Fra musica e Medio Oriente, Noa sbarca a Cosenza: «Forse in una vita precedente ero del Sud Italia»

COSENZA – A poche ore dal suo concerto a Cosenza, per la 32ª edizione di Fatti di Musica, abbiamo piacevolmente conversato con la star internazionale Noa, al secolo Achinoam Nini, che si conferma artista di grande spessore e sensibilità.

La star israeliana, che il 31 maggio sarà pure all’Arena di Verona, inaugurerà un nuovo progetto dedicato a figure che si sono distinte sul tema del rispetto dei diritti umani e farà parte della trentaduesima edizione di “Fatti di Musica”, il festival del miglior live d’autore diretto da Ruggero Pegna, con la collaborazione e il Patrocinio dell’Assessorato comunale alla Comunicazione presieduto da Rosaria Succurro e dell’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria, nell’ambito dei “Grandi Festival Internazionali storicizzati”.

Prima del concerto la visita a Tarsia

Confermata per le ore 12.30 la visita di Noa a Tarsia, dove nacque il primo e più grande campo di internamento italiano, in cui transitarono circa quattromila cittadini ebrei. Guidata dal sindaco Roberto Ameruso, particolarmente soddisfatto per l’arrivo della prestigiosa artista, visiterà il Museo Internazionale della Memoria Ferramonti di TarsiaAll’arrivo a Tarsia sarà accolta dai “Nonni di Calabria”, guidati da Maria Brunella Stancato, Presidente di Federanziani Calabria, che regaleranno a Noa la “Sciarpa della Pace” da loro realizzata. 

L’INTERVISTA

Non è la prima volta che canta in Italia. Recentemente l’abbiamo vista al Quirinale per la Giornata della Memoria. Da “La vita è bella” ai concerti italiani, passando per Sanremo 2006, come descriverebbe il suo rapporto con l’Italia?

«Non è un segreto che io adori l’Italia. La vedo come la mia seconda casa. Ho fatto diversi concerti in Italia e mi sento profondamente coinvolta con il vostro Paese, non solo come intrattenitore, ma proprio come un essere umano, una donna, un’attivista per la pace, un’artista. Sono curiosa di conoscere la storia d’Italia, adoro la sua cultura e la sua gente. Forse ero del Sud Italia in una vita precedente? Poche settimane fa ho ricevuto un grande riconoscimento dal Presidente Matarella che mi ha conferito il titolo di “Comandante dell’Ordine al Merito” della Repubblica Italiana. Per me questo è stato il regalo più bello che potessi ricevere».

Il suo concerto a Cosenza, per Fatti di Musica, si arricchisce di grandi contenuti simbolici dal momento che la stessa mattina sarà a Tarsia dove nacque il primo e più grande campo di internamento italiano, in cui transitarono circa quattromila cittadini ebrei. Che importanza ha per lei questa visita?

«E’ davvero molto importante. È un importante promemoria di ciò che può accadere, così facilmente, se lasciamo che la paura condizioni drasticamente le nostre vite, se non prendiamo il nostro destino in mano in modo consapevole, compassionevole e coraggioso, se ignoriamo le amare lezioni che la storia ci ha insegnato».

A Cosenza riceverà inoltre il premio “Un ponte tra le stelle” per il suo impegno per i diritti umani. Nei progetti degli organizzatori c’è quello di farlo diventare un appuntamento ricorrente dedicato a figure che si distingono per il loro impegno civile e sociale e in difesa dei bamibini vittime delle guerre e del terrorismo. Che valore ha per lei ricevere questo premio e quanto crede che eventi come questo possano aiutare a sensibilizzare?

«Non sono mai stata una che cerca onori e premi. Faccio il mio lavoro perché ha bisogno di essere fatto, perché il mio cuore, la mia mente e la mia coscienza me lo dicono. Non mi aspetto di essere ricompensata per quello che credo debba essere il comportamento naturale di ogni essere umano. Detto questo, mi rendo conto che il simbolismo di questi premi è significativo per le persone che mi circondano. Fornisce loro speranza e gioia, rafforza la loro convinzione e alimenta la loro passione per il bene. Sono consapevole che con il mio lavoro e con lo status che ho raggiunto ho ricevuto molte responsabilità nei confronti degli altri. Prendo ciò molto sul serio».

Sappiamo quanto è impegnata anche per i problemi del suo paese, Israele, e quanto le stiano a cuore i rapporti fra israeliani e palestinesi. Purtroppo proprio in questi giorni la questione arabo-israeliana è tornata di attualità. Che futuro vede per quella regione e che cosa si augura che facciano i governanti? .

«Onestamente non lo so. Il mondo è diventato un luogo in cui le predizioni sembrano barzellette, dove i cambiamenti sismici si verificano mentre parliamo, un luogo dove tutto è possibile. Il pendolo del mondo può oscillare in entrambi i versi. Può portarci alla miseria e all’annientamento, ma allo stesso modo, può portare anche a sviluppi inattesi e positivi. Semplicemente non possiamo sapere. Questo rafforza la mia convinzione: continua a lavorare sulle cose in cui credi! Non hai niente da perdere».

Fra poco più di un mese si terrà l’Eurovision Song Contest. Noi ricordiamo benissimo la sua partecipazione nel 2009 con la sua amica e collega Mira Anwar Awad. Avete ricevuto anche delle critiche per il fatto che un’israeliana e una palestinese gareggiassero insieme per Israele. Che cosa si porta dentro di quella esperienza?

«Con Mira Awad a Mosca nel 2009 abbiamo raggiunto il 16° posto, ma cosa ancora più importante, abbiamo raggiunto milioni di giovani cuori con il nostro messaggio che “Ci deve essere un altro modo”».

Per concludere potrebbe fare un saluto al pubblico calabrese che venerdì verrà a sentirla?

«Vi aspetto tutti al nostro concerto. La band è incredibile, la musica è appassionata, stimolante, emozionante, profonda e bella. Vi amiamo e vi stiamo aspettando!»

Info spettacolo

I biglietti per assistere all’evento e a tutti gli eventi di “Fatti di Musica Radio Juke Box 2018” sono  disponibili in tutti i punti Ticketone e online ai siti www.ticketone.it e www.ruggeropegna.it.

 «Il concerto di Noa – ha sottolineato Ruggero Pegna – è uno dei più belli ed emozionanti del panorama mondiale. Invito insegnanti e responsabili di associazioni giovanili a far partecipare i ragazzi ad un evento straordinario da ogni punto di vista, artistico, umano e formativo». A tal proposito Pegna ha lanciato un invito alle scuole superiori di Cosenza: “Per tutte le scuole che ci contatteranno al numero telefonico 0968441888 sarà concesso un biglietto a soli dieci euro fino ad esaurimento.”.

A Pegna ha fatto eco l’assessore Rosaria Succurro: «Per Cosenza – afferma l’assessore – è una conferma nello scenario dei grandi eventi internazionali,  con un progetto che vuole mettere in risalto la capacità della musica e dell’arte di veicolare messaggi di pace, di amore e di rispetto per la dignità di ogni uomo, in particolare delle donne».

 

Andreina Morrone

F. Ottavio

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