Sport, Arte e Sicurezza al Premio Zalueco – Città di Gerace

GERACE (RC) – Le note allegre e delicate del Quintetto Erudes hanno aperto la serata di consegna del Premio Zaleuco – Città di Gerace per l’edizione 2013, la seconda dell’Amministrazione Varacalli, che si è svolta nella suggestiva cornice della Chiesa di San Francesco d’Assisi.

Istituito nel 1971 dalla Giunta Comunale del tempo guidata da Giuseppe Beniamino Fimognari che ne fu ideatore, presidente e, successivamente, presidente onorario, il Premio intitolato all’insigne legislatore ha subito infatti un arresto per ben 25 anni, prima di essere reintrodotto nel panorama degli eventi culturali della Città dello Sparviero.

L’ouverture di fagotto, oboe, clarinetto, corno e flauto del giovanissimo quintetto ha allietato i presenti con musiche di Milhaoud, Gounod, Cambini, Bizet, conducendoli all’atteso momento della consegna dei premi.

Voce guida della serata la giornalista Emanuela Ientile che ha di volta in volta annunciato i vincitori nelle categorie Arte e Cultura, Sport e Sociale, Legalità e Sicurezza, oltre che quelli insigniti dei Riconoscimenti Speciali.

La consegna dei premi è invece stata affidata ad alcuni dei vincitori dell’edizione 2012, come in un ideale passaggio di testimone. Il magistrato geracese Nicola Gratteri ha infatti premiato il Centro “Padre Puglisi” di Bosco Sant’Ippolito di Bovalino, una realtà che dal 2005 opera nel sociale; dalle mani dell’architetto Paolo Albano, autore del design del Premio Zaleuco (il volto stilizzato del legislatore), una targa è stata consegnata al Coro Polifonico “Maria SS. Assunta” della Cattedrale di Gerace per “l’impegno ventennale e per lo spirito di sacrificio che ogni componente profonde, a titolo di volontariato, contribuendo a solennizzare le celebrazioni liturgiche”; il terzo ed ultimo Riconoscimento Speciale previsto è andato ad una vera e propria istituzione geracese, Mons. Francesco Laganà, Decano del Capitolo Cattedrale della Diocesi di Locri-Gerace, “per la sua riconosciuta opera pastorale e culturale svolta in oltre 60 anni di sacerdozio” dall’attore Francesco Migliaccio.

Per il Settore Arte e Cultura, il Premio è stato assegnato all’artista Nik Spatari fondatore del Parco Museo Laboratorio “MU.SA.BA.” di Mammola “per aver contribuito, con la sua creatività, al rinnovamento artistico-culturale del Novecento mondiale”. A consegnare il Premio al maestro Spatari, due scultori e pittori di rilievo, Toni Custureri e Saro Lucifero, la cui personale sarà ospitata nella stessa Chiesa di San Francesco fino al 24 agosto.

Per il Settore Legalità e Sicurezza, il Premio Zaleuco – Città di Gerace è andato invece all’Ufficio Circondariale Marittimo di Roccella Jonica “per la riconosciuta professionalità con cui tutto il personale dell’Ufficio presta quotidianamente la propria opera”. Ricevendo il Premio dalle mani dell’On. Fimognari, il Cap. Antonino Indelicato, comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo roccellese, ha sottolineato come proprio pochissime ore prima i propri uomini sono stati impegnati con successo al largo delle coste di Badolato in un’operazione di soccorso a un’imbarcazione di migranti.

Per il Settore Sport e Sociale, infine, il volto di Zaleuco è stato consegnato all’Associazione Sportiva Dilettantistica “Sporting Locri” – Calcio a 5 Femminile “per l’ambizioso progetto che il sodalizio è riuscito a realizzare in pochi anni di attività raggiungendo la prestigiosa meta della Serie A nel Calcio a 5 femminile – Girone C”. A ricevere il Premio dalle mani del presidente dell’AVIS Comunale di Locri Marina Leone, una delegazione composta da alcune calciatrici, dal D.G. Ferdinando Armeni, dall’allenatore Salvatore Ferrara e dal Responsabile dell’Ufficio Stampa dello Sporting Locri Domenica Bumbaca, che ha sottolineato l’importanza del lavoro comune per la valorizzazione del ruolo della donna anche nello sport e nel rappresentare con orgoglio la Calabria.

Nel corso della premiazione alla voce dell’attore Francesco Migliaccio è stato affidato il tributo a Saverio Strati, nel novantesimo anniversario della nascita, con la lettura di un brano tratto da “I cari parenti”.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

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