L’anima del Gospel

Cosenza – Anche quest’anno, al teatro A. Rendano, si è deciso di dire addio all’anno vecchio in musica; ieri pomeriggio, infatti, si è tenuto uno splendido concerto Gospel con cui si è dato il benvenuto all’anno nuovo. Ci si lascia dunque alle spalle un anno difficile fatto di precariato, licenziamenti, scioperi e si spera nell’avvio di un’annata migliore con la speranza che il 2013 porti con sé lavoro e stabilità.

Fiducia, aspettative, buona volontà, capacità di continuare a lottare per i propri diritti è questo ciò che è stato trasmesso con l’ausilio delle note musicali; il Gospel, il canto sacro, la parola di Dio ha riportato in auge quei valori e quei diritti che questo periodo di crisi ha stravolto, usurpato e, molto spesso, bandito.

Voci sconvolgenti quelle degli Amazing Grace Gospel Choir che, ieri pomeriggio, hanno travolto e ammaliato gli spettatori con la tradizionale musica religiosa; Amazing Grace è, infatti, il titolo di uno dei canti gospel più antichi e popolari della tradizione afro-americana; un canto che è sempre stato considerato come un omaggio a Dio, un sentito ringraziamento a colui che ha concesso la libertà agli uomini.

Il palco del Teatro A. Rendano è stato invaso da un coro con un organico imponente, trenta elementi, provenienti da diverse parti del mondo, si sono esibiti portando in scena un repertorio Gospel che è riuscito a coniugare insieme modernità e tradizione; voci diverse ma un unico cuore, voci potenti ma un’unica anima, trenta individui diversi che hanno cavalcato all’unisono la stessa musica; quella che vive fin dal XVII secolo quando i neri schiavizzati cercavano, attraverso il canto, di alleviare le fatiche del lavoro nei campi.

Il coro è stato diretto da Timothy Martin tenore afro-americano conosciuto sia a livello nazionale che internazionale, un veterano della scena musicale gospel dedito, tra l’altro, da molto tempo all’insegnamento e alla diffusione di questa cultura musicale in Italia e all’estero.

È dunque così che si è deciso di augurare a tutti un buon 2013 e un nuovo “scoppiettante” inizio, un inizio che non deve cancellare ciò che è stato ma semplicemente permettere di rendere migliore e meno faticoso ciò che verrà.

 

Annabella Muraca

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