La profondità di Corrado Carbè al 7° appuntamento di “Librinscena”

BISIGNANO (CS) – Giunto oramai al settimo appuntamento, “Librinscena” ieri sera ha voluto dedicare la festa dell’Immacolata Concezione al compianto poeta Corrado Carbè presentando il neo-pubblicato “Compagni di viaggio”, una raccolta di storie e impressioni e la raccolta di poesie “Io sono lì sospeso tra nuvole. Sogno e vento”, entrambi editi dalla casa editrice Urso. Il tutto condito da struggenti musiche eseguite da Alessia Lionetti e Maria Nicole Cariati, oltre che da letture musicate eseguite da Liliana Calabrese Urso.

Un’emozionante serata dedicata alla memoria amorevole di amici e familiari. Condotta magistralmente dalla straordinaria Ornella Gallo, fautrice col proprio assessorato dell’iniziativa e di molti altri appuntamenti culturali, è iniziata con le proprio con la famiglia: il figlio Maurizio Salvatore. Originario di Avola, Corrado venne a Bisignano in cerca di nuovi stimoli rendendolo un «uomo di due mondi. Leggendo i suoi libri, scoprirete l’uomo che albergava nel poeta e vi parlerà trasformando il vostro punto di vista».

L’altro grande fautore della rinata cultura a Bisignano, il sindaco Francesco lo Giudice, è intervenuto subito dopo descrivendo l’esperienza diretta dell’affetto quotidiano che gli portava, riconoscendogli la«solitudine tipica degli artisti. Corrado era un uomo molto socievole, fattore quasi obbligato per chi lavora alle Poste, ma era la solitudine scelta. Come ogni grande poeta ha il coraggio di buttarsi nel profondo mare di emozioni e descrive l’umana condizione con poche, efficaci parole». Dopo un’ulteriore, potente, analisi della sua poetica per cui Francesco, almeno a detta dell’editore, Francesco Urso, potrebbe benissimo fare il critico letterario, il sindaco ha annunciato che farà un viaggio nelle terre del poeta, Avola, Noto e Siracusa, per ricevere un premio per la passione vivente che ogni anno viene organizzata nella cittadina della valle del Crati.

È l’editore a parlare del Corrado poeta-uomo, raccontando di aneddoti sulla sua formazione, sull’immensa biblioteca del nonno in casa Carbè. «Nonostante avesse scritto nel segreto, senza dire nulla, senza sperare mai in un pubblico, ha prodotto uno stile leggero, leggibile». E in suo onore, la casa editrice Urso affiggerà una targhetta all’ingresso della sua casa bisignanese. E proprio con una targa il CAF Labor ha voluto onorare il da poco venuto a mancare amico e artista, consegnandolo alla moglie. 

Il poeta Stanislao Donadio ha saputo dare profondo sfogo alla meraviglia che ha portato Stanislao alla scoperta del talento di Corrado e di come fosse riuscito a leggere la raccolta tutta d’un fiato sotto un ulivo«Ahi, s’avessimo saputo prima della nostra affinità, avremmo potuto discorrere di vento, stelle e sole».

L’insegnante Silvana Astuni, cognata e sorella del poeta, ha usato poche ma efficaci parole dedicate a Carbè: «Corrado aveva la capacità di osservare il mondo in maniera diversa, stravolgendone anche la tua di visione. Pubblicava su FaceBook non solo stralci poetici ma anche foto in cui esprimeva visivamente la sua visione. Ecco il fanciullino di Corrado: scoprire la quotidianità con occhi nuovi», preparando un video in cui riassumeva alcuni di questi post e la sua profonda sensibilità. Una sensibilità che ben pochi comprendono e ancor meno possiedono, ma la sala, gremita di amici e familiari, ha dimostrato che al contrario di altri, Corrado Carbè non era incompreso, ma amato e apprezzato.

Alfredo Arturi

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