All’Unical la visita dell’ambasciatore Philips

«L’Università della Calabria è un polo di eccellenza. Sono rimasto favorevolmente impressionato da questa breve ma significativa visita dalla quale emerge come in questo ateneo la cultura dell’innovazione e della imprenditorialità venga trasmessa agli studenti. Qui i giovani hanno la possibilità di sviluppare ed elaborare le proprie idee e di cogliere le migliori opportunità. Ho interloquito con i giovani protagonisti di sei delle cinquanta start up ospitate in questa università. Ho visto che qui si crea qualcosa di importante, si costruisce il futuro. Luoghi come questo sono decisivi per evitare che i talenti calabresi ed italiani siano costretti a mettere a frutto le proprie capacità e conoscenze all’estero. Devono rimanere in Italia perché hanno le carte in regola per creare ricchezza e benessere a beneficio di questo straordinario Paese». Sono le parole dell’ambasciatore degli Stati Uniti John Philips, ospite dell’Unical, nell’ultimo giorno della sua visita in Calabria. Accompagnato dal Rettore Gino Crisci, dal Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e dal prof. Giuseppe Passarino, il diplomatico statunitense ha visitato il Liaison Office della sede di TechNest. Si tratta di un Ufficio di supporto alla ricerca ed al trasferimento tecnologico dell’Università della Calabria, iIstituito nel 2003, con l’obiettivo di valorizzare le conoscenze e le competenze sviluppate all’interno dell’ateneo di Arcavacata. Sollecitato dai cronisti Philips ha poi espresso le proprie valutazioni sul fenomeno dell’immigrazione, in una giornata nella quale si sono registrati ancora drammatici sbarchi sulle coste calabresi: «Bisogna essere grati all’Italia – ha detto l’ambasciatore statunitense – e soprattutto agli italiani per come si prodigano nell’accoglienza. E’ il Paese che ha saputo meglio d tutti gli altri fronteggiare l’arrivo continuo di flussi di persone dalle aree asiatiche ed africane. Si tratta del giusto atteggiamento. L’immigrazione renderà l’Italia più forte come gli Stati Uniti, decisamente rafforzati dal fenomeno dell’immigrazione che è stato notevole. Quello dell’Italia è l’esempio virtuoso da seguire. So che nel breve periodo vi sono delle difficoltà nel trovare una sistemazione a queste famiglie che giungono in massa nel giro di un arco temporale assai breve. Ma se analizziamo i numeri, in Italia ogni anno giungono 100 mila extracomunitari. Rispetto ad una popolazione di circa 60 milioni d abitanti, non è tantissimo. Non dimentichiamo che la Germania ha recentemente ribadito di avere bisogno di un milioni di nuovi immigrati all’anno per far marciare la propria industria». Philips in mattinata aveva visitato il porto di Gioia Tauro. Poi ha pranzato con il governatore Oliverio. «Un incontro cordiale – è detto in un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta – Il Diplomatico ed il Presidente si sono intrattenuti sui temi più importanti legati alla condizione economica, sociale e alle prospettive di sviluppo della Calabria. L’ambasciatore Phillips si è detto molto lieto di aver visitato in questi giorni la Calabria, di cui ne ha apprezzato la bellezza e le potenzialità di sviluppo. Un riferimento particolare è stato posto al porto di Gioia Tauro, del quale l’ambasciatore ha sottolineato l’importante ruolo che può svolgere per lo sviluppo della Calabria e dell’intero Paese nell’ambito del bacino del Mediterraneo. L’ambasciatore ha, altresì, apprezzato le bellezze naturalistiche della Calabria ed ha approfondito diversi temi che interessano la regione per determinare migliori condizioni di attrattività e di investimenti esterni»

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