Il coriglianese Algieri trionfa al Barcellona Film Festival

COSENZA – Giovanni B. Algieri conquista la V edizione del Barcellona Film Fesitval con il cortometraggio “Schabernack”, già finalista, tra l’altro, al Lisbon International Film Festival ed al Polish International Film Festival. Con i suoi romanzi, invece, incanta già da qualche anno grandi e piccoli, girando instancabilmente scuole e librerie con i racconti di “Forse non Torno” e “Cosa Manca”.

Giovanni B. Algieri e viene da Corigliano Calabro, ha solo 28 anni ma, anche se lo nega, il suo inizio di carriera letteraria e cinematografica è già colmo di belle soddisfazioni.

“Schabernack” è un cortometraggio che racconta quanto possa essere difficile il rapporto con la realtà. Paul e Judith sono una coppia bizzarra che, immersa in una vita di spettacoli dai confini molto labili, si trova a cercare risposte reali nell’adolescenza di loro figlia: Erna. Una storia che attraverso personaggi complessi, riesce a trasmettere il profondo e comune senso di inadeguatezza delle fragilità umane.

«Vincere il premio della giuria in un Festival con oltre 3.000 partecipanti  – sottolinea il regista calabrese – fa un bell’effetto, mi fa sorridere ma, soprattutto, mi rende felice il fatto che tutte le persone che hanno collaborato intensamente al progetto possano sentirsi appagate del loro lavoro».

«Schabernack – spiega il 28enne talento coriglianese – è la bizzarra storia di due teatranti di strada, Paul e Judith, alle prese per la prima volta con un mondo con il quale non avevano mai avuto a che fare: quello della realtà. Dei problemi di tutti i giorni. Della quotidianità. Dell’adolescenza di Erna, la loro unica figlia».

Tra gli interpreti, spiccano nomi già noti al grande schermo, come quello di Gianni Pellegrino e Marco Prosperini, e altri nomi di giovani molto promettenti come Pierluigi Gigante e Beatrice Messa. Prima volta sotto i riflettori, invece, per i protagonisti del film, Angelika Joerg e Jorg Fisher.

«Dopo aver saputo – continua Algieri – della vittoria di Barcellona, la prima cosa che ho pensato è stata: bisogna scrivere un nuovo film. Un progetto molto lungo, certo, ma da qualche parte bisogna pure cominciare. Molto più imminente, invece, è l’uscita del prossimo romanzo, che questa volta non sarà un romanzo di racconti ma sarà, bensì,  una storia unica, in tutti i sensi».

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