Computer science ed elettronica, Unical tra i migliori atenei d’Italia

RENDE (CS) – Ancora un altro motivo di orgoglio per l’Università della Calabria che si conferma tra i migliori atenei d’Italia per le aree di Computer science ed elettronica. È quanto emerge dall’annuale ranking for Computer Science & Electronics di Guide2Research, in cui l’Unical, all’ottavo posto  tra gli atenei italiani, precede università di lunga tradizione come Padova o la Federico II di Napoli. Nel ranking l’Università della Calabria figura anche nella top 100 europea ed è al 229mo posto a livello mondiale, prima di atenei più noti a livello internazionale come l’Università di Liverpool o la Concordia University di Montreal.

La classifica premia il lavoro dei ricercatori dell’area informatica e dell’ingegneria dell’informazione. È costruita, infatti, sull’h-Index (o indice di Hirsch) calcolato e fornito da Google Scholar. L’indice di Hirsch valuta l’importanza e il prestigio di un ricercatore sulla base di due parametri che danno conto della quantità e della qualità del suo lavoro: il numero di articoli pubblicati e il numero di volte in cui sono stati citati. La formula, quindi, restituisce un valore finale che valuta insieme la produttività del ricercatore e l’impatto che i suoi studi hanno avuto sulla comunità scientifica e riesce a essere rappresentativa del lavoro complessivo svolto negli anni. Per queste ragioni è considerato più affidabile di altri parametri meramente quantitativi ed è utilizzato, infatti, anche come parametro di valutazione per il conferimento dell’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN) a professore universitario.

Il ranking di Guide2Research prende in considerazione solo i ricercatori con un h-Index di almeno 40, un parametro che lo stesso Hirsch considerava necessario per individuare gli scienziati di maggiore impatto. Al posizionamento dell’Unical contribuiscono sei dei suoi ricercatori: si tratta dei professori Nicola Leone (h-Index 53), Giancarlo Fortino (h-Index 48), Yaroslav D. Sergeyev (h-Index 45), Domenico Talia (h-Index 44), Alfredo Cuzzocrea (h-Index 41) e Domenico Saccà (h-Index 41).

I professori Leone, Fortino e Sergeyev si posizionano anche tra gli scienziati italiani top 100 del settore.

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