All’Accademia cosentina la conferenza “Creature del Cosmo”

COSENZA – Lo scorso giovedi 14gennaio, l’Accademia Cosentina ha vissuto un momento di radicale cambiamento durante la conferenza “Creature del Cosmo”, tenuta dal giornalista e scrittore Benito Patitucci, socio ordinario di questa plurisecolare istituzione. “Metamorfosi” dovuta al fatto che non si è trattato dell’abituale e più che consolidato excursus dialettico, bensì di un “discorso per immagini”: la proiezione, cioè, di una nutrita serie di slides (140 diapositive, per l’esattezza), ognuna illustrata da un conciso commento del relatore.

Una tematica, quella esposta da Benito Patitucci, articolata in più sezioni, tutte strettamente correlate, tendenti a far conoscere le incredibili strutture cosmiche delle quali siamo parte integrante. L’esposizione è partita dalla “meraviglia” dei nostri progenitori di fronte al cielo stellato, all’alba e al tramonto, per arrivare al momento in cui questa si è trasformata in “interesse” e quindi in “studio” vero e proprio; dal quale prenderà l’avvio – grazie agli strumenti che man mano verranno messi in campo dalla creatura “uomo” – una ricerca sempre più finalizzata alla conoscenza di ciò che sta sulle nostre teste.

Così, dall’analisi del Sistema Solare e dei suoi pianeti, si è passati alla teoria del Big Bang e alla sequenza di quegli eventi macroscopici che hanno contribuito, in un modo o nell’altro, alla formazione dell’Universo: dalla materia cosmica alle nebulose, all’aggregazione degli astri, agli ammassi stellari e a strutture molto più complesse come le galassie.

Non sono mancate, ovviamente, dettagliate notizie sugli astri che brillano nel firmamento, sulle loro incredibili dimensioni, su cosa diventeranno al termine della loro esistenza e a cosa daranno vita in seguito, poiché nel Cosmo nulla è immutabile, ma tutto si trasforma. Al pianeta Terra, la nostra “zattera azzurra”, è stato infine riservato un affascinante e dettagliato capitolo.

Brillante e appassionante conferenza, dunque, di alto contenuto scientifico, questa dello scrittore Benito Patitucci, che ha avuto soprattutto il pregio di coinvolgere emotivamente l’attento uditorio, trasportandolo di meraviglia in meraviglia.

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