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Buon 23° compleanno Filorosso!

RENDE (Cs) – Il 14 dicembre è il 23° compleanno del Filorosso. Quest’anno si festeggerà aprendo il DAM – Dipartimento Multimediale Autogestito alla città, insieme alle associazioni artistiche e culturali con cui in questi anni ha condiviso condiviso spazi, idee, iniziative, progetti.

Compagnie teatrali, gruppi musicali, cinefili, fumettisti, fotografi, scrittori, piccoli editori, giornalisti, grafici, smanettoni del web, tutti alle prese con una mole di lavoro entusiasmante quanto problematica.

«Artisti e operatori pieni di creatività, coraggio, passione civile . è spiegato ella nota -, si industriano e si adoperano senza sosta, superando la prova del tempo, radicandosi e resistendo. Le potenzialità di questo impegno culturale, teso ad innovare, a diffondere cultura al tempo dell’ignoranza al potere, a tessere relazioni sociali nella società dell’individualismo, ad inventare nuove forme di vita e di lavoro, sono innegabili.
Noi ci troviamo in un luogo strategico per la formazione della coscienza critica, l’Università della Calabria, da cui transitano migliaia di giovani. Per questo sentiamo la responsabilità di sperimentare, di cercare altre strade, altre relazioni, altre parole. Uscire per contaminare il territorio, perché quello che abbiamo in Comune non ci basta. Le città possibili che abbiamo in mente sono città i cui spazi culturali sono condivisi, funzionanti, attrezzati, efficaci e produttivi. Spazi pubblici, in cui fare formazione e informazione, lavorare, progettare, convinti che solo la Cultura può rigenerare il tessuto urbano e civile del nostro Sud.
Cosa possiamo fare insieme perché la città che abbiamo in mente diventi reale, ricca di partecipazione, lavoro creativo riconosciuto, rapporti sociali continuativi, un senso civico e comunitario diffuso? Siamo abbastanza maturi da provare a costruire una proposta culturale organica, capace di condizionare, di diventare “egemone”, di influenzare la politica e le istituzioni? Quando passeremo dalla resistenza all’esistenza? Forse nessuno di noi avrà la risposta, ma mettere insieme le domande giuste e su quelle cominciare a interrogarci, ci sembra già un passo in avanti. Chiunque condivide questo spirito propositivo e sente di contribuire positivamente alla discussione è il benvenuto».

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