Al Liceo Classico “G. da Fiore” l’incontro “Il sangue rosa. La strage delle donne”.

RENDE – L’A.N.I.M.E.D incontra il Liceo Classico “Gioacchino da Fiore” di Rende.

Domani 25 Marzo 2014, alle ore 10.00, si svolgerà uno degli incontri previsti dal progetto formativo “Il sangue rosa. La strage delle donne”. Sensibilizzare i giovani sulle tematiche legate alla violenza di genere, attraverso un percorso educativo che interviene con efficacia sulla diffusione della legalità a partire proprio dalle scuole: questo il nobile fine che si intende perseguire. Ideato da Cinzia Falcone, Presidente Animed (Associazione Nazionale Interculturale Mediterranea) e promosso dal Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, “Il sangue rosa”, è stato inserito nell’ampio programma “Giovani e legalità” (un percorso educativo atto ad intervenire con efficacia sulle tematiche legate alla diffusione della legalità nelle scuole), e rappresenta una valida strategia d’intervento mirata ad una vasta ed eterogenea gamma di utenti in termini di età (studenti tra i 14 e i 18 anni e docenti), di estrazione sociale, appartenenza religiosa, grado d’istruzione e orientamento sessuale. L’iniziativa, che coinvolge ben 18 istituti della provincia di Cosenza, intende abbattere il muro dell’indifferenza, combattendo l’isolamento e il silenzio, tipici di chi è vittima di questi drammi, attraverso la conoscenza, la prevenzione e la formazione dello studente, attuata dallo staff dell’Animed, con la collaborazione di esperti, nonché delle Forze dell’Ordine, che avverrà durante l’incontro moderato dalla giornalista Francesca Porco a cui prenderanno parte i referenti promotori dello stesso, il giornalista Arcangelo Badolati, il presidente dell’Animed, Cinzia Falcone e il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Rende, Capitano Luigi Miele. Inoltre, il progetto propone la Prima Edizione del Concorso scolastico “Il sangue rosa”, che darà l’opportunità agli studenti di realizzare un elaborato finale (tema, poesia, fotografia, dipinto, etc.) al fine di promuovere approfondimenti sulla fenomenologia in oggetto. Imparare a superare gli stereotipi di genere, partendo proprio dalle scuole è il primo passo per formare i giovani e scuotere le loro coscienze. Le dinamiche di un amore malato sono quelle illustrate dal corto “Piccole cose di valore non quantificabile”, di Paolo Genovesi e Luca Miniero, che sarà proiettato durante l’incontro. Un video coinvolgente che descrive una denuncia pronunciata attraverso il linguaggio sibillino di una giovane ragazza, alla quale i lunghi anni di violenza, hanno rubato le speranze, i desideri, l’amore, logorando la sua stessa anima per sempre.
Per maggiori informazioni si invita a visitare il sito web www.ilsanguerosa.it.

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