Shanir Ezra Blumenkranz, bassista di origine sefardita

“Rumori mediterranei”:Reggio Calabria sulle note del Jazz

Shanir Ezra Blumenkranz, bassista di origine sefarditaRoccella (Rc).Finalmente ufficializzata la XXXIII edizione del Festival Jazz “Rumori Mediterranei”, una delle manifestazioni più longeve in Italia, che ha sempre avuto come filosofia quella di evidenziare sia nuovi talenti sia nuovi linguaggi. Il nuovo cartellone  abbraccerà 8 comuni, a partire dalla ormai tradizionale apertura a Reggio Calabria, fino alla conclusione nella consolidata e splendida cornice del teatro al Castello a Roccella Jonica. Mai come in questi ultimi anni l’identità del festival si è rispecchiata con l’area geografica di appartenenza, e così dopo la Turchia, quest’anno il Festival ospita un altro importante Paese del Mediterraneo, ovvero Israele. Alcuni dei più interessanti talenti che sono apparsi negli ultimi anni in quel Paese, o che da lì sono partiti alla ricerca di nuove esperienze e anche di riconoscimenti, soprattutto a New York  arriveranno in Calabria; alcuni in prima nazionale, altri in esclusiva o con un progetto speciale, per cercare una sponda a questa musica “errante”. Si parte il 14 a Reggio (Piazza Castello ore 21,30), con la fascinosa vocalist Noam Vazana cui toccherà ufficialmente l’apertura del Festival, a cui seguirà lo splendido trio Kuhn-Lopez-Bekkas che ha registrato per l’etichetta tedesca Act alcuni lavori di grandissimo interesse. Contestualmente il Festival presenterà altri due concerti a Locri con Pippo Matino e l’esuberante vocalist Sarah Jane Morris, mentre fra Casignana, Marina di Gioiosa e Roccella inizieranno le jam sessions intorno a mezzanotte, l’ora magica di questa musica, che servirà a mettere in risalto i giovani talenti locali e diffondere ulteriormente in Calabria il verbo del jazz. A ferragosto, ancora a Casignana e Martone, il Neko 4 del chitarrista Francesco Diodati e le armonie vocali di Elina Duni, la nuova voce dei Balcani, si abbineranno al folk ibrido di Danilo Montenegro. Nei giorni a seguire da segnalare il debutto solistico di Fausto Mesolella, chitarrista di gran cuore già con gli Avion Travel (17, ex-convento dei Minimi a Roccella) e le canzoni “pure” di Laura Lala e Sade Mangiaracina, abbinate alle capacità espressive di Mattia Cigalini, sassofonista in rapida ascesa, (17, Martone). E ancora la grande prima con lo splendente trio di Omer Klein, e le nuove avventure dello Yatra 4 guidato da Enzo Pietropaoli (18, Monasterace). Dal 19 in poi ci si trasferirà a Roccella, con l’eleganza dei pianisti Riccardo Arrighini ed Enrico Zanisi, abbinata ai nuovi stimoli raccolti da Gegè Telesforo per il suo nuovo gruppo Nu Joy (Porto delle Grazie). Il 20 spazio alle ibridazioni pomeridiane in jazz di Raffaele Casarano, cui seguiranno le Yiddish Melodies di Gabriele Coen, l’unico italiano approdato al momento presso la corte di John Zorn, che gli ha pubblicato due ispiratissimi dischi per la Tzadik, ed il fiammante PerfecTrio di Roberto Gatto. Dal 21 il programma prevede ulteriori stimolanti incontri con vecchi e nuovi amici di “Rumori Mediterranei”: alle 18 presso l’auditorium, la classe di Enrico Pieranunzi, su uno dei repertori da lui preferiti, ovvero quello che ruota intorno all’immaginario e rutilante universo felliniano. In serata presso il teatro al Castello, Shanir Ezra Blumenkranz, bassista di origine sefardita ed ennesima scoperta del grande Zorn, che adotta il gimbri, uno strumento particolarissimo con sole tre corde di origine maghrebina, per la sua musica vorticosa e furente. Seguirà l’incontro sotto le insegne del bop fra due grandi trombettisti come Randy Brecker e l’oriundo Franco Ambrosetti. Il 22 aprirà una pièce teatrale, che ha come protagonista Alessandro Haber e le indimenticabili canzoni dei Beatles. In serata altri due graditi ritorni al Festival, i due debordanti talenti di Trilok Gurtu e Nguyen-Le. Il 23 ancora Gabriele Coen, con una interessante ricerca su scrittrici ebree di Israele e degli USA, quindi il Trio Libero di casa Ecm con Andy Sheppard, Michel Benita e Sebastian Rochford ed il sensazionale rendez-vous fra Rob Mazurek e i Sao Paolo Underground, autori di una musica davvero eccitante e fuori da ogni schemi. Per la gran chiusura del 24 il nuovo spettacolo di GianMaria Testa e Giuseppe Battiston ispirato a Giovanni Pascoli, ed il progetto speciale che abbinerà sul palco Noa, beniamina del pubblico e solo una delle tante scoperte di “Rumori Mediterranei”, con l’altra voce angelica di Mira Awad, cantante araba israeliana, per un concerto speciale dedicato alla pace. A latere del Festival un seminario sulla musica klezner di Gabriele Coen e 4 master classes di chitarra condotte da Dave Howard.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *