L’otto marzo ultimo giorno per visitare la mostra “La nave degli scugnizzi”

COSENZA – Ultimo giorno utile domani, venerdì 8 marzo, per visitare al convitto nazionale la mostra “La nave degli Scugnizzi”, promossa dall’Assessorato alla formazione della coscienza civica e alla scuola ed inaugurata la scorsa settimana.  La mostra, curata da Monia Valeriano, studiosa di Formia, racconta, grazie a una serie di bellissime foto in bianco e nero e ad altre testimonianze documentali, la storia della “Caracciolo”, una pirocorvetta a vela costruita nel 1867 e adibita a Nave Asilo nel 1913. La “Caracciolo” divenne, grazie alla dedizione assoluta di una grande educatrice come Giulia Civita Franceschi, figlia di uno scultore fiorentino trapiantato a Napoli, il luogo di una seconda nascita per tutti quei fanciulli abbandonati nelle strade della città di Napoli, dal 1913 fino  al 1928, tant’è che i suoi ospiti assunsero presto il nome di “caracciolini”. La giornata dell’8 marzo, che coincide con la chiusura dell’esposizione, offrirà ai visitatori spunti di riflessione sulla figura di questa coraggiosissima donna, Giulia Civita Franceschi, antesignana di un metodo pedagogico preso ad esempio anche da altri pedagogisti di fama, come Maria Montessori, Edouard Claparède ed Enrico Ferri.

Ai visitatori che intenderanno non perdersi domani l’ultima occasione per apprezzare le foto e gli altri pannelli che illustrano la “Nave degli Scugnizzi”, il percorso consigliato per raggiungere il Convitto nazionale, data la chiusura dell’ingresso principale, per alcuni lavori in corso su via Liceo, è quello degli Archi di Ciaccio da cui potranno accedere alla discesa che conduce al Liceo “Bernardino Telesio”. Da qui, attraverso la palestra del vecchio “Telesio”,  potranno poi accedere al Convitto.

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