L’attesa: cortometraggio tra New York e Altomonte

COSENZA – Lunedì 15 luglio alle ore 20 presso il cinema Garden sarà presentato il film “L’attesa”.

Fare cinema in Calabria, senza avere a disposizione grandi troupe e grossi budget: è possibile. Lo dimostrano Marco Caputo e Davide Imbrogno. I due giovani artisti calabresi – già autori di numerosi videoclip, spot pubblicitari e un cortometraggio dal titolo “Il rappresentante” – si sono imbattuti in una nuova impresa. Dare vita ad un cortometraggio ambientato tra New York e la Calabria. Il corto – intitolato “L’attesa” – è stato finanziato dalla famiglia Barbieri di Altomonte, noti ristoratori calabresi, che hanno creduto nell’idea proposta dai ragazzi. La prima parte del cortometraggio, scritto da Davide Imbrogno per la regia di Marco Caputo, è stata girata nella Grande Mela. I due artisti, accompagnati dall’attore protagonista – il cosentino Paolo Mauro – si sono recati oltre oceano con la voglia di potersi esprimere senza temere il confronto con una grande realtà, avendo a disposizione una piccola troupe e un cast italo americano. Nel cast newyorkese vi è anche Josh Gaspero – noto editore americano – il quale ha messo a disposizione, per alcune scene in interno, un locale al centro di Manhattan del quale Gaspero è socio con Chris Noth (il noto divo americano di “Sex and the City”). Le riprese del cortometraggio di Marco Caputo e Davide Imbrogno si sono concluse ad Altomonte. Nel cast, insieme a Paolo Mauro, si sono aggiunti altri nomi della scena artistica calabrese, tra i quali l’attore Giovanni Turco, la partecipazione straordinaria di Dario Brunori (questa volta in veste di attore, con un ruolo molto sui generis e non ancora svelato).

Il cortometraggio narra la storia di un pubblicitario italo-americano in crisi esistenziale, pronto a scappare via e rifugiarsi in Calabria per ritrovare se stesso, ci riuscirà? Si metterà in risalto la differenza tra i due mondi, sottolineando e confrontando diversi stati d’animo del protagonista. Una riflessione sull’esistenza e sulle sue sfumature.

L’idea del corto non è solo quella di raccontare una storia e fare cinema, ma è anche un’idea di promozione del territorio, un connubio tra comunicazione e cinema, quello che gli americani definirebbero un advert-drama. Tra le persone che hanno dato fiducia ai ragazzi, vi è anche Hugo Race – musicista australiano, ex membro del gruppo di Nick Cave – che ha gentilmente concesso i diritti per l’utilizzo di un suo brano.

 

 

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