Teatromusica, a Morano “Chi non muore si rivede”

MORANO CALABRO – Ancora una domenica all’insegna del buonumore all’auditorium comunale. Direttamente da Vico Equense (NA) arriva la Compagnia Stabile Teatro Mio e alle 18,30 presenta il brillante spettacolo “Chi non muore si rivede”. La proposta fa parte della XVI stagione di TeatroMusica, organizzata da L’Allegra Ribalta, sotto la direzione artistica di Franco Guaragna. La commedia, in due atti, di Bruno Alvino è ambientata in una sala d’attesa di una piccola stazione ferroviaria abbandonata. La sala è abitata da un uomo, Cicerone, che non volendo più interagire con la società si è ritirato a “vita privata”, lontano, ma non troppo, dai luoghi di origine. Vive un’esistenza di solitudine o quasi. Gli fa compagnia il giovane Paride, disoccupato, che vive vendendo accendini, penne, fazzoletti e qualsiasi altra merce tipica dei venditori di strada “made in Naples”. Non sa nulla di Cicerone, che nella sua prima vita è stato insegnante di filosofia e che oggi vive riparando oggetti vecchi – ferri da stiro, radioline, vasi – che Paride stesso gli procura. Una sera d’autunno il destino porta a questa dimora cinque personaggi: la signora Diana, suo padre don Gaetano, il suonatore di banda Guglielmo Perla e sua sorella Letizia. L’incontro casuale svelerà il motivo della scomparsa di Cicerone dalla vita pubblica e darà un senso alla sua attesa durata ben 35 anni… “Chi non muore si rivede – spiega l’autore Bruno Alvino –  è una commedia, apparentemente brillante, che nasconde nella sua struttura drammaturgica uno dei più spinosi argomenti sull’umanità: la verità! Ma quella intima, la più segreta, che scaturisce da un bisogno morale e non da costrizione alcuna. I personaggi quindi vivono e interagiscono continuamente ai confini tra grottesco e drammatico, tra realtà e apparenza. Il meccanismo comico, non è mai fine a se stesso, ma generato solo dai caratteri dei personaggi che si incontrano e si scontrano su un tema e all’interno di una vicenda per niente umoristica. La capacità attoriale e la scena, insieme ad una regia semplice ma attenta rende lo spettacolo semplice, piacevole e comprensibile, mai banale e sempre interessante”.  Per la compagnia Teatro Mio è un gradito ritorno sul proscenio dell’auditorium di Morano; ricordiamo che è stata già apprezzata nelle precedenti rassegne di TeatroMusica con “È tutta colpa di zia Amelia”, “E tutti risero felici e contenti” e “Condominio palazzo Tamburrino”. Tutti lavori scritti e diretti da Bruno Alvino.

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