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Donne e Culture, Chaimaa Fatihi ospite a Cosenza per parlare di libertà

Le donne forti, quelle che motivano la crescita culturale nella nostra società, le donne che alzano i propri occhi curiosi e sono pronte ad essere tutto ciò che vogliono in una vita che è solo loro.

L’incontro organizzato dal Soroptimist International Club di Cosenza col patrocinio del Comune di Cosenza, che si è tenuto ieri pomeriggio nella sala Quintieri del teatro Rendano dal titolo “Donne e Culture tra libertà e vincoli“, è stato questo e molto altro. Un tavola rotonda che ha dato spunti interessanti a un folto pubblico,  che ha contribuito attivamente negli interventi dei relatori e dell’ospite d’onore, l’autrice del libro “Non ci avrete mai, lettera aperta di una musulmana italiana ai terroristi” Chaimaa Fatihi.

Un viaggio che ha preso vita con i saluti iniziali di Rosita Paradiso, presidente del Soroptimist International club di Cosenza, da sempre attenta nel creare progetti che potessero parlare delle donne. A seguire Alessandra De Rosa, presidente della commissione Cultura di Cosenza, attiva negli eventi che coinvolgono il territorio cosentino, ha proposto un interessante intervento sulla figura della donna nel mondo cattolico, con una accostamento finale dell’autrice del libro “Non ci avrete mai” a Santa Caterina da Siena, una donna minuta, forte e con un’acuta intelligenza.

Il talento di Francesca Maiorca ha poi catturato il pubblico, che ha ascoltato con attenzione l’esecuzione della giovane pianista (12 anni) nell’interpretare le Variazioni su un tema di Paganini di Isaac Berkovich e la Tarantella op.43 di Chopin.

Al termine del momento musicale, si è dato spazio agli interventi della professoressa Teresa Ting, ricercatrice presso l’Università della Calabria, e della dottoressa Raffaella Buccieri, critico e storico dell’arte. Nel primo intervento i presenti hanno potuto partecipare a un breve laboratorio interattivo per indagare la figura della donna negli ideogrammi cinesi; nel secondo, la dottoressa Buccieri ha analizzato la figura della donna come ricerca e sperimentazione nel mondo dell’arte, con un focus sugli stili e le influenze femminili in dipinti e fotografie.

Nel cuore dell’evento, un reading della talentuosa attrice Francesca Marchese ha dato il via all’intervista all’ospite Chaimaa, quest’ultima imprimeva il suo sorriso negli occhi dei presenti mentre raccontava delle difficoltà di poter essere libera di scegliere la propria identità, da italiana e musulmana all’interno della società. Si è discusso di religione, gratitudine, pace, sentimenti e contaminazione culturale, per vivere come uomini liberi tra uomini liberi.

Tra le parole di Chaimaa, Francesca Marchese ha letto alcuni passi del libro, ripercorrendo quelle pagine che hanno dato forza a tantissimi ragazzi di poter dissociare la propria fede con orgoglio da chi compie atti di sangue, quest’ultimi sono i “disumani”.

Al termine, i saluti dei relatori e un intervento commosso di chi ha apprezzato la presentazione, cogliendo quell’emozione che può crescere in chi ha tanto da dire e un mondo da cambiare.

Miriam Caruso

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