Il jazz di Enrico Granafei il 10 maggio al teatro Rendano.

 

Enrico Granafei

 

COSENZA –  Un concerto a ingresso gratuito promosso dall’Amministrazione comunale per omaggiare il grande artista cosentino. Enrico torna a casa, dal “suo” pubblico e sul palcoscenico più prestigioso. In questo caso non si tratta del Fiabeschi cinematografico di Max Mazzotta che, studente fuori corso, fa rientro in Calabria per ritrovare il sostegno della famiglia, bensì di un altro Enrico e dello stesso richiamo alle radici: Enrico Granafei, musicista bruzio trapiantato da anni nel New Jersey e che, questa volta, tra tante tournée in giro per il mondo, farà tappa nella città che gli ha dato i natali e a cui lo lega un amore viscerale. Cosenza ricambia questo affetto omaggiandolo il prossimo 10 maggio con una serata tutta per lui in programma al teatro Rendano e offerta dall’Amministrazione comunale (l’ingresso è gratuito). Il sindaco Mario Occhiuto lo aveva già anticipato lo scorso anno di questi tempi e la promessa per i fan del jazz e del maestro Granafei viene ora a concretizzarsi, cogliendo l’occasione di una data francese del musicista in quei giorni. Nella circostanza, sarà presentato e proiettato il documentario di Gianluca Bozzo, “Walnut Street Station – Last jazz stop from NY”, un viaggio emozionante girato nel 2013 fra il centro storico di Cosenza, la grande mela e Montclair, dove Granafei vive e gestisce il “Trumpets Club Jazz”, riferimento mondiale per i grandi nomi e per gli appassionati del genere. Dalle immagini, che sono insieme racconto e storia, si passerà quindi alla musica con un concerto che rappresenta l’abbraccio dell’artista alla sua città, e viceversa. Sul palco con Enrico Granafei, a partire dalle 21 di sabato 10 maggio, anche il “Danilo Blaiotta trio” (Danilo Blaiotta al piano, Silvio Ariotta al contrabbasso e Fabrizio La Fauci alla batteria) e la partecipazione del maestro Giuseppe Maiorca. Non mancherà il tributo a due indimenticati uomini di cultura scomparsi di recente, quali il liutaio Vincenzo De Bonis e il drammaturgo Vincenzo Ziccarelli.

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