Una scuola nuova: insegnamento e apprendimento attraverso il digitale

COSENZA – Se pensate agli strumenti didattici per la scuola cosa vi viene in mente? Lasciate stare libri pieni di pieghe, fotocopie spaginate, appunti in disordine, zaini pesanti. Il mondo dell’istruzione si evolve. La tecnologia approda anche fra i banchi.

“La scuola diventa digitale” è il tema scelto per il IV EbookCamp. Per due giorni Cosenza ospita un evento interessante e curioso: una non conferenza sulla cultura digitale. Un dibattito non solo per addetti ai lavori – insegnanti ed editori in primis –, ma uno spazio aperto a chiunque volesse esporre le proprie argomentazioni in merito o volesse condividere la propria esperienza.

La Casa delle Culture si trasforma in un laboratorio virtuale. La parete alle spalle dei microfoni per gli interventi diventa un twitter wall sui cui scorrono senza sosta commenti, dubbi e curiosità degli internauti. La diretta streaming sul canale web lead.tv e sul sito dell’EbookCamp contribuisce ad ampliare la partecipazione oltre le mura della sala. Il maltempo ha condizionato l’afflusso dei partecipanti da fuori città, ma l’interesse verso l’iniziativa e l’argomento sono palpabili. Alcuni interventi vengono realizzati attraverso collegamenti via web e il pubblico in sala rumoreggia durante le interruzioni tecniche di connessione, segno di una viva partecipazione alle esperienze proposte.

All’assessore all’Innovazione del Comune di Cosenza, Geppino De Rose, spettano i saluti iniziali di rito. La scelta della città per la realizzazione di questo IV EbookCamp si inserisce perfettamente nelle politiche dell’amministrazione orientate verso la smart city e la de-materializzazione dei documenti cartacei – il riferimento è ai comuni cosiddetti a carta 0.

Giovanna Russo

Un percorso che apre scenari innovativi tutti da scoprire e costruire. Scenari che coinvolgono una variegata molteplicità di soggetti, tra cui appunto le scuole. Si intravede il futuro, proprio dietro l’angolo. Ma il terreno deve essere preparato a dovere, il lavoro da fare parte già oggi. “Il nocciolo fondamentale della questione – argomenta Giovanna Russo, una delle responsabili di Biblon – non è offrire supporto agli editori e agli autori sull’oggetto ebook, ma in questa fase è necessario ancora impegnarsi per creare una cultura del digitale, imparare cioè a distaccarsi dall’idea materiale del libro per aprire prospettive nuove e inesplorate da cui trarre notevoli vantaggi economici e non solo. Ripensare quindi, in quest’ottica, anche il ruolo di librerie e biblioteche non più solo come mediatori di vendita ma come veri e propri centri di aggregazione culturale”.

Dobbiamo immaginarla allora come una rivoluzione dal basso? Qui i pareri si dividono, si scontrano e si confrontano. Da un lato c’è il blocco di una legislazione in materia che muove qualche timido passo ma stenta ad essere applicata così come servirebbe, la burocrazia che si lega alle lobby dell’editoria e dei distributori. Dall’altro c’è la rapidissima evoluzione tecnologica che offre soluzioni sempre nuove per soddisfare i bisogni di conoscenza, scoperta e apprendimento. Nel mezzo c’è la popolazione degli utenti. “Il digitale fa già parte della nostra vita quotidiana, pensiamo solo alla precocità con cui i bambini apprendono l’uso degli strumenti tecnologici. La scuola – secondo Antonio Tombolini di Simplicissimus Book Farm– rischia invece di rimanere isolata e dunque diventare irrilevante, perdendo il suo ruolo”.

Peppe Liberti

Un’analisi lucida che apre la strada a molteplici soluzioni proposte dagli interventi del pomeriggio. “L’ebook non è un pdf e quindi occorre conoscere e utilizzare mezzi e tecniche idonee alla sua realizzazione”. Con questa opportuna premessa Francesco Leonetti presenta Epub editor, ambiente online per la realizzazione semplice ed immediata di ebook in formato EPUB3/EPUB2. Strumenti che comportano necessariamente un “ripensamento dei contenuti oltre che della forma, perché – come puntualizza Peppe Liberti in veste di autore di testi didattici scientifici – la narrazione perde la sua forma lineare per acquisire tridimensionalità”.

Da qui la proposta di Tombolini di creazione di una cloud (nuvola) per la scuola, una piattaforma web in cui inserire, trovare e realizzare il materiale di volta in volta necessario all’insegnamento. Un’idea innovativa, economica e funzionale a cui fa eco Agostino Quadrino con la sua esperienza in Garamond, casa editrice specializzata in didattica digitale. Una realtà rara nel mondo dell’editoria che dimostra però come non sia impossibile pensare ad una scuola moderna e interattiva.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

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