“La Donna è Donna da subito”

Cosenza – Oggi è l’8 Marzo, è la festa di tutte le donne, è il giorno della mimosa, è il giorno in cui magicamente gli uomini si ricordano che non siamo solo fidanzate, mamme, nonne e mogli affaccendate; è il giorno in cui il mondo rimembra che dietro grembiuli, camici, scrivanie, tacchi e gonne ci sono Donne che amano e sanno amare, che spesso vivono dietro agli uomini ma sono più forti di loro, donne che, altrettanto spesso, sanno recidere con il passato e spezzare legami senza voltarsi indietro. Sì, le donne vengono offuscate dagli uomini ma per questo non significa che siano deboli, la donna parla e ti “spara” dritto al cuore, la sua parola arriva nei luoghi più reconditi dell’animo umano, con le sole parole, con un solo afflato le donne arrivano dove gli uomini, impotenti, solo con le mani riescono ad arrivare perché le donne “mancano, sanno mancare e fare più male”.

Oggi è l’8 Marzo, è la festa che non va festeggiata ma ricordata, è il giorno che, ogni anno, ci riporta al lontano 1911 in quella lugubre e fredda fabbrica di camicie dove centinaia di donne persero la vita a seguito di un incendio; è il giorno in cui le donne iniziarono, senza mai più smettere, a difendere e rivendicare diritti e pari opportunità; è il giorno in cui tutto ebbe inizio e nulla ebbe fine.

È l’8 Marzo e in città campeggiano locandine che invitano a partecipare a feste e festini, ragazzi piacenti e da copertina sono sbattuti lì su quel pezzo di carta di 1×1,70 metri per far “rifare” gli occhi alle graziose donzelle ma si dimentica, purtroppo, che noi non abbiamo bisogno di spogliarelli, feste in discoteca e soddisfacimenti sessuali; la nostra musica non è quella dello strip-tease ma quella dei flash mob con cui scendiamo in piazza e difendiamo i nostri diritti.

Il nostro fiore è la mimosa, a comporla sono delle palline di colore giallo intenso che si affiancano, si uniscono fino a riempire e ad illuminare un intero albero; ogni “fiore” giallo è una donna che allunga la mano verso un’altra e poi verso un’altra donna ancora così fino a creare un lungo serpentone di solidarietà, comunanza e sostegno; le donne sanno fare rete e sanno lottare per rendere più florido il proprio albero, la propria vita, la propria esistenza.

“La donna è donna da subito, un uomo è uomo prima, a volte dopo, a volte mai” cantava tempo fa Giorgio Gaber; la donna non è tale solo l’8 Marzo ma lo era ieri, lo è oggi, lo sarà domani, tra due giorni, tra quattro mesi, tra due anni; la Donna È, è verbo, presenza, essenza.

Annabella Muraca

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