucisano, con il contributo di Regione Calabria e Calabria Film Commission; scritto da Mimmo Calopresti con Monica Zapelli, già autrice de I cento passi, con la collaborazione di Fulvio Lucisano, tratto dall’opera letteraria di Pietro Criaco “Via dall’Aspromonte” (Rubbettino Editore).

Aspromonte-La terra degli ultimi è un western atipico sulla fine di un mondo e sul sogno di cambiare il corso degli eventi grazie alla voglia di riscatto di un popolo.

Aspromonte – La terra degli ultimi è interpretato da Valeria Bruni Tedeschi (David di Donatello come Miglior Attrice Protagonista per La pazza gioia), Marcello Fonte (Palma d’Oro al Festival di Cannes 2018 come Miglior Attore con Dogman), Francesco Colella (interprete della serie Trust di Danny Boyle e Zero Zero Zero di Sollima), Marco Leonardi (Maradona – La mano de Dios di Marco Risi, Anime nere di Francesco Munzi, All the money in the world di Ridley Scott), e con la partecipazione di Sergio Rubini (regista e attore di decine di film a partire dal film rivelazione La Stazione).

La storia

Ambientato ad Africo, un paesino arroccato nell’Aspromonte calabrese, alla fine degli anni ’50, dove una donna muore di parto perché il dottore non riesce ad arrivare in tempo perché non esiste una strada di collegamento. Gli uomini, esasperati dallo stato di abbandono, vanno a protestare dal prefetto. Ottengono la promessa di un medico, ma nel frattempo, capeggiati da Peppe, decidono di unirsi e costruire loro stessi una strada. Tutti, compresi i bambini, abbandonano le occupazioni abituali per realizzare l’opera. Giulia, la nuova maestra elementare, viene dal Nord, e vuole insegnare l’italiano “se Africo entrerà nel mondo grazie alla strada, i ragazzi dovranno conoscerlo prima, imparando a leggere e a scrivere”. Ma per il brigante Don Totò, quello che detta la vera legge, Africo non può diventare davvero un paese ‘italiano”.

 

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