Tarantella Power, oggi terza giornata con la musica salentina

TIRIOLO (CZ) – La carica musicale dei giovani talenti calabresi ha caratterizzato ieri sera la seconda serata del “Tarantella Power” in corso a Tiriolo fino a domani. Il festival si è arricchito di un’offerta musicale ancora più ampia grazie all’evento speciale “Kalablack”, che ha richiamato al teatro tenda allestito nell’area archeologica Gianmartino un foltissimo pubblico composto soprattutto di giovani, che sono stati ampiamente ripagati dalla potente e suggestiva esibizione di Gioman, Killacat, Loop Loona, Kiave, Don Diegoh, Luchano, Francesca Lupis e Viviana Ess accompagnati dalla South Vibnes Band e con Dj set Kissusenti Crew e Dj Kerò. Suoni e colori diversi da quelli della prima serata con  Antonio Pascuzzo & Rosso Antico e i Parafonè, ma altrettanto evocativi, quelli dispensati da questi giovani artisti che fanno della contaminazione tra sound antichi e moderni e tra vari generi musicali come il reggae, l’hip hop e il rap, il loro punto di forza e di originalità: apprezzata e riuscita la loro partecipazione a un festival che nel valorizzare le tradizioni musicali e popolari punta anche sull’innovazione. “Kalablack”  ha segnato la perfetta chiusura della seconda serata di questa 15esima edizione di “Tarantella Power”, organizzata dall’Ats Comune di Tiriolo e associazione Arpa con l’obiettivo – finora assolutamente centrato – di coniugare cultura e ricchezze e bellezze del territorio sotto il profilo storico, archeologico, enogastronomico e artigianale. Al centro dei riflettori c’è la riproposizione delle tradizioni calabresi in primo luogo attraverso la danza e la musica, una “mission” che nella seconda giornata è entrata ancora più decisamente nel vivo, a partire dall’animazione musicale per le strade di Tiriolo e poi dal concerto di zampogne “Suoni d’ancia” nella suggestiva cornice della chiesa Maria Santissima della Neve, da poco restituita al culto dopo notevoli lavori di restauro: evento che alla fine è stato reso davvero unico dall’esibizione di Antonio Critelli e Danilo Gatto, grandi musicisti e soprattutto curatori della direzione artistica di “Tarantella Power”  affidata all’associazione “Arpa”. Nell’ottica di abbinare passato, presente e futuro hanno poi preso il via ufficialmente i corsi per tramandare la ricchezza artistica della Calabria, corsi che dureranno fino alla conclusione del “Tarantella Power” prevista domani: corsi sulla danza tradizionale calabrese, canto, organetto, tamburello, zampogna, lira calabrese (con i docenti Francesca Trenta, Antonio Critelli, Salvatore Megna, Danilo Gatto, Giuseppe Stilo, Fortunato Verduci e Antonio Ranieri) e infine il corso di tessitura a mano su telaio a due e quattro licci presso la bottega artigiana Tessilart di Tiriolo (con la docente Mirella Leone).  Epicentro del festival resta ovviamente la location dell’Antiquarium e del parco archeologico di Gianmartino, teatro di eventi non solo musicali: fino a domani sarà possibile assistere al restauro – “in diretta” – di 23 monete e due statuette ritrovate nella campagna di scavi 2014-2015, affidato alla restauratrice Aba Muleo e all’archeologa Paola Caruso nel contesto dell’iniziativa “Cantiere aperto: comunicare la conservazione” (nato dalla collaborazione con Mibac/Soprintendenza archeologica Belle arti e Paesaggio), così come proseguono le visite guidate al museo e all’area archeologica, che contiene reperti la cui scoperta è stata una dei fatti più importanti accaduti di recente in Calabria.

IL PROGRAMMA DI OGGI

 “Tarantella Power” è arrivata dunque al giro di boa: oggi la terza giornata del festival, che prevede alle 18,30 il concerto dei Classic Movie Quartet “Ciak si suona” alla chiesa Scala Coeli e alle 21,30 al teatro tenda presso l’area archeologica Gianmartino (ingresso libero) il “Canzoniere Grecanico Salentino”, considerato in più importante gruppo di musica popolare salentina. Mentre cresce già l’attesa per domani, con la chiusura del festival affidata a tantissimi eventi e infine arricchita dalla presenza di Michele Placido, impegnato con i Phaleg “sulle orme di Annibale” su testo di Paolo Rumiz.

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